i vostri messaggi dal 1 Gennaio al 31 Marzo 2004

Messaggio per Anna Tracogna - Brescia
Cara Anna, scusa se non ho aspettato tue informazioni per andare a salutare tua madre. Nella mattinata di oggi, assieme a tuo cugino Bruno Badino (uno dei collaboratori del "natisone"), sono stato a Manzano ed ho potuto conoscere quella deliziosa persona che è tua madre. Quando è comparsa sulla porta per farci entrare mi è venuto un colpo a cuore, perchè assomiglia in modo impressionante a mia madre (mancata nel 1974). Mi è parsa subito molto lucida, infatti... in poco più di mezz'ora ha raccontato tanti di quei episodi della sua vita che si potrebbe benissimo scrivere un libro. Io mi accontenterò di raccogliere le mie impressioni di quell'incontro ed attivare una paginetta nei miei appunti.
Al moment di saludale, no 'ai resistût alle tentazion di dai una bussade... par te...! Mandi, Aldo Taboga.
  

From: Bruno Corva - Cavasso Nuovo
To: Aldo Taboga
Sent: Tuesday, March 30, 2004 7:00 PM
Subject: 30/3/04* grazie del cd, merita essere guardato e sentito * corva *
Mandi Aldo. Ho ricevuto il CD e sono d'accordo che merita essere visto. Per fortuna il Jacu del bar di Fanna mi ha dato una mano e così ho potuto vederlo... il programma era già nel computer ma non lo sapevo. L'ho visto assieme e mia moglie (che ti saluta) e mi sembra fatto proprio per noi Friulani... una bracciola, tanto vino bianco e rosso, una fisarmonica e una buona compagnia... cosa si può volere di più?
Purtroppo non riesco a scaricare le foto nel computer dalla macchina digitale, così non posso mandarti la mia automobile che fa reclam nella destra Tagliamento al Tuo Natisone (ma direi anche nostro Natisone), con tutti quelli che lo aprono da tutto il mondo e si sentono come a casa dove sono nati.
Molto bella anche la foto del Fogolar Furlan di Ottawa, conosco qualcuno come il Walter, il Guido, la Catinuta, la moglie del Paolo, e anche Paolo, non scrivo i cognomi tanto noi di Fanna li conosciamo, il Walter lo messo con quelli di Fanna.
Termino con un vogliamoci bene...! Bruno Corva.

From: Flavio Della Schiava - Cile
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Tuesday, March 30, 2004 7:35 AM
Subject: Di tutto un poco.
Aldo: ogni tanto questo friulano ti scrive, ma ricorda che il tuo sito è per me un favorito nei momenti di quietudine. Sorvolando " I vostri messaggi" sembra che piano piano uno si faccia conoscere nel mondo dei friulani ! Mi spiego: ringrazio Carlo Zilli dall' Argentina ( 6 maggio 2004) per chiamarmi "conoscitore di vini ", ma purtroppo sono un semplice buongustaio che a pranzo non si lascia mancare un "taiut" di Cabernet Sauvignon o Merlot o Carmenère .
Carlo ha ragione, i vini cileni sono molto pregiati, ma bisogna stare attenti ... come in tutto il mondo dove c'è un prodotto di qualità non manca quello di basso livello! Pure, è vero che il vino argentino ha fatto grandi progressi negli ultimi anni e ...con orgoglio grazie ai nostri paesani. Anche nel Cile ci sono molte famiglie italiane nel settore vitivinicolo (esempio: De Martino, Furlotti ...).
Leggendo la tua risposta al messaggio di Virginia Taboga ( 19 marzo 2004), mi ricordo uno mio ( ...mi pare del 2002 ) dove ti dicevo che, quando vivevo a Buia, ricordavo un signore dal cognome Taboga.
Ti ringrazio della tua offerta di un CD. Come sempre... così generoso con noi friulani sparsi nel mondo! Nel mio porta-CD, che ho in macchina, fra i favoriti si trova sempre la " Misture Furlane" spedita da ..."un furlan di cà a un furlan di là de aga" ! Graciis cetant di Cûr !
Non mi sembra vero che in Friuli ci siano ancora paesi con... trasporto a cavallo! Veramente bella la foto con il " vecjio carocîr".... e, come sempre quando le vedo, i ricordi da bambino tornano a galla. Come quando andavo alla raccolta dell'uva , al paese della nonna materna ( Bertiolo) e il ragazzo che conduceva mi diceva ... molto serio... "canai... al cjaval ch'al côr no sêrf la scòrie, al baste la bravure ! " Era contadino il ragazzo... e senza scarpe...; anni dopo, da grande e lontano dalla mia Patria, ho capito cosa voleva dirmi: Quando uno lavora bene non ha bisogno di essere stimolato o sollecitato!
Stami ben, Flavio.

From: Walter Cibischino - Canada
To: Aldo Taboga ; Guido e Catine Zanetti
Sent: Tuesday, March 30, 2004 4:28 AM
Subject: Fogolar Furlan 2004 Ottawa
Eccoti la famiglia del Fogolar Furlan di Ottawa Edizione 2004! Walter Cibischino

From: Valentino_Alice - Padova
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, March 29, 2004 8:10 PM
Subject: Saluti
Buona Sera Signor Aldo, sono Valentino, un ragazzo di 17 anni che vive a Padova. Oggi navigando in Internet ho scoperto il suo meraviglioso sito, che tratta così bene della regione del Friuli. Io sono un cultore del dialetto Padovano, sia della alta che della bassa ed ho potuto notare una notevole differenza tra il friulano e il padovano! Sono molto legato alle terre del Natisone, sebbene non vi abbia parenti e d'estate mi reco molto spesso lì, in particolare a Pulfero, Cividale ed in Slovenia a Caporetto (che considero Italia non so lei ...)
On saludo da Padova e stame ben seto
Vaentin

From: Guido Zanetti - Canada
To: Aldo Taboga
Sent: Monday, March 29, 2004 2:39 AM
Subject: CD per Marcello
Mandi Aldo. Oggi sono stato a trovare Marcello nelle residenza dove vive e ho dato una copia del CD video "Festa per Walter", che ha potuto regolarmente vedere il computer "Mac" che lui usa.  Marcello era molto contento a sentire Pivute con la fisarmonica e la gente in festa che cantava e "mangjà e bevi", e mi ha detto: saludimi Aldo.
Come ti avevo detto per telefono, con questo sistema la qualità video è molto buona ed è visibile in tutto il mondo senza ulteriori conversioni. Quindi, Aldo usa questo per inviare all'estero. Io ho l'entrata video 320 X 240, metà di quello che tu hai e quando viene ingrandito a pieno schermo, si vede sfuocato.
Per riversare nel computer, io uso Windows Movie Maker 9 (che è già dentro nel window XP), e con questo programma posso usare diversi tipi di compressione.
Tanti saluti da me e Catine. Stami ben Guido

Mandi Guido. Sono pienamente d'accordo con te, sul sistema video da usare tra noi. D'altra parte il computer ormai fa parte dell'arredamento domestico ed il sistema VHS della TV (aggravato dalle perdite di qualità per passare dal nostro PAL al vostro NTSC), tra poco sarà solo un ricordo.
Devo solo risolvere il problema dello sfarfallio dovuto al segnale interlacciato, che disturba la visione nelle "scene veloci".
Quindi, per 30 minuti video di buona qualità come quello che ti ho mandato, basta un semplice CD, mentre i filmati più lunghi li riverso in un DVD.
Sono veramente felice che Marcello abbia potuto vedere il filmato sentire Pivute, e tutta quella gente che canta (mangia e beve) allegramente..
Mandi Guido e... una bussade a Catine..
Aldo Taboga.

Messaggio per Sebastián Trabucco Buiatti - Buenos Aires
Caro Sebastiano. Grazie all'interessamento all'amico Walter Peruzzi, nonché della disponibilità di don Luigi Paolone, rettore della parrocchia di San Giovanni al Natisone, venerdì 26 Marzo ho potuto inviarti una "prioritaria" con il certificato di nascita e di battesimo che mi hai richiesto.
Augurandoti tante belle cose e tanta salute, ti saluto con il classico MANDI alla friulana. Aldo Taboga

From: Claudia Beltrame - Monza
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Sunday, March 28, 2004 8:06 PM
Subject: iscrizione assoc. di ca e di là dal Nadison
Buona sera sig. Aldo,
Ci siamo sentiti poco fa al telefono, tra poco farò dei bonifici bancari per l'iscrizione alla sua associazione a nome mio, di mia sorella Livia
e di mio marito ing. Guerrini Oreste.
Complimenti per il sito "Natisone", di tutto quello che fa per tenerci informati, noi che viviamo a Monza ci colleghiamo quasi tutti i giorni per sapere le
ultime notizie. Ci piacciono molto anche le foto che riesce a scattare in tutti i luoghi a noi cari, soprattutto Manzano e l'abbazia.
Cari saluti da tutti noi, Claudia, Livia, Oreste

Cara Claudia. La tua telefonata ed il tuo messaggio, hanno dato il tocco finale ad una giornata di grandi soddisfazioni...
Ora è tardi e sono molto stanco, ma ora vado a dormire veramente contento. Grazie a tutti voi e... mandi.
Aldo Taboga.

From: Anna Tracogna - Brescia
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, March 28, 2004 3:39 PM
Subject: Anna friulana100%
Mi chiamo Anna, scrivo da Brescia,ho trovato per caso il vostro sito e sono molto contenta, perchè anch'io sono friulana. Mi sono sposata qui 21 anni fa, ma prima abitavo a Manzano e sono nata a Cividale, perciò potete capire quanto il Natisone sia rimasto nel mio cuore. Sono cugina di Renato Galliussi (le nostre mamme sono sorelle), che ho avuto la fortuna di incontrare, quando è venuto in Italia. E' stata un'emozione molto grande, perchè fino a quel momento avevo solo letto le sue lettere e quelle della zia Adelia a mia mamma. E' una persona straordinaria, con un carattere che  sa trovare serenità anche nelle traversie e a volte tragedie della vita. Chissà se riuscirò a rivederlo ancora.
Io vengo sempre in Friuli a Pasqua, a Natale e d'estate, perchè ho ancora mia mamma di 92 anni, i miei fratelli, mia sorella, cognato, cognate nipoti e pronipoti. E anche perchè no uei piardi lis ledriis. Mandi e complimenti per il sito, quando vedo le foto de badie mi sento un po' a casa, e in una delle foto di Manzano si vede anche la casa di mia mamma. Mandi, Anna Tracogna

Cara Anna. Se mi dai qualche indicazione, passo a salutare tua mamma... Mandi, Aldo

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, March 28, 2004 1:35 PM
Subject: Mandi
Mandi Aldo. Venerdi scorso in Italia c'e' stato un sciopero generale. Non ho capito la ragione, mi sai dire perche'?
Mandi, Walter Cibischino 

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Cc: Guido e Catine Zanetti
Sent: Sunday, March 28, 2004 1:17 PM
Subject: Italians
http://www.corriere.it/solferino/main_sever.shtml
Questa lettera mi ha levato le parole dalla bocca. Che ne pensi Guido?
Mandi, Walter

Mandi Walter. Veramente interessante la lettera pubblicata da Beppe Severgnini, tanto che ero tentato di catturarla e metterla in "letto qua e la", ma poi ho pensato che chi vuol leggerla può utilizzare il tuo link, ed io "non rubo" niente... Quindi, fai bene a segnalamela, quando c'è qualche lettera interessante.
Per la domanda del secondo messaggio, preferisco non addentrami in argomenti politici.... da qualche anno mi fanno venire l'orticaria...
Volinsi ben... par chêi cuatri dîs che nus restin...
Mandi , Aldo.

 

From: <sfranco@sfsu.edu>
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Saturday, March 27, 2004 7:39 PM
Subject: Dula' sonun sparidis lis vilotis?
Sioor Aldo: Prin di duut, un grazzis sanciir par dut el impegno ch'al a' dedicaat (e sta dedicant!) ale creazion a mantigniment di chest cjanton di Friuul in tal cybespazzit, la' che duc' i Furlans sparnizaas atoor pel mont 'e puedin cjataasi almancul virtualmentri. 
Mi soi apene inacuaart che lis vilotis che vignivi daspes a scolta' benvulintiir su chest siit bjel che stavi lavorant al mio' computer, 'e son sparidis!  Ce ulie di'?  Cuistions di "copyright" ancje su lis vilotis?  Ma lore, tant val meti il "copyright" ancje sul cjant dal rusignuul, il suna'  lontan des cjampanis, le musiche de aghe dai strizzeis, lis stranudadis di me none bjel che tabacave.... Dula' che sin rivaas! 
('O domandi perdon par ve' strapazzaat le gramatiche furlane jenfri cussi' pocis peraulis).
Sergio Franco, Ph.D. - Professor of Electrical Engineering - San Francisco State University - http://online.sfsu.edu/~sfranco

Mandi Franco. Grazie per le belle espressioni nei riguardi nel nostro sito e complimenti per il tuo scritto in friulano. Per quanto riguarda le villotte friulane, se ti riferisci ai brami midi, li trovi dentro "pagjnis furlanis". Per quanto riguarda il "copyright", se non è proprio come hai detto tu, poco ci manca... Per il momento i brani in formato midi sono tollerati, ma non si sa fino a quando... D'altra parte, anche negli USA non scherzano...
Mandi Franco e scusa se non ti 'ai rispuindût in furlan. Aldo Taboga.

From: Cucovaz Giuliana Alessia
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 26, 2004 8:58 PM
Subject: cividale del friuli
ciao a tutti, mi chiamo Giuliana Alessia Cucovaz,e sono nipote del signor edoardo, persona che ho saputo voi abbiate conosciuto bene... io abito in toscana, da più di 10 anni, ma ogni tanto torno a trovare la mia STUPENDA CIVIDALE... mi ha fatto piacere (anche se per sbaglio) visitare il vostro sito che mi riporta indietro nel tempo... ciao e saluti da una cividalese D.O.C.
Cucovaz Giuliana Alessia alekia79@libero.it

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Friday, March 26, 2004 3:58 AM
Subject: Bruno Corva
Microsoft Windows Media Player - Download.com - Free downloads ...
Eccovi il Link dove si puo fare il download gratis del'ultima versione del Windows Media Player (9.94Mb)
Good luck... Mandi Bruno!
Walter Cibischino

From: Bruno Corva - Cavasso Nuovo
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, March 25, 2004 8:14 PM
Subject: ringrazio per il CD. 25/03/04/ corva*
Aldo, Oggi ho ricevuto il Tuo cd, mi ha fatto molto piacere era una cosa insperata, finalmente si può conoscere il Cibischin, persona gia nota al nostro Guido Zanetti (purtroppo per Lui residente in Canada) e come me pensa sempre a Fanna.
Non posso vedere ancora il cd... con delle manovre strane sono riuscito a mandare in sfascio il computer, poi con la grande pazienza di mia figlia Claudia e una persona esterna un tecnico che aveva pulito tutto sono al 75% della potenzialità dello stesso, ora Claudia deve cercare dei programmi farlo tornare come prima.
Una cosa, volevo mandarti la foto della mia macchina con la scritta Natisone, penso d’essere l’unico nella destra Tagliamento con quella scritta. Anche per questo mi vuole del tempo, se fossi vicino a Te certamente in poco tempo mi mettevi tutto a posto. Ho visto la risposta tecnica che ai dato a Guido, che certamente sarà interessante per molte persone, figurati se servivano quelle notizie a Guido pensa quanta gente si trova nelle mie condizioni di non sapere.
Un biel mandi mandi corva*

Mandi Bruno. Vedo che le poste italiane funzionano... Non preoccuparti per Guido, dato che gli ho già inviato una copia la scorsa settimana ed ha già visionato il filmato con la "fieste per Walter" del 2001 (come passa il tempo... mannaggia...!). Comunque, non servono programmi particolari per vedere il video in MPG, dato che con il normale Windows Media Player, funziona egregiamente. Ci vuole però un processore superiore a 300 Mhz, altrimenti nelle scene veloci va a scatti...
Vorrei approfittare di questa occasione per invitare Carlo Zilli dall'Argentina e Flavio della Schiava dal Cile, ad inviarmi i loro indirizzi postali per poter spedire anche a loro una copia del CD. Invierò uno anche a Elio Toffolo, altrimenti quello si offende...
Ti saludi e dammi i tuoi pareri sul video appena avrai sistemato il computer.
Aldo Taboga.

