i vostri messagg 2003c

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From: Maria Ines Castellani - Argentina
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Monday, October 20, 2003 2:24 AM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi, Aldo: Estoy en el centro de la ciudad, recién salgo del geriátrico porque vine a visitar a mi mamá como todos los domingos a la tarde y hoy especialmente
porque aquí en Argentina se festeja el día de la madre.
No podía esperar hasta mañana para escribirle unas líneas, entonces entré en un Cyber y aquí estoy escribiendo a mi querido amigo furlano.
Aldo, estoy mirando natisone.it y no puedo dejar de emocionarme al ver la silueta del Duomo de Cividale, y aunque estoy a miles de kilómetros de distancia,
gracias a un caro amico furlan, me parece que estoy parada en esa colina y estoy mirando hacia Cividale.
Gracias, Aldo, por ser como es para nosotros - los friulanos que estamos tan lejos.
Sé que estuvo muy atareado últimamente y hoy especialmente con el evento familiar de Clelia Codarin, pero necesitaba comunicarme de alguna manera
y por eso le escribo.
Espero que se encuentre bien de salud y que los trabajos en su casa sigan adelante.
Aquí en Santa Fe, hace bastante calor, parece que fuera verano, las temperaturas son casi todos los días de 34 - 36 grados, y solamente estamos en primavera,
se imagina las temperaturas que tendremos cuando sea el mes de diciembre o enero que es cuando hace más calor en esta zona del país.
Bueno, Aldo, tengo que terminar, porque no tengo mucho dinero para pagar esta conexión, pero necesitaba comunicarme.
Mañana le escribo desde Gonar. Hasta mañana si Dios quiere...
María Inés.

Da Aldo Taboga - Leproso
A Walter Cibischinio - Ottawa
Lunedì 20 ottobre 2003
Mandi Walter. Nella mattinata di ieri ero a Castions per assistere ad una Messa in ricordo di un'evento importante (anche se accaduto cento anni fa), che sarà ampiamente riportato nelle pagine di "nuove dal friuli..." (o "fatti e curiosità"... vedremo), oltre ad occupare una pagina in "biel lant a Messe". Per la verità a Messa a Castions ci ero già stato due volte, ma il mio compito è quello di essere presente in occasioni particolari, e quello di ieri era un'evento particolare. E poi, diciamolo pure... io ho una certa simpatia per quel paesotto della bassa... Purtroppo, ogni volta che ci vado sono costretto a fare torto a qualcuno... non posso far visita a tutti gli amici che conosco... Ieri per esempio sono andato da tua sorella, ma non ho potuto intrattenermi (era mezzogiorno passato),  e l'ho salutata sul portòn.. come vedi dalla foto. Allego anche due foto scattate in chiesa prima della Messa. In una ci sono io con Clelia e sua figlia, e nell'altra si vede Natalino che ha preso possesso della consolle, sotto lo sguardo perplesso dell'organista titolare... Comunque, io vado matto ad ascoltare l'organo suonato da Natalino, anche se lui continua a dire che è stonato...
Mandi Walter, ti salude il tô amî Aldo di Levrôns.

 

Da Aldo Taboga - Leproso
A Doris Foghin - Caracas
23.30 del 17 Ottobre 2003
Mandi Doris. Come promesso, sono ritornato a Castelnuovo a far visita a tuo padre, portando con me le stampe dei messaggi che ci siamo scambiati, e letto ad alta voce le poesie che mi hai segnalato, compreso il messaggio di Maria Ines Castellani di Santa Fe e Walter Cibischino di Ottawa.
Sono partito da casa alle 16 attraversando il grande fiume all'altezza di Dignano, e dopo più di un'ora passata con i tuoi a Borgo Rizzos,  mi sono trasferito a Morsano al Tagliamento, per assistere alla presentazione di un libro. Alle 22.05 in punto ho lasciato Morsano puntando verso nord per riattraversare il Tiliment a Casarsa della Delizia. Mi sono dimenticato di controllare il contatore, ma dovrei aver bruciato un bel po di chilometri...
Quando mi ha visto, impietosamente tua madre ha detto che mi trova ingrassato, raccomandandomi di bandire dalla mia tavola, pane, polenta e pasta...
Ma come si può vivere senza???
Ho trovato tuo padre molto più sereno e rilassato... certamente, ritrovarsi a casa sua non può che fargli bene.
Ti mando una due foto, dove oltre ai tuoi genitori, vedrai altre due persone che certamente conosci, e che tramite mio ti inviano i loro saluti.
Ora vado a dormire, perchè sono piuttosto stanco.... Mandi, Aldo.

From: Vittorio Bosco - Manzano
To: Aldo@natisone.it
Sent: Monday, October 13, 2003 7:20 PM
Subject: Saluti
Gia da un anno circa mi collego a questo sito ogni volta avrei voluto scriverti per farti i complimenti ma non solo a té anche a tutte quelle persone che in qualche modo fà si che sia sempre più ricco e interessante ma come tutti sanno che noi friulani un pò chiusi e un pò pigri' finalmente stasera mi sono deciso sperando di farti cosa gradita.
Il lago si trova in Austria e la foto l’ha scattata mio figlio mentre era a pescare in quella località ed aspettava che i pesci abboccassero. Se ti fà piacere in futuro ti manderò altre foto. Comunque noi ci conosciamo già da parecchi anni perchè venivi a casa mia a aggiustare la radioil televisore poi,… ci siamo pure incontrati qualche volta per via dei CB. Mandi Aldo



Mandi Vittorio. Veramente credevo che il messaggio arrivasse dall'estero e non da un tiro di schioppo da casa mia... comunque ti è voluto un po di tempo per decidere di inviarmi un saluto... Tu mi conosci, ma io non riesco a "focalizzarti"… Ci sono dei periodi che io ho rimosso dalla memoria, e sicuramente quelli che tu hai ricordato, rientra in quell'arco di tempo...
Quando mi vedi... fammi un segnale e sarà una buona scusa per bere un tajut assieme…
Bella la foto, anche se preferisco pubblicare foto che mostrano paesaggi friulani.
Mandi, Aldo.

From: Doris Fogin - Caracas
Date: sábado, 11 de octubre de 2003 23:13:43
To: Aldo Taboga
Subject: Grazie
Caro Aldo, non mi stancherò mai di ringraziarti. Di ringraziarti per tante cose:
- per gestire le belle pagine del Nadison, che secondo me dovrebbero chiamarsi: Friuli;
- per essere come sei: gentile, generoso, sincero, pieno d’amore e con il cuore e la  mente limpide;
- per la tua disponibilità ad aiutare i friulani nel  mondo;
- per l’amore che hai per la tua terra, la mia terra, la nostra terra: IL FRIULI;
- per contribuire a creare amicizie e legami fra i friulani sparsi nel mondo;
- per la tua sensibilità di fronte alla sofferenza umana;
- per il coraggio che doni a tutti con generosità, sempre disposto ad aiutare gli altri, anche se facendo così, soffri;
- per il giusto equilibrio che usi nell’affrontare i problemi della vita, vale a  dire, i quesiti generali che si pongono davanti all’umanità e che di solito creano dibattiti e scontri, come la religione, la politica, la moralità ecc. ti mostri sempre assai discreto e saggio;
- per l’amore che hai per le belle cose, come la buona musica, l’arte, le poesie, la bellezza, la natura, il buon vino, l’amore per la vita;
- per la semplicità e sincerità con cui ti presenti davanti a tutti.
Insomma, caro Aldo, credo che  potrei continuare a descrivere la tua bella personalità senza mai finire. Un esempio vivo e chiaro è la visita che hai fatto all’ospedale di Spilimbergo per salutare e incoraggiare mio padre.
Un altro esempio sono le lettere che esponi nel tuo sito, che esprimono buoni sentimenti e danno conforto a coloro a cui sono rivolte, come il messaggio di Maria Ines dall’Argentina e del caro amico Walter Cibischino dal Canadà.
Grazie Aldo! Dio ti benedica!
Con tanto affetto, Doris. Mandi di cûr.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, October 08, 2003 12:44 PM
Subject: Mandi
Molto spiacente aver appreso che Meneto Foghin si trova in ospedale in Italia, anche se è molto tempo che non corrispondo con lui direttamente, mi rimane sempre un carissimo amico, e i suoi email mi restano tanto cari. Auguro a Meneto una buona guarigione e che possa ritornare a godersi i suoi monti tanto amati. Ricordo bene le foto che hai fatto dentro e fuori la sua casa, perché il sorriso di Meneto dimostrava il suo amore per la sua terra.
Ancora non ho avuto l'opportunità di conoscerlo personalmente, ma spero un giorno di poterli stringere la mano a lui, alla moglie ed alla figlia Doris e magari trovarsi assieme alla "Levade" a Castions, che lui conosce molto bene. Se hai l'opportunità, ricordami a Meneto e auguragli una pronta guarigione. (Il rientro permanente in Italia sarebbe una buonissima idea).
Mandi, Walter

Mandi Walter e ben riletto nelle nostre pagine.
Caro Walter, rimango sempre stupito ad osservare le amicizie ed i legami che si creano per mezzo di queste moderne tecnologia, che sebbene fredde ed impersonali, hanno il potere di attivare legami "forti" ed intensamente emozionali. Io ho decine e decine di testimonianze.
Ricordo benissimo gli scambi di messaggi tra Meneto Foghin e Walter Cicischino su un sito udinese, quando il "natisone" era ancora in fase embrionale.
Più tardi siamo diventati dei grandi amici, ed è bellissimo constatare che il "collante" che permette la continuazione di questa amicizia è proprio "il natisone".
Sicuramente nei prossimi giorni ritornerò a Spilimbergo a trovare Meneto e sua moglie Carmen, gli porterò i tuoi saluti ed auguri, compresa la stampa di queste quattro righe.
Spero che tu stia bene, compreso il resto della famiglia. Io sono sempre in movimento, in attesa del temutissimo periodo invernale che mi preoccupa non poco, conoscendo il mio comportamento imprudente... Purtroppo io non chi mi raccomanda: metti la maglia di lana... metti la sciarpa...!
Ricordo le parole di una signora allorché rimasi solo: Le mamme non dovrebbero morire mai...! Parole sante, ma... io confido nel Padreterno e... nella fortuna...!
Mandi Walter e, stami ben. Il tô amî Aldo.

From: Doris Foghin – Caracas
To: Aldo Taboga
Sent: Tuesday, October 07, 2003 4:08 PM
Subject: da Caracas
Mandi Aldo, ti ringrazio di nuovo per la visita fatta a mio padre.
Soltanto per curiosità e se tu vuoi e non lo consideri una invasione, voglio farti una domanda:
Ho notato che nella pagina principale del tuo sito c'è un puntino rosso nell'angolo inferiore destro che quando si fa clic col mouse appare una pagina rossa con due cuori e un messaggio che dice: il nostro piccolo segreto...
E' una pagina che eventualmente aggiungerai e che in questo momento è in costruzione?
Aldo, mio padre sicuramente dovrà rimanere in Friuli oltre i soliti 45 giorni, se ti è possibile cerca di fargli un'altra visita o una chiamata per telefono, te lo chiedo pur sapendo che per te è una fatica; ma la tua compagnia ha un notevole effetto positivo.
Affettuosamente, Doris.

Ciao Doris, vedo che anche tu hai scoperto segreto... che da tanto tempo non è più tale, dato che è stato scoperto da diversi visitatori...
Attualmente quel puntino è abbastanza visibile, ma all'inizio, celava molto bene il "segreto"...
Correndo il rischio di essere giudicato patetico, ti confesso che tre anni fa... quando il mio cuore si è messo a batteva forte forte (ma inutilmente) per una mia conoscente, trovavo conforto fissando quei due cuori palpitanti ed ascoltando il brano musicale di sottofondo.
Il messaggio che pian piano attraversa lo schermo e và ad infilare i due cuori palpitanti, è lanciato a vuoto perchè, la persona alla quale è rivolto, non à il computer.
All'inizio il colore della pagina e la musica di sottofondo, variava al variare nel mio stato d'animo e bastava un sorriso perchè lo schermo diventasse rosso fuoco e la musica allegra. Ma purtroppo il fondo di quella pagina era quasi sempre scuro o nero e la musica triste. Ti confesso che più di una volta, copiose lacrime hanno impedito la chiara visione di quei due cuori...
Cara Doris, per fortuna queste sono malattie che il tempo guarisce, ma sebbene quella pagina non rappresenta più il termometro del mio stato d'animo, non ho ancora trovato il coraggio per eliminarla.
Passando a cose più serie, ti assicuro che appena possibile, ritornerò a trovare tuo padre, sia esso a casa oppure sia all'ospedale... ora che conosco la strada.
Questa sera ho salutato tua madre via telefono, mentre si trovava a Spilimbergo dai signori Arturo e Vilma Colonello che conosco di persona.
Per questa sera ti saluto con un affettuoso mandi. Aldo.

From: Doris Foghin – Caracas
To: Aldo Taboga
Sent: Monday, October 06, 2003 12:41 AM
Subject: da Caracas
Caro Aldo. Non puoi immaginare il sollievo che mi hai dato per le fotografie  e per la visita che hai fatto al mio caro papà. Non esistono parole che esprimano la mia gratitudine.
Ti ringrazio pure per continuare a gestire le pagine del Nadison che tanto piacere fanno ai Friulani nel mondo.
Non pensare che non sia seguito ed apprezzato, il numero delle visite è un indicativo… sono tante le persone che considerano il sito come ciò che è veramente:  una bella e meravigliosa finestra dove si può vedere il Friuli.
Caro Aldo, vorrei chiederti un favore se ti è possibile e hai un`altra occasione di visitare mio padre, potessi leggerli queste poesie copiate dal tuo sito e dirli che gliele dedico…

Preiere semplice 

Bondì Signôr!
Grazie di cûr,
za il viarzi i vôi
al è un regâl.

Lâ sul balcon,
cjalâ difûr,
viodi il soreli
parsore i monts,
sintî la cjampane
che spant i soi glons
misturâts cul cjant
dai ucei.  

L'aiar fresc
mi cjarece i ciavei.
La cjase cidine
che jude a pensâ

Grazie Signôr
di dut chel
che la vite mi dà.

Estât

'O vi zuri! No viôt l'ore
di sintì c' al ven l'estât
pa' podè lassà di vôre
e tornà a Cividât. 

No 'l è sôl pa' là a polsami
in tè pâs dal gno paîs
ma parcè co puès ciatami
cu la clape dai amîs. 

Anzianos, par vie d'etât,
ma cul cûr plen di morbin,
'o passìn il timp d'estât,
cun denant un tai di vin,

a conta tanc nestris fâs,
a discuti sul prisìnt,
a sintì lis novitâs,
a cialà passa la ìnt.

 

 E i discors 'e corin vie
jù pai ains dal timp piardût
a cirì cun nostalgie
i ricuars di zoventût. 

Vôs che tornin di lontan:
tant soreli ma tanc nui,
e speranzis nel doman
e un amì che no 'l è plûi. 

Po' l'estât planc planc al mûr
e mi toce di là vie.
Ma un pinsîr lo puarti in cûr
bandonant la compagnie:

una taule, un tai di vin,
dûc intôr, cui miei amîs,
ciacaradis senze fin.
Cussì 'o pensi il Paradîs!

