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Tramonti di Sotto, 8 Agosto 2004

 il servizio sul viaggio in Val Tramontina >>>

Tramonti di Sotto (PN)
CAP: 33090 - Altitudine (s.l.m.): m. 366  - Abitanti: 493 - Superficie: Kmq. 8,51

Il comune comprende, oltre alle frazioni di TRAMONTI DI MEZZO e CAMPONE, anche le località di BELOZ, CLEVA, FAIDONA, MUINTA, SCLAF, SGHITTOSA, SIALIN, TAMARAT, TRIDIS, VALENT, ZANON e quelle ormai abbandonate da tempo come PALCODA e SAN VINCENZO.
Si trova in una valle di origine glaciale denominata Meduna o Tramontina, abitata fin da epoca preromana. Ma è sotto il profilo naturalistico e gastronomico che si possono apprezzare le peculiarità della zona: il lago (detto di Redona, di Tramonti, di Chievolis), le grotte di Campone e la cucina casalinga (cacciagione, pesce, formaggio salato e grappe), la pesca e l'artigianato storico (cestai, segantini, scalpellini e - soprattutto - stagnini), per il quale è in allestimento un museo etnografico; Le attività sportive praticabili sono: l'equitazione e le escursioni alle cime e nelle valli, organizzate dal locale Club Alpino.
Informazioni: Comprensorio Montano del Pordenonese - Palazzo Colossis via del Municipio, 20 33093 Meduno(Pn) Tel. 0427.86369
Club Alpino (tel. 0427.869146 a Tramonti di Sopra) / Centro Sociale scolastico sportivo (tel 0427.869056) / Campeggio (tel 0427.869004)
(Tratto da: http://www.turismo.fvg.it/)

  


 
CAMPANE

  

L'interno dell'Antica Pieve di S. Maria Maggiore (XIV-XV secolo)
la chiesa parrocchiale di Tramonti di Sotto

  

CANTI
        

Durante la celebrazione della Santa Messa, è stato impartito il sacramento del battesimo ad Alessia e Daniel,
avvenimento abbastanza importante per la piccola comunità parrocchiale


le reazioni di Alessia e Daniel...

  

Subito dopo il rito, i due nuovi parrocchiani sono stati presentati ai fedeli presenti in chiesa

  

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Principali monumenti e opere d’arte
La Chiesa parrocchiale di Tramonti di Sotto, collocata su un pianoro sopraelevato, conserva nell'antico coro uno dei più interessanti cicli d'affreschi della Pedemontana pordenonese, ancora quasi inedito, rimesso in luce da non molti anni e restaurato prima da Marchetot e poi da G. Magri.
Vi si riconoscono l'Annunciazione e il Sacrificio di Caino nell'arco trionfale, mentre le fitte gotiche vele del coro sono riempite con figure di Evangelisti, Profeti, Angeli, Dottori della Chiesa.
Nella parete di fondo la Crocifissione e negli sguanci delle finestre i ritratti dei probabili donatori. Nel sottarco, figure di Sante. Il tipo di decorazione e l'uso di colori cupi e virati sul bruno fa pensare a Giampietro da Spilimbergo ed ai suoi affreschi di Dignano e Tauriano: ciò che porterebbe a datare gli affreschi ai primissimi anni del Cinquecento. La scena della Crocifissione, che è la più spettacolare (anche se le cose migliori sono i ritratti) resta in parte nascosta dall'altar maggiore, in marmi policromi, fatto costruire nel 1692 ed arricchito da tre statue (Assunta al centro e i Ss. Giuseppe e Maria Maddalena ai lati) scolpite dal portogruarese Giovanni Battista Bettini nel 1744.
Sulla balaustra che immette al coro, quattro angioletti reggicandelabro, dai lineamenti marcati, opera di Carlo da Carona che nel 1524 aveva anche scolpito l'altare per la chiesetta di S. Giovanni Battista di Magredo, distrutto all'inizio di questo secolo. L'altare laterale di S. Giovanni, di fattura modesta, è opera di Silvestro e Giuseppe Comiz (o Comici) di Pinzano, databile al 1777.
Nella frazione di Campone, pregevole tela settecentesca nella Parrocchiale: raffigura la Madonna del Rosario con i Ss. Domenico e Caterina ed è opera del pittore feltrino Girolamo Turro (1689-1739), ormai malato di mente come mostrano le immagini allucinate e le forme grevi e quasi surreali.
A Tramonti di Mezzo, nella chiesa di S. Antonio, statue bronzee dello Strazzabosco e Via Crucis di Giancarlo Magri.
Anche nel comune di Tramonti di Sotto, come in quello di Tramonti di Sopra, meritevole di attenzione è l'architettura rurale di tipo prealpino o addirittura alpino, caratterizzata dalla presenza di arcate e della pietra viva, che traduce in forme popolari ma dignitose i modelli maggiori. Molte delle case tipiche, rovinate dal terremoto, sono state restaurate. Interessante un antico mulino ad acqua, con ruota di legno, a Campone.

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org