From: Adriano Riatti - Reggio Emilia
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Monday, March 22, 2004 8:29 AM
Subject: Saluti
Salve Aldo, ho conosciuto il vostro sito su indicazione del Dr.Claudio Fabbro e ora lo visito regolarmente.
Mi sento vicino al Friuli e alla vostra gente, forse per aver vissuto un poco ad Udine e per aver sposato una (mezza) friulana.... il padre era un ragazzo del 98 che non ha mai dimenticato la sua terra.
L' anno scorso abbiamo effettuato una ricerca degli "avi" nel comune di Sequals dove abbiamo avuto cortese attenzione e disponibilità da parte del personale.
La ricerca è stata entusiasmante perchè siamo potuti andare all' indietro di diverse generazioni.
I "vecchi" erano della piu' vera "nobiltà" contadina ed uno di loro veniva dal Cadore dove lavorava come "finestraio"...
Spero in un nostro prossimo viaggio di poterti incontrare personalmente e per ora mi complimento per l' attività e per il sito internet che vedo "costantemente" visitato. Un saluto da: Adriano e Luciana (Lena) Riatti
Cavriago - Reggio Emilia

From: Franco Massaro - Milano
To: A te
Sent: Sunday, March 21, 2004 5:36 PM
Subject: Auguri di primavera 2004!
E' un anno in cui non si capisce quando finisce l'Inverno ed inizia la Primavera, ma.......
Auguri 2004, con tre fiori del mio balcone a Milano. Franco

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 20, 2004 1:55 PM
Subject: la signora Taboga
Mandi Aldo: il messaggio della signora Virginia Taboga dovrebbe essere stato intestato a te, ma, dato che chiede di maniera non diretta la mia traduzione, ha sbagliato involontariamente ed ha messo il mio nome.
Caro Aldo, i Taboga di Santa Fe conformano un vero e grandissimo "stormo" e mi sembra che siano, soltanto in quella provincia, piú che noi Zilli in tutto il mondo... ¡¡¡Famiglia prolifica la tua...!!!
Grazie per la buona volontá di passare per il circondario di Via del Bon, anche se non é riuscita questa volta... la casa nostra è vicino all'ineffabile cugino Remigio. 
Un biel mandi.. che tu lu meritis.
Amico... e ormai tifoso tuo. Carlo.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, March 20, 2004 5:09 AM
Subject: Mandi Aldo
Grazie per il cd video che mi hai inviato. L'ho ricevuto questo pomeriggio, e subito visualizzato e ascoltato... hai fatto un lavoro meraviglioso e mi resterà per sempre come ricordo di una giornata stupenda con la miglior gente che abbia mai incontrato nei miei giri per il mondo. Non mi ero dimenticato di quella bellissima serata, e della genuina ospitalità della gente di Leproso e dintorni, ma il tuo meraviglioso montaggio su CD mi ha rinfrescato la memoria. Questo filmato potrebbe essere d'interesse anche ai tuoi utenti perché mostra il Friuli di oggi e l'ospitalità della sua gente. Deve essere stato un grande e lungo lavoro per te a mettere assieme un programma del genere. Ti ringrazio di tutto cuore.
Questi giorni sono molto occupato con VM, Tele-30 e la città di Ottawa, ma appena potrò ti chiamerò per fare la solita chiacchierata.
Mandi Aldo & Thank you again! Walter

From: Virginia Taboga - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 19, 2004 9:48 PM
Subject: SALUDOS DESDE ARGENTINA
ESTIMADO CARLOS: HOY MIENTRAS BUSCA EN LA WWW ENCONTRE SU DIRECCION DE CORREO Y DECIDÍ ESCRIBIRLE YA QUE MI APELLIDO TAMBIEN ES TABOGA Y MI NOMBRE ES VIRGINIA; YO SOY DE LA CIUDAD DE SANTA FE DE ARGENTINA.
MI ABUELO NACIO EN ITALIA EN UDHINE (PERDON PERO NO SE COMO SE ESCRIBE CORRECTAMENTE) SU NOMBRE ES TEODORO TABOGA Y EL NOMBRE DE SU PAPA ES ENRIQUE TABOGA , Y QUIEN ERA SU SEÑORA ES ROSA TONINO.
BUENO , COMO NO SE SI USTED ENTENDERÁ EL ESPAÑOL MI CARTA ES BREVE.
ME ENCANTARIA QUE USTED PUDIERA CONTESTARME Y EN SU CASO DECIRME SI ES QUE NOS ENCONTRAMOS EN EL MISMO ARBOL GENEALOGICO. DESDE YA ME DESPIDO MUY ATTE. Y LE AGRADEZCO EL TIEMPO QUE ME HA DISPENSADO.
Virginia.

(Traduzione di Carlo Zilli) "... Oggi mentre cercavo in www trovai il suo indirizzo e decisi di scriverle dato che il mio cognome é pure Taboga. Sono della cittá di Santa Fé in Argentina.
Mio nonno Teodoro Taboga era italiano di Udine, e suo padre si chiamava Enrico Taboga sposato con Rosa Tonino.
Come non só se lei potrá capire il spagnolo, la mia lettera sará breve.
Sarei molto gradita di ricevere una sua risposta per sapere se apparteniamo alla stessa famiglia.
La saluto gratamente e grazie per disperdere del suo tempo..."
Virginia Taboga.

Cara Virginia, grazie alla traduzione di Carlo Zilli, ho avuto i dettagli del tuo messaggio, anche se ero riuscito ad intuire i senso delle tuo messaggio, leggendo il testo in spagnolo. Non credo che le nostre due famiglie abbiano un rapporto di parentela, se escludiamo il fatto che su questa terra siamo tutti fratelli... Ci sono dei dettagli curiosi, che comunque non cambiano le cose... Io avevo una zia che si chiamava Virginia Taboga, ed era andata a marito a Sacile (è morta da tanti anni), ed avevo uno zio emigrato in Argentina, ma anche lui ora non c'è più. Ardemio Taboga era emigrato subito dopo la guerra 15-18, aveva aperto una sartoria a Rosario, aveva sposato un'argentina. Dal matrimonio erano nate due figlie, una delle quali e morta mentre lavorava nel campo dello spettacolo in Italia.
Non ho mai fatto indagini per ricostruire il mio albero genealogico, ma sembra che un mio lontano avo (forse il trisnonno), proveniente dalla zona Buia-Gemona e dintorni (dove esiste perfino una borgata chiamata "Cjamp Taboga" Campo Taboga), per caso è transitato per il paese di Leproso e si è fermato a lavorare nel mulino sul Natisone. Dato che presumibilmente si trattava di un bellissimo giovane (come me), facendo girare la testa a qualche pulzella del luogo l'ha impalmata, mettendo quindi radici nel... paese più bello del mondo...!
Cara Virginia, con un caloroso abbraccio (fraterno), il tuo lontanissimo parente Aldo Taboga ti saluta con un MANDI...

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 19, 2004 11:48 PM
Subject: Traduzione
Mandi Aldo:
Ecco qui il pronto soccorso di traduzione on line.
Sembra che Mabel Galliussi (che stá cercando le sue origini) abbia letto l'e-mail di Lujan Galliussi (residente a Paraná in prov. di Entre Rios) e le dice:
"...Mio padre si chiamava Juan (Giovanni) Lazzaro, mio nonno si chiamava Giovanni e só che era venuto da Udine.
Un fratello di mio padre che abita a Bahia Blanca (Prov. Bs. As.) si chiama Armando.
Un fratello di mio nonno só che si chiamava Michele, ed un altro Francesco.
Mi piacerebbe sapere la tua origine. Gratamente. Mabel Galliussi. Prov. del Neuquén. Argentina"

Si tignin a mens. carlo zilli

Mandi Carlo e grazie per il servizio traduzioni. Come avrai visto, ricevo spesso messaggi di persone che chiedono informazioni sulle loro origini, ma il più delle volte non è possibile fare niente per la mancanza di dati precisi. Inoltre, anche se vengono forniti tutti i dati, non me la sento di fare richieste agli uffici anagrafe o nelle parrocchie, solo per ricostruire un'albero genealogico... Il discorso è diverso se si tratta di richieste per documenti importanti.
Giovedì mi trovavo a Udine in Via Zara (l'ultima laterale sinistra di Via Cividale), ed ho cercato di spostarmi in Via del Bon, per fotografare la tua casa natale e dare un saluto ai nostri comuni amici. Ebbene... non sono riuscito a rintracciarli... Mi sono perso per strade, stradine e rotonde, tanto che quando per la seconda volta mi sono ritrovato a Laipacco, ho tagliato dritto e mi sono ritrovato a Pradamano per proseguire verso est... La prossima volta mi conviene partire direttamente da Viale Trieste...
Mandi Carlo e grazie... Aldo.

From: L.Mabel Galliussi - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 19, 2004 1:26 AM
Subject: buscando mis origenes.
Soy Lidia Mabel Galliussi
Mi padre se llamaba Juan Lazaro
Mi abuelo Juan y se que vino de Udine.-
tengo un hermano de mi padre que vive en Baiha Blanca Argentina y se llama Armando.
Un hermano de mi abuelo se que llamaba Miguel y otro Francisco.-
Me gustaria saber el origen tuyo.-
Atte.- Mabel Galliussi - Neuquen- Argentina - l.mabel galliussi

From: Andrea Nicolausig - Gradisca
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, March 18, 2004 3:21 PM
Subject: precisazione
In merito all'articolo "Viaggio oltre il Timavo" nella rubrica Appunti di viaggio, preciso che normalmente le campane al Duomo di Gradisca suonano 15 minuti prima della celebrazione. Quel giorno di due anni fa ci deve essere stato qualche inconveniente. Purtroppo essendo l'altezza del campanile molto modesta, quasi al livello delle case (quando è stato costruito, tra il 1644 e il 1666, non poteva superare l'altezza delle mura venete...), il numero delle suonate è purtroppo ridotto all'essenziale. Certo è che fino a qualche decina di anni fa anche al Duomo la "Messa Grande" era annunciata da un concerto a distesa ben tre volte prima dell'inizio della stessa. I tempi passano, e spesso la sensibilità e le tradizioni si perdono, ma ci rifacciamo nelle solennità con lo scampanio già un'ora prima e la sera della Vigilia.........
Mandi, Andrea Nicolausig, gruppo scampanotadòrs.



From: Franco Massaro - Milano
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, March 18, 2004 10:10 AM
Subject: La foto cui cilivocs!
Aldo, i mi cumplimenti con te par che biela foto chi ti as fat e chi ti as mitût ta la copertina: brau!
Mandi, Franco
ps: a fa plasei jodi chi tal stes moment a si è in 10 colegâs al sito.

From: Nicoletta Sparano - Milano
To: "aldo" <aldo@natisone.it>
Sent: Tuesday, March 16, 2004 10:17 AM
Subject: un aiuto per una traduzione!

Gentile sig. Aldo, navigando alla ricerca di qualche informazione sui canti popolari friulani, ho trovato il suo sito, che considero curioso e interessante.
Mi presento. Mi chiamo Nicoletta, le scrivo dalla provincia di Milano e, tra le mie mille attività, sto facendo un corso ai bambini delle scuole elementari sulla musica regionale italiana: una sorta di viaggio per le regioni attraverso i canti popolari. E qui arriva l'aiuto che le chiedo.
Per la regione Friuli avevo scelto un canto che mi piace molto: I me dise che il tempo xe belo. Oltre a insegnarlo ai bambini, mi piacerebbe (lo sto facendo con tutte le regioni) fornirgli una traduzione e un po' di storia del canto. Potrebbe aiutarmi?
Le riporto l'intero testo: alcune cose proprio non riesco a "tradurle"!

I me dise che il tempo xe bèlo,
xela una cana o xelo un capèlo?
I me dise che il tempo xe bon,
xela una cana o xelo un canòn?

Xela una cana, cana, cana,
Xela una cana, cana, cana;
Xela una cana, cana, cana,
Xela una cana o xelo un canòn?

I me dise che il tempo xe ròto,
xela una cana o xelo un canòto?
I me dise che il tempo xe bon,
xela una cana o xelo un canòn?


La ringrazio moltissimo se vorrà darmi una mano rispondendomi via mail al mio indirizzo.
Se poi reputa questa mail interessante da pubblicare suo suo sito, non pongo obiezioni.
Confido in una sua risposta!
Nicoletta Sparano

Cara Nicoletta, ti ringrazio per aver definito al nostro sito, curioso e interessante...
Pubblico il tuo messaggio, perchè io non sono in grado aiutarti, in quanto il testo della cantata non è in friulano ma in dialetto triestino, o giù di li...
Sperando che qualche visitatore del "natisone" ti possa aiutare, ti auguro buon lavoro e ti saluto con un ... mandi.
Aldo Taboga

From: Franco Massaro - Milano
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, March 13, 2004 12:26 AM
Subject: guarda che bello
Ciao, Franco

From: Klaus Venier - Germania
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, March 10, 2004 3:17 PM
Subject: Webseite
Ich habe ihre Webseite über Friuli angesehen und bin angenehm überrascht.
Da mein Großvater aus Friuli kommt habe ich ein bisschen ein Land kennengelernt was sie so wunderbar in Szene gesetzt haben.
Es tut mir leid das ich kein Italienisch kann da es, auch so lange Zeit her ist, aber ich bin froh darüber das es Menschen gibt wie sie alle, um auch mir
etwas von der Heimat meines Großvaters gezeigt zu haben. Ich wünsche ihnen eine gute Zeit und bleiben sie Gesund
Mit freundlichen Grüßen, Klaus Venier nebst Frau.

Caro Klaus. Ti ringrazio per le belle espressioni nei confronti del sito web e mi fa piacere constatare che la lingua differente, non è un ostacolo allo scambio delle  emozioni. Forse le lontane tue origini friulane ti hanno reso particolarmente sensibile al richiamo della terra dei tuoi avi.
Auguro un avvenire felice a te e signora, e... buone vacanze in Friuli...
Mandi, Aldo Taboga.