 

Caro Aldo, te ne avevo già accennato… sono ancora qui solo per il fatto che per rientrare in Italia definitivamente, dovrei trovare un lavoro. Potrei fare qualsiasi cosa, nel senso che grazie a Dio ho buona salute e sono forte… lavorare come contadina, operaio, o in un ufficio, non rappresenterebbe  nessun problema. Adesso devo sostituire mio padre nel suo lavoro: devo attendere il negozio e come sai, oltre al lavoro di ufficio, devo fare anche il resto, che è un lavoro da uomo perchè, fra le tante cose bisogna sollevare pesi dai 30 e 60 chili. Se puoi orientarmi in quel senso, ti sarei tanto grata.
Adesso ti lascio e affettuosamente ti saluto
Mandi mandi, Doris 


Mandi Doris. Questa mattina, dopo avere letto il tuo ultimo messaggio, mi sono  messo subito al lavoro per preparare e pubblicare questa serie di messaggi, anche perché Meneto aveva posato volentieri per avere la possibilità di salutare i tanti visitatori del “natisone” che lo conoscono.
Cara Doris, ti assicuro che ricevere messaggi come i tuoi mi fa sempre piacere, perché mi danno la  forza per continuare questo lavoro. Mi accorgo che provi le mie stesse emozioni nel leggere certe poesie presenti sul sito, specialmente quelle nella rubrica “Une poesie par ogni mês”, nelle quali Luciano Bosio, da tempo scomparso, trasmette la sua immensa nostalgia del tempo passato.
Sui tuoi futuri progetti di rientrare in Italia, non me la sento di darti dei consigli, ma per conto mio, non dovresti aver problemi per trovare un lavoro, specialmente nella zona dove hai già la fortuna di avere una casa… Ma avremo occasione di riparlarne.
Un affettuoso mandi, dal tuo amico Aldo. - Leproso 6 Ottobre 2003

From: Doris Foghin – Caracas
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, October 05, 2003 3:45 AM
Subject: da caracas

Caro Aldo. E’ trascorso tanto tempo dall’ultima volta che abbiamo parlato e so che non ho nessuna scusa per la mia trascuratezza nel non averti scritto prima, ma a volte ho il timore di dare fastidio o di annoiarti con le mie lettere… sì, forse sono sciocchezze, ma sono fatta così.
Ma una cosa è certa, non ho mai smesso di vedere le tue pagine del Natisone o meglio per essere più chiari, le bellissime pagine del mio caro Friuli. Per esempio uno dei tuoi ultimi viaggi, quello fatto a Barcis, mi ha colpito veramente perchè è uno dei luoghi preferiti da me a da mio padre, poi, le bellissime poesie che sempre ivi trovo in diverse rubriche come ad esempio quelle intitolate “nell’ombra” e l´altra “solitudine”, che si trovano sotto la rubrica “i vostri messaggi”.
Quando apro le tue pagine, le lacrime scendendo giù per le guance cadono nella tastiera contribuendo a cancellare le lettere dei tasti che ormai sono quasi cancellate, come ad esempio, le lettere m, n , o, a, c, che quasi non si vedono più, e non esagero ma è così…
Forse i miei genitori dovranno rimanere in Italia 3 mesi o di più ancora… Se così fosse, dovrò partire anche io a far loro compagnia ed aiutarli in questi momenti difficili. Tutto dipende dai risultati degli esami clinici. Per me, come sai, non rappresenta un problema questo, anzi, è un motivo assai opportuno per rientrare nel mio caro Friuli.
Aldo, ricorda che dentro gli ospedali, i telefonini devono rimanere sempre spenti e siccome mia mamma trascorre la maggior parte del tempo lì insieme a mio padre, sarà difficile che tu  possa comunicare con lei. Allora ti consiglio di chiamarla verso le 22 oppure al mattino verso le 7:30.  Ad ogni modo, se puoi arrivare all’ospedale di Spilimbergo a far una visita a mio padre, ti sarei sempre grata, … lo sai che ti vogliamo bene.
Adesso ti lascio, desiderandoti ogni bene. Affettuosamente, Doris Foghin


Mandi Doris. Scusami, ma questa mattina non ho potuto risponderti, perchè avevo fretta di partire... per recarmi aldilà del Tagliamento... Avevo programmato di andare... a Messa, in un paese nelle vicinanze di Spilimbergo, per avere l'occasione di fare una visita a tuo padre. Questa mattina avevo anche telefonato a tua madre, che mi aveva informato sul modo di arrivare nel reparto dove Meneto è ricoverato.
Non ti dico quanta fatica per arrivare a lui, sopratutto perchè lo cercavo in un'altro reparto... ma poi finalmente ci sono arrivato, distrutto, ma felice di riabbracciare un caro amico...
Meneto è stato molto contento di vedermi, e siamo stati insieme a parlare degli alti e bassi della vita, e della necessità di guardare sempre avanti... Con l'aiuto di un suo compagno di stanza (pessimo fotografo), siamo riusciti a scattare qualche foto, due delle quali ti allego alla presente.
Mi dispiace di non aver potuto salutare tua mamma, perchè era uscita con una sua nipote, per il pranzo. Sicuramente la vedrò in una prossima occasione, quando Meneto avrà terminato gli esami e tornerà nella vostra casa a Castelnuovo.
Mandi Doris, e scrivimi appena puoi...
Aldo Taboga - Leproso - Sunday, October 05, 2003 7:32 PM

From: Doris Foghin – Caracas
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, October 04, 2003 6:11 AM
Subject: da Caracas
Caro Aldo: Non so come incominciare questa lettera, perchè ti scrivo con tanta tristezza e angoscia dopo tanto tempo che non parlavo con te. Succede che mio caro papá non sta tanto bene ed attualmente si trova in Italia, visto che è assistito dall’INPS, e la medicina é più avanzata di quella del Venezuela.  Infatti, ora si trova nell’ospedale di Spilimbergo per essere sottoposto a degli esami. Mia mamma é con lui in questo momento, e ti sarei molto grata se gli fai una telefonata per incoraggiarla, e se puoi fare pure una visita a mio padre, sono sicura sará molto lieto rivederti.
Affettuosamente ti saluto, Doris Foghin

Mandi Doris. In questi giorni ho realmente pensato più volte a Meneto, perchè è in questo periodo che ogni anno si fa presente in Friuli, tanto che pensavo di telefonare a Borgo Rizzos. Mi rattrista il pensiero che questa volta sia tornato nella sua terra natale per curarsi. Sicuramente nei primi giorni della prossima settimana andrò a Castelnuovo a trovare tua mamma, ma sarà più difficile che io possa andare all'ospedale per salutare Meneto, per le mie difficoltà nel fare lunghi tratti a piedi…. ma per questo si vedrà...
Intanto mi metterò in contatto con Carmen per avere le ultime informazioni...
Cara Doris, sperando che tutto si accomodi al più presto, fatti coraggio e pensa che c'è  “un Qualcuno” che guida tutto... io non gli darei un nome, anche perché non mi sento degno di pronunziarlo… Ogni tanto però mi sorprendo a sentirmi uscire dalla bocca l’espressione in friulano: Grasie Signôr…!
Un affettuoso saluto dal tuo amico Aldo
- Leproso - Saturday, October 04, 2003 9:26 AM

From: Elio Toffolo - Fanna
To: Aldo@natisone.it
Sent: Saturday, October 04, 2003 6:03 PM
Subject: ciao
Caro Aldo, ci fa sempre piacere rivederti e sentirti ed ancor meglio quando passi in zona PN. Ormai conosci bene le strade, o piuttosto la strada, che porta da Udine a Fanna o nei nostri paesi vicini… Contiamo molto di veder nel tuo sito qualche riga a riguardo il nostro piccolo paesino... e certamente, caro Aldo, abbiamo molto apprezzato e ti ringraziamo tanto per l’articolo al nostro caro compaesano Sir Paul Girolami, che, in quel d’Inghilterra e nel subito dopoguerra, seppe farsi avanti con gli studi ed arrivar al punto di rappresentare per molti anni una delle più grandi industrie farmaceutiche d’Inghilterra.
Ti saluto tanto, ciao caro Aldo e stami ben… Elio.

Mandi Elio. Anche oggi ero dalle tua parti, anche se non ho oltrepassato il Meduna. Effettivamente, ci sono del paesi che ho privilegiato un po di più di altri, sopratutto perchè li ho tanti amici... Comunque, decidere dove andare la Domenica comincia a diventare difficile, anche se ci sono ancora moltissime località che non compaiono nel nostro elenco.
Caro Elio, arrivederci davanti ad un bel piatto di affettato ed un tajut di quello buono.
Mandi, Aldo.

From: Giorgio Tosolini - Francia
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, September 29, 2003 2:11 PM
Subject: Mandi
Mandi Aldo,
Ti spero sempre in buona salute. Ho potuto leggere che anche in Italia avete avuto caldo quest’estate. Nelle montagne l’acqua e fresca ... anche il vino ;-)
Spero che adesso l’elettricità sia tornata al 100% e così puoi ricevere questo e-mail.
Cerco di comperare via internet o altamente, del prosciutto e salsicce friulani. Hai qualche indirizzo di negozio che fanno dei buon prodotti, che spediscano in Francia senza pagare una fortuna ?
Grazie per il tuo sito e congratulazioni per il tuo dinamismo permanente.
Giorgio (di Blois Francia )
PS – Come si chiama in italiano e friulano il primo “vino” bianco o rosso che si beve 2 settimane dopo le vendemmie.
Qua nella regione di Blois lo chiamano Bernache e si lo beve con castagne. Non troppo perchè l'intestino !!!!

Mandi Giorgio. Grazie per esserti rifatto vivo dopo tanto tempo. Effettivamente, quest'estate l'abbiamo avuta dura, ma come vedi io ho tenuto duro e continuo a viaggiare per le contrade del Friuli, sperando di superare anche l'ostacolo più difficile... l'inverno...!
Per quanto riguarda il blak-out, devo dire che per me l'unico disagio è stato quello di non aver potuto dormire dalle 3.30 in poi...!
Comunque. ora mi pento per aver preso in giro Walter Cibischino dopo l' "incidente" accaduto recentemente in Canada, che aveva messo in crisi la sua casa tecnologicamente super attrezzata...! Caro Giorgio, è sempre valido il proverbio friulano che dice: Fin che si 'a dincj in bocje, non si sà ce che tocje.
Non ho indirizzi di rivenditori di prodotti che cerchi, ma non credo sia difficile trovarli in rete... sarà invece difficile che non ti costino una fortuna...
Va a finire che presto saremo costretti a fare lo sciopero della fame e della sete... con i prezzi che corrono...!
Non so come si chiama il vino dopo due settimane dalla vendemmia... basterebbe chiamarlo "vin gnûf", ma di solito le castagne si usa accompagnarle con il vino "ribolla". Comunque, qualsiasi "vino nuovo" è ancora abbastanza dolce e quindi buono per accompagnare le castagne.
Mi ricordo che da piccolo, mio padre produceva 50-60 litri di "bacò", un vino nero come l'inchiostro, prodotto da uva con minuscoli grappoli e piccoli acini, vino che dopo tre o quattro mesi era imbevibile, ma appena fatto andava molto bene con le castagne....  "Bacò e cjastinis, no mancjavin la gnòt dai Sans", ma ti lascio solo immaginare con quanta devozione noi bambini seguivamo la recita del "Rosarî dopli", con 15 Misteri e 150 Ave Maria...!!!

Le conseguenze intestinali dell'abbinamento vinuovo-castagne, te le lascio solo immaginare...!!!
Caro Giorgio, ora ti lascio, raccomandandoti di farti presente ogni tanto, e se vieni in Friuli, passa per Leproso che andiamo a bere un "Tajut di chel bon".
Mandi, Aldo Taboga.

From: Giuseppina Stocco - Castions di Strada
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, September 20, 2003 3:16 PM
Subject: INVITO su poesia
Sign. Aldo, curatore del sito NATISONE, le allego alla presente email, che ha come sfondo una sua foto, una poesia in tema...
a rivederla presto a Castions. Giuseppina Stocco
(il 26 settembre alle ore 17.30 a Villa Manin di Passariano verrà presentata una pubblicazione sulle immagini votive del Medio Friuli in contemporanea all'inaugurazione della mostra sullo stesso tema, questo vuol essere un invito informale... spero di poterla salutare personalmente)



Nell'ombra
Le promesse creano attese
che il tempo fa gioia, dolore,
cambia in altri momenti
fatti di niente, presto sostituiti,
se non prendono sostanza
diventando ricordo, nostalgia
di un dato, avuto, diviso
tra due persone che si scambiano
l'essenza del proprio essere
fragili parti dello stesso presente.

Nell'abbaglio del tramonto
contro il profilo argenteo
dell'unica chioma del pioppeto
alto si stacca, sul punto della strada,
il moderno campanile a linee antiche
e le forme della torre pendente
declina in perfetta assialità
nell'infinito sussurro del vento.

La voce nasconde le parole
dentro questo lento toccare
le corde dell'emozione
e tu che mi ami nell'ombra
rispondi come eco che avvolge
tutti nel tutto in controluce
della vita che respiriamo.

From: FRUCH-GUSSETTI - Belgio
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, September 15, 2003 6:12 PM
Subject: Mandi dal Belgio
Buonasera Signor Aldo, Mi chiamo Daria GUSSETTI, manca un mesetto e poi sarò sessantenne, vivo in Belgio (dal lontano 1952...), assieme a mio marito Carlo FRUCH ed a nostra unica figlia Marina.
Non sono una che scrive tanto facilmente, ma ora è dover nostro inviarvi queste quattro righe per ringraziarvi di quelle tante soddisfazioni che ricaviamo giornalmente guardando il vostro sito, anche se siamo Cjârgnei di Rigolato. Il bello è che non ci stanchiamo mai di percorrerlo e percorrerlo ancora, ci sembra sempre di scoprire qualcosa di nuovo ! A dir il vero guardiamo pure diversi siti cjârgnei, ma non con il stesso piacere nè la stessa assiduità (e a loro non abbiamo scritto... ce vergogne....)
Semplicemente, vogliamo incoraggiarvi a proseguire come lo fate ora, per la più grande soddisfazione di tanti, in special modo dei tanti che un giorno, non certo per loro scelta, hanno dovuto lasciare la loro terra per guadagnarsi il pane all'estero.
Chiudo, augurandovi ogni bene e inviando un caro saluto e un caloroso MANDI, pure a tutti coloro che avranno occasione di leggerci e ricordando di no smenteasi di FEVELÀ FURLAN CAL È ONÔR E NO VERGOGNE !!
Daria, Carlo è Marina.

Cara Daria, non puoi immaginare quanta gioia mi ha procurato il tuo messaggio...
Testimonianze come la tua, quella di Maria Ines Castellani dall'Argentina e tante altre che ricevo da tutto il mondo, sono uno straordinario stimolo per continuare nella mia strada, strada che ho scoperto ed iniziato a percorrere a sessant'anni, e che mi ha aiutato a scuotermi dal letargo che mi imprigionava da sempre. Quindi, cara Daria, anche per te il bello deve ancora cominciare...
Per favore continua a seguire "il nadisòn" e gli altri siti cjargnei (con i quali ho sempre avuto un reciproco scambio di favori), ognuno dei quali è interessante proprio per la sua specificità...
Sono stato nel tuo paese il 18 Maggio dell'anno scorso (vedi pagina in "ascoltato per voi"), per applaudire il Grop Corâr Gjviano, ma ci sono transitato parecchie altre volte, quando passavo qualche periodo di vacanza a Collina di Forni Avoltri. Penso che Rigolato sarà meta di una mia prossima tappa di "Biel lant a Messe", prima che arrivi la brutta stagione. Mandi Daria e saludimi tô marît e tô fìe. Aldo, furlan di Leproso.

From: Sandro - Torviscosa
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Monday, September 15, 2003 1:23 PM
Caro Aldo, finalmente ho potuto conoscerti e vederti a Malisana mi ha fatto molto piacere.
Ringraziarti per quello che fai sarebbe poco. Allora è meglio una preghiera, che il Signore ti tenga sempre una mano sulla spalla, anche se penso che ti conosca già bene, visto che mi pare tu sia diventato il suo "reporter" più famoso.
Mi dispiace che tu non ti sia fermato per il rinfresco, ma sono sicuro che avremo un'altra occasione per rifarci.
Purtroppo anche se in paese mi conoscono tutti, come al solito ho passato la festa da solo ed anche se ormai ho fatto il callo, mi è tornata alla mente una poesia molto bella, che ogni volta che la leggo mi fa venire un nodo alla gola.
Ci risentiamo ancora anche per le foto. Di nuovo tante tante grazie per la nobile opera che svolgi!
Mandi Aldo. Sandro.