From: Lujan Galliussi - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, March 08, 2004 7:05 PM
Subject: Ciao dall'Argentina
Caro Aldo, Mi chiamo Lujan Galliussi, sono di Paraná, Argentina, e scrivo per inviare tanti cari saluti a tutti i miei parenti Galliussi di Remanzacco e Pradamano, anche a tutti i Devoti specialmente a Nino e Giuliano. Anche non poso dimenticare a gli amici Angelo Basso, Giuliana De Sabbata, Danira Orgnacco... a tutti!!. Pero il mio messaggio é specialmente per chiederti dati di una persona che si chiama Gianfranco Galliussi. Ho chiesto a mio zio Renato Galliussi, però non ricorda quel nome. Cerco questa persona perchè ho ricevuto un mail di un ragazzo di Miami, Stati Uniti che si chiama Gianluca Galliussi e vuole sapere qualcosa di suo padre Gianfranco. Non so se fa parte del ramo della mia famiglia, perció ti chiedo di mandarmi se sai qualcosa di questa persona che cerco.
Tante grazie e un mandi di cur par dut i furlans!! un abbracio forte dall'Argentina...
Lujan Galliussi - surubisa@hotmail.com

Mandi Maria Lujan. In un primo momento credevo tu fossi un maschio, ma poi ho ricordato che sei una ragazza 4e che forse ho visto il 2 Febbraio 2003 a Buttrio, durante uno edizione di Progetto "Y-Migrantes?", durante le quali anche tu eri una protagonista (almeno questo risulta dall'elenco degli interpreti). Prova a vedere nella pagina di questo sito all'indirizzo: http://www.natisone.it\ascoltato\ascoltato133.htm. In quella occasione ho anche registrato un CD, che rimane veramente un bel ricordo della vostra commovente rappresentazione. Mi pento di non aver effettuato una ripresa video....
Proverò a chiedere informazioni di Gianfranco Galliussi, ma credo sarebbe utile sapere almeno la data di nascita ed il paese di origine.
Porterò sicuramente i tuoi saluti a Orsaria, e a Pradamano, dato che conosco molto bene Luciano, avendo frequentato insieme la prima elementare, quando la guerra non era ancora terminata...
Visto che non possiede un computer, stò preparando una serie di stampe da inviare a tuo zio Renato, con tutti i messaggi di questa rubrica ricevuti nel 2003.
Cara Maria Luian... se hai occasione di ritornare a Orsaria, attraversa il Natisone e vieni a trovarmi a Leproso.
Mandi, Aldo Taboga.

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, March 07, 2004 10:38 PM
Subject: furlanute studiose
Mandi Aldo: Come giá ti avevo detto… Ecco la Carla!!!
Immagine scattata nel pomerigio del 5 marzo del 2004 a Bs. As. nell'entrata della Facoltá di Bochimica e Farmacia dell'Universitá di Bs. As. in occasione della tradizionale "sporcatina" fatta dalle sue amiche con motivo della laurea in Biochimica della nostra figlia Carla. (A me queste cose non piacciono, ma se vedi il sorriso di mia figlia sembra che a loro si).
La "cipria" e il "trucco" vengono conformati da farina bianca, farina di polenta, suco di pomodoro, uova fresche, coca-cola, aceto e tante altre immondizie che avevano meticolosamente preparato e nascosto vicino alla porta le sue amiche per gettarle addosso della amica-vittima.
Appena dopo un lungo bagno di piú di mezzora, Carla ha ripreso il "standard" normale di civiltá. Poi la festa nell'appartamento di Bs. As.
Oggi domenica abbiamo fatto la festa nº 2 qui a Campana., con la presenza di amici e parenti.
In due anni tocca al nostro figlio Sergio.
Sono contento dei miei figli Aldo, contento come un cane con due code. Perché hanno capito, sin da bambini, le regole di vita che emanano della nostra millenaria cultura friulana. Sforzo, sacrificio, onestá, volontá. Nientaltro...
Mandi Aldo e tenti cont... Carlo Zilli

Mandi Carlo. Oggi 8 Marzo, giorno dedicato alle donne, mi sembra giusto rendere omaggio e fare i complimenti a Carla, la "brave furlanute studiose", della quale giustamente puoi essere orgoglioso. Certo, l'hanno conciata per le feste molto bene i suoi amici, ma non devi dare molta importanza, dato che sono cose che usano fare in quasi tutto il mondo... si tratta appunto di gesti gogliardici... Dopo tanti anni di studio e sacrifici, un pizzico di pazzia ci vuole proprio...
Mandi Carlo e complimenti anche a te... Aldo.

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 06, 2004 4:53 PM
Subject: Felicitazioni al sig. Farneda
Mandi Aldo: Ho letto con allegria che un imprenditore veronese il sign. Farneda ha preso l'iniziativa di far conoscere i vini argentini in Italia. E brindo per il suo sicuro esito, dato che il vino Argentino di oggi, puo vendersi ovunque data la sua grandissima qualitá.
Sú di questo non si puó fare a meno di segnalare che certo nazionalismo malinteso (di cartone direi io) di certi paesi e di tanti dei suoi abitanti, (cosí impregnati di intensissima colloratura parrochiale) che tendono a pensare leggermente che non c'é cosa migliore al mondo che quello che si ha in regione e che rimane alla sua comoda portata di mano.
L'anno 95 feci un invio postale di due bottiglie di buonissimi vini argentini e di un kilo di "dulce de leche" (dolce di latte) al nostro cugino Remigio (che tu conosci bene Aldo) di Udine. Ma quello che arrivó nelle sue mani non era giá il bell presente da noi inviato. Era un rarissimo pasticcio di vetri, cartone e dolce di latte, tutto ben arrugiadato con il buonissimo vino argentino andato malamente perso.
Sembra che, come premio alla mia "arditezza", i controllori italiani ¿della dogana?, o del ¿ufficio postale? (veri "guardiani talibani" della "rivoluzione protezionistica" del commercio italiano) in qualche momento, lasciarono cadere a terra il tutto, conseguendo, cosí, allontanare "il maléfico" e mantenere incolume il proverbiale buon palato friulano del nostro parente, evitando la sua contaminazione con prodotti non italiani.
Qui viene al caso di chiedersi: ¿cosa potrebbe essere accaduto se nostro cugino assagiava un bicchiere di vino argentino e trovava buono il suo gusto? Se qualche volta verrá a trovarci in Argentina, ¿offriremmo lui vini italiani? E se torna in Italia e dice ch'é rimasto innamorato di un malbec "Latitud 33º" che invece di vino sembra un elisire? dovremmo lavare lui il cervello la gola ed il palato appena sbarcato a Ronchi dei Legionari?
Se la maggioranza dei viticoltori di Argentina sono italiani (e s'intende che questi si lo sanno fare il vino ¿o no?) o portano cognome italiano...verbigrazia: Toso, Graffigna, Gargantini, Giol, Recoaro, Polenta, Tomba, Ruttini, Bianchi, Strólogo, Cicchitti, Canale, e centinaia e centinaia ancor che non viene al caso nominare, ¿perché pensare che un vino non italiano fatto da italiani, non possa essere giá non solo buono, ma di qualitá per fino superiore (ed io di vino me ne intendo abbastanza, ouh) a qualche nostro vino italiano? Perché privare a una persona che ama il vino senza frontiere, di bere quello che intende é del suo gusto senza importare la provenienza?, perché proteggere a chi non sa farlo buono e di qualitá?
Forse il signor Della Schiava che abita nel Cile, potrá sostenere con conoscenza che questo che ti dico e perfettamente applicabile a la nostra regione dove si dice: "El mejor vino del mundo es chileno" o "El vino argentino es mejor que el chileno".
Lasciamo che ognuno decida per sé quale vino vuole bere e mettiamo da parte il nazionalismo di cartone.
Saluti a tutti.
PS: Ieri pomerigio, all'Universitá di Bs. As. mia figlia Carla affrontò l'ultimo esame laureandosi in Biochimica. Siamo contenti.
Un'altre furlanute "sucje fine" che nus fâs restá ben pal mond.
Mandi e ariviódisi. Carlo Zilli

Mandi Carlo. E' quasi la mezzanotte, e finalmente ho trovato lo spazio per rispondere in qualche modo al tuo messaggio.
Non voglio entrare nel merito delle tue osservazioni, e ti dico solamente che ho pubblicato il messaggio di Marco Farneda, proprio perchè il suo mi è sembrato un gesto temerario... Ci vuole coraggio per voler vendere vino argentino, in una zona dove il vino viene prodotto in abbondanza, e si continua a spianare colline e qualsiasi spazio erboso per impiantare nuove vigne, mentre il prezzo del vino aumenta in modo vertiginoso... Perciò, visto che non solo noi friulani siamo capaci di produrre vino buono, ben venga la concorrenza straniera... Comunque, non essendo un esperto in materia, l'argomento finisce qua...
Oggi ho viaggiato tutta la mattinata accompagnato da una incessante pioggerellina, che mi ha disturbato ogni volta che avevo la necessità di scattare una foto all'esterno. A San Quirino (nord di Pordenone) sui tetti e sulle auto in sosta, c'era ancora qualche centimetro di neve, ma non faceva freddo.
Questa sera invece andremo sicuramente sotto zero, perchè è arrivata la bora, che in questa zona arriva da nord-nord-est, sfioranto Castelmonte...
Ora chiudo la baracca e vado a dormire. Ciao Carlo e... continua a monitorare il natisone... Mandi da Aldo di Levrôns.
PS) Ho ricevuto il tuo nuovo messaggio, ma questa sera non lo pubblico, perchè è troppo tardi.

Messaggio per Guido Zanetti - Kingston
     Mandi Guido. Ho messo insieme queste quattro righe per descrivere quali tecniche utilizzo io nelle mie produzioni video, anche se le mie esperienze non sono molte, dato che sono molto impegnato su altri campi... Ho voluto inserire il messaggio scritto per te in questa rubrica, perchè potrebbe interessare anche per altre persone che leggono "il natisone" e che si divertono a pasticciare con le nuove tecniche video digitali. Almeno nella prima fase, non è importante la differenza tra il vostro NTSC e il nostro PAL, in quanto la produzione finale riguarda quasi esclusivamente video da riprodurre con il normale PC e utilizza il normalissimo Windows Media Player.
Altre scelte riguardano esclusivamente se si decide di produrre un video da vedere con la TV, ed in questo caso bisogna stabilire lo standard, tenendo conto del rapporto delle dimensioni dello schermo che per la TV è un rapporto larghezza-altezza di 4:3 (cioè 1.25), diverso da quello video VGA che è 1.333 del computer.
     Non so che programmi usi per travasare il filmato dalla telecamera digitale al computer, dato che il software per farlo di solito è in dotazione alle telecamere stessa, ma esistono diversi programmi più sofisticati, che però costano un sacco di quattrini. Per il nostro uso amatoriale, possiamo risolvere il problema anche con programmi free...
     Per avere buoni risultati e stabilito che il video sorgente deve essere di buona qualità, dalla telecamera il segnale digitale con collegamento FireWire IEE1394, deve essere travasato nel computer con una buona risoluzione, che nel nostro caso è: Standard PAL video (4-3 interlaced); 48 khz (16 bit) audio; Frame Size 720 x 576; Frame Rate 25; Quality 100%
Praticamente, per 30 minuti di filmato produce un file in formato AVI di circa 7 Gb. In questo modo il filmato può essere elaborato, con tagli ed incollaggi (piuttosto laboriosi) per preparare le singole sequenze. Alla fine i singoli pezzi verranno incollati nell’ordine voluto per mezzo di vari tipi di dissolvenze, introducendo i titoli di testa ed in coda ecc ecc… Volendo, alla fine si può aggiungere o miscelare una colonna sonora. Visto che i miei video non hanno uno scopo commerciale, io ho sempre preferito utilizzare l’audio originale.
     Alla fine si procede con il rendering...? o “incollaggio finale”, che impiega diverse decine di minuti che dipendono dalla “potenza” del computer.
Alla fine abbiamo un video perfetto (per modo di dire) e pronto per essere convertito in MPG o riversato in un videoregistratore per produrre una cassetta VHS (nel nostro caso con standard PAL).
     Resta comunque sempre un file che occupa molto spazio. L’unico sistema per conservarlo alla massima qualità e pronto per essere utilizzato in epoche successive, è quello di riversarlo di nuovo nella telecamera e registrarlo su MiniDV.
     Per produrre il video in formato MPG, bisogna stabilire quale fattore di conversione adottare per trovare un compromesso tra qualità-durata-spazio.
Fin'ora non ho dedicato tanto tempo alla sezione video, ma dagli esperimenti che ho effettuato, ho trovato una formula molto soddisfacente, che mi permette di produrre 30 minuti di video MPG-1 con una risoluzione molto buona a schermo grande (non a schermo piccolo ingrandito), con un settaggio: MPG-1; Size 720 x 576; Aspect ratio 1:1 (VGA); Frame rate 25 fps
     Il file risultante è di circa 700 Mb e quindi può essere comodamente caricato su un normale CD.
Nei giorni scorsi ho elaborato il video prodotto il 21 Agosto 2001, in occasione della serata che gli amici di Leproso e dintorni, hanno dedicato a Walter Cibischino, tagliando in alcune parti il filmato e portandolo dai 45 originali, a 30 minuti di video a buonissima qualità.
     Una curiosità… tempo fa, ho convertito da AVI ad MPG un filmato di oltre un’ora, l’ho fatto partire alle due di notte ed alle sette di mattina il cursore di avanzamento mi segnalava ancora un’ora e mezza di lavoro…
     Come vedi, il mio AMD Athlon 1,10 Ghz, sta diventando una lumaca.
     Nei prossimi giorni ti spedisco un CD e così ti renderai conto di persona dei buoni risultati.
Mandi Guido e saludimi tant Catine. Aldo.

From: EzioPrs@aol.com
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 06, 2004 11:32 AM
Subject: www.friulaniemigrati@.it
Ven a cjatanus sul sito www.friulaniemigrati.it
Al sarà un plase par no e o sperin ancje par te.
Mandi, Ezio

Mandi Ezio. Complimenti, bello in sito e sono contento di esserti stato utile per renderlo uditivamente più piacevole...
Avrei qualche suggerimento nella gestione delle GIF....
Non sapendo chi sei, non posso contattarti direttamente...
Mandi. Aldo

From: Marco Farneda - Verona
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Thursday, March 04, 2004 4:55 PM
Subject: vini argentini
Salve, ho letto on line quanto di bello fate e visto che da un anno a questa parte mi sono imbarcato nell'avventura di
importare e distribuire in Italia i vini argentini, volevo solo comunicarvelo.
Manca mai che possa interessare a qualcuno.
Distinti saluti,Marco Farneda
presidente MARCOSUR Trading Srl
Via don G. Bertoni 13 - loc. Bure
37029 San Pietro In Cariano (Verona) Italy
tel.+39.045.6800369 fax 045.6834203
mobile +39.348.1548289
P.IVA 03330120233 REA VR 327720
E-mail : m.farneda@marcosurtrading.com
www.marcosurtrading.co

Caro Marco. Non è nostra abitudine pubblicare simili messaggi, ma in questo caso crediamo sia giusto augurarti buon lavoro.
Mandi, Aldo Taboga.

From: Flavio della Schiava - Cile
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Monday, March 01, 2004 7:56 PM
Subject: Suggerimento per Sebastian Trabucco ( Argentina)
Mandi Aldo:  ti scrivo per aiutare Sebastian alla ricerca del suo antenato.
So che parla italiano ma per una migliore sua comprensione gli scrivo in castellano (spagnolo).
Sebastian tu puede ubicar tu antepasados mediante varios caminos (entre otros):

Aldo spero aver aiutato, assieme alla tua buona volontà, a questo nostro " fi di furlan " ; stami ben e...cir di gujâ ai balons di nêv cui toi amîs come cuand fantat !
Mandi, Flavio.

Mandi Flavio. Ti ringrazio per il tuo aiuto al "fì di furlan". Ogni contributo può essere prezioso in questi casi. Di solito invio gli indirizzi postali ed i numeri telefonici dei Comuni in questione, anche se si riferiscono a regioni diverse dalla nostra. In questo caso specifico, ho già l'indirizzo postale di Sebastian, perchè ho incaricato un'amico di effettuare direttamente le ricerche a San Giovanni al Natisone e sono in attesa di notizie. Naturalmente, non sempre è possibile farlo, anche perchè molte volte non viene specificato nemmeno la regione di partenza dell'emigrato...
Per le palle di neve, nella nostra zona niente da fare... Mi sarebbe piaciuto due giornI di blocco totale con 50 cm di neve...
Si son visti cadere fiocchi grandi come lenzuola, ma a terra non è rimasto niente di niente...
Mandi Flavio e... continua così... Aldo.

From: Walter Cibischino - Canada
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, February 29, 2004 12:06 PM
Subject: Italians Leggi e poi capirai...
Leggi e poi "ci" capirai di piu'.
Tenti cont Mandi, Walter
http://www.corriere.it/solferino/main_sever.shtml

Ehi voi della Fortezza Bastiani International!
Caro Beppe, dal giorno in cui abbiamo lasciato l'Italia sono passati tanti anni, migliaia di ore passate in aereo e migliaia di trascorsi a calpestare altra terra, ascoltare altre lingue e masticare altro cibo. Molte volte in questi anni abbiamo cercato di percorrere a ritroso il nostro cammino di fuga, tornando a bussare alla nostra terra materna e sperando ogni volta che nostro padre sacrificasse per noi il vitello più grasso. Ma soprattutto, non abbiamo mai cessato di filare il filo rosso che ci lega agli amici rimasti a casa. È un filo sfibrato, che ogni tanto minaccia di rompersi e che ogni volta dobbiamo correre a riannodare in un impeto di fiducia e di buona volontà.
Ecco la domanda che ci inquieta: perché coloro che rimangono riescono a dimenticare così facilmente, mentre per noi, che voliamo a migliaia di chilometri e viviamo a molte ore e decine di gradi di differenza, la nostra terra e chi la abita ci sono più vicini al cuore della camicia che indossiamo? Perché, se non siamo noi a comporre i numeri, il telefono tace per mesi e talvolta per anni? Perché vi è così difficile calcolare un fuso orario, mentre per noi è ormai banale? Perché pensate che "ci siamo dimenticati" quando sapete benissimo che 90 numeri su cento nelle nostre rubriche telefoniche cominciano con un +39 mentre nella vostra solo il nostro, e pochi altri, cominciano con un doppio zero? Che cosa vi fa credere che non ci manchiate? Che cosa vi fa credere che ormai non contiate più niente, perché ormai chissà quali marciapiedi dorati calpestiamo, e in chissà quali ville hollywoodiane abitiamo, e chissà quali uomini e donne sfolgoranti e fascinosi popolano le nostre giornate? Perché credete che l'espatriare ci abbia reso immuni al dolore, alla nostalgia, alle solitudine e alla debolezza, quando è vero il contrario? Perché continuiamo a spendere patrimoni per chiamarvi tutti, ad uno ad uno, solo per sentirci dire: "non ti fai mai sentire!", oppure "che fine hai fatto, sei scomparso!" e via su questo tono? Perché continuate a credere che tutto il mondo sia caldo, sicuro ed accogliente come il laghetto sul quale continuate a cabotare? Certo, il mondo lontano da casa non è sempre inospitale e freddo. Ma lo diventa quando si rompe quel filo rosso, del quale noi sembriamo avvertire il bisogno molto più di voi. Alberto Mario DeLogu 

Bellissima lettera, da meditare. Aggiungo solo questo, caro DeLogu. Non è una spiegazione, ma un sospetto. L'Italia, da qualche anno, è perduta nella contemplazione del proprio ombelico. I nostri problemi - politici, economici, sociali - ci sembrano così tanti, gravi e complessi da non lasciarci tempo per altro (o altri). I nostri divertimenti - sportivi, televisivi - sono così estenuanti che non pensiamo ad altro. La nostra vita personale e professionale è una corsa a ostacoli (piccoli, magari; ma stancanti). Il nostro radar s'indebolisce; e chi s'allontana tende a svanire. Se pensassimo davvero all'Europa, all'America o all'Oriente sentiremmo anche il respiro dei nostri connazionali che ci abitano. Ma non lo sentiamo: voi siete i tenenti Drogo del nostro Deserto (mentale) dei Tartari. Ecco perché una rubrica come "Italians" piace e funziona: perché avvicina cose e persone lontane. Perché scalda il cuore, insomma. La mente, segue.
Beppe Severgnini - http://www.corriere.it/solferino/main_sever.shtml

Mandi Walter. Mi avevi già segnalato la rubrica "Italians" che Beppe Severgnini tiene sul sito www.corriere.it, ma me lo ero perso. Ora l'ho linkato ai "preferiti" ed ogni tanto andrò a dare un'occhiatina.
Effettivamente è una lettera toccante e amara quella di Alberto Mario DeLogu, ma forse l'ha scritta in un momento particolarmente negativo e quindi il discorso non va generalizzato.
Almeno per quello che mi riguarda, nel territorio che mi circonda ed in quello che ho occasione di monitorare nel corso delle peregrinazioni nei paesi del Friuli, l'emigrante è sempre considerato con il massimo rispetto, anche perchè è un dramma che ha colpito tutte le famiglie negli ultimi 100-150 anni.
Purtroppo non tutti hanno trovato quello che speravano. A volte mi commuovo al pensiero di tanti anziani che hanno chiuso per sempre i loro occhi senza poter realizzare il più grande sogno della loro vita... rivedere il loro paese natale. Ma forse è stato un bene, perchè hanno evitato la delusione di trovare un Friuli irriconoscibile.
In questi giorni ho riversato nel computer il filmano girato da Gianpietro, che ci vede in festa nella Sede dell'Associazione Calcio "Azzurra" del campo sportivo del Comune di Premariacco. Ho potuto rivedere la gioia schietta e sincera sui visi dei miei e tuoi paesani, orgogliosi di lasciare un bel ricordo a loro amico emigrante Walter Cibiscino, il furlan di Cjasteons...l
Il video in formato AVI alla massima risoluzione, è di 10 GB, ma lo convertirò in MP2 per metterlo in un DVD per non tagliare niente dei 40 minuti di durata. Poi ne preparerò uno di 30 minuti per contenerlo in un normale CD.
Per lasciarti in allegria, ti accludo un'estratto audio, colto all'inizio del filmato del 21 Agosto 2001, e ti assicuro che tutti gli amici presenti quella sera (meno qualcuno che non c'è più), ti ricordano con tanto effetto.
Un caloroso mandi, da tuo amico furlan di Levrôns, Aldo.


 

From: Giovanni Paoloni - Orsaria
To: Taboga Aldo
Sent: Friday, February 27, 2004 6:58 PM
Subject: Rubrica "I vostri messaggi"
Grazie ragazzi del Gruppo Giovanile Orsaria (G.G.O.) per aver anche quest'anno organizzato TENDANZA, magnifica festa di carnevale.
I miei complimenti vanno a questa associazione che da 10 anni con questa iniziativa riesce a coniugare il divertimento con la solidarieta'.
Distinti saluti. Giovanni Paoloni (Jenco)

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, February 22, 2004 3:18 AM
Subject: Mandi
Mi ha fatto piacere il tuo messaggio, che conferma la tua buona salute e che il dottore... non ti vuol vedere per tre mesi... Bene, dovresti essere contento perchè  anche la foto conferma che sei in buone condizioni. A Villa Marconi, (casa di lunga degenza per anziani), conosco molti della nostra età che sarebbero contenti di  essere nei tuoi panni, perciò stai contento ed apprezza ogni giorno che viene.
Il mese di Febbraio qui in Canada è stato sicuramente il peggior mese dell'anno, non solo per il freddo, la neve, le giornate corte, condizioni non molto propizie per chi soffre di artrite (e qui ci sono molti). L'artrite non debilita soltanto il corpo, con dolori e sintomi orribili, ma anche la mente.
L'anno scorso in questo periodo ero in Tailandia, sotto un sole splendente e temperature a +35, l'acqua del mare era tiepida e ti dava l'impressione di fare il bagno in una piscina idromassaggio. Le migliori condizioni per chi soffre di artrite.
Durante quest'ultimo mese, anche il mio hobby e rimasto in sospeso. Ho scattato poche foto con la mia digitale, mi sono limitato fare qualche foto in casa per provare la potenza del flash, che è soddisfacente in ambienti con soffitti bassi, mentre in stanze con soffitti alti, per esempio una chiesa, richiede un flash esterno e potente. In ogni modo si sapeva già tutto questo.
Sono pienamente d'accordo con te a proposito del cammino della vita di tutti noi. Tutto questo mi ricorda un libro che ho letto, intitolato "Passages" passaggi nella vita. Interessantissimo leggerlo. Se lo trovi scritto in italiano leggilo perchè ti dara' una miglior visione del futuro che ci resta!.
Mandi Aldo e salutami tutti i "batticarton" e particolari ai tuoi vicini di casa e tuo cugino. Walter
PS Come sta Natalino è tanto che non ho sue notizie.

Mandi Walter. Vedi che ho ragione io... Il tuo messaggio era concentrato prevalentemente sull'artrite. Per fortuna io non ne soffro, d'altra parte ne ho già troppe di

rogne... Eppure ce ne sono "vecchietti" della nostra età che sono arzilli come dei giovanotti... e ne ho ammirati parecchi Domenica scorsa alla festa degli "amici di Vetren", che ballavano in valzer (e non sono), leggeri come piume...!
Caro Walter, è tempo di carnevale ma è come non ci fosse... a parte che sia ieri che oggi ha piovigginato tutto il giorno, ma anche il giovedì grasso di quest'anno, non si è presentato alla porta nessun bambino in maschera. Non resta che consolarci con i ricordi del tempo passato, come abbiamo fatto oggi nell'osteria, dove ho incontrato Fredo Borgnul, un tipico personaggio orsariese, che trova sempre l'occasione per inventarsi qualche rima... Probabilmente ti ricordi che Orsaria era famosa per la sua "Mascherata", ma tutti i tentativi per farla risorgere, sono miseramente falliti... Tra le cause più importanti sono le complicazioni per rispettare tutte le norme di sicurezza antinfortunistica ed una miriade di tasse e balzelli che scoraggiano qualsiasi gruppo di volenterosi. La stessa fine stanno facendo le tradizionali "sagre paesane", che per sopravvivere hanno dovuto cambiar pelle come il camaleonte, trasformando le piazze paesane in assordanti discoteche.
Per quanto riguarda i Gloazzo, Clelia sta bene ed anche Natalino si stà riprendendo molto bene dopo la complicata operazione che ha dovuto affrontare.
Quindi, caro Walter, cerchiamo di tenere duro e godere di quei pochi squarci di luce che la vita è ancora in grado di offrirci.
Un salûl dal Friûl, il tô amî Aldo.

From: Bruno Corva - Cavasso Nuovo
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, February 21, 2004 11:44 AM
Subject: 21/2/04. Data memorabile.
Da parecchio tempo mia figlia Claudia si lamentava che il collegamento ad internet era troppo lento, e dato che anche a Cavasso e arrivata la linea ADSL, mi ha convinto a stipulare un abbonamento di 20 ore al mese di consumo.
Non contenta, con la scusa che la mia macchina fotografica è troppo antiquata, mi ha ordinato per internet una fotocamera digitale C-350 ZOOM - OLYMPUS, 3,2 Mega Pixel. Zoom ottico 3x, digitale 3.3x. Scheda di memoria XD da 16 Mb.
Mi ricordo che quando eravamo assieme con Paolo e Elio all'Edelwais alla Madonna di Strada, mi avevi offerto la tua macchina fotografica, ma avevo detto di no perchè non avevo disponibilità finanziarie. Ora, grazie a mia figlia, sono nelle identiche condizioni.
Aldo sono molto contento che dopo quella visita a Udine, abbia migliorato le condizioni di salute...
L'importante per tutti noi che Tu rimanga in salute! mandi mandi corva*

Mandi Bruno. Sono contento che tua figlia "ti abbia consigliato" di dare quei due importanti passi per modernizzare le attrezzature... Fortunato tu, che a Cavasso Nuovo è arrivata ADSL... purtroppo a Premariacco non se ne parla proprio. Pensare che che è arrivata a poche centinaia di metri da casa mia, nella Zona Artigianale Sud, che si trova sotto la rete urbana di Manzano.
Complimenti anche per l'acquisto della C-350 Olynpus... ho visto le caratteristiche e posso dirti che con quella fotocamera potrai fare grandi cose...
     Fotografie 2.048 x 1.536 SHQ 6 fotografie circa.
     HQ
20 fotografie circa.
     1.024 x 768 SQ1
76 fotografie circa. (questa è una buona scelta)
     640 x 480 SQ2
165 fotografie circa.
Non ti consiglio di impostare la cattura a 640 x 480, perchè le immagini risultano di scarsissima qualità...
Appena la neve si ritira un pochino verso nord, verrò "dilà da l'aghe" per arrivare per la Messa a Tramonti, così avremo modo di ritrovarci a bere un goccio insieme ad Elio (se non sarà ancora arrabbiato con me).
Mandi Bruno, e... buona salute anche a te... Aldo Taboga.