La solitudine
Nella solitudine ci sono cose
che non si immaginano...
Nella solitudine ci sono ricordi
che si attanagliano nei quali tuffarsi...
Nella solitudine riesci a pensare
a persone a te care ed importanti....
e ti trovi da solo con te stesso,
dove puoi mettere a nudo la tua anima,
il tuo essere, senza preoccuparti
di nasconderti o fingere
Nella solitudine sogni amori
che non esistono, fantasie impossibili,
vite che non fanno parte della realtà
ma che ti rendono per qualche istante
felice e forse meno solo.
In questo mondo, fatto di persone sole
e di silenzi, anche solo un'amicizia,
una parola, sono importanti
per continuare a sperare che un giorno
si possa avere un grande amore
che non ci faccia più rinchiudere nella solitudine
e nel silenzio per sognarlo.

Mandi Sandro. Anche per me è stato un piacere incontrarti a Malisana (un paese stupendo), è mi dispiace di non essere stato di più con te. Mi sono intrattenuto ancora per una mezz'oretta per fare qualche foto all'interno della chiesa, quand'era vuota... e poi... ho approfittato per registrare gli "scampanotadôrs". Di solito non partecipo ai rinfreschi per diversi motivi... la stanchezza dopo i miei "servizi", mi porta a ritirarmi al più presto possibile. Un'altro motivo è che ai rinfreschi di solito si è costretti a stare in piedi, ed io in piedi non  resisto per più di cinque minuti... Ma forse il motivo più importante è che non sono ancora riuscito a sbarazzarmi di quella "paura di buttarmi"... di non riuscire a "legare" con la gente che mi sta attorno... di non riuscire ad intavolare un discorso quando c'è tanta confusione... .
Mi sono molto meravigliato nel leggere la seconda parte del tuo messaggio... non me lo sarei mai aspettato.
Era la prima volta che ci si incontrava, ma nel vederti così giovane, elegante e dall'aspetto assolutamente invidiabile, quasi quasi non osavo guardarti in faccia...
E tu mi parli di solitudine... Sarà proprio il caso di incontrarci da qualche parte... sono sicuro che gioverà ad entrambi...
Sappi comunque che il CD con la registrazione di tutti i canti eseguiti durante la Messa dal Coro di Chiopris-Viscone (comprese la campane all'inizio e la scampanotada finale), è pronto e puoi venire a ritirarlo quando vuoi. Ti preparo anche un CD con 163 foto scattate ieri a Malisana, una copia del quale consegnerai al parroco.
L'Associazione "Di ca e di là dal Nadison", non è stata creata anche per questo?
Mandi Sandro, ti spieti... ma avvisami prima di partire... Aldo di Leproso.
PS) Avete per caso qualche foto del Gruppo di Mantova presente Domenica a Malisana ? E' importante....!
Eravamo d'accordo di fare una foto di gruppo davanti all'altare, ma dopo la Messa, stranamente sono spariti...

From: Maria Ines Castellani - Argentina
To: Aldo Taboga
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
            (Traduzione di Clelia Codarin)
            Mandi caro Aldo, sono le 00.15 e dopo aver tradotto i suoi messaggi approfitto per scriverle.
           Quello che mi succede è molto simile a quello che succede a lei a causa della solitudine, nonostante abbia due figli, non ho un amico vero in cui poter confidare o avere un appoggio nel trascorrere dei giorni, quando il mio animo non è pienamente appagato o quando ho più voglia di piangere e urlare. Invece devo tenere solo per me il mio dolore, tutta la mia rabbia – e torno sempre allo stesso punto: cerco di sembrare agli occhi degl’altri una persona forte, che tutto può, anche se interiormente sono distrutta dal dolore.
            Lei penserà che una amicizia la posso trovare anche qui, vicino a me e non tanto lontano come in Friuli, dove vive lei, ma le cose sono andate così, ci siamo conosciuti poco a poco, io ho scoperto in lei un essere bellissimo, pieno di bontà e disposto di buon grado verso tutti i friulani che come me, sono lontani, ma che grazie a questa benedetta tecnologia ci stiamo avvicinando, conoscendoci, sentendoci sempre più vicini, sempre più umani.
            Quando presi la decisione di scriverle, nei diversi momenti che l’ho fatto, sempre è stato con tutto il mio sentimento, con il cuore, con tutta la mia verità; sà più cose lei della mia vita che qualsiasi delle poche persone che mi sono vicine.
            Devo dirle che la sua non mi sembra una povera immagine, lei è un essere pieno di umanità, una bellissima persona e non pensi che dica questo per incoraggiala, perchè non è così.
            Tutti abbiamo qual cosa nel nostro fisico che non ci piace e vorremmo nasconderlo agli altri, ma per le persone che ci stimano e ci vogliono bene per quello che siamo, per quello che abbiamo dentro, non ha nessuna importanza il nostro aspetto fisico. Io ho un importante eccesso di peso per la mia età e la mia costituzione fisica, ma nel mio caso i miei figli ed i miei conoscenti non hanno smesso di volermi bene per il fatto di essere grassa.
            Lei dirà che essere grasso non è un problema fisico, che quello si può risolvere, basta chiudere la bocca a certi alimenti e subito si perde peso, ma io non ho ancora trovato la forza necessaria per incominciare –  questa è una mia mancanza - . Molte volte mi sento come un brutto anatroccolo fra la gente per il fatto di avere un corpo che non m piace e questo fa si che mi senta esteriormente diversa e poco gradevole.
            Per tutto questo che le sto raccontando  a volte sento il  bisogno di ricevere un suo messaggio o una telefonata.
            Non immagina l’allegria che sento quando ho sue notizie, non soltanto quando visito il suo sito e vedo le novità, specialmente quando lei  dedica alcune parole solo per me, mi sento la persona più importante e benvoluta del mondo.
            Così è l’amicizia, caro amico Aldo, gli amici sono angeli che ci aiutano a sollevarci quando le nostre ali si dimenticano di volare.
            A volte siamo tanto oppressi che ci dimentichiamo di respirare, però se la nostra amicizia è vera non ci sarà assenza o distanza che ci separerà. Lei è nella mia lista delle persone più importanti; molte persone entreranno ed usciranno dalle nostre vite ma soltanto la vera amicizia lascerà un segno nel nostro cuore.
            Sa, Aldo, le persone belle e giovani sono casualità della natura, ma le persone che sono belle nella maturità sono opere d’arte- e noi due siamo una bella opera d’arte: siamo amici.
            Molte volte, durante la giornata, penso alla mia vita e sogno di essere in Friuli, forse sarà poco probabile che questo mio sogno si realizzi, però questa è la mia illusione.

            Me despido de usted con un: hasta pronto! Atentamente: Maria Ines del Valle Castellani.
P.D.:  Hoy sera un dia muy especial para mi, me siento como una colegiala (a mi edad?) a las 20:00 hs. comienzo el curso de idioma italiano en la Facultad de Ingenieria Quimica - salgo a las 22:00 hs. En un proximo mensaje le contare mi experiencia de estudiante.

From: Guido Zanetti - Kingston
To: Aldo Taboga Natisone
Sent: Wednesday, September 10, 2003 12:33 AM
Subject: La blave di Mortean
Mandi Aldo , è stato un piacere ieri parlare con te per telefono. Come ti avevo detto, oggi andavo a trovare Marcello e così ho preso una foto per l'occasione del suo compleanno.
Marcello ti ringrazia dell'articolo "Blave di Mortean". Gli ha fatto piacere rivedere e ricordare gli impianti di irrigazione, dato che lui ha lavorato all'inizio, subito dopo la guerra. Quelle immagini lo hanno portato a tanti ricordi di quei tempi... per questo ti ringrazia e ti manda tanti saluti.
Stami ben, salûs Guido e Catine

Mandi Guido e... buon compleanno a Marcello. Vedere la stampa della pagina dedicata a Mortegliano, sulla scrivania di Marcello, mi ha fatto tanto piacere. Certo che quelle opere sono state fatte con grande serietà, visto che reggono molto bene al trascorrere dei decenni. Sarebbe stato bello poter ampliare quel servizio con più foto espandibili, ma oltre al grande lavoro per prepararle, c'è anche il problema di fare economia (di spazio). Stò velocemente arrivando ai 700 Mb, il massimo della capacità attualmente disponibile. L'anno prossimo dovrò acquistarne almeno altri 300...!!!
Per il mio prossimo passaggio nella zona di Fanna, cercherò di scegliere una giornata limpida, sperando di avere finalmente la possibilità di fare una serie di belle foto delle tua montagne.
Mandi Guido e Catine, e non dimenticarti di salutare Marcello quando lo rivedi.




From: Elio Toffolo - Fanna
To: Aldo@natisone.it
Sent: Monday, September 08, 2003 6:31 PM
Subject: Ciao!
Caro Aldo e carissimi amici del natisone.
Così, dopo un’estate favolosa in fatto di sole e con i 30º all’ombra, ora, con l’ultima "ploja di avôst ca à rinfrescjât il bôsc"…Ho pensato che forse facevo una bella cosa, andando a trovar il nostro caro Aldo in quel di Leproso - ma prima glielo feci saper che stavo arrivando col solito messaggino, ed anche per trovarlo a casa …non si sa mai con tutti gl’impegni che ha!
Così oggi, lunedì 8, in mattinata, eccomi da Aldo con la cagnetta nel cortile che mi lasciò entrare senza far gran chiasso, visto che il padrone era sulla porta di casa…la giornata era nuvolosa ed anche fresca, ma ora si sta bene così. –
Ho trovato il nostro Aldo in buona salute e di bell’aspetto, come un giovanotto…della sua età! – Mi fece entrare e subito mi trovai in quel suo super-studio con quei due computer da 50 GB ciascuno e con dei Pentium di 4a o 5a generazione.
Per una buona oretta parlammo del più e del meno, un po di tutto e un po di tutti, infine venne l’idea d’andar a bere un goccio all'osteria del paese: tra un "tajut"e l’altro, visto che si avvicinava il mezzodì, Aldo chiese all’ostiere di prepararci un bel piatto di cose buone: il prosciutto era dei migliori, il salame da favola ed infine un montasio dei migliori – mi toccherà tornar da quelle parti!!! - …infatti ripuliamo il piatto in tre e tre otto e ne ordinammo un altro con pure qualche "goto"di merlot…e per l’occasione l’Aldo fece diverse foto ed una delle quali me la stampò subito, subito, quanto alle altre le vedremo forse sui"vostri messaggi"… Nel frattempo per Aldo, era venuta l’ora del riposo pomeridiano, ci salutammo con la promessa di rivederci e di risentirci più spesso!. – Ogni bene a te Aldo, ed auguri a tutti i nostri amici del Natisone!!! - Elio

Mandi Elio. Rivederti e stare due ore assieme, è stato un vero piacere. Peccato che non c'era non noi davanti al buon piatto di affettato, il nostro caro amico Bruno Corva di Cavasso Nuovo. Sarà per una prossima volta... Resta comunque una nuova occasione di incontrarci, in un mio prossimo viaggio oltre il Meduna... Penso di andare a Messa nel comune di Barcis, in una delle prossime domeniche.
Grazie Elio per il dono del bel volume interamente dedicato al Natisone ed alle sue Valli, che si vede in una foto.
Mandi Elio, e saludimi Bruno quando lo vedi. Aldo e briciola..
.

From: don Maurizio Qualizza - Gradisca
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, September 03, 2003 12:16 AM
Subject: notizie
Caro Aldo, domani Andrea di Gradisca d'Isonzo le manda la foto del gruppo degli scampanotadôrs di Gradisca (ripresa oggi sul campanile del nostro Duomo) che domenica (nonostante il tempo.......) sono saliti alla Polse di Cougnes di Zuglio per l'inaugurazione del nuovo campanile e delle nuove 4 campane.
In allegato due foto del concerto degli scampanotadôrs di domenica a Zuglio
saluti don Maurizio, parroco di Gradisca

From: Vera Viskovic - Belgrado
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, August 28, 2003 2:37 AM
Subject: di Belgrado
Grazie sig.Aldo,
per tutto che l'ho visto sul vostro sito e che mi aiuta di decidere dove potrei passare qualche giorni in vacanza al ottobre quest'anno.
Tanti saluti di Belgrado
Vera Viskovic



From: Pierluigi Calligaro - Buja
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, August 27, 2003 10:55 PM
Subject: Emigranti italiani a Ellis Island
Inizio con un fervido applauso per il sito interessantissimo e così bene articolato ; fonte importante per chi tratti l'argomento dell'emigrazione friulana.
Ricordo che un paio di anni fà si poteva leggere l'elenco di tutti gli italiani sbarcati a Ellis Island fra la fine dell'ottocento e gli anni venti e così ho avuto la sorpresa di vedere che su sessanta persone di cognome CALLIGARO 59 provenivano da Lozzo di Cadore (se non sbaglio) e 1 da Buja, che si considera unica e vera patria d'origine di tutti i Calligaro nel mondo: è possibile avere questo elenco, che io non mi ritrovo più negli archivi? Potrebbe dare il via a una interesante ricerca "par chei di Buje".
Sarebbe anche bello sapere se si può accedere via Internet agli elenchi del "Hotel de Inmigrantes " di Buenos Aires, dove mi risulta si possono consultare elenchi simili a quelli di Ellis Island per la stessa epoca.
Grazie vivissime per qualsiasi indicazione utile ed auguri per il Suo ammirevole impegno.
Pierluigi Calligaro - Presidente SOMSI di Buja

From: Pjeter Guralumi - Tirana
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, August 21, 2003 6:50 PM
Subject: indirizzo orchestra da camera di tirana
Gentile Signor Aldo, mi e stata molto gradita la conversazione di stamattina per telefono.
Colgo l'occasione di ringraziarLa di nuovo per la gentilezza nel esporre sul Internet l'informazione riguardo il nostro concerto a Pradamano, e senza dubbio anche per la registrazione fatta da Lei durante il concerto.
Le invio, come richiesto, l'indirizzo per potere spedire il CD ed ogni altra corrispondenza che Lei terra' opportuno, da oggi ed in avvenire.
Le auguro tante belle cose ed un distinto saluto. Pjeter Guralumi

Preg.mo Maestro, sono io a ringraziarLa per la gioia che mi ha procurato la sua telefonata, e per la gentilezza che mi ha riservato quando mi sono avvicinato al palco per chiederLe il permesso per registrare. La ringrazio anche per averci regalato un'ora di buona musica, sebbene "interferita" dal sibilo e dallo sferragliare del treno che transitava sulla ferrovia non molto distante...!
Spero di poterLa rincontrare in qualche altra occasione musicale, assieme ai professori dell'Orchestra da Camera di Tirana presenti a Pradamano, che Lei ha così ben diretto il 30 settembre scorso.
Domani stesso Le spedisco copia della registrazione, che per noi resterà un bel ricordo della Vostra presenza in Friuli.
Con le più sincere cordialità, le invio il classico saluto friulano... MANDI!
Aldo Taboga

From: CESAR OMAR SECULINI
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, August 21, 2003 11:03 PM
Subject: FAMIGLIA SECULIN - ONORIO SECULIN
GENTILE SIGNOR ONORIO SECULIN
Mi son permesso di disturbarla perche ho veramente bisogno di frovare i discendenti di GIOVANNI BATTISTA SECULIN e DOMENICO SECULIN, oppure JOSE (GUISEPPE) MAGHET.
Vorrei quindi, sapere se lei ha la possibilità di risalire a tale informazione considerando che GIOVANNI BATTISTA SECULIN e natto a Cormòns il 28/02/1833, e che DOMENICO SECULIN e natto a Cormòns anche lui il 29/09/1867.
Di DOMENICO SECULIN si sa che quando emigro verso l`Argentina lascio in Italia i suoi genitori e fratelli ecco perche son sicuto dell`esistenza di qualche mio parente a Cormòns e cio che vorrei e mettermi in contatto con loro per conoceré la mia storia familiare. Capira quindi che qualsiasi informazione riguardante il mio albero genealógico sara veramente importante, per questo chiedo cortésmente la sua colaborazione.
Il mio nome e`: CESAR OMAR SECULINI
Il mio indrizzo e`: Av. Dr. MIGUEL JUÁREZ 537 – JESÚS MARIA (cp: 5220) CORDOBA – ARGENTINA.
La mia posta elettronica e`: coseculini@yahoo.com.ar

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, August 21, 2003 4:07 AM
Subject: Mandi
Questa sera ho visitato il nuovo sito www.friulinelmondo.com, l' ho trovato interessante, utile, e informativo. Mi sono poi inscritto sulla lista degli utenti del sito. Ho visitato i (link utili) del sito, e con gran sorpresa e rammarico il link del Natisone.it non c'era.
Nei link utili del Natisone si trova anche il link di friulinelmondo.com.
Forse dovresti metterti in contatto con Friuli nel Mondo, e arrivare ad un comune accordo su questo, perché entrambi i siti rendono un importante servizio ai friulani residenti all'estero e in Italia.
Mandi, Walter Cibischino

Caro Walter. Sono d’accordo con te nel ritenere il sito dell’Ente Friuli nel Mondo, molto interessante e bel fatto, ed è un punto di riferimento importante per le comunità dei friulani all’estero.
Non darei invece grande importanza al fatto che tra i suoi “link utili” non ci sia uno relativo al nostro “natisone”, soprattutto per il fatto che il sito è ancora in fase di rodaggio. D’altra parte, da quell’elenco mancano molti altri collegamenti a siti molto più prestigiosi ed importanti del nostro.
Non trovo invece giusto che certi siti, che si dichiarano completamente a disposizione dei nostri emigranti, malgrado più volte abbia chiesto spiegazioni, hanno continuato ad ignorare il nostro sito. Malgrado ciò, io continuo a mantenere il link al loro…
Mandi Walter e saluti anche a siore Marie. Il tô amî Aldo.