From: Giovanni Paoloni - Orsaria
To: Taboga Aldo
Sent: Saturday, February 21, 2004 9:55 AM
Subject: Per la rubrica "I vostri messaggi"
Caro Aldo, Quinto e Metella di Orsaria (quelli delle nozze d'oro) ti ringraziano per lo spazio che hai dedicato loro sul tuo splendido sito, e ribadiscono la loro riconoscenza per la simpatia e le parole d'affetto che hai aggiunto alla fine. Quinto e Metella sposi dal 1954.
Giovanni Paoloni (Jenco)

Messaggio per Walter Cibischino - Ottawa
Mandi Walter. Questa sera mi sono fermato nell'osteria per consueto tajut, ed ho incontrato i soliti" "baticarton". Hanno interrotto per un attimo il loro "impegnativo lavoro", per posare e salutarti con simpatia.
Non ho più avuto notizie del tuo nuovo acquisto, dato che non hai inviato nemmeno una foto, con la nuova C-5060. Per il momento, io ho utilizzata la mia (anzi dell'Associazione), solo come riserva per prove comparative. Quando sarà il momento, la userò come strumento di lavoro...
Spero che la tua salute tenga bene. Da parte mia, posso dire di essere appena uscito da un brutto periodo di disturbi che cominciavano a diventare preoccupanti. Era dai tempi del viaggio a San Andrat del Cormor (quindi più di due mesi), che non riuscivo a guarire da una tosse stizzosa che resisteva malgrado vari cicli di aerosolterapia, antibiotici e pastiglie di vario genere. Quando sembrava avessi risolto il problema, bastava che metessi il naso fuori dalla porta che tutto ricominciava daccapo. Devo confessarti che ero molto preoccupato, perchè mi tornava in mente il periodo che ha preceduto il mio doppio ricovero in terapia intensiva, del quale scriverò in altro momento. Preoccupato ed infastidito da rumori di fischi e fischietti provenienti dai  miei scassatissimi polmoni, Giovedì 12 Febbraio, senza fissare appuntamenti mi sono presentato presso l'Unità Operativa di Pneumologia Riabilitativa del Gervasutta di Udine, rimanendo in attesa che qualche paziente mancasse all'appuntamento prefissato. Il caso volle che si rendesse libero il Primario del reparto dott. Peratoner, che mi conosce fin dai miei "tempi più bui". Mentre il dottore creava la mia scheda nel suo computer, visibilmente teso (come si può vedere nella foto), gli ho chiesto: Cosa dice dottore, sono forse arrivato al capolinea? Il dottore si è girato guardandomi da sopra gli occhiali, esclamando... ma Taboga, che cosa dice...!
Per farla breve, dopo un piccolo prelievo di sangue, e qualche pacca sulla schiena per auscultare gli echi provenienti dall'interno, il dottore sentenzia che tutto è nella norma, mi prescrive un a serie di medicinali e mi dà appuntamento fra tre mesi...
Due tre giorni dopo l'inizio della cura, fischietti e strumenti vari sono spariti, le difficoltà respiratorie si sono notevolmente attenuate, tanto che oggi ho tentato di  contattare telefonicamente il dott. Peratoner per ringraziarlo, ma in quel momento era occupato. Ritenterò nei prossimi, in quanto trovo giusto informarlo che la sua cura ha funzionato perfettamente.
Questi sono i fatti caro Walter... a proposito... hai notato che i discorsi tra le persone cambiano con l'età???
I bambini tra loro parlano di figurine, ed altri giochi (ora di video-games);
per i giovanotti l'argomento principale sono le di ragazze;
dopo sposati l'argomento prevalentemente è lo sport o si vantano per qualche avventuretta (gonfiata) extra...;
arrivati alla mezz'età, l'argomento principale è la politica, o i contributi per la pensione;
Caro Walter, alla nostra età si parla di cervicali, prostata, pressione minima e massima, e di medicinali vari... Ed intanto il tempo passa...!
Coraggio... Mandi furlan di Ottawa, ti salude il tô amî Aldo di Levrôns.

From: Sebastián Trabucco - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, February 19, 2004 6:29 AM
Subject: Domanda...
Ciao Aldo, scrivo dall'Argentina, il motivo è vedere se esiste alcuno possibilità che possa ottenere specialmente i verbali di battesimo di mio bisnonno Giacomo Buiatti nato tra 1868 e 1869 in San Giovanni al Natisone in quell'entoces San Giovanni di Manzano (Villanova). Qualunque informazione gli ringrazierebbe per lui.
Sebastián Trabucco Buiatti

From: Bruno Corva - Cavasso Nuovo
To: ALDO TABOGA
Sent: Tuesday, February 17, 2004 7:31 PM
Subject: Fw: 17/2/04* si parla di Fanna.
Una notizia che pochi sanno è che presto a Fanna, la strada dalla S.S.464 al santuario della Madonna di Strada cambierà nome: non più via Mistris ma bensì via Padre Fedele da Fanna (Giorgio Maddalena 1833 - 1881), le cui spoglie riposano nella chiesa parrocchiale di Fanna. Prima riposavano a Venezia, il ritorno a Fanna era stato voluto dalle precedenti amministrazioni comunali del Sindaco Crucitti Annunziato.
Ma perché non parliamo di più di Fanna? salve corva*

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, February 16, 2004 2:20 AM
Subject: Furlan curiôs
Un'altre volte ió Aldo: Mi par ch'é ié qualche robe che no vá ben sul dizionari Italiano-Friulano. Al dovaréss essi ancje furlan-talian; e ti dis parcé: Ho soi daûr a lei (par enesime volte) il libri di Zorut (un ver tesaur dal 1875 stampâd a Udin che mi e stâd regalât di un cjarniel di Tumieç e che mi a permetûd di léi, quand ch'o vevi 20 agns, par prime volte, Plovisine...) e leint, un pôc cá un pôc lá, come che ti disevi, mi cjati un'altre volte cun tun viers che simpri mi ha incuriosiit: "Il cjalzumit".
Nissun furlan di cá al é mai stât bon di dimi se ch'al ûl di o se ch'al é un cjalzumit. E come che no pues cjatâlu tal dizionari Italiano-Friulano parcé che nol é "viceversa" o speri che qualchi furlan plui scuelat di me in lenghe furlane mi gjavi fûr di chest intric. La peraule e ié dute vuestre.
Mandi di cûr a ducj. Carlo Zilli

Mandi Carlo e grazie per il tuo solerte "servizio di traduzione on-line", ma anche per i tuoi messaggi scritti in friulano, che mi danno lo spunto per addentrarmi in discorsi legati al Friuli, alla sua lingua ed alle sue usanze e tradizioni. Purtroppo io sono costretto a risponderti in italiano, anche se parlo in friulano dalla mattina alla sera... Per quanto riguarda la parola "cjalzumit", avevo già avuto modo di meravigliarmi, quando in occasione di una serata friulana, si sosteneva che "Il cjalzumit" era quella persona che girava i paesi riparando un po di tutto, dagli ombrelli, pignatte e sopratutto affilava coltelli e forbici. Nei nostri paesi, "Il cjalzumit" era "Ustin spadapurcitis", quel simpatico omone che arrivava da Cividale in sella con una grossa Moto Guzzi, e castrava maiali, maialini, vitelli ed altri piccoli quadrupedi. Ricordo che mentre era impegnato al tavolo operatorio (di solito una balla di paglia), teneva sempre ben stretto tra i denti il bocchino che gli permetteva di tenere il fumo della sigaretta lontano dagli occhi. Dopo aver consumato qualche metro di spago per suturare i fendenti che il suo rasoio effettuava su quelle povere bestie, si sedeva volentieri davanti ad una brocca di buon vino e di qualche fetta di salame o formaggio. Ricordo anche che le giovani contadine che poco prima erano state costrette a fargli da "assistenti infermiere", dovevano sempre stare all'erta, perchè "Ustin spadapurcitis" allungava volentieri la mano per dare un pizzicotto o una pacca sul sedere alle malcapitate che gli capitavano a tiro. Non puoi immaginare le complicate manovre per far girare quel grosso volano a disco, premendo con tutto il suo peso sul pedale della "messa in moto", che solo dopo una decina di tentativi e qualche "pistolettata" eruttata attraverso il grosso tubo di scappamento, finalmente il potente motore cominciava a girare. Montato in sella e infilatosi il casco di cuoio, Ustin raggiungeva il luogo della successiva serie di interventi, il più delle volte distante solo poche decine di metri.
Questa sera, prima di accingermi a scrivere queste righe, ho telefonato al nostro amico e socio-collaboratore Walter Peruzzi, che ha chiarito nei dettagli il "nostro" dilemma... "Il cjalzumit" era quello strano personaggio che girava i paesi del Friuli, con in spalla una cassetta di attrezzi vari, che gli servivano per fare un pò si tutto, dall'arrotino allo stagnaro o al riparatore di ombrelli, trasformandosi all'occorrenza anche in una specie di veterinario.
Più tardi il servizio veterinario era stato regolarizzato e gestito dai Comuni o dalle Province, mentre gùos, uzafuarpis e stagnàros, hanno continuato a girare in lungo ed in largo il Friuli fino a qualche anno fa...! Ho ancora l'eco della cantilena che una delle ultime mitiche figure di arrotino, recitava bussando alle porte delle case: Veso fuarpis, obmrenis di comedà...! Ma al centro del paese non c'era quella strana bicicletta che si trasformava in officina e gli permetteva di "guare" forbici e coltelli, ma la sua utilitaria che lo riportava a Cividale, dove in uno sgabuzzino del negozio gestito dalla moglie, affilava forbici e coltelli utilizzando una moderna mola smeriglio elettrica. Ora, quando le forbici non tagliano più, se ne compra un paio nuovo.
Controllando l'orologio, mi sono accorto che per scrivere queste quattro righe "ho bruciato" la serata, e quindi mi conviene chiudere la baracca, anche se ho un concerto ed una messa "da elaborare". Ma domani è un'altro giorno...!!!
Carlo, ringraziandoti ancora una volta, ti raccomando... continua a scrivere...
Mandi, Aldo.

Caro Aldo, ti sarei infinitamente grato, se riserverai un piccolo spazio (ai miei vecjos), che fra qualche giorno festeggeranno il 50° anniversario del loro matrimonio.
Quinto Paoloni e Metella Orgnacco, si sposarono nella parrocchiale di Orsaria, alle 7 di mattina del  20 Febbraio del 1954. Dal 1956 al 1966 emigrarono in Piemonte, inizialmente a Biella e poi per un lungo periodo a Ivrea, allacciando rapporti di fraterna amicizia, legami che perdurano nel tempo. Con l'occasione vogliono ringraziare tutti coloro che all'epoca gli aiutarono nella loro avventura di emigranti.
Anche se la distanza non era incolmabile per brevi puntate nel loro paese d’origine, dopo dieci anni di permanenza lontano dal Friuli, la nostalgia li ha riportati nella loro Orsaria.
Ora che vivono da nonni felici, vogliono festeggiare l’ambito traguardo delle “Nozze d’Oro”, con il figlio Giovanni (Jenco) la nuora Raffaella, e le adorate nipotine Ludovica e Syria.
Ti aggiungo ancora alcuni dettagli per spiegarti che i miei genitori si sono sposati alle 7 di mattina, non perché si trattava di un “matrimonio riparatore”,  ma era semplicemente un’espediente per “risparmiare” il pranzo di nozze, concentrando i festeggiamenti alla cena serale. Pertanto, dopo la cerimonia religiosa, partenza in taxi per viaggio di nozze in quel di… Udine…! Alle ore 20 rientro a Orsaria in taxi provenienti dalla stazione di Buttrio, inizio festeggiamenti con cena e scherzi di ogni genere fino alle ore 7 del giorno successivo, giusto in tempo per addobbare l'altar maggiore con il classico mazzo di rose bianche della sposa, prima della Messa.
A quei tempi, le malcapitate che disgraziatamente… “perdevano l’onore”, dovevano presentarsi davanti all’altare alle 5 di mattina…!
Mandi e grazie, Giovanni Paoloni (Jenco).

A Quinto e Metella, tanti auguri anche a nome degli amici del "natisone", promettendo spazio in questa rubrica anche per le "nozze di platino".
Evviva gli sposiii...!!!! >>>>

From: Loretta, del Gruppo Vocale Euphonia
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, February 14, 2004 2:08 PM
Subject: ringraziamenti e complimenti...
Gentilissimo signor Taboga... sono la presidente del gruppo vocale Euphonia di S.Pier d'Isonzo, che, il giorno 7 febbraio ha partecipato alla Rassegna Corale organizzata dalla Corale Sinphonya di Griis-Cuccana. A nome del mio gruppo volevo ringraziarla e complimentarmi con lei per il bellissimo lavoro che sta svolgendo e farle i complimenti per il suo sito, davvero bello ed interessante....ce ne fossero persone così appassionate e solerti come lei!!!!!
Un grazie davvero di cuore... dal Gruppo Vocale Euphonia!

From: Graciela Olivier - gracielaolivier@yahoo.com.ar>
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Saturday, February 14, 2004 5:08 AM
Señor Aldo Natisone: me complace mucho el haber localizado su sitio en la Weeb. adjunto nota que envio a Udine, y de lo que no recibo respuesta, no se porque motivo, dicha nota es para saber si la regionde Latisana pertenecio al imperio Austro Hungaro como vera Ud cuando la lea. Eh enviado esta nota muchas veces, y no he obtenido respuesta, mi apuro de una contestación es porque comence en mi pais el tramite de ciudadanía, y debido a la gran demanda de la misma,mi turno es para el año 2007 en turno de espera, pero si logro la contestación de Latisana que esa zona pertenecio al Imperio, mi plazo se acorta, y puede tramitarla antes del mes de diciembre de 2005.
Por esto es que lo molesto... para saber si Ud. puede decirme o conoce la direccion e mail de Latisana Udine. y que es de la comuna de donde Micaela Sette es su sindaco, la direccion que me sale en la weeb es segretario@com-latisana.regione.fvg.it, pero los e mail me vienen de vuelta, si está a su alcance informarme la direccion de e mail se lo agradecerá mucho.
Un cordial saludo y muchas gracias, Graciela Russo de Olivier
From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, February 16, 2004 1:19 AM
Subject: La siore Olivier di Argentrine
Mandi Aldo: la siore di Argentine che ti scrîf é ûl savé se Latisane e a fát pârt qualchi volte, dal Impero Austroungarico.
A seconde di se che i han dite a Bs. As. par fá la cjarte di citadinanse italiane e dovarés spietá fin al 2007, ma se il pais di Latisane al moment che son nassûs i soi antenâs, al iere sot l'Austrie, al par che la citadinanse i e fasin pal 2005.
E ûl ancje che par plasé tu i cjatis l'indiriss di e-mail atual di Micaela Sette, la sindaco di Latisane, parcé che ducjs chei che e ha mandâs a chest: segretario@com-latisana.regione.fvg.it, i son tornâs ducj in daûr.
Ti ringrazie par dut se che tu puedis cumbiná o rivá a fá par ié.
Mandi Aldo, si viodin. Cun afiet, Carlo Zilli

Cara Graciela.
Eccoti alcune informazioni tratte dal sito ufficiale del comune di latisana http://www.comune.latisana.ud.it/

sperando di esserti stato d'aiuto per le tue ricerche.
Tanti auguri e un "mandi" da Aldo Taboga
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Comune di Latisana - piazza Indipendenza, 74 -33053- (UD) - Tel. 0431.525111 
Sindaco: dott.sa Micaela Sette - Tel. 0431-525232 - sindaco@com-latisana.regione.fvg

Latisana: la sua storia documentata a partire dal 333 d.C. 
Latisana trae origine dall'antico toponimo romano "mansio" (Stazione di Posta), chiamata APICILIA, sorta sulla via Annia che collegava l'importante fabbriceria bellica di Concordia Sagittaria ed Aquileia.
Trova la sua ragione di esistere come centro abitato e di servizi e traffici, sin da epoche remote, per la necessità di guadare in questo punto il fiume Tagliamento (TILAVENTUS per i Romani), vera "autostrada" fluviale per millenni e da sempre fonte di benessere, di catastrofi, tanto da esser ribattezzato dai latini "ferox et rapax".
Durante il Medio Evo si ha notizia della località per la prima volta sotto la denominazione di "Portus Latisanae", in un documento datato 3 ottobre 1118 dove si parla dei beni posseduti a Latisana da Matilde di Bukardo di Mosburg. L'attuale nucleo abitato è il risultato della "fusione" di due borghi prospicienti il fiume Tagliamento: Tisana e Sottopovolo; di quest'ultimo toponimo esiste tuttora traccia in una centralissima strada del centro, appunto via Sottopovolo; Sottopovolo (sub-populi, cioè sotto il pioppo) sino alla fine del '700 era Comune indipendente da Latisana che aveva sede dei giurisdicenti nell'odierna Piazza Indipendenza.
Per un lungo tempo la località, essendo fiorente porto fluviale, si resse quasi come libera comunità mercantile sotto la nominale sovranità del patriarca di Aquileia, per perdere, nel XII secolo questa sua peculiarità in seguito alle sempre più disastrose alluvioni del fiume Tagliamento, decadendo quindi dal suo ruolo naturale ed assumendo una fisionomia prettamente agricola che è anche la caratteristica attuale della zona.
Napoleone e l'annessione al regno d'Italia  - Nel XII secolo, Portus Latisanae fece atto di libera dedizione ai conti di Gorizia, che mantennero questo loro feudo per un secolo: dopo questo periodo, il territorio latisanese venne "venduto" ai patrizi veneziani Vendramin (esiste tutt'oggi una importantissima via in centro a loro intitolata) i quali resero fruttifero il loro investimento curandone l'agricoltura ed istituendovi un importantissimo allevamento equino; altri signori di Latisana furono i Barbarigo, ed i Mocenigo che suddivisero la territorialità in 24 carature, così sino alla fine del 1700 con l'occupazione di Napoleone Bonaparte che costituì il Cantone di Latisana dipendente del Dipartimento di Passariano.
Nel 1866 venne annessa al Regno d'Italia. Durante il primo conflitto mondiale (1915 - 1918) fu teatro di tragici avvenimenti, di cui resta traccia nell'episodio della distruzione del ponte sul Tagliamento, descritto nel celebre libro di Ernest Hemingway "Addio alle armi".
Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale (1939 - 1945) patì molti danni per i continui bombardamenti aerei anglo-americani intesi a colpire i ponti su cui passavano le comunicazioni ferroviarie e stradali, subendo una distruzione pari al 75% delle opere edilizie ed il sacrificio di 84 civili nel corso del tragico bombardamento a tappeto del venerdì 19 maggio 1944 alle ore 10,30. Cominciò subito la ricostruzione, ma il 2 settembre 1965, Latisana fu colpita da un'altra tragedia, l'alluvione del Tagliamento, che esondò una seconda volta il 4 novembre 1966.

From: Flavio della Schiava - Cile
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Friday, February 13, 2004 8:31 PM
Subject: Un piccolo suggerimento
Mandi Aldo: avendo un pò più di tempo, ho letto in profondità pagine che normalmente
sorvolavo alla leggera... chissà per premura o forse per non "catturarle" nitidamente.
Quindi... con molto rispetto e prudenza... mi permetto un piccolo
suggerimento.
La Home Page mi sembra ben strutturata architettonicamente e piacevole alla
vista. Il mio suggerimento riguarda la tematica della HOME, che farei con un
INDICE come segue... per guidare il visitatore ai concetti principali:
1.-Info sul Sito.
2.-La Patrie dal Friûl.
3.-Religione in Friuli.
4.-Sintiment Furlan.
5.-Commenti dal Friuli.
6.-I vostri messaggi.
7.-Vini e Vigneti.
8.-Sport in Friuli.
Aprendo le pagine, troverei questi capitoli :
2.- a)Il Friûl. b)Il Natisone.
3.- a)Biel lant a Messe. b)Il Vanseli da Domenie. c)Commento al Vangelo.
4.- a)Pagine friulane. b)Cantiamo friulano. c)Una poesia alla settimana.
d)Ricordando un tempo passato. e)Foto & Foto.
5.- a)Appunti di viaggio. b)Ascoltato per voi. c)Nuove dal Friuli. d)Letto
quà e là. e)Curiosità di ieri...f)Dietro le quinte.
8.-Udinese News.
Caro Aldo , di nuovo chiedo scusa per la mia intromissione, ma conoscendo la tua schiettezza... via internet... ho rischiato questo suggerimento
sperando non ti stia a male. Un mandi di cûr, Flavio.

Mandi Flavio, in questo momento è la 1,19, e presumo che quando avrò finito si scrivere...
Non devi chiedermi scusa, anzi sono io che ti ringrazio per i suggerimenti, che in qualche parte potrebbero essere realizzabili.
In diverse occasioni, dopo aver tentato qualche modifica all'impostazione della Home, sono stato costretto a rimettere tutto come prima.
Bisognerebbe fare con in certi siti, che linkano le pagine direttamente al testo, ma anche l'occhio vuole la sua parte.
Mi rendo conto che caricare tutte quelle gif, anche se minuscole, ci vuole un po di tempo... ma sulla rete c'e molto di peggio...!
Più di una volta, entrando in certi siti costruiti da professionisti, mi sono rosicchiato le unghie per l'invidia, nel vedere le soluzioni grafiche che avevano adottato, utilizzando i moderni plug-in che generano animazioni di ogni genere. Effettivamente sono spettacolari e belle da vedersi, ma sono una complicazione per i meno esperti, rallentano il completamento delle pagine e creano problemi quando non si dispone di un computer dell'ultima generazione. Ma anche dopo una semplice carellata nelle pagine interne, si incontrano difficoltà di navigazione, dovendo ricorrere alle frecce del Internet Explorer per ritrovare la strada perduta... In pratica, dopo l'iniziale entusiasmo, ci si rende conto che anche all'interno delle pagine non c'è un granchè e  concludendo che dopo tutto, che la mia povera home page non è tanto male...
Ti assicuro che è molto difficile trovare un buon equilibrio tra i parametri: visibilità - velocità - praticità, specialmente in un sito come il nostro che occupa: 669.431.698 Byte in 25.737 file, all'interno di 324 directory...
Comunque, apprezzo moltissimo i tuoi suggerimenti, che saranno tenuti in seria considerazione, in occasione di integrazioni e modifiche della Home o all'interno delle varie rubriche. Credo comunque che convenga concentrare l'attenzione sui contenuti e sul costante aggiornamento...
Insomma, il sito deve essere "vivo", e anche i tuoi messaggi contribuiscono ad esserlo...
Mandi al furlan del Cile, da Aldo di Leproso.

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, February 12, 2004 3:41 PM
Subject: Barzelletta imprenditoriale
Mandi Aldo: Cheste mi é plasude une vore.
Le hai cjatade in une mail che mi e rivade di une asociazion di zovins imprenditôrs di Argentine e le hai tradusude, come che si puéss, par furlan.
Un zóvin de citâd al vá fûr pai cjamps e i compre une musse a un vecjo contadin par 100 Euros.
E restin dacuard che la musse e sarés consegnade al indoman.
Ma rivâd il moment, il contadin si fâs presint sence la musse e i dîs al zóvin:
- Mi displâs par lui, ma mi par ch'o vedi brutis notiziis: la musse mi é muarte.
- Bon..bon, alore mi torni in daûr i bês...
- No puéss, i u hai zá spindûts
- Al sinti siôr, alore o vuei che mi puarti la musse
- Ma ¿parcé fá di ié?
- Ho fasarai une lotarie
- ¡¡Isal mát?! ¡¿Cemûd si fasial par fá une lotarie di une musse muarte?
- Beh, in tant, no lárai a dîsi a nissun che la musse e ié muârte...
Dopo di un mês si cjatin di gnûv il zovin e il vecjo contadin
- ¿Cemûd ise lade cu la musse?
- Tant ben che mai: Ho hai vindûts 500 númars di 2 Euros e ho hai guadagnât 900 Euros.
- ¡¡ ¿E nissun aial dite nuie?!!
- Si... al á porconât un pôc chel c'al a vinsûd... ma ... i hai dât 100 Euros ...¡e al é lâd vie tant content!.

From: Bruno Badino - Orsaria
To: aldo taboga
Sent: Wednesday, February 11, 2004 8:48 AM
Subject: Tutti i maschera!
Caro Aldo, l’altro giorno un amico mi ha pregato di compilare un volantino (lo puoi vedere nell’allegato), in cui si invitano “i belli e i brutti” del paese ad “andare in maschera” l’ultimo sabato di Carnevale. E subito non ho potuto fare a meno di constatare come sono cambiati i tempi, i costumi e il modo di vivere negli ultimi lustri. Il paese di Orsaria ha da sempre avuto una grande tradizione di mascherate, risalenti addirittura al Seicento, ed una meritata fama carnascialesca nell’ambito dell’intera Regione. Sarebbe troppo lungo parlare di queste manifestazioni e dell’impegno di tutta la comunità nel costruire i carri allegorici e nel preparare gli stravaganti ma sempre eleganti costumi, quindi l’impegno di studiare le parti che dovevano essere recitate sulla piazza, e infine lavorare per la miglior riuscita della mascherata e del gran ballo finale (in attesa della “renga” e della frittata con l’erba “salamaria”). Lasciando da parte certi malinconici ricordi, di questa antica e gloriosa (si fa per dire…) tradizione orsariese quest’anno sono rimasti solo due eventi : le serate musicali di “TENDANZA” organizzate alla grande dal GiGiO (Gruppo Giovanile di Orsaria), che negli ultimi anni ha sempre ottenuto grande successo di pubblico, e questa manifestazione di “Andare in maschera” per le case accompagnati dai suonatori. Vi possono partecipare tutti, anche se presubilmente la maggioranza sarà over gli …anta. Gli organizzatori sono quelli del “Borg di sòt”, il “Club Voa di fa nia” e il “Football Club Under 75”, mentre i suonatori sono i resti dei “Soliti Noti”, dei “Mirali” e dei “Los Bassilòs”.
Aldo, pubblicando il volantino farai conoscere anche ai tuoi lontani amici che a Orsaria non hanno dimenticato del tutto le vecchie abitudini di festeggiare il Carnevale. E chissà se per il futuro sotto le ceneri non covi qualcosa di meglio.
Ciao, mandi. BRUNO BADINO
P.S. Aldo, iò no sai se o ài di là cun i biei o cun i brùss !

From: Flavio Della Schiava - Cile
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Thursday, February 05, 2004 11:10 PM
Subject: Auguri e salût !
Aldo: da giorni non " nuotavo " nel tuo sito. E così oggi ho saputo del tuo compleanno.
Un gran augurone, anche se in ritardo! Ogni anno, quando arriva il mio, penso che Dio è infinitamente misericordioso al darci la
possibilità di veder spuntare ogni mattina il sole ed ascoltare la voce dei nostri cari - di sangue e di amicizia.
Da parte mia con gratitudine, per l'opera che tu fai per noi friulani sparsi nel mondo, ti trascrivo due righe in friulano:
"Vivìnt s'impare a vivi", e "Fin ch'a si à dinc' in bocje, no si sa ce ch'al tocje"
Quindi... la Speranza e l'Illusione non si perde mai ... e la Sapienza è come il vino... più invecchia.... !
Mandi, Flavio.

Mandi Flavio. Rispondendo a tuo messaggio, approfitto per ringraziare anche tutti gli amici che mi hanno inviato messaggi di auguri, via posta ordinaria, elettronica e per telefono. Già alle 6 di mattina del 4 Febbraio, il mio telefono ha cominciato a strillare, mentre già dal giorno precedente erano arrivate le prime E-mails.
Caro Flavio, non puoi immaginare quanto sia importante essere nei pensieri e nel cuore di tante persone, alcune delle quali conosco ed incontro ogni giorno, e di altre distanti migliaia di chilometri, che forse mai avrò occasione di stringere la mano o abbracciare. Eppure, ti assicuro che anche attraverso le immensità degli oceani, non ci sono ostacoli per un reciproco scambio di calore umano.
Arrivare a 67 anni ed avere la  consapevolezza di poter fare qualche cosa di utile per gli altri, oltre ad essere gratificante, ha disvelato energie che non sospettavo di  possedere. Certamente sono sempre molto condizionato dai problemi personali, ma utilizzando con oculatezza le mie limitate risorse, riesco a fare tante cose e non  c'è dubbio alcuno che questo mi è di grande giovamento, sia dal punto di vista fisico che mentale.
Sono pienamente d'accordo con te... "Speranza ed Illusione" non devono mai abbandonarci... essendo il più potente "combustibile" per far marciare il complicatissimo motore chiamato "uomo". A costo di sembrare patetico, ti confesso che quelle magiche parole sono di grande aiuto anche a quello scassatissimo motore acceso da oltre 67 anni, che ogni tanto si vede transitare per le strade del Friuli. Purtroppo, da qualche settimana è in garage per manutenzione, ma stai tranquillo che appena dalle siepi di rovi intorno a Leproso giungerà il canto del "ciu-ciau" (cinciallegra), tutto ritornerà come prima...!
Mandi Flavio, dal tuo amico Aldo.

From: Maria Esther Piussi - Argentina
To: aldo taboga
Sent: Thursday, February 05, 2004 6:09 AM
Subject: tanti auguri
Aldo; Sebene ti ho parlato per farti i auguri per il tuo compleanno, ti scrivo queste righe per augurarti tantissimi anni ancora..
Che il buon Dio ti protegga, tii dia la pace e la tranquillità di spirito per continuare a essere come sei oggi.
Bacioni da tutti noi e spero di trovarti qualche giorno per "chiacchierare" come due buoni friulani. CIAO.
Mandi , Aldut stami bèn, Marìa Esther e famiglia.



From: Gustavo Mion - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, February 05, 2004 2:51 AM
Subject: Mandi
Caro Aldo,
Sono in compagnia di Carlo mio figlio e Tiziano Trangoni che è rimasto impressionato del tuo sito, lui viene da Udine e qui per lavoro.
Ti chiamerà appenna ritorno in Italia. Io ti saluto e grazie per quello che fai per gli Italiani nel mondo.
Mandi. Gustavo, Carlo et Tiziano di Ottawa

From: María Inés Castellani - Santa Fe - Argentina
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, February 04, 2004 11:10 PM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi Aldo.
Nonostante al mio mezzogiorno ti abbia parlato per telefono, trovandoti molto bene...
ti invio anche gli auguri scritti, di buon compleanno e di buona salute.
Cari saluti da mia figlia María Laura e da parte mia... un forte abbraccio.
María Inés.