From: carlos zilli - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, August 21, 2003 4:53 AM
Subject: Traduzione
Mandi Aldo.
Vedo la RAI tutti i giorni. L'inferno del Dante si é fatto presente. Mi fanno pena gli italiani, specialmente i vecchietti dei asili, che non sanno dove nascondersi sotto l'ondata di caldo. Non vi invidio per niente. Speriamo che la schiva pioggia possa portare il desiderato e meritato riparo.
In tanto, qui da noi, la primavera, sebbene manca ancora un mese, si anticipa e ci regala tiepidi 20-22 gradi in pieno inverno, che fanno infiorare alcune piante qua e qualche altre lá.
Questa settimana, e grazie a queste anormali temperature, nelle coline e montagne della provincia di Cordoba, bruciarono ¡¡¡50.000 ettari!!! Era un fronte di fuoco di 75 km di lunghezza. E sembra che sia stato iniziato da un piromane. Anche lì un disastro.
Mandi Aldo. Si viodìn.

Mandi Carlo. E’ stato proprio così… un caldo dell’inferno, tanto che dal 15 in poi ho fatto uno stop e per quattro giorni non mi sono mosso da casa, perdendo perfino la Messa di domenica scorsa. Ma non è stato così solo in Italia; anche nel resto dell’Europa si è sofferto per il gran caldo. Caro Carlo, è una ruota che gira… ora a noi, domani a voi, dell’emisfero meridionale… Bisognerebbe avere tanti schei, e fare la spola tra un continente e l’altro, in continuo inseguimento della primavera…
Per fortuna, grazie ad una serie di temporali in montagna, in questi ultimi due giorni la temperatura è calata di qualche grado, ma c’è ancora un alto grado di umidità.
Ti ringrazio molto per la traduzione del messaggio della signora Eve, grazie alla quale ho capito alcuni dettagli che non ero riuscito a percepire. D’altra parte il testo originale l’ho già fatto pervenire alla famiglia Coseani di Orsaria, che avendo vissuto per qualche anno in Argentina, dovrebbe essere in grado di leggere correttamente il testo ed eventualmente rispondere direttamente all’interessata (se questa avrà la cortesia di inviarci il suo indirizzo postale).
Fatti presente più spesso, ma con argomenti pubblicabili, naturalmente…!!!
Mandi da tô amî Aldo di Levrôns.


From: eve jimenez - Argentina
To: aldo@natisoni.it
Cc: a.taboga@ud.nettuno.it
Sent: Monday, August 18, 2003 1:09 AM
ALDO: Mi chiamo Eve Jiménez Coseani. La famiglia di mio padre era localizzata a Itrabo (Andalucía). La famiglia di mia madre era di Orsaria- UDINE. Il padre di mio madre, figlio di Domenico Coseani e Caterina Bacchetta (o Baccheta) quando aveva 21 anni di etá arrivò a Buenos Aires. Si chiamava Davide Patrizio Coseani e si dichiaró di mestiere bracciante. La data di arrivo fú il 28 di settembre di 1884.
Di ció che contava mia madre (Adelaida Coseani) nata a Nelson (in provincia di Santa Fé), come tutti i suoi fratelli, ricordo una storia d’amore che riguardava i suoi genitori che mi ha sempre commossa. Raccontava che Davide, che era sempre rimasto innamorato di Rosa Monutti una signora del suo stesso paese, tanto che quando essa rimase vedova con un figlio ancora molto giovane, venne subito in Argentina a cercare mio nonno, con cui si sposó ed ebbe 11 figli.
Ad una mia cugina raccontarono che in una di quelle solite guerre che cambiavano le frontiere tra Slovenia, Impero Austro-Ungherese e Italia agli inizi del secolo XVIII, gli invasori determinarono che tutti gli abitanti di quel paese portassero il cognome Coseani. A me risulta un pò strana questa versione, però tutto é possibile.
Dato che non sono ancora molto brava con il computer (stó appena incominciando ed ho una certa età), non só come mai possa essere arrivata a un sito dove si comunicano certi Coseani con dei Pradolini. Io conobbi una signora che mia mamma chiamava “Zia Augusta” Pradolini e quindi quel cognome mi risulta famigliare Era una signora piccola, magrolina, e molto vecchia ai miei occhi quando io ne avevo soli 10 anni.
Gradiró qualsiasi novitá che tu mi possa informare circa i parenti di Domenico Coseani e Caterina Bacchetta (genitori del mio nonno materno) o dei parenti di Francesco Monutti e Agostina Bergagna (genitori della mia nonna materna) ambedue di ORSARIA, o di altri Coseani, Monutti, Bacchetta o Bergagna residenti in Argentina.
Puoi rispondere in italiano. Ho una figlia che si esilió a La Spezia durante il nero periodo della Dettatura Militare tra 1976 a 1982, e parla italiano.
Se scopro che ho dei parenti in Italia farei volentieri una scappattina.
Ti saluto cordialmente. EVE


From: eve jimenez - Argentina
To: aldo@natisoni.it
Cc: a.taboga@ud.nettuno.it
Sent: Monday, August 18, 2003 1:09 AM
ALDO: Me llamo Eve Jiménez Coseani.
A la familia de mi padre la tengo localizada en Itrabo Andalucía) . La familia de mi madre es de Orsaria- UDINE. El padre de mi madre, hijo de Doménico Coseani y Caterina Bacchetta (o Baccheta) llegó a la edad de 21 años a Buenos Aires. Se llamaba Davide Patrizio Coseani y declaró como profesión la de jornalero. Su fecha de entrada fue el 28 de setiembre de 1884.
De los relatos de mi madre (Adelaida Coseani) que nació en Nelson como todos sus hermanos, recuerdo una historia de amor referida a sus padres que siempre me conmovió.Contaba que Davide siempre estuvo enamorado de Rosa Monutti de su mismo pueblo. Que cuando ella se quedó viuda tempranamente y con un hijo, se vino a la Argentina en busca de mi abuelo con quien se casó y tuvieron 11 hijos. De estos quedamos vivos algunos algunos primos hermanos . A una prima hermana le contaron que en una de esas guerras que cambiaban las fronteras entre Eslovenis, el Imperio Austro-Húngaro e Italia, a principios del siglo XVIII, los invasores determinaron que todos los habitantes de ese pueblo se apellidaban Coseani. A mí me resulta un poco extraña esa versión, pero todo es posible.
Como soy medio inútil en el manejo de la computadora (recién comienzo y soy vieja), no sé cómo llegué a un sitio donde se comunican Coseani con Pradolini. Yo conocí a quien mi madre llamaba "tía Augusta" y el apellido Pradolini me es sumamente familiar. Ella era pequeña, delgada y muy vieja a mis ojos cuando yo tenía10 años.
Te ruego: Me informes sobre parientes de Doménico Coseani y Caterina Bacchetta (padres de mi abuelo materno) sobre parientes de Francisco Monutti y Agustina Bergagna (padres de mi abuela materna) LOS DOS DE ORSARIA, sobre algún Coseani, Monutti, Bacchetta o Bergagna residente en Argentina.
Si tienes dificultades con el español contestame en italiano. Tengo una hija que se exilíó en La Spezia durante el negro período del Proceso Militar que se extendió desde 1976 a 1982. Ella habla el italiano.
Si tengo familia en Italia me gustaría hacerme una escapada.
Te saludo cordialmente. EVE

Cara Eve. Sarà mia premura portare una stampa del tuo messaggio, presso le due o tre famiglie Coseani di Orsaria. Dato che non tutti sono collegati ad Internet, sarà necessario che che tu mi mandi l'indirizzo postale, compreso il numero telefonico.
Forse l'hai già fatto, visto che hai menzionato i Pradolini, ma ti segnalo ugualmente due pagine di questo sito, che potrebbero interessare e che puoi visualizzarle cliccando sulle rispettive pagine nella rubrica nuove dal friuli e dietro le quinte.
Mandi e a presto. Aldo Taboga

From: Maria Ines Castellani - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, August 16, 2003 4:35 PM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi, Aldo:
Hola, buen dia, son las 11:20 y vine a Gonar Automotores S.A. a buscar unos clavos para armar en mi casa un nuevo tendedero de ropa y aprovechar el dia precioso, con una temperatura agradabilisima para hacer las cosas que durante la semana no tengo el tiempo suficiente: lavar y planchar la ropa, limpiar la casa --y no pude aguantarme la tentacion de ir hasta mi escritorio, prender mi computadora y mirar un poquito www.natisone.it.
Veo que recien hoy sabado actualizo el sitio y Maria Luisa le envio saludos y felicitaciones por su hermoso trabajo en el sitio y que nos llena de alegria a los que como yo, estamos tan lejos de nuestro amadisimo Friuli.
Bueno, me despido de usted con un hasta pronto y espero que pase un hermoso fin de semana - aqui en Santa Fe, parece que vamos a tener unos hermosos dias, en este momento el cielo esta azul, no tiene ninguna nube y esta haciendo 15o de temperatura.
Mandi, caro amigo, espero que me escriba durante el fin de semana, asi cuando vengo el martes a trabajar puedo tener noticias e imagenes del Friuli.
Atentamente: Maria Ines del Valle Castellani

Cara Ines, ti rispondo in ritardo ed in modo succinto, perchè nella mia stanza dei computer, la temperatura da alcuni giorni è a livelli insopportabili. Di conseguenza anche  gli aggiornamenti al sito sono ridotti al minimo, e sono tre giorni che non mi muovo da casa. Nei giorni precedenti a ferragosto ho voluto strafare, ed il giorno 15 ho superato il limite sopportabile dal mio fisico, tanto che dovuto fare uno stop a tutti gli interventi esterni, che continuerà fino a quando non ci sarà un pò di refrigerio.
In questo momento sono le 10:30,  il ventilatore gira a pieno regime, all'interno  la temperatura è a 30 gradi che salirà a 32 nel pomeriggio.
In queste condizioni, neanche nella "mia piscina" riesco a trovare sollievo, dato che anche l'acqua del rubinetto esce già calda...
Speriamo che venga la pioggia, dato che il proverbio friulano dice: Le prime plôe di avòst, a rinfrescje il bosc (la prima pioggia di agosto, rinfresca il bosco).
Un mandi da Alduti, il tuo amico furlan... super accaldato...!

From: Marialuisa Clocchiatti/Infanti - Svizzera
To: aldo@natisone.it
Cc: marialuisa.clocchiatti@bluewin.ch
Sent: Friday, August 15, 2003 11:39 PM
Subject: buone vacanze
Caro Aldo,
Per diversi giorni ho avuto il computer bloccato, oggi finalmente è di nuovo funzionante, e colgo subito l' occasione di augurare a te e a tutti i Friulani nel mondo: BUON FERRAGOSTO E BUONE VACANZE !
Devo rinnovare i complimenti per il tuo fortissimo sito, che dà l'opportunità agli emigranti di restare in contatto con la loro terra natale, e devo dire che per me é diventata una bella abitudine: prima di andare a dormire non manco mai di fare una visitina al Natisone.it!, oltre ad aggiornarmi di notizie, cultura ecc. ecc. mi fà ricordare frammenti della mia infanzia, "in quel di Belgrado di Varmo"!
L' inconfondibile suono delle campane del Friuli (tuo CD!) lo sento spesso, GRAZIE!
Cordiali saluti unito ad un grande MANDI! a te e a tutti i navigatori di Natisone.it!
Marialuisa Clocchiatti - Infanti

From: Pascolini Giovanni - Cividale
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, August 15, 2003 7:16 PM
Kira 2000 tal mio vigneto a Giàn di Cividât.
Mandi. Giovanni Pascolini

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, August 09, 2003 5:45 AM
Subject: Messaggio per CLELIE CODARIN
Ho letto la tua poesia la quale mi ha fatto ricordare la mia infanzia. Per pochi minuti mi sono soffermato a fare delle riflessioni sulla mia vita in Friuli da ragazzo, discolcs come tu dici e nel dopo pranzo quando tutti si riposavano, andavo nell'orto a cercare le cicale che erano arrampicate sui raclis delle piante delle viti. All'ora eravamo poveri, ma non sapevamo di esserlo!
Sapevo che avevi doti non comuni, ma non ero al corrente che eri dotata anche di una raffinata eloquenza poetica. Congratulazioni "Well done!"
Walter Cibischino

PS.
-Il poeta è, prima di tutto, una persona che è passionalmente innamorata del linguaggio. Wystan Hugh Auden
-Il poeta è lo storico del cuore umano.
Johann Georg Hamann

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, August 09, 2003 5:04 AM
Subject: Mandi a tutti
Sapevo che a Leproso la festicciola in ricorrenza dell'inizio delle ferie sarebbe avvenuta questa sera e ero ansioso di vedere la foto... bellissima, mi ha fatto molto piacere aver rivisto molti che conoscevo.
Gli abitanti di Leproso non finiscono mai di meravigliarmi, tutti affiatati, in buona armonia e amicizia, sempre pronti ad organizzare in quattro e quattr'otto una festa come si deve, per qualsiasi ricorrenza. L'ospitalità genuina che ho ricevuto a Leproso, resterà sempre nei miei ricordi.
Ho guardato a lungo la foto (21 uomini e due donne) cosa che qui in Canada sarebbe quasi impensabile!. Tuo cugino, sempre al centro della scena e in bella vista...  l' ho trovato bene e mi ha dato molto piacere.Salutami tutti i membri del club "Siluro" e dì loro che li ricordo affettuosamente.
Buone vacanze a tutti. Mandi Walter
Walter Cibischino

Messaggio per Walter Cibischino - Ottawa.
Mandi Walter. Come promesso ti presento la foto scattata questa sera, durante la grigliata organizzata dagli abituali frequentatori dell'osteria di Leproso. Come ogni anno, prima di andare in ferie gli avventori di una delle ultime tradizionali osterie presenti nei nostri paesi, si incaricano di preparare un'abbondante grigliata di carne mista, con verdure varie di stagione, mentre il padrone dell'ambiente offre vino gratis a volontà...! Naturalmente, non finisce lì, ma alla fine viene servita la solita gubana delle Valli del Natisone, "annegata" con buona grappa proveniente dalle stesse zone...! Di solito, una bottiglia non riesce a soddisfare tutte le esigenze ed anche questa sera le cose non sono andate diversamente, sopratutto perchè tutti i presenti erano elettrizzati dal suono di una fisarmonica. Naturalmente, non mi sono lasciato sfuggire l'occasione per registrare suonatore e cantanti, ma sinceramente, non me la sono sentita di proporre i risultati di quelle incerte esibizioni.
Ti presento invece la foto, scattata molto prima che le acque diventassero alquanto movimentate, come quando verso mezzanotte alla chetichella me la sono squagliata...! Domani, questa foto in formato A4 sarà esposta nella bacheca dell'osteria.
Tanti saluti, anche a nome degli "amici del siluro". Mandi, da Aldo di Leproso.