From: Stefano Corrado - Pero (MI)
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, February 04, 2004 9:43 PM
Subject: Auguri
Ciao Aldo,
Tanti auguri di buon compleanno e....permettimi di girarti una "frase fatta" che solo tre giorni fa in occasione del mio, mi sono sentito ripetere infinite volte : " continua a sentirti giovane dentro" !!!
Il giorno del mio compleanno è stato purtroppo funestato da una triste notizia a causa di un grave incidente stradale avvenuto domenica sera a Fanna che ha coinvolto due persone delle quali una "molto speciale", non solo per me e la mia famiglia, ma per tutta la comunità della Val Tramontina. Si tratta di mio zio Giuseppe Rugo conosciuto da tutti come
"Naice".
Le sue condizioni sono apparse da subito molto gravi ed anche adesso che ti sto scrivendo non è ancora uscito dalla prognosi riservata nella quale si trova c/o l'ospedale di Udine.
Non voglio spendere molte parole per descrivere chi è "Naice", ma mi sono permesso di scriverti di lui e di allegare lo splendido articolo che lo riguarda apparso oggi su "Il Gazzettino" perchè lo ritengo un dovere nei suoi confronti e una sorta di "appello scaramantico" perchè i tanti che lo conoscono possano, appellandosi al proprio credo e alla propria
religione, spendere una preghiera perchè possa continuare a rallegrarci della sua presenza.
Ti ringrazio dello spazio che mi concedi e ti invito - magari in estate - a fare un "girut de la de aghe" a Tramonti di Mezzo dove c'è una splendida chiesa (ricostruita a lustro dopo il maggio '76 ) che non vede l'ora di entrare nel "biel lant a messe" del Natisone.
Mandi e fuarce Naice!! Stefano Corrado
Tramonti - Tutta la Val Tramontina è col fiato sospeso in attesa di conoscere il decorso post-operatorio di Giuseppe Rugo, il pensionato rimasto coinvolto, domenica sera, a bordo della propria Fiat Punto, in un terribile incidente frontale a Fanna lungo la provinciale dei Maraldi contro un'utilitaria guidata da un operaio del luogo.
Nella tarda serata di ieri i fratelli, che fanno la spola con l'ospedale di Udine, hanno mostrato un cauto ottimismo anche se le condizioni del ferito restano molto gravi e i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi. Esistono, però, timidi segnali di miglioramento, quel tanto che basta per far rinascere le speranze fra coloro che, il giorno dopo lo scontro, si erano fatti prendere dallo scoramento per lo stato di coma in cui versava l'amico Giuseppe.
Rugo, una vita trascorsa come centralinista all'ospedale di Maniago, rappresenta una sorta di bandiera per la Val Tramontina per la quale ha speso gran parte della propria esistenza.
Interminabile l'elenco delle mansioni svolte al servizio della comunità: nel periodo del terremoto è stato prima consigliere e poi assessore comunale con delega alle questioni dello sfollamento momentaneo verso Lignano e, successivamente, alla ricostruzione. In seguito ha militato in maniera incessante tra le fila della Pro loco e della Protezione civile, sempre pronto a intervenire in caso di necessità. Il suo amore verso il prossimo è anche testimoniato dall'infaticabile opera di proselitismo fra i giovani per avvicinarli alle donazioni di sangue dall'alto del suo ruolo di presidente dell'Afds valligiana.
Anche domenica scorsa si era fermato fino a tardi con il vicesindaco di Tramonti di Sotto per concordare attività di volontariato da svolgere nelle prossime settimane.

From: Francescutti Giovanni - Casarsa
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, February 04, 2004 9:32 PM
Subject: Auguri
Mandi Aldo
Vuardant il to "sito" i vin jodut che vuei i ti finis i ains.
No savin cuancius ch'i tin fats, e chistu no inpuarta.
I crodin invessi che vuei al sedi un dì in pi di aliei e basta.
Nualtris i speran che ti sedis in buna salut e ch'i ti passis bielis 'zornadis in compania, encia di ches personis ch'a ti volin ben.
Alora augurons di tanta salut e pas.
Cun bon cour Giovanni e Anelina
Mandi da Ciasarsa

From: Giuseppe - (GO)
To: "aldo" <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, February 04, 2004 2:27 PM
Mandi Aldo, visito il tuo ottimo sito da quasi 7 anni e lo trovo sempre zeppo di notizie, informazioni e cultura del Friuli. Tempo fa avevi messo on line alcuni libri di leggende del Canal del Ferro, della Carnia ecc. con dei bei disegni di copertina. Adesso che volevo leggerli con calma non li trovo più. Sono io che sono orbo o li hai tolti dal sito? Si possono comperare e se sì, dove? Desidererei avere gli estremi di quei libri.
Grazie e continua così. Giuseppe, prov. di GO.

Caro Giuseppe. Grazie per la fedeltà con cui ci segui.
I libri della serie "Fiabe e leggende del Friuli storico", le trovi in "pagjinis furlanis", e lì troverai anche le altre informazioni che mi chiedevi...
Come vedi i sito si è ampliato notevolmente (dato che io non tolgo mai niente), e ad un certo punto, certe "voci" sono obbligato ad inserirle in altre rubriche, diventando quindi meno visibili. D'altra parte, non si può "appesantire" troppo la Home Page, perchè essendo la pagina di benvenuto per i visitatori, deve completarsi nel tempo più breve possibile.
Mandi, e continua a seguirci... Aldo.

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, February 04, 2004 1:04 PM
Subject: un in plui
Mandi Aldo:
Bon complean !!!
Che tu passis une biele zornade in buine compagnie di amiis e parents al é il mio desideri.
No stá metiti a pensá se son tancjs o se son pôcs. Pense miôr in dut se che tu sês bon di fá ancjemó, e no stá mai molá.
Ti vuei simpri in salût.
Cun afiet: to amí Carlo di Argentine.



From: Guido Zanetti - Kingston
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, February 04, 2004 12:58 PM
Subject: Augurius
Mandi Aldo
La foto in prima pagina del Natisone, Monte Lussari (Tarvisio), Gennaio 2004 - Foto di Vittorio Bosco
è molto bella, ho stampato subito una per me e una per Marcello.
Auguri di Buon Compleanno,
Guido e Catine

From: Angela Tripodi - Cividale
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, February 04, 2004 11:05 AM
Subject: Auguri
Mandi Aldo!
Buon Compleanno!
tantissimi affettuosi auguri!!
Angela

From: Giovanni Paoloni (Jenco), Orsaria
To: Taboga Aldo
Sent: Tuesday, February 03, 2004 9:24 PM
Subject: Buon Compleanno
Caro Aldo
Domani il Presidente dell'Associazione "di ca e di la del Nadison" compie gli anni.
Un sincero augurio da parte mia e della mia famiglia
Jenco, Raffaella, Ludovica e Syria

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, February 01, 2004 2:24 AM
Subject: A proposito dei benestanti e Bacans
L'ultimo tuo messagio, a proposito di benestanti e padroni, mi ha fatto ricordare, quando avevo circa sette anni e io e mia madre siamo andati dal'altra parte del paese (circa due chilometri) a piedi per fare una puntura ad una donna che era ammalata. Era una famiglia di benestanti e Bacans. Questa donna con orgoglio ci fece vedere il suo "camarin" pieno di ogni ben di Dio, formaggio, salami, musets, oche e anatre sotto grasso in "vasule" e... saradelis sotto sale, ma questa signora non ha avuto la bontà di offrirci un boccone anche se si soffriva fame e mia madre le aveva fatto la puntura!.
Pace all'anima sua... ma ho i miei dubbi!
Il tuo scritto mi ha ricordato momenti non belli e profondamente nostalgici!
Mandi, Walter Cibischino

Mandi Walter. Effettivamente è bello ogni tanto ricordare il passato, ma è sempre più difficile trovare un'interlocutore, se non è uno che ha vissuto i nostri tempi. Purtroppo i nostri coetanei ci lasciano uno ad uno, ed i giovani si annoiano ad ascoltarci.
Così è la vita... ma è una ruota che gira... oggi a me e domani a te...!
Mandi furlan e buine domenie. Aldo.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, January 31, 2004 9:23 PM
Subject: Il Baccala'
Dopo aver finito di gustare il "baccala' alla vicentina" e in umido, ho come di consueto consultato il Natisone e trovato le tue ricette.
Un po' tardi, ma le ho conservate per la prossima occasione. Sapevo che anche il Friuli aveva la ricetta del baccala a modo suo.
Ricordo bene mia madre lo faceva sopra la stufa a legna e mai nel forno.
Ringrazio i tuoi collaboratori, Giovanni Paoloni e sua madre Metella.
Ancora un'altra volta i residenti dei paesi che ti circondano sono stati gentili verso di me. Grazie infinite.
Walter Cibischino.

Mandi Walter. Puoi ben dirlo... a Leproso e dintorni tutti ricordano con affetto Walter Cibischino, "il canadês di Cjasteons"...!
Ero sicuro che avresti preparato i baccalà per il giorno di venerdì, che tradizionalmente è giorno di "viglie", in poche parole.... giorno di digiuno e penitenza.
Ora i tempi sono cambiati, e il baccalà si mangia perchè piace, o perchè ti riporta ai vecchi tempi.
Una volta, baccalà, sardelle e
aringhe, erano pietanze per i poveri, mentre i ricchi si "pappavano" capponi, polli, oche, tacchini ecc... tutti animali di  cortile allevati dai poveri contadini, che non potevano permettersi di mangiarli... perchè una parte dovevano consegnarla ai padroni e l'altra metà veniva venduta al mercato per fare altri acquisti, appunto sardelle, baccalà ecc... Ma non c'era pericolo che morissero di fame, perchè spesso qualche bel esemplare di pollo ruspante, stranamente cominciava a zoppicare e... meti su il tabâr, causa une clapadade, ed allora potevano avere il permesso di metterlo in pentola. L'unica privilegiata era la puerpera, che non gli mancava mai un buon brodo di gallina.
In questo momento
sono quasi le 1.30 e mi accingo ad andare in branda, anche se domani non devo alzarmi presto per "andare a Messa". Voglio stare al riparo anche questo week-end, per non correre rischi. Caro Walter, la vecchiaia avanza inesorabilmente, ed è sempre più problematico reagire agli attacchi dell'influenza... Purtroppo, prima o poi la vittoria sarà sua…!
Mandi Walter, e stami ben. Aldo

Messaggio per Walter Cibischino
Mandi Walter. Visto che venerdì stà per finire, probabilmente hai già cucinato e forse gustato il baccalà che avevi in frigo, ma ti invio
3 ricette che potrebbero andar bene per un'altra volta.
Sono tre delle tante ricette friulane sul baccalà, tratte dal libro di Giuseppina Perusini Antonini "Mangiare e ber friulano" edito da Franco Angeli Editore.
Il libro mi è stato prestato da Giovanni Paoloni (Jenco) di Orsaria, che lo ha provvisoriamente sottratto alle gelosa custodia di Metella, sua madre.
Nel presentarti le ricette, ti salutiamo augurandoti buon appetito. Mandi, Aldo e Jenco.

BACCALÀ IN TEGAME O ALLA CAPPUCCINA

La grande maggioranza dei Friulani preferisce il baccalà in tegame, con molte varianti alle ricette che si usavano dai frati cappuccini, nei loro conventi, da cui appunto deriva il nome.

1 ) Il baccalà bene rammollito si taglia a pezzi grandi e si mette a cuocere in un tegame stretto -in modo che i pezzi disposti verticalmente restino addossati uno all'altro- si ricopre di acqua aggiungendo alloro, sedano, pepe e sale. Si deve cucinare molto lentamente, sull'orlo del fornello per due ore. In un tegamino a parte, fare soffriggere olio, burro cipolla, prezzemolo, e versare il tutto nel tegame del baccalà per completare la cottura.

2) Il baccalà già rammollito si lessa fino a tanto che alza il bollore, e a parte si prepara un soffritto con burro e olio in parti uguali, aglio, prezzemolo. Quando il soffritto è rosso vi si getta il baccalà, rimestando continuamente a fuoco lentissimo, e si aggiunge, un po' alla volta, un litro di buon latte, e, prima che il baccalà sia cotto, uva passa e pignoli.

3) Si prende del baccalà, si lava bene, si tolgono le spine, si taglia in quattro o cinque pezzi, e si spreme bene. Poi si mette in padella con olio, farina, uva passa, pignoli, cannella, zucchero, pepe, candito tagliato a fettine, noce moscata. Si aggiunge cipolla soffritta nell'olio, con tre sardelle ben pulite ed un po' di sale. Si mette poi il baccalà ben stretto ed unito e lo si copre sopra con gli stessi ingredienti- si aggiunge anche cioccolata grattugiata. Si versa poi nella padella un terzo di litro di acqua. Deve cucinarsi a fuoco lento e bollire adagio per tre ore; occorre scuotere di quando in quando la padella, acciò non si attacchi, ma non si deve mescolare. Soltanto verso la fine si va sollevando con la punta del coltello attorno perché non si bruci; consumata l'acqua si mette un bicchiere di vino, e deve bollire finché resta all'asciutto.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, January 28, 2004 6:32 AM
Subject: Fw: Baccala...a Modo nostro
...Potrai farmi avere una ricetta della moda friulana di fare in Baccala?
Altrimenti devo accontentarmi di ciò che trovo qui, perchè il Baccala sta gia' sotto acqua nel frigorifero!
Mandi, Walter Cibischino

Mandi Walter. Non so se esiste una ricetta friulana per cucinare il baccalà,
ma credo che ti convenga basarti sulla ricetta del "baccalà alla vicentina", consultando Google.
Io comunque non sono in grado di aiutarti.
Mandi e... buon appetito...!
Aldo.

From: María Inés Castellani - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, January 21, 2004 12:49 PM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi Aldo.
Desde las 00:45 de ayer 20 de enero mi mamá es solamente un recuerdo... la sepulté ayer a la tarde a las 17:45.
Sai Aldo... estoy bien, tranquila, en paz..., logré superar otra etapa de mi vida...
Son muchas las sensaciones que tengo dentro de mí, pero todo tiene una explicación, un porqué...
Solamente es la vida que sigue su curso y que nos pone a prueba, nos hace más humanos...
María Inés.

Mandi Ines. Anche se la distanza che ci separa è grande, con il pensiero ti sono vicino in questo momento difficile.
Anche se l'alzheimer aveva ridotto tua madre in condizioni molto precarie, la sua perdita è pur sempre un grande dolore.
Le mamme non dovrebbero morire mai...!
Queste sono state la parole di conforto che una signora ha pronunziato quando io sono rimasto solo.
A te ad ai tuoi figli, le condoglianze, anche a nome degli amici del "natisone".
Mandi, il tuo amico furlan Aldo Taboga,

From: Armando Miorini - Vacile di Spilimbergo
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, January 19, 2004 1:31 PM
Subject: Foto
A Spilimbergo come in molti paesi friulani,abbiamo un corso di friulano frequentato da molte persone che vogliono approfondire la conoscenza della lingua e la storia dell loro paese. Fra queste c'era una signora di quasi novant'anni che ha scritto qualche bella poesia. Quest'anno, purtroppo, la signora non si è presentata perchè costretta in carrozzella dopo una caduta. Per Natale le abbiamo fatto gli auguri con la mia foto che ti allego sulla quale ho trascritto una sua breve poesia.
Mi ha telefonato ringraziandomi in lacrime ed io te la voglio far vedere per rendersi conto di quanto poco ci voglia per mantenere i rapporti di amicizia e di affetto specialmente con le persone che non hanno più il dono della salute.
Mandi, Armando.