From: Jose Manuel Buyatti - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, August 08, 2003 9:00 PM
Subject: lista de embarco d'emigranti dell Friuli
Caro Aldo: Il mio nome é José Manuel Buyatti (Buiatti). I vivo in Reconquista, provincia de Santa Fe, Argentina.
Io sono trovando per la lista de embarco degli emigranti che sono partuto per l'Argentina nel anno 1878. Io credo che il mio antinati sono partuto del porto de Genova. Il suo nome é Marco Buiatti (Bujat) giunto a la sua muglier Teresa Braida e sui figli Domencio, Antonio e Giovanni Battista.
Voi sapete dove posso trovare questa informazzione importante per la mia riccesta famigliare?
Saluti e tanti grazie.
Scuzze per il mio italilano. Io sono imparandolo in la Dante Aliglieri di la mia città Reconquista.
Qualcher informazzione, prego di screvere al mio enderezzo: jose-manuel@buyatti.com.ar
José Manuel Buyatti.

Caro Josè Manuel, purtroppo io non sono in grado di intervenire direttamente, anche perchè i dati che hai fornito sono piuttosto scarsi. Se sei in grado di fornire informazioni sul paese di origine o la parrocchia friulana da cui sono partiti i tuoi antenati, è possibile che qualche visitatore del nostro sito sia in grado di aiutarti.
Per il momento ti saluto con un "mandi". Aldo Taboga.

MOMENTS D’ASTÂT

Moments da mê infanzie,
moments d’astât…
lis oris plui bielis dal dopo misdì.
Dut ‘l è fer, dut al tâs…
Dome lis zuianis si fasin sintî.

Ducj a polcin ta chel cidinôr,
dome jo no pos durmî,
e alore a scjampi fûr…
a incjocâmi di chei odôrs,
a inneâmi ta chê lûs.

Mi pâr ancjemò di sintî:
l’aiar cjalt cjareçâmi la mûse;
il soreli scotâ su la piel;
i pîts discolçs su la piere ch’e brûse;
l’odôr dal cjar plen di fen.

Moments da mê infanzie,
moments d’astât…
Ritais di vite ch’a tornin
ta memorie come lamps,
simpri plui cjariâts di poesie
ma simpri plui lontans.

Clelia Codarin

From: Clelia Codarin Gloazzo - Castions di Strada
To: Taboga Aldo
Sent: Thursday, August 07, 2003 9:51 AM
Subject: Timp d'estât: cjalt e ricuarts.
Mandi Aldo, cemût cul cjalt? Mi à simpri plasût l'astât, ma zornadis cjaldis come chistis jo no mi visi di vêlis passadis.
Ti mandi une piçule poesie che ai scrit visanmi di estâts une vore lontanis, quanche no sintive ne le canicule e ne il scjafoaç. Viot tu se tu cjatis un cjantunut dulà metile. Mandi e stami ben. Clelia.

Mandi Clelia.
Mi dispiace di non essere bravo come te nello scrivere in friulano... è un vero piacere leggere quello che scrivi...
La tua poesia sull'estate è bellissima... leggendo quelle righe ci si immedesima e si entra in quel mondo che tu così ben descrivi, rivivendo momenti che in qualche modo tutti abbiamo vissuto...
Mi è venuta un'idea... Che ne dici se venissi giù in quel di Castion e ti facessi "leggere" la poesia ad alta voce...?
Aggiungendo poi in sottofondo di cicale, potrebbe trasmettere un pochino di calore ai nostri amici che sono nel bel mezzo dell'inverno...! Se mi dai l'ok, arrivo di volata...! Per quanto riguarda la collocazione della poesia, credo che metterla in questa rubrica, sia il modo migliore per renderla visibile.
Il problema del caldo io lo risolvo egregiamente, ricorrendo alla mia "piscina personale" (la vasca in cemento dove mia madre lavava i panni). Di solito mi basta immergere le gambe nell'acqua per un 10 minuti, per poi resistere qualche ora davanti ai due computer, che a loro volta si vendicavano "vomitandomi" il loro rabbioso calore in faccia. L'altra settimana, prima di fare il solito riposino pomeridiano, ho voluto provare maggior emozione  immergendomi fino al collo completamente vestito. Confesso che è stato molto piacevole, ma la gioia si è trasformata in rabbia, quando mi sono accorto che nella tasca dei pantaloncini avevo dimenticato il mio telefonino. Invece di andare a riposare, ho iniziato i tentativi di rianimazione, che non hanno portato a nessun risultato, anzi, hanno peggiorato la situazione. Infatti, rompere i sigilli per aprire questi piccoli aggeggi, significa perdere i diritti di garanzia. Per fortuna il danno era circoscritto al "pacco batteria", che il sevizio assistenza, chiudendo un occhio (forse due), mi ha sostituito "in garanzia".
I temporali dell'altra sera hanno migliorato leggermente la situazione, ma sebbene il ventilatore si stia agitando a tutta manetta, mentre scrivo fa un caldo boia. Ma noi siamo forti...!
Un caro saluto a te e a Natalino, da Aldo di Levrôns.

 



From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, August 07, 2003 3:15 AM
Subject: Mandi Furlan Patoc!
Ho visto, letto, e sentito il tuo servizio del 50mo incontro dei friulani nel mondo a Cordenons, un bel reportage veramente, e mi congratulo con te per un lavoro ben fatto. Si sarei interessato a ricevere il CD che ai fatto durante l'occasione. Anche se lo offri gratis, ti assicuro che t'invierò una somma che coprirà tutte le tue spese e anche un tajut nel'osteria di Leproso.  Stami ben, Mandi. Walter Cibischino

Mandi Walter e grazie per complimenti (ringraziamenti estesi anche a Bruno Corva) sul servizio a Cordenons. E' certo che l'importanza dell'avvenimento meritava uno spazio maggiore del solito "biel lant a Messe", ma in questo caso abbiamo battuto ogni record in termini di spazio web, dato che tra fotografie e file audio abbiamo impegnato circa 8 Mb, che si ridurranno a 2,5, quando tra 5-6 mesi eliminerò tutti i suoni ad eccezione delle campane. Come vedi, settimana dopo settimana i Mb aumentano e sarà difficile arrivare alla fine dell'anno senza superare i 700 Mb attualmente disponibili per il nostro "natisone!.
Come già annunziato, con il materiale raccolto ho messo insieme un CD di 700 Mb pieno, ed appena avrò raccolto informazioni precise sui personaggi che sono intervenuti in chiesa, sarò in grado di completare la copertina. Per questa volta "è saltato" il servizio video, ma in avvenire saremo in grado di sviluppare anche questo discorso, dato che l'Associazione "Di ca e di là dal Nadison", grazie al contributo della  "Fondazione CRUP", ora dispone di una videocamera miniDV di buona qualità. I particolari saranno ripresi in altra occasione, quando tutte le pratiche saranno portate a termine, ma per il momento posso anticipare le caratteristiche principale del "gioiello tecnologico". Nel farlo, mi ritengo libero nel citarne la marca, ma non mi permetterei mai di dire che è la migliore.
Naturalmente la tecnologia è in continua evoluzione e tra un anno questa telecamera sarà superata, ma se dovessimo aspettare l'ultimo modello...
Nel presentare la foto con la telecamera, approfitto per salutarti, assicurandoti che domani sera, che con gli amici festeggeremo l'inizio delle ferie con una "grigliata in compagnia", ti ricorderemo e faremo un brindisi alla tua salute.
Mandi fantàt e... tegnimi di vôli... Salûs, Aldo

Questa è la descrizione del prodotto.
SONY DCR-TRV 80E - Videocamera miniDV: CCD da 2.110.000 pixel, obiettivo Carl Zeiss, zoom 120x e funzione foto digitale. Con il suo sensore CCD da 2 Megapixel progettato con tecnologia Advanced HAD, lo zoom ottico 10x, l'obiettivo Carl Zeiss ad elevate prestazioni, è possibile ottenere delle riprese nitide ed una fedele riproduzione dei colori: la qualità delle immagini è garantita anche dalla messa a fuoco laser di cui è dotata la videocamera. Un'altra caratteristica è la funzione "Super Night Shot 0 Lux" ad infrarossi per le riprese notturne che, con l'utilizzo del "Colour Slow Shutter", consente di registrare immagini dai colori vividi anche in luoghi bui. Videocamera dotata di tecnologia avanzata "Bluetooth" che permette di collegarsi velocemente e facilmente ad Internet utilizzando un telefono Bluetooth GSM/GPRS abilitato, oppure un modem adattatore con funzione Bluetooth se si utilizza una linea di telefono fisso: grazie a questa innovazione, con la DCR-TRV 80E si può non solo navigare in Internet (attraverso l'ampio e luminoso schermo LCD da 3,5") e salvare pagine web sulla MemoryStick, ma anche inviare e ricevere e-mail. Questa videocamera offre anche la possibilità di scattare foto alla risoluzione di 1600x1200 grazie allo slot per schede di memoria MemoryStick, e con la funzione "Memory Mix", è possibile sovrapporre un'immagine fissa (memorizzata sulla MemoryStick) su immagini registrate. Altre caratteristiche sono il "Touch Screen" per accedere facilmente a tutte le funzioni della videocamera direttamente dal monitor LCD, ed il "Progressive Recording Mode" per effettuare riprese chiare e nitide anche di soggetti in movimento. E' dotata inoltre di ingresso DV abilitato per riversare su nastro MiniDv i filmati elaborati al computer, e consente di registrare filmati audio/video in formato MPEG sulla scheda di memoria. Questa videocamera può essere utilizzata inoltre come un registratore: è possibile infatti acquisire immagini da un televisore o da un videoregistratore e riportarle nella videocamera, grazie alle connessioni audio/video e i.Link. Dalle eccellenti prestazioni, unisce compattezza e versatilità in un unico prodotto, rispondendo alle esigenze anche dei videoamatori più esigenti.

From: BRUNO CORVA - Cavasso Nuovo
To: ALDO TABOGA
Sent: Wednesday, August 06, 2003 7:19 PM
Subject: bravo Aldo
Aldo. Anche il nostro Elio, di nuovo attivo in internet, avrà visto quel bel servizio che hai fatto Domenica su Cordenos <biel lant a messe>.
La mia convinzione che non solo gli abitanti di Cordenos Ti saranno grati, ma Tutti gli emigranti nel mondo, hai fatto vedere anche dei politici che sono veramente vicino a chi ha dovuto lasciare Questa Bella Italia a malincuore per un pezzo di Pane, ma TUTTI LORO HANNO SAPUTO FARSI ONORE e di riflesso anche a chi e rimasto in Patria.
Poi come al solito il nostro ALDO si trova nel posto giusto al momento giusto, altrimenti chi racconta le cose nostre, chi riesce meglio del Natisone unire chi si trova lontano dall'Italia per il mondo?
MANDI MANDI corva

From: Marco Furlan - Brasile
To: aldo@natisone.it
Sent: Tuesday, August 05, 2003 6:16 PM
Subject: Furlan Family
I'm a Brazilin Family's Furlan member. Sorry but i'don't know italian. I looking for some help about my family. May you help me? Thanks, Marco Furlan

From: Lorella Nardini - Stati Uniti
To: <Aldo@natisone.it>
Sent: Sunday, August 03, 2003 6:54 PM
Subject: canzoni alpine
Gent. Sig. Aldo (non credo di aver trovato il Suo cognome), e' un po' strano trovarmi a scriverle ma sono una cosidetta "nuova" emigrante, abitante negli Stati Uniti, a Indianapolis. Ho quarantaquattro anni e molti amici connazionali, qui. Ultimamente, durante un solito ritrovo serale, ci siamo trovati a cantare canzoni patriottiche e folcloristiche, in genrale e le alpine sono, naturalmente, saltate fuori. Be', io non sono del Nord, anzi, sono di Roma ma quelle canzoni fanno ugualmente parte del mio passato, forse tanto quanto quello dei miei amici del Veneto e della Lombardia. Insomma, mi trovo, ora, a volere raccogliere i testi piu' noti e, cosi', preservarli, sia per i nostri figli, qui (anche loro orgogliosi Italiani) che per un nostro piacere personale.
Le sarei grata se potesse segnalarmi un sito dal quale poter acquistare cd vari, appunto di canzoni alpine.
La ringrazio in anticipo e voglio aggiungere che mi ha fatto veramente piacere aver trovato il Suo sito, ben fatto davvero e con il "cuore" di un buona persona, di un buon Italiano. Arrivederci e saluti
Lorella Nardini

From: Bruno Badino - Orsaria
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, July 30, 2003 5:44 PM
Subject: D.J. di una volta.
Caro Aldo, da un po’ di tempo leggo i vari messaggi che ti giungono da mezzo mondo. Ho notato che i tuoi amici hanno piacere di conoscere la realtà dei nostri paesi, ma si dimostrano spesso curiosi su qualche aspetto della tua vita, presente e passata. Orbene, cari amici “internauti” vi voglio svelare un piccolo segreto. Alduti da giovane ha fatto anche il d.j. (dee- jay e disk jockey) … “ e dopo el fâs finta di iessi un agnulùt ”. Scherzi a parte, c’è stato un periodo, agli inizi degli anni sessanta (ieri l’altro!), che Aldo metteva a disposizione ogni domenica la sua raccolta di dischi di belle canzoni e ballabili di un gruppetto di ragazzi e “fantatis” di Leproso e di Orsaria, che si ritrovavano presso l’osteria di Burello, dove in una piccola sala, si poteva imparare a ballare, a fare le prime conoscenze e a trascorrere delle belle serate danzanti. I tempi erano quelli e pochi erano i mezzi e le possibilità di andare in qualche balera, peraltro lontane.
E’ stata una stagione indimenticabile, specie per chi viaggia sui sessant’anni. Aldo Taboga ha sempre avuto buon gusto, anche nella scelta delle musiche. Ancora oggi noi “vecchi adolescenti” ricordiamo quei dischi di ballabili classici italiani o stranieri. Come Neil Sedaka (Il re dei pagliacci), Elvis Presley (It’s now or never), Chubby Cheker (Let twist again), Paul Anka, Connie Francies e tanti altri. Naturalmente per i giovani di oggi si tratta di “archeologia musicale”. Non importa, ricordo ancora una favolosa “Paloma”, un’ altrettanta avvincente “Patricia”, e poi “Tequila”, e tanti valzer, tanghi classici, mazurke, polke, mambi, cha-cha-cha (…della segretaria), e poi vari e famosi rock and roll e altri ancora. E anche i lenti (i balli del mattone) che giungevano al momento giusto…
Qui mi fermo, perché rischio di commuovermi. Comunque caro Aldo ci hai fatto passare delle stupende serate negli anni nostri più belli, e se allora non ti abbiamo ringraziato abbastanza (si sa che i giovani sono un po’ orsi), io mi permetto a nome di tutta quella compagnia, di dirti: GRAZIE DI CUORE di tutte quelle “notti magiche” (come direbbe la Nannini). MANDI da tuo amico BRUNO BADINO di Orsaria

Caro Bruno. Ti ringrazio per esserti fatto presente, a qualche mese dalla tua entrata nel mondo telematico. Se hai avuto modo di osservare i messaggi di questa rubrica, sebbene si stiano utilizzando questi mezzi moderni, le occasioni per provare emozioni non mancano.
Il periodo che tu hai ricordato e le "notti magiche" che secondo te abbiamo vissuto in quei tempi, per me non sono dei bei ricordi, ed il discorso merita ripreso con più calma. Credo che approfitterò per scrivere un pezzo da inserire in altra rubrica del nostro sito.
Mandi, Aldo.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Tuesday, July 29, 2003 4:23 AM
Subject: Mandi
Mandi Aldo. Siamo da poco rientrati da una breve vacanza in un isolotto nel gran lago Ontario. Io e Maria abbiamo trascorso qualche giorno di vacanza in una bellissima spiaggia (lunga e larga quasi come  quella di Lignano), per festeggiare il nostro trentesimo anniversario di matrimonio!
Al nostro ritorno ho trovato il tuo messaggio e la bellissima foto degli amici di Leproso e dintorni. Ho riconosciuto molti nella foto, e mi ha fatto ricordare la bella serata passata insieme. Mi congratulo con Gianni per aver raggiunto l'età della pensione, gli auguro un buon proseguimento… il bello deve ancora arrivare. Dopo i sessanta diventiamo come un buon vino, s'invecchia ma si migliora!
Mi ha fatto molto piacere rivedere tutti e spero di avere un’altra occasione di passare qualche ora in allegra compagnia. Cordiali saluti a tutti ed un affettuoso, Mandi. Walter Cibischino 

Mandi Walter. Avrei giurato che il tuo ritardo era dovuto a... problemi di vacanze.  Naturalmente a te a Maria, tanti auguri per l’anniversario di matrimonio, anche da parte degli amici di Leproso e dintorni.
Caro Walter, forse avrai letto il servizio in “appunti di viaggio” e saputo che ho fatto l’ennesimo viaggio nella “bassa furlana” , ma non ho potuto salutare tutti che amici che ho da quelle parti… cercherò di rimediare la prossima volta… D’altra parte, ho promesso di andare a pranzo Angela e Adelmo per gustarmi  i tortellini alla bolognese fatti in casa. Credo che quel giorno ignorerò del tutto la “dieta dimagrante” che avevo iniziato tempo addietro, e che ahimè sto lentamente ignorando, cedendo alle numerose tentazioni che questo periodo estivo presenta. Mandi Walter e… stami ben, Aldo.

From: Flavio Della Schiava - Chile
To: Aldo Taboga
Sent: Monday, July 28, 2003 9:07 PM
Subject: Domanda!
Mandi Aldo, come sempre, faccio una scappatina nel tuo bel sito. Le notizie dal Friuli mi arrivano dalla tv Rai International, dai giornali on line del Nordest ma specialmente dal tuo Nadison (il caldo, la sicitá, la politica, lo sport  ecc. ecc.).È come se vivessi nella mia Patria! Ma, come tu capirai, il dettaglio della vita quotidiana non lo posso percepire e perciò ti vorrei fare una domanda che da tempo cerco la risposta.
Mi spiego: ritornando in Friuli - l'anno 99 - ho visto che in molti paesi la segnaletica di molti paesi è in italiano e in friulano ( o sloveno nei paesi a ridosso della Slovenia)... mi sembra bene! Purtroppo nel mio giro in Slovenia non ho visto la stessa retribuzione nelle zone che prima della guerra erano italiane ed abbiamo perso, per la stoltezza e imbecillità di un sistema dittatoriale che ci trascinò nella voragine di una guerra insana (con le sue tragedie di vite umane e di risorse economiche perse).
Il benessere, la tranquillità e la convivenza che si osserva in queste zone limitrofi (parlo anche dell'Austria) è un fatto certo e bello (Dio voglia per molto tempo!). Non esiste in Slovenia ed in Croazia una minoranza italiana alla quale si deva lo stesso rispetto che da noi in Friuli si dà alle minoranze slave e croate ? Perche a Savogna d'Isonzo la segnaletica è bilingue e non lo è a Caporetto, Capodistria, Pola, ecc.?? È colpa nostra per la poca preoccupazione al rispetto, o l'Italia - dopo quasi 50 anni - è ancora una nazione di seconda categoria che paga il costo di aver perso una guerra non voluta?
Vedendo la foto della cena con tuo cugino mi ricordo di un proverbio friulano...  "Vin e amîs, un paradîs!".
Ti ringrazio per la tua attenzione a questo e-mail e di nuovo auguri per il traguardo superato dei centomila visitatori e la visione sempre più accurata del tuo sito. Mandi e stami ben, Flavio

Mandi Flavio e grazie per esserti fatto presente dopo tanto tempo. Tempo fa mi avevi fatto una domanda ed io avrei dovuto risponderti privatamente, ma sembra che la tua proposta non interessi a nessuno, anche perché il futuro molto prossimo, non si presenta per niente roseo… Il settore della sedia e del mobile, stà boccheggiando come “la blava di Levrôns”…! (per fortuna ci sono stati dei temporali)…
La domanda che mi ha posto qui sopra, è un pochino delicata ma io non ho nessun timore di esprimere il mio parere, in base a quello che ho visto e sto vedendo nei mie viaggi a cavallo del confine con la Slovenia. Posso quindi riferire solo sulle impressioni raccolte nelle zone aldilà del confine che dal tarvisiano, alta Val Resia, alta Val Torre, la Benecjia (slavia friulana delle Valli del Natisone) fino a Nova Gorica, ma non credo cambi molto fino alla zona confinaria all’altezza di Trieste. Ebbene, non mi risulta che in queste zone ci sia una significativa consistenza di comunità italiane, ma so per certo che tanti anni fa a Caporetto era stata istituita una scuola in lingua italiana a livello elementare, seppure sia molto difficile trovare un giovane che sappia rispondere se ti rivolgi in italiano. Con gli adulti (specialmente le persone di una certa età), non si sono problemi. Non so se un giorno all’entrata di Kobarid, si potrà leggere anche la scritta in italiano, ma girando per la cittadina, fin d’ora di possono leggere in italiano i cartelli che guidano i turisti al “Museo della grande Guerra” e ad altri importanti siti. Negli ultimi anni la situazione si è notevolmente modificata perché le zone oltre confine si stanno aprendo al turismo e l’ospite viene ovunque accolto con molta cordialità. Anche se non ufficialmente, si può affermare che la Slovenia è già in Europa…! Non conosco la situazione delle zone dell’Istria, dove le comunità di lingua italiana sono molto consistenti e culturalmente organizzate.
Caro Flavio, vedo che pian piano sono arrivate le tre di mattina, e vado a nanna perché tra poco cominceranno a cantare i galli.
Grazie per le tue domande, che sono sempre un buon spunto per uno scambio di informazioni.
Mandi, Aldo.


From: Adalberto Redolfi - Argentina
To: tutti
Sent: Sunday, July 27, 2003 9:28 PM
Subject: SE BUSCA UN AMIGO (Poema de Vinicius de Moraes)

SE BUSCA UN AMIGO

No es necesario que sea hombre,
basta que sea humano,
basta que tenga sentimientos,
basta que tenga corazón.

Se necesita que sepa hablar y callar,
sobre todo que sepa escuchar.

Tiene que gustar de la poesía,
de la madrugada,
de los pájaros, del Sol, de la Luna,
del canto, de los vientos
y de las canciones de la brisa.

Debe tener amor,
un gran amor por alguien,
o sentir entonces,
la falta de no tener ese amor.

Debe amar al prójimo
y respetar el dolor que los
peregrinos llevan consigo.

Debe guardar el secreto sin sacrificio.
No es necesario que sea de primera mano,
ni es imprescindible que
sea de segunda mano.

Puede haber sido engañado,
pues todos los amigos son engañados.
No es necesario que sea puro,
ni que sea totalmente impuro,
pero no debe ser vulgar.

Debe tener un ideal, y miedo de perderlo,
y en caso de no ser así,
debe sentir el gran vacío que esto deja.

Tiene que tener resonancias humanas,
su principal objetivo debe ser el del amigo.

Debe sentir pena por las personas tristes
y comprender el inmenso vacío de los solitarios.

Debe gustar de los niños y sentir
lástima por los que no pudieron nacer.

Se busca un amigo para gustar de los mismos gustos,
que se conmueva cuando es tratado de amigo.

Que sepa conversar de cosas simples,
de lloviznas y de grandes lluvias
y de los recuerdos de la infancia.

Se precisa un amigo para no enloquecer,
para contar lo que se vio de bello
y de triste durante el día,
de los anhelos y de las realizaciones,
de los sueños y de la realidad.

Debe gustar de las calles desiertas,
de los charcos de agua y los caminos mojados,
del borde de la calle,
del bosque después de la lluvia,
de acostarse en el pasto.

Se precisa un amigo que diga que vale la pena vivir,
no porque la vida es bella,
sino porque se tiene un amigo.

Se necesita un amigo para dejar de llorar.
Para no vivir de cara al pasado,
en busca de memorias perdidas.
Que nos palmee los hombros,
sonriendo o llorando,
pero que nos llame amigo,
para tener la conciencia de que aún se vive.


Vinicius de Moraes

Messaggio per Walter Cibischino - Ottawa
Mandi Walter. Questa sera ho voluto tenermi libero da impegni, per partecipare ad una cena a base di pesce offerta da mio nipote acquisito Gianni Garbino (che tu conosci), per festeggiare il raggiungimento della pensione dopo 50 anni di lavoro, dato che ha iniziato a lavorare nel settore del legno ad età giovanissima, subito dopo le scuole elementari.Nel locale all'aperto in quel di Ponte San Quirino, sulla statale 54 per la Slovenia proprio a ridosso nel Natisone, c'erano anche tanti amici che conosci e che ti ricordano con affetto. Noterai subito mio cugino Taboga, che ha voluto salutarti, "esibendo" la suo protesi...! Se l'era tolta perchè... secondo lui, gli aveva preso l'agàin. Era già passata la 1 di notte, quando ho lasciato la compagnia di "cantori stonatissimi" e sono sceso verso Leproso per recuperare il tempo sottratto al sito. La foto che vedi, l'ho gia stampata in formato A4 e domani mattina sarà esposta nella "nostra" osteria, dato che tutti questi amici sono assidui frequentatori. Come vedi,  ho approfittato per abbinare l'utile al dilettevole.
Mandi e stami ben... il tô amî Aldo e... "gli amici del siluro".

From: Clelia e Natalino Gloazzo - Castions di Strada
To: Aldo Taboga
Sent: Friday, July 25, 2003 8:33 AM
Subject: Complimenti!!!
Bun dì Aldo, ho appena finito di leggere i tuoi "appunti di viaggio" e voglio subito farti i miei complimenti. Il racconto è molto gustoso e colorito.
Tu deventis simpri plui brâf!!!!
Si sintin. Mandi e stami ben. Clelia.

From: Devis Macor - Leproso
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, July 24, 2003 11:32 PM
Subject: Re: correzione
Ciao Aldo, sono stato fuori tutto il giorno, stavo per "precipitare" nel letto, ma ho visto il tuo messaggio giusto in tempo.
Ho corretto il testo e te lo invio, è un pò da ritoccare: un pò di ortografia e qualceh errore di sintassi, ma sai una cosa? Al di la degli errori-svista che fai spesso, non posso fare a meno di continuare ad apprezzare i tuoi articoli per quanto sono "genuini" ed è piacevole leggerli: una qualità incredibile che hai è come riesci a legare un'emozione alle tue esperienze, che si nota anche solo leggendo il testo: figurati poi con sfondi video e audio!
Dopo l'ennesimo complimento, scappo davvero a dormire che sono stanchissimo
Mandi alla prossima, Devis

From: Rafaella Vanino - Riccione
To: <a.taboga@ud.nettuno.it>
Sent: Friday, July 18, 2003 3:25 PM
Subject: Re: FOTO DI BAR VANINO
Carissimo Aldo, grazie ancora per la stupenda foto e il divertente articolo... siamo super felici tu ci abbia scritto due righe così affettuose... grazie ancora ed e' veramente bello che qualcuno valorizzi le piccole cose della nostra regione
cosi' multietnica. mandi Rafaella
From: Vanino Rafaella - Riccione
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, July 17, 2003 2:36 PM
Subject: FOTO DI BAR VANINO
SALVE ALDO. INNANZITUTTO COMPLIMENTI PER IL SITO... POI TI VOLEVO CHIEDERE QUANDO VERRA' PUBBLICATA LA FOTO DI MIA MAMMA, LA PROPRIETARIA DEL "BAR DA VANINO" DI PALUZZA...
GRAZIE ANCORA MANDI RAFAELLA DA RICCIONE

Mandi Rafaella. L'articolo con la foto, l'ho pubblicata proprio questa sera e la puoi vedere nella rubrica "appunti di viaggio".
La pagina è comunque linkata a quella della Messa di Paluzza.
Purtroppo, la foto (che ho fatto fare da un avventore li presente) non è perfetta, ma sarà per un'altra volta...
Quando passerò da quelle parti, non mancherò di fermarmi a salutare tua madre, approfittando per ordinare un panino al salame e un bicchiere di nero...!
Ho in programma di andare a Messa a Timau, ma non a breve...
Mandi. Aldo Taboga

From: BRUNO CORVA
To: ALDO TABOGA
Sent: Thursday, July 17, 2003 12:29 PM
Subject: da Fanna corva
Aldo, Oggi sono in vena di proverbi <non e mai troppo tardi>, sai quel bellissimo scritto che hai messo su <nuove dal Friuli > Clemente Girolami, il figlio mi ha telefonato n’e stato contento.
Forse il proverbio più azzeccato e <chi semina raccoglie> diciamo grazie alla poesia sul cappell dal'Alpin che mi aveva inviato Duilio, non dimenticando ALDO che ha saputo mettere così bene le cose e stata onorata una persona che veramente meritava per il suo comportamento che ha avuto sempre nella <breve> vita.
Dovevo scriverti questo ALDO, la prima volta che qualcuno si senta di ringraziare <poso dire così?>
merita sì l’articolo sul giornale, la poesia, ma se non ci fossi stato Tu questo non sarebbe successo.
POSSO DIRTI SOLO CHE GRAZIE.
Mandi amigo Furlan. Bruno corva

From: Paolo Brun del Re - Canada
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, July 16, 2003 5:20 PM
Subject: Saluti.
Mandi Aldo, Dopo tanto che non ci sentiamo, ho sentito il bisogno di mandarti un saluto.
Leggo sempre volentieri le notizie che ci fai pervenire attraverso l'elettronica, perchè mi sento membro della famiglia del Natisone.
Attraverso il tuo sito, permettimi di salutare gli amici Elio e Bruno di Fanna, Guido di Kingston, Ca., Walter e Gustavo di Ottawa. Quest'ultimi anche se
co-cittadini, ho sempre difficoltà a contattarli. Cosa vuoi, loro sono ancora attivi, menre io... mi godo la quiescenza!
Mandi, Aldo, e saluti, Paolo Brun del Re.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, July 16, 2003 5:10 AM
Subject: Marcello di Barbora
Congratulazioni Marcello per il bellissimo dipinto (dal puint dal diaul) di Cividale. Questo lavoro deve aver richiesto la capacità di un vero artista e la pazienza di un santo. Anche il dipinto sul Natisone mi ha molto commosso... sei veramente un esempio di pazienza e tenacia per tutti noi.
Sono trascorsi circa due anni dall'ultima mia visita, ma ti prometto che alla prossima venuta a Kingston, verrò a farti visita.
Non so spiegarmi il perchè, ma quando sono con te e la tua famiglia, mi sento più friulano.
Marcello, ti ricordo con affetto e ti auguro un buon proseguimento assieme alla tua famiglia!
Ti saludi, Mandi. Walter

From: Guido Zanetti - Kingston
To: Aldo Taboga
Sent: Monday, July 14, 2003 4:21 AM
Subject: quadro di Marcello
Mandi Aldo, tempo fa avevo stampato una delle tue foto del ponte di Cividale e ho dato a Marcello Di Barbora, originario di Mortegliano UD e lui con pazienza ha dipinto questo quadro. Non tutti sanno che Marcello, non potendo usare le mani a causa della sclerosi multipla, dipinge tenendo il pennello con la bocca.
Marcello ti manda i suoi saluti. Salûs e stami ben, Guido.

Mandi Guido, e grazie per l'invio della foto con il dipinto di Marcello.
E' incredibile vedere come, con la forza di volontà (e l'amore per la propria terra), si riesca a superare qualsiasi ostacolo. L'esempio di Marcello deve essere di stimolo per noi tutti e di monito per me, quando con astio rivolgo lo sguardo verso l'Alto per chederGli...  perchè proprio a me?
In settimana voglio fare un viaggetto nei dintorni di Mortegliano per catturare alcune scene che potrebbero essere spunti per la vena artistica di Marcello.
L'idea mi era venuta durante la recente visita nella "bassa furlana", ma il tempo (e la direzione dei raggi di sole) non mi hanno permesso di trovare quello che cercavo.
Caro Guido, colgo l'occasione di chiederti un favore... A causa di pasticci che avevo combinato in uno dei miei HD, ho perso il suono (originale) di alcune campane, e quindi dovresti mandarmi le copie dei 4-5 CD che ti avevo spedito.
Ti prego fare i complimenti a Marcello e di salutarlo, anche a nome dei visitatori del "natisone".
Mandi Guido e Catine, dal tô amî, Aldo.