From: Pio Lettieri
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, January 15, 2004 10:46 PM
Subject: Grazie!
Grazie per aver messo l'articolo del mio amico Domenico Foghin!
Veramente era una persona che amava la sua terra, la sua lingua e ci raccontava ogni volta che veniva in Friuli le sue esperienze di vita. Purtroppo questa volta non era venuto per godere della stagionale autunnale, che lui apprezzava tanto per i funghi, per il colore dei boschi, il profumo della terra, ma per curarsi.
Lo ricordo e lo ricorderò sempre per la sua semplicità, la sua onestà, il suo temperamento e mi ha aiutato anche un pochino a capire vite ed esperienze furlane. Infatti ogni volta imparavo qualcosa sulla natura, sulla conservazione dei vini, le castagne, i funghi,sulla stessa lingua friulana che lui tanto amava.
Possa Dio ricordarlo quando darà la ricompensa alle persone meritevoli! (lui credeva, e la sua fede religiosa anche, che in futuro si potrà godere nuovamente delle delizie di questa terra friulana dove lui era nato). Grazie nuovamente!

Mandi Pio. Non ho capito da dove mi scrivi, ma se eri amico di Meneto, non puoi essere che una brava persona. Conosevo Meneto da circa quattro anni ed ho avuto il piacere di conoscere anche la moglie Carmen e la figlia Doris, che attualmente è in Venezuela. Mi ha profondamente colpito, il grande conforto che nei giorni di sofferenza, Meneto trovava nella lettura della Bibbia, anche se la sua era molto diversa (secondo lui), dalla Bibbia in friulano che gli avevo procurato. Ogni tanto mi leggeva dei versetti tratti dai due libri, e mi faceva notare le differenze, che lui giudicava molto importanti, e che invece io consideravo assolutamente trascurabili.
Appena avrò messo insieme alcuni dati e qualche foto, dedicherò una pagina completa per ricordare un caro amico che non c'è più.
Un mandi da Aldo Taboga.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, January 15, 2004 8:30 PM
Subject: Il mistero continua....
Il mistero continua... Nessun cambiamento e' stato fatto al mio computer, ma un momento fa mettendomi in linea con il Natisone, finalmente e' apparsa la musica che non ascoltavo da tanto tempo? Ce atu fat?
Mandi, Walter Cibischino

Mandi Walter. Devi credermi se ti dico che, se la sezione "midi" del tuo computer improvvisamente ha deciso di funzionare, non è merito mio. Probabilmente hai "smanettato" nella configurazione della tua scheda madre, e senza accorgerti hai impostato i giusti parametri, oppure hai tolto lo spunto volume della sezione midi, che disattiva la sezione stessa. In un precedente messaggio mi chiedevi perchè potevi ascoltare regolarmente la rapsodia furlana di Alessandro e non la musica di sottofondo delle pagine del sito. Ti avevo già fatto notare che le schede audio hanno principalmente tre sezioni per gestire l'audio... una serve a gestire i vari lettori tipo CD, DVD ecc... Poi c'è la sezione analogica che registra i segnali che gli giungono attraverso le entrate micro o audio input e li salva in formato WAV, MP3 o altro... Il brano "rapsodia furlana" l'ho catturato in formato WAV, il formato con la massima fedeltà ed quindi adatto ad essere trasformato nel classico Audio CD, ascoltabile con i normali HF casalinghi. Per ragioni di spazio, e per renderlo adatto all'uso via internet, il file WAV viene convertito in "MP3 mono", con una compressione molto spinta, ma che conserva una qualità ancora accettabile, per essere riprodotta con i modesti sistemi (altoparlanti o casse), di cui i computer sono dotati. In questo modo, dai 50 Mb del file WAV di 3 minuti, diventa di circa 700 Kb in MP3.
Nei sottofondi delle pagine web vengono utilizzati i files "midi", perchè sono molto piccoli e quindi non appesantiscono le pagine. I file midi non sono altro che una serie di  "istruzioni" che attivano le note di una serie di strumenti musicali, presenti nella memoria della scheda audio. Naturalmente, più la scheda è evoluta, più strumenti si hanno a disposizione, e più il suono si avvicina a quello originale. Con le schede più sofisticate, si possono raggiungere incredibili livelli di fedeltà.
Chiedo scusa se ho semplificato al massimo questi argomenti, ma la mia scarsa cultura tecnica non mi consente di fare di più.
Nella foto che vedi e che ho scattato pochi minuti fa, si vede "la nostra" fotocamera collegata al mio potente Metz, che contrariamente alle indicazioni di chi me l'ha venduta, funziona correttamente, anche se non ho avuto occasione per effettuare dei test direttamente "sul campo".
Domani è venerdì e non ho ancora deciso se fare la solita trasferta in quel di Udine e dintorni... Ho però deciso che durante questo week-end, non parteciperò a concerti o a Messe, ma resterò tranquillo a casa... tanto il lavoro non mi manca...
Mandi Walter e... a presto... il tuo amico Aldo

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, January 15, 2004 5:30 AM
Subject: Meneto Foghin
Molto spiacente aver appreso della morte di Meneto Foghin, e sorpreso anche se  sapevo che ultimamente non stava bene, non mi aspettavo la sua scomparsa. Come sai ho corrisposto per lungo tempo con lui per via e-mail, anche lui era un membro della famiglia del Natisone e sicuramente molti amici ne sentiranno la sua mancanza. Anche a nome della mia famiglia, porgo le mie più sincere condoglianze alla moglie e alle figlie.
Questa notizia mi ha anche un po' sconvolto perché in poco tempo ho perso mia sorella, mio fratello, mio cognato, e recentemente mio cugino, tutti relativamente giovani... Nonostante tutto, bisogna guardare avanti e cercare di gioire ed essere grati per i giorni che ci rimangono.
Mandi, Walter

Mandi Walter. Mentre ti scrivo, a Paludea si stanno svolgendo i funerali di Meneto. Ieri sera ho ricevuto dalla moglie Carmen a Castelnuovo e dalla figlia Doris in Venezuela, altri particolari sulla sua morte che è stata una sorpresa anche per loro, dato che Meneto aveva reagito molto bene alla malattia che stava curando, e stava riprendendo le forze. Ieri l'altro, Mardedì 13, dopo il pranzo Meneto si era ritirato per il consueto pisolino, mentre la moglie Carmen si era recata dal parrucchiere. Qualche ora più tardi, una delle figlie di Meneto, che da qualche settimana è in Friuli, preoccupata perchè il padre tardava ad alzarsi, si è recata in camera da letto, trovandolo già morto. Certo che il decesso è sempre una tragedia, ma passare dal sonno alla morte è quello che tutti dovrebbero augurarsi.
Uno sguardo fuori dalla finestra, mi mostra una scena tipicamente invernale... cielo grigio ma con la temperatura abbondantemente sopra lo zero, mentre la neve arrivata a quote molto basse. Anche questa scena contribuisce ad accentuare la malinconia ed alla consapevolezza cha la nostra vita ha la durata di un brevissimo lampo nel buio infinito dell'eternità, ma non dobbiamo soffermarci troppo con il pensiero su questa triste realtà.
L'altra sera, in una trasmissione TV ho sentito che su Marte l'uomo ci arriverà nel 2020... ed il mio cervello ha subito fatto quattro calcoli, concludendo che in quella data io non ci sarò più... beh caro Walter, mi ha preso un'angoscia che non riuscivo a respirare... Non è la prima volta che penso alla mia fine, venendo preso dalla stessa angoscia, che per un attimo, mi fa balenare l'idea di farla finita prima di arrivare al punto di patire tante sofferenze... per fortuna sono momenti che durano poco...
Aveva ragione Ernest Hemingway quando diceva di non chiedersi mai per chi suona la campana... è proprio vero che quando muore qualcuno, è una parte di noi che se ne và...! Concludendo questi tristi ragionamenti, devo ammettere che hai ragione quando dici di guardare avanti e di gioire delle piccole gioie che la vita ci offre ancora.
Un mandi dal tô amî Aldo e... volinsi ben...!

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, January 14, 2004 4:19 AM
Subject: Messa in suffragio di Attilio Vissa
Questa sera, 13 Gennaio, nella chiesa Italiana di Ottawa (Sant'Antonio), è stata celebrata una Santa Messa in suffragio di Attilio Vissa. La cerimonia, voluta dai fratelli Gustavo e Luigi Mion, ha avuto la partecipazione di oltre cento persone, tra le quali quasi tutti i figli dei fratelli Mion e tanti altri amici di Attilio, intervenuti per ricordarlo. Molte le persone presenti che, firmando il libro delle presenze, erano visibilmente commosse.
Attilio Vissa e famiglia, prima di rientrare definitivamente in Italia nel 1974, aveva risieduto qui ad Ottawa per tanti anni, ed era una persona stimata ed amico di tutti. La grande partecipazione alla Messa ne è una prova.
Recentemente, in una trasmissione della radio italiana di Ottawa, avevo personalmente dato notizia del suo decesso, avvenuto il 13 Dicembre 2003, nel paese di Rocchette in provincia di Vicenza.
Mandi Walter

Mandi Walter e scusa se non ho risposto prima agli interrogativi che mi avevi posto nei messaggi precedenti, ma ora dopo che gli eventi si sono accavallati uno sull'altro,  ho trovato il tempo per darti qualche risposta.
Avevo già appreso la triste notizia della morte di Attilio Vissa, che avevo conosciuto a Flambro in occasione della Messa di suffragio per la morte in Canada di Robert Vissa. Se ci fosse il materiali informatico sufficiente e qualche foto, potrei attivare una pagina sul nostro sito. Anche se in ritardo, ai famigliari di Attilio, le nostre condoglianze.
Come avrai visto dell'avviso sulla home page, ora ci ha lasciati anche Meneto Foghin, notizia che mi è stata trasmessa verso le 14.30 di oggi, direttamente da sua moglie Carmen. Domani ci saranno i funerali, ed io non potrò essere presente...
Da Domenica scorsa, dopo il rientro dalla Messa a Casarsa, non mi sono mosso da casa, a causa di una specie di bronchite, che per qualche giorno mi ha preoccupato non poco, perchè il tipo di difficoltà che si sono manifestate, mi hanno riportato alla mente il periodo precedente alla mia grave crisi respiratoria che dieci anni fa mi avevano portato per due volte in terapia intensiva... Devo dar ragione ai miei vicini di casa quando mi dicono che sono un'imprudente se non un'incosciente... infatti, mi sono avventurato in giro per il Friuli, prima di essermi ristabilito completamente da una precedente forma influenzale. Ora dovrò fare più attenzione e rimanere in casa fino a completa guarigione, questo nell'interesse mio e... del "natisone"...!
Ti devo dire che la tua intuizione, la sera che sei uscito a cena con Maria, era azzeccata... infatti quel giorno, nella mattinata avevo potuto avere tra le mani la fotocamera C-5060 uguale alla tua, ma nel pomeriggio sono ritornato a Udine per l'acquisto definitivo. Non ho ancora trovato il tempo (e la voglia), per fare delle prove serie, ma avremo altre occasioni per tornare sull'argomento. Ti posso comunque assicurare che in ampi spazi come le chiese, il flash non fa miracoli. Per fortuna ha la presa a slitta universale, e così potrò attaccargli tranquillamente il mio potente Metz.
Ora ti saluto... continuerò nelle risposte in un'altra occasione.
Mandi, Aldo.

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Friday, January 09, 2004 2:28 PM
Subject: Le temperature di Ottawa
Ottawa 9 Gennaio, ore 06:00... Le temperature esterne di oggi, viste dalla finestra della mia cucina.
Mandi, Walter Cibischino

Walter... torna in friûl...! Aldo

From: Corazzi Emanuela - Trieste
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Friday, January 09, 2004 1:10 PM
Subject: Coro della Cappella Tergestina
Carissimo Signor Taboga,abbiamo visto la pagina informativa nella sezione del sito http://www.natisone.it, che gentilmente avete dedicato al concerto natalizio del Coro della Cappella Tergestina presso l'Abbazia di Rosazzo il 14 Dicembre scorso.
A nome della ns associazione le esprimo il mio ringraziamento per la cortesia, le belle parole, le fotografie e per il dettagliato programma del concerto. Desideriamo comunque segnalarle l'URL corretto del sito web del Coro della Cappella Tergestina, poiche' abbiamo avuto l'opportunita' di constatare che l'indirizzo da voi indicato (http://utenti.lycos.it/cappellatergestina/) purtroppo non e'quello aggiornato (http://www.cappellatergestina.it). Ovviamente questa segnalazione, e la richiesta di sostituirlo con l'indirizzo esatto, non e' per evidenziare una vostra mancanza, ma per poter fornire un'informazione corretta e aggiornata a chi, come voi, ha avuto la cortesia di dedicarci dello spazio molto gradevole.
InvitandoLa a visitare il nostro sito, che credo troverà piacevole, La ringrazio ancora per la cortesia e Le invio i miei più cordiali saluti.
Daniela Ferletta, Pres. "Cappella Tergestina"

From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, January 08, 2004 10:20 PM
Subject: la musica Midi
Aldo, perche con il mio computer ho potuto ascoltare la musica di Alessandro, e non quella del sito?
What is going on? Che succede?
Walter Cibischino

Wandi Walter. Rimando la risposta ad un'altro momento... Oggi sono molto occupato, e questa sera ti spiegherò il perchè...
PS) oggi ho avuto tra le mani una C-5060 WZ ...!!! Aldo.




From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, January 08, 2004 10:18 PM
Subject: La musica di Allessandro!
Grazie infinite Alessandro per averci fatto sentire e ricordare la musica della nostra infanzia, si suonava per le feste e per le bottege, e noi si ballava tra noi "ragazzi" il mio partner preferito era Adelmo, perchè aveva imparato a ballare precisamente come une Fantate! Si aveva 14/15 anni. Bei tempi!
Grazie e mandi, Walter Cibischino

From: Stel Silla - Joannis
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, January 08, 2004 9:55 PM
Subject: compliments
Compliments pal sò biel sit che lu ai scuviart tai links dal sit dal mè pais (Uanis ven a stai Joannis par Talian). Mi a une vore comuvut l'afiet dai Furlans che us scrivin di dut al Mont.... veramenti chista a jè una roba granda, dovares essi ancja valorizada da Region!
Mi ven tal cjaf mè agna che di 50 ains a jè in Sardegna che di domenia i dis a la gnessa: "viarsimi al computer che voi dis minus in Uànis" e si sint un poc a cjasa cjalant ches cuatri figuris.....
Bon lavor alora e se al 25 a là timp chel passi par Uanis che vin la fiesta da nestra Patrona e sot dai portons zovins in vistis Furlans a servisin un taj di chel bon
mandi (che no stedi publica chistis cuatri peraulis, cun ches bielis robis che i scrivin mi sintires in imbaras)
silla

Cara Silla, scusa se non ti ho obbedito, ma ho ritenuto sia un peccato non pubblicare il tuo simpatico messaggio. Per farmi perdonare, ti prometto che appena possibile verrò a Joannis per seguire una Messa, e così la zia dalla Sardegna potrà rivedere il suo paese e riascoltare le campane che da piccola la chiamavano per la dottrina...!
Mandi, Aldo.

From: Flavio Della Schiava - Cile
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Thursday, January 08, 2004 9:17 PM
Subject: Grazie !
Mandi Aldo: con dispiacere ho letto della "cuasi morte" o" morte" della tua Olympus!
Non ho esperienza su questo tema, sto facendo le prime esperienze in fotografia digitale e mi manca ancora un po di tempo per conoscerne i misteri e le facilitá .
Quando ti chiedevo sulla possibilità di registrare i tuoi