(Traduzione di Clelia Codarin Gloazzo - Castions di Strada)

From: Maria Ines Castellani - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, July 09, 2003 1:44 AM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi, caro Aldo
Sono nel mio ufficio e sto finendo una pratica per giovedì perchè domani, mercoledì 9 luglio, è giorno festivo in Argentina e non si lavora. Si festeggia il 187° anniversario della Dichiarazione dell’Indipendenza. Volevo salutarla prima di finire il lavoro che mi porterà via un bel po’ di tempo.
Da qualche giorno mi sento un po’ giù e una collega di lavoro, Maria Ester, si è accorta di quello che mi stava succedendo e oggi mi ha inviato una e-mail interna molto bella, con alcune riflessioni che mi sono piaciute e al leggerle mi sono sentita molto meglio.
Certe volte crediamo di essere soli, assorti nei nostri pensieri, ma non è così. C’è sempre un amico o un collega che ci solleva il morale.
Vorrei condividere con lei questi pensieri. Spero che Clelia Codarin o Carlos Zilli possano tradurli. E’ un testo semplice che arriva all’anima e richiama la nostra attenzione in modo che possiamo fermarci a riflettere e trovare le forze per andare avanti.
Qui lo trascrivo:

DURANTE IL CAMMINO HO IMPARATO…
Che arrivare in alto non è crescere.
Che guardare non sempre è vedere.
Che udire non sempre è ascoltare.
Che lamentarsi non è sentire.
Che l’abitudine non è amore.
Nel cammino ho imparato…
Che essere solo non è solitudine.
Che codardia non è pace.
Che essere felice non è sorridere.
E che peggio della menzogna è occultare la verità.
Che un sogno può aprirsi come un fiore e come un fiore morire,
ma ho imparato che nella sua breve esistenza, è tutto profumo e colore.
Il cammino mi ha insegnato che non è sottomissione l’umiltà.
L’umiltà è un Dono che si può confondere: “Non è lo stesso essere
servile, che essere un buon servitore”.
Quando le cose vanno male, come certe volte vanno,
Quando il cammino è sempre in salita,
Quando hai poco da avere, ma molto da pagare. E devi sorridere, anche se vuoi piangere,
Quando il dolore ti opprime e non puoi più soffrire,
forse ti devi riposare, ma mai DESISTERE.
Quando tutto va peggio, di più dobbiamo insistere.
Ho imparato nel mio lungo cammino, che gli amici sono:
Per il freddo: TEPORE.
Per il buio: LUCE.
Per la paura: RIFUGIO.
Per le avversità: SPERANZA.

Distintamente. Maria Ines Castellani.

Leproso, 10 Luglio

Mandi cara Maria Ines.
Grazie alla traduzione della mia cara amica Clelia (che vedrò forse domani), ho potuto apprezzare anche le sfumature del tuo messaggio e l'esatto significato delle riflessioni che ti ha inviato Maria Ester.
Devo confessarti che anch'io oggi sono piuttosto giù di corda, e neanche le parole di "DURANTE IL CAMMINO HO IMPARATO…" sono riuscite a risollevarmi... Sono comunque sicuro che domani sarà tutto diverso... sarà una giornata meno "grigia" dell'odierna splendida (metereologicamente parlando) giornata di sole.
Peccato che il nostro dialogo non possa essere condotto in tempo reale, dato che puoi operare solo dall'ufficio, ma spero che il computer che usi sul posto di lavoro, ti permetta di ascoltare l'audio e tu possa avere conforto ascoltando questa famosa canzona del "Lorenzo il Magnifico", che Giorgio Albertazzi ha recitato l'altra sera a Medea. Mandi Maria Ines, un abbraccio da tuo amico furlan, Aldo.

CANZONA
 

From: carlos zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, July 07, 2003 10:24 PM
Subject: Il nostro Marco Polo di piccolo cabotaggio
Mandi Aldo: se guardi la tabella piú in basso, vedrai che sembra una rara classifica di uno strano elenco geografico che forse nemmeno tu saprai a cosa corrisponde. Vedi che, invece di club sportivi del calcio, ci sono soltanto nomi di vari siti, quasi tutti curiosamente friulani (o al meno dei dintorni prossimi della "furlanie") accompagnati tutti di un numerino accanto.

Udine: 83
Pordenone: 18
Gorizia: 10
Trieste: 2
Slovenia: 3

¿Come svelare il segreto di questo raro elenco? Sembra difficile, ma invece non lo é tanto.
Se badiamo al "subject" di questa e-mail lo capiremo subito.
Un aiuto: E il cruscotto della tua automobile sa qualcosa piú di noi di ció che rappresenta questo breve listino.
Guarda bene: Il nostro piccolo Marco Polo di cabotaggio, tanto per rendere contenti i suoi tantissimi ammiratori e amici, (tanto quelli "di qua e di lá del natisone" come quelli "di qua e di lá dei vari oceani") ha fatto sin dal 2001 fino al 2003 i viaggi che adesso si possiamo elencare piú in dettaglio:

a paesi della provincia di Udine: 83
a paesi della provincia di Pordenone: 18
a paesi della provincia di Gorizia: 10
a paesi della provincia di Trieste: 2
a paesi della Slovenia: 3

Totale 116 viaggi. Sarebbe bello sapere cosa ne dice il contachilometri, per calcolare le ore di viaggio e le impronte lasciate in quella sensibile parte dell'anatomia del uomo che nasce li, dove la schiena perde il suo casto nome.
Dopo di chest tu sarâs, sigûr, il furlan dal dopo uere ch'al á plui zirât e che plui al cognoss (e miôr forsit di nissun) il nestri Friûl.
Il libri dal Guiness ti spiete... io ti propon.
Mandi Aldo. Un abrass e une ridade.
PS: ¿ise vere che a Levrons ti disin "Toni Boni"? ti ricuarditu...? chel ch'al veve "il cul di fiâr..."

Mandi Carlo, sempre nuove e simpatiche le tue battute...
Effettivamente, se facciamo il conto dei chilometri percorsi... diventa una bella cifra... ma se sommiamo anche quelli effettuati per assistere ai  concerti, la somma  si raddoppia abbondantemente... Non voglio pensare a tutta la benzina consumata, ma mi consolo constatare che non ho subito un incidente...
Peccato che tutti quei chilometri lo ho percorsi sempre da solo... ma questo è un'altro discorso...
Mandi furlan di Udin, dal Marco Polo di Levrôns...

From: Carlo Secolinc - Villesse
To: aldo@natisone.it
Sent: Tuesday, July 08, 2003 5:09 PM
Subject: INFORMAZIONI FAMIGLIE SECULIN
Salve Aldo: qualche giorno fa ho chiesto informazioni su un particolare del mio cognome e devo dire che mi hai dato una risposta molto interessante.
Vorrei in questo messaggio dare notizie dei miei defunti nonni, e chissà che qualcuno non mi sappia portare indietro nel tempo
per conoscere meglio la storia della mia famiglia.
Mio nonno si chiamava FABIANO SECOLIN (detto Fabio) figlio di GIOVANBATTISTA (detto Giobatta), nato in localita MONTICELLO di CORMONS il giorno 19-11-1883 e morto a Villesse l' 8-2-1971.
Mia nonna si chiamava AUGUSTA SPANGHER, è nata il 10-8-1886 ed è morta il 3-2-1969.
Ti ringrazio ancora per le tue interessantissime pagine, un saluto a tutti: CARLO SECOLIN.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Tuesday, July 08, 2003 3:37 AM
Subject: Nel parco Mion
Domenica scorsa io e Maria siamo stati invitati ad un picnic da Gustavo Mion, in un terreno di circa venti acre sulle sponde del gran fiume Rideau, che dispone anche di una piccola spiaggia, ai margini di prato verde coperto da piangenti ed altri alberi secolari.
Insomma il “parco Mion” è un piccolo angolo di paradiso, con tutti i confort che si possono avere in centro città, sebbene sia situato ad una cinquantina di chilometri da Ottawa. Dispone di acqua potabile, corrente elettrica, griglie, tavoli, sedie per un centinaio di persone ed una toilette (costruita da Gustavo) da nababbi, se paragonata a quella che avevo a disposizione nella mia infanzia!
Sono state arrostite salsicce fatte in casa e quelle di "Farm Boy", grigliate di specialità libanese, e lo squisito spezzatino di cervo con la polenta, preparato da Teresa.
E’ seguito uno strudel che mi fa venire ancora l'acquolina in bocca e il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso fatto da Gustavo.
In Canada l'estate è corta ed ogni bella giornata come quella di domenica scorsa, bisogna godersela al massimo. D’altra parte la genuina ospitalità di Gustavo e Teresa ha messo a proprio agio tutti i presenti, una quindicina persone, tra parenti dei Mion, compari e amici.
Una giornata indimenticabile! Grazie Gustavo e Teresa, ed ora... arrivederci fra non molto a casa mia!
Gli emigranti in Canada, con duro lavoro hanno saputo costruirsi una vita confortevole e secondo le loro usanze.!
Mandi, Walter Cibischino.

From: Carlo Secolin - Villesse GO
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, July 05, 2003 5:30 PM
Subject: INFORMAZIONI FAMIGLIE SECULIN
Dò il mio umile contributo alla ricerca sulle famiglie SECULIN.
Mi chiamo SECOLIN CARLO (Secolin con la o) e abito a VILLESSE in provincia di GORIZIA.
Da quel che so, i miei nonni dovrebbero essere originari della località MONTICELLO vicino a CORMONS, però c'è questa differenza di vocale nel cognome che non so spiegare. Saluti Carlo.

Mandi Carlo. La differenza di vocale si spiega con il fatto che (qualche volta) al momento delle registrazioni, le autorità argentine hanno "castiglianizzato" nomi e cognomi. Non credere che i nostri emigrati siano sempre stati ricevuti con le braccia aperte...! E' successo un pochino come succede ora da noi...!
Quindi, se puoi fare qualche ricerca, sicuramente fai una bella azione.
Mandi e grazie. Aldo Taboga

From: Maria Ines Castellani - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, July 05, 2003 12:55 AM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Hola, Aldo - Como esta? - son las 19:55 y todavia estoy en mi trabajo.
Le comento que no tengo fotos recientes mias, las que tengo son de varios anos - cuando me saque alguna foto, le prometo que se la voy a enviar asi
usted puede conocerme.
Me gustaron mucho los comentarios que hizo en www.natisone.it sobre su viaje a Tolmino - Eslovenia - los paisajes son muy hermosos.
Hoy llovio aqui en Santa Fe y descendio un poco la temperatura - practicamente todavia no comenzo el invierno y hace 20 dias que no sale
plenamente el sol, todos los dias son grises y con un elevado indice de humedad, el servicio meteorologico pronostica que recien para manana sabado
por la tarde empezara a mejorar.
Le deseo que pase un buen fin de semana y... saludos a Briciola de mi parte.
Atentamente: Maria Ines del Valle Castellani

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, July 04, 2003 11:45 AM
Subject: I tuoi appunti di viaggio!
Ho letto (come sempre) i tuoi appunti di viaggio, mi piace leggerli perché sono interessanti, informativi e mi fanno conoscere il Friuli di oggi, molto importante per uno che vive lontano. Ne servizio hai scritto di avere superato senza difficoltà alcuna il valico confinario… sarei curioso di sapere se ti è stato chiesto il passaporto, e se l’assicurazione auto e sanitaria ti copre in caso di incidente oltre il confine.
I tuoi appunti mi hanno fatto venire un'idea… Sicuramente tutti i presenti nelle chiese vorrebbero sapere chi sei, ed a quali scopi saranno utilizzate quelle foto. Questa potrebbe essere un’opportunità per far pubblicità al “natisone.it”. Pensandoci sopra sono sicuro che troverai una soluzione.
Ti saludi. Mandi, Walter Cibischino

Mandi Walter e grazie per avermi dato l’opportunità di ritornare sull’argomento. Il confine con la Slovenia (ex Yugoslavia), che ora si può tranquillamente definire un “confine aperto”, si può varcare nei valichi di I° categoria, se muniti di passaporto, carta d’identità o lasciapassare (prepusnica). Quest’ultimo documento, che viene rilasciato solo agli abitanti dei Comuni entro la fascia dei dieci chilometri, permette di attraversare anche i valichi di 2° categoria, che collegano tra loro le piccole comunità agricole al di qua e al di là del confine.
Per farti un esempio, domenica scorsa ho utilizzato la semplice carta d’identità, documento che è stata visionato solo dal finanziere italiano, mentre la guardia slovena mi ha fatto passare “al volo”, con un cenno accompagnato da un “dobro”. Anche al rientro la guardia slovena non mi ha chiesto niente, mentre il milite con le mostrine gialle, dopo il classico “cos’ha da dichiarare”, ha voluto che aprissi il bagagliaio per accertare se avevo detto la verità. Non ha chiesto però nessuna spiegazione nel vedere uno scatolone aperto, pieno di cavi, microfoni, cassette, CD… ed all’interno dell’abitacolo una borsa con 2 macchine fotografiche, un DAT, un MINI DV ecc…
Per quanto riguarda l’assicurazione, oltre a quella obbligatoria, senza la quale in Italia non si circola, per l’estero abbiamo la “carta verde”, che vale per tutti i paesi europei, compresa la Slovenia. Non mi sono mai chiesto se mi protegge anche dal punto di vista sanitario, ma spero di non averne mai la necessità di sperimentarlo… Credo comunque serva a coprire solo i danni causati ai terzi. Concludo dicendoti che in Slovenia è obbligatorio circolare con gli anabbaglianti accesi anche di giorno, i limiti di velocità sono inferiori ai nostri e quindi conviene viaggiare con la massima prudenza.

Ora cambio argomento con una bella notizia… ieri è arrivata una lettera della “Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone”, che nell’oggetto riportava la seguente dicitura: Contributo a sostegno delle spese ci acquisto di attrezzature.
Al momento opportuno l’avvenimento sarà giustamente pubblicizzato, non solo per gli scopi che da anni la “Fondazione CRUP” persegue, ma anche perché è un’Istituzione interessante dal punto di vista storico. Vedere per credere…

Quindi tra poco avremo finalmente a disposizione un’apparecchiatura per migliorare il nostro lavoro… una telecamera digitale compatta ma con caratteristiche adatte al nostro scopo. Vedo già la telecamera montata sul cruscotto della mia nuova vettura, pronta a filmare le strade del nostro meraviglioso Friuli...!!!
Oggi ho fatto una ricerca nei grandi magazzini di Udine e dintorni, per conoscere i prezzi di una “MINI DV CAMCORDER”, con un’eccellente ottica, ed un CCD da 2.11 megapixel, in grado di garantire filmati dalla nitidezza cristallina, ed inoltre, fotografie brillanti con risoluzione di 1600 x 1200 pixel, pari alle normali fotocamere digitali. Non è ancora stato deciso le priorità per altri acquisti, con la cifra restante..
Puoi solo immaginare quanto sia contento… Si può tranquillamente che ora l’Associazione “Di ca e di là dal Nadison” stà prendendo quota…
Questa sera non sono uscito, perché non ho trovato manifestazioni adatte al nostro scopo, ma come vedi dall’ora di aggiornamento, sono quasi le 2, e tra poco i galli cominceranno a cantare…
Quindi ti saluto con un caloroso… mandi da Alduti, il tuo amico di Leproso.

From: CESAR OMAR SECULINI
To:
aldo@natisone.it
Sent:
Thursday, July 03, 2003 10:40 PM
Subject: INFORMAZIONI FAMIGLIE SECULIN

Me llamo César Omar Seculini, soy de la ciudad de Jesús María, Provincia de Córdoba, República Argentina. Estoy en busca de antecedentes sobre mis familiares en Italia.

Mis antepasados fueron originarios de Cormòns, en la Provincia de Gorizia, y llegados a la Argentina se instalaron en la ciudad de Colonia Caroya en el año 1890 aproximadamente, donde forjaron una comunidad de raíces y costumbres Italianas. Me gustaría contactarme con los descendientes, a fin de poder conocer con exactitud mis raíces y orígenes. Por ello, es que les ruego, dentro de sus posibilidades, que si tienen algún tipo de información en relación a los datos que abajo detallo donde poder conseguir información al respecto, por favor me sea enviada por mail a coseculini@yahoo.com.ar o hcdjm@arnet.com.ar o por carta al indrizzo:  Av. Dr. Miguel Juárez 537 – (c.p.5220) – Jesús Maria – Córdoba – Argentina.

A través de internet encontré estas personas en la guía telefónica de Italia:

En la Provincia di Gorizia, específicamente en la Comune di Cormòns estas personas viven allí y tal vez ustedes puedan acercarles este mail:

De Giudici Seculin Lucia: 34071 Cormòns (GO) – Localita Monticello, 7. T.E. 0481-61908

Seculin Dina: 34071 Cormòns (GO) – Via Dante, 91. T.E. 0481-60654

Seculin Elio: 34071 Cormòns (GO) – Viale Venecia Giulia, 36. T.E. 0481-62025

Seculin Enzo: 34071 Cormòns (GO) – Via Novarie, 8. T.E. 0481-61734

Seculin Lucio: 34071 Cormòns (GO) – Via Conti Zucco, 13. T.E. 0481-60797

Seculin Onorio: 34071 Cormòns (GO) – Localita Monticello, 2. T.E. 0481-630092

Seculin Ovidio: 34071 Cormòns (GO) – Localita Monticello, 2. T.E. 0481-630723

Seculin Paolo: 34071 Cormòns (GO) – Via Gorizia, 18. T.E. 0481-60880

Seculin Severino: 34071 Cormòns (GO) – Via Conti Zucco, 20. T.E. 0481-62175

Seculin Silvia: 34071 Cormòns (GO) – Via della Braida, 17. T.E. 0481-630030

Seculin Silvio: 34071 Cormòns (GO) – Via S. Daniele, 10. T.E. 0481-61702

Seculin Elio: 34071 Brazzano (GO) Via Percoto, 3. T.E. 0481-61116

Seculin Flavio: vive en la Comune di Sagrado, in Via dei Pini, 5, 34078, Sagrado (GO) y trabaja como asesor en las Comunes di Aiello y di Visco (Udine) y es miembro del LIONS CLUB, GRADISCA D`ISONZO, CORMONS.

Maghet Antonio: 34071 Cormòns (GO) – Viale del Friuli, 38. T.E. 0481-60271

Maghet Maria Cristina: 34071 Cormòns (GO) – Viale del Friuli, 38/2. T.E. 0481-630178

Maghet Gastone Alimentari: 34071 Brazzano (GO) – Piazzale Xxiv Maggio, 2. T.E. 0481-60768

Maghet Venica Rita: 34071 Brazzano (GO) – Via Xxiv Maggio, 41. T.E. 0481-60782

Dreas Maghet Graziella: 34070 San Pier d`Isonzo (GO) – Via Due Giugno, 28. T.E. 0481-70142

 Tal vez alguna de estas personas sea descendientes de mis familiares y de hecho mis parientes, o tal vez, poseer algunos de los datos que solicito.

TATARABUELOS: Giovanni Battista Seculin, nacido en Cormòns el 28/02/1833 y Ana Visintin y José Maghet e Isabel Dalmason.

BISABUELOS: Domenico Seculin, nacido en Cormòns el 29/09/1867, casado con Maria Maghet, nacida en Cormòns, en el año 1867, hija de José Maghet casado con Isabel Dalmason. Domenico Seculin y Maria Maghet emigraron a la República Argentina en el año 1890 aproximadamente. Todos estos datos me fueron enviados por L`UFFICIALE DELLO STATO CIVILE DI CORMONS,            LIONELLA MARINI.

REGIÓN: Friuli-Venezia-Giulia.

PROVINCIA: Gorizia.

MUNICIPIO O COMUNE: Cormòns.

Domenico Seculin, junto a su esposa Maria Maghet, emigraron a la República Argentina, dejando en Italia a todos sus familiares, sus padres Giovanni Battista Seculin y Ana Visintin y hermanos, con la esperanza de cumplir un sueño mejor y de poder volver a su tierra natal. Se supone que emigraron a la Argentina, tal vez huyendo de la guerra, pero esto no se sabe en realidad, jamás quisieron contarles a sus hijos de lo que habían dejado en Italia.

En Argentina, Domenico Seculin, se instaló en la ciudad de Colonia Caroya, Provincia de Córdoba, donde fueron destinados los inmigrantes de la Región del Friuli-Venezia-Giulia. Tuvo junto a su mujer, María Maghet ocho hijos, el más chico de todos nació en el año 1908 y su nombre era Jorge, MI ABUELO. En el año 1920, a los 53 años, muere su mujer, María Maghet y trece años después en el año 1933, muere a causa de una gangrena, a los 66 años, sin dejarles un legado auténtico a sus descendientes, en relación a su historia pasada.

Estas tristes historias, forman parte de la realidad de los descendientes de Italianos, especialmente de los que estamos en búsqueda de conocer nuestras raíces.

Mi abuelo Jorge, siempre sintió la necesidad de saber o de poder conocer a sus abuelos Giovanni Battista y Ana, José e Isabel y tíos, pero los medios económicos y comunicacionales y la falta de información se lo impidieron; en el año 1978 falleció a los 70 años llevándose con el la esperanza de poder saber de sus familiares más cercanos que vivían en Italia, por eso es que me propuse poder contactarme con alguien que me pueda orientar en la búsqueda de ellos, por su memoria y por la necesidad de saberlo. Reitero mi necesidad de poder contar con esta información, pues solo un inmigrante sabe de la privación de encontrarse con sus raíces estando a tanta distancia de donde viven. En Cormòns quedaron sus tíos, por lo que me gustaría saber quienes son para poder contactarme con ellos.

Desde ya muchas gracias por su colaboración y espero ansioso alguna respuesta, que pueda orientarme en la búsqueda de estos datos.

Por ello les ruego, que si alguno de los destinatarios de estos mail tiene alguna información me lo haga saber a la brevedad.

Sin más y agradeciendo desde ya su invalorable ayuda, quedo a su disposición para lo que crean conveniente. Los saludo cordialmente con un fuerte abrazo.

CESAR OMAR SECULINI

From: Maria Esther Piussi - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, June 29, 2003 6:38 AM
Subject: di maria esther
Caro Aldo: come stai?. Sempre avanti "grand furlan".
Noi qui stiamo bene, sempre lo steso: lavoro, studio, impegno nella casa ecc. ma bene, grazie a Dio.
Aldo ti sarei grato se mi potrai dare qualche informazione sul "frico"... mi serve per preparare una piccola relazione sulle origini storiche di questo tipico alimento del Friuli.
Ho letto su questa pagina come si fá, ma io vorrei sapere quali sono stati i primi consumatori... e qualche altra notizia...
Tante grazie Aldo. Tu sei sempre pronto ad aiutare quelli che cercano le storie delle radici friulani. GRAZIE, GRAZIE per essere pronto e disponibile per quel bellissimo servizio alla comunitá.
Aspettando risposta e ti auguro, come sempre ogni ben. Ciao. Bacioni dalla tua amica che ti pensa sempre da questi luoghi lontani....
María Esther.

Cara Mariester. Ogni tanto ti fai presente e questo mi fa piacere. Io sto bene, come puoi vedere sono sempre in giro per il Friuli, ed ora che non siamo più oppressi dalla grande ondata di caldo delle scorse settimane, stiamo vivendo un magnifico inizio d'estate. Per quanto riguarda il frico, credo che quel modesto ma squisito alimento abbia avuto origine in tutte le comunità dove fosse disponibile latte, formaggio e burro, tra le montagne della Carnia, del Tibet o del Perù...
Se vuoi informazione sul frico, scrivi la parolina nelle finestrella di "Google" e avrai... frico in tutte le salse...!
Spero che presto mi capiti di transitare o di fermarmi in Val Raccolana... Le scorsa settimana, mentre aspettavo l'inizi della Messa all'interno della chiesa di Sedegliano, si è avvicinata una signora per stringermi la mano. Mi aveva conosciuto a Tamaroz, dove la sua famiglia possiede una casa.
Mandi Mariester e grazie per farti presente ogni tanto. Un forte bbraccio dal Aldo, il tuo amico furlan.

From: Maria Ines Castellani - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, June 28, 2003 12:19 AM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Caro Aldo: No se que sucedio con www.natisone.it, porque hoy a la manana cuando entre al sitio - como todos los dias - vi con gran emocion las fotos que tomo de la casa natal de mi papa. Alcance a copiar su contestacion en Word para despues traducir tranquila en mi casa algunas palabras que no entiendo y a la tarde cuando entre nuevamente para imprimir las fotos y mostrarselas a mis hijos, ya no estaba mas su respuesta en el mensaje.
Volviendo al tema de la necesidad de estar acompanados en esta etapa de nuestra vida, coincido con usted que no podemos conformarnos solamente con la compania de una "cagneta" o de la pareja de "rondini" - pero la amistad, el carino y el reconocimiento de la gente que nos conoce, nos hace sentirnos bien - a mi me sucede lo mismo que a usted, mi casa esta a pocos metros de mi trabajo y cuando hago el trayecto diario, todos mis vecinos me saludan con afecto: "...Hola, Inesita, como estas...?" -- "...cuando vayas a visitar a tu mama, dale un beso de mi parte..." -- y asi todos igual.
Vivo en la misma casa desde Marzo de 1958, tenia 6 anos cuando llegue al barrio, y me parece que fue ayer. Hoy tengo 51 anos y han cambiado algunas cosas, pero estan casi todos los vecinos de entonces - un poco mas viejos, como yo - otros "se fueron de viaje y no volvieron", pero me siento feliz en mi casa y con mi gente.
Mi hija Maria Laura es muy parecida a mi cuando yo tenia su edad - 20 anos - y cuando se cruza por el barrio con algun vecino le dicen: "...adios, Inesita chica..." y a ella le causa gracia que todos le digan que es igualita a la mama cuando era joven.
Nuevamente debo agradecerle por la molestia que usted se tomo de buscar la casa donde nacio mi papa y tomar esas fotos para mi - fue muy fuerte la emocion, se me hizo un nudo en la garganta y se me escaparon las lagrimas, no pude contenerme.
Hace 26 anos que no esta mi papa, pero cuando llego a mi casa por la noche y abro la puerta, me parece sentir el aroma de los cigarrillos que fumaba.
Usted pensara que estoy loca, pero esa es la sensacion que tengo, ademas todas las cosas de la casa me lo hace recordar: el mate que el usaba, la cucharita de alpaca con que lo preparaba, el cepillo para sacar las pelusas de la ropa, la maquinita de afeitarse - que sigue estando en el mismo lugar del botiquin del bano.
Yo no vivo de los recuerdos de los anos pasados, pero todos estos pequenos detalles me llenan el alma - y soy feliz.
Gracias, caro amico, por toda su buena disposicion para mi y para todos los friulanos esparcidos por el mundo, a pesar de la distancia que nos separa, percibo su bondad y siento que tengo un amigo sincero del otro lado del mar.
A pesar que "nuestro intercambio epistolar ha sido objeto de alguna malignidad de cierta persona..." - es cierto - nosotros le perdonamos
todo, porque sino, quien nos va a traducir lo que escribimos?.
Espero que a usted no le moleste que yo le escriba tan seguido, pero es muy lindo intercambiar pensamientos, suenos, a pesar de nuestra edad.
Hasta pronto, que pase un hermoso fin de semana.
Atentamente. Maria Ines del Valle Castellani
From: Maria Ines Castellani - Argentina  (Traduzione di Carlo Zilli - Argentina)
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, June 28, 2003 12:19 AM
Subject
: Saluti da Santa Fe - Argentina
Caro Aldo: Non so cosa sia succe
sso con www.natisone.it, perché quando questa mattina sono entata nel sito – come tutti i giorni – ho visto con grande  emozione le foto della casa natale di mio papá, ho copiato la tua risposta  nel Word per poi tradurre tranquilla a casa mia le parole che non conosco, ma nel pomeriggio, al momento di stampare le foto per mostrarle al i mie i figli, non ho più trovato il testo.
Tornando sul tema de
lla necessi di avere una compagnia in questa tappa della nostra vita, sono pienamente daccordo con te nel non poter accontentarsi soltanto dalla compagnia di una “cagnetta” o di una  coppietta di "rondini"... E’ però anche vero che l’amicizia, l’affetto e la stima delle persone che conosciamo ci fá sentire bene.   Anche a me succede che percorrendo giornalmente  il breve tragitto che da casa mia porta sul posto di lavoro, tutti i miei vicini  mi salutano con affetto: "...Ciao, Inesita, come stai...?" -- "...cuando andrai a visitare la tua mamma, dagli un bacio da parte mia ..." ...e così via...  
Vivo nella medesima casa sin da  Marzo d
al 1958 avevo 6 anni quando arrivai in quel quartiere, ma mi sembra fosse stato ieri. Oggi ne ho 51 e anche se diverse cose sono cambiate; i miei vicino sono sempre gli stessi (meno quelli che sono partiti per il Grande Viaggio), solo un pó piú vecchi... come me... Ma quì sono felice, a casa mia  e trá la mia  gente.
Mia figlia Maria Laura
di vent’anni, è tale e quale a me quando avevo le sua età, incrociando per strada i miei  vicini si sorprende sentirsi dire: "...addio, Inesita piccola" ..." ma poi sorride  contenta...
Ho molto apprezzato il tuo impegno per andare a
cercare e fotografare la casa natale di mio padre. Per me è stata una emozione molto forte, tanto che mi ha preso un nodo alla gola e non ho potuto trattenere le lacrime. Mio padre manca da 26 anni, ma quando ritorno a casa la sera, mi sembra  ancora di sentire l’aroma  del tabacco che fumava.  Potrà sembrare una pazzia, ma questa è la sensazione che provo. Ci sono anche tante altre cose della casa che me lo ricordano: il suo “mate”, il cucchiaino di alpaca che usava per prepararlo, il spazzolino e la macchinetta per fare la barba (che rimane sempre li nel mobiletto del bagno). Io non  vivo solo nel ricordo del passato, ma tutti  questi piccoli dettagli mi riempiono l’anima e mi fanno felice.
Gra
zie caro amico, per tutta la tua buona predisposizione per me e per tutti i friulani sparsi per il mondo. Nonostante  la distanza che ci  separa, percepisco la tua bon e sento che ho un amico sincero dall’altra sponda del mare.
Sebbene  "il n
ostro intercambio epistolar e  stato oggetto di certa malignitá da parte di certa persona..." é vero: noi  le  perdoniamo tutto, perche se no, ¿chi ci fará la traduzione di questi scritti?
Spero di non disturbarti se ti scrivo così spesso, pero é molto bello poter scambiare pensieri e sogni, pure alla nostra etá. 
Arrivaderci presto e che tu possa
trascorrere
un bellissimo fine di settimana.  Atentamente. Maria Ines del Valle Castellani
Cara Maria Ines. Sono le 2.20 e riprendo a scrivere questo messaggio, che avevo completato ma poi inavvertitamente cancellato per sbaglio. Ti informavo che oggi ho fatto una puntatina a Rubignacco e parlato con due signore che erano uscite dalla porta di casa, per capire che cosa stavo facendo sotto il cartello indicatore di "Via Rubignacco". Spiegato il motivo, le due signore mi hanno consigliato di non fare affidamento sull'attuale numerazione delle vie, perchè è stata rivoluzionata di recente, conseguenza del forte sviluppo urbanistico del paese. Quindi, ti consiglio di non affezionarti troppo all'immagine dell'abitazione corrispondente al numero civico 29 di Via Rubignacco, perchè potrebbe non essere la casa natale di tuo padre. Le due signore non hanno potuto darmi altre informazioni, ma mi hanno gentilmente indicato il nome di un signore che abita vicino alla chiesa... da sempre...!
Non avendo tempo a disposizione, ho pensato di sospendere le ricerche e tornare a Rubignacco in altra occasione.
La telefonata di ieri sera mi ha fatto immensamente piacere e ti ringrazio per la gioia che mi hai donato. Dopo aver ascoltato la tua bella voce "argentina", mi farebbe piacere avere una tua immagine.
Ora, quando l'orologio segna le ore 2.43, ti saluto con un affettuoso "mandi". Il tuo amico Aldo.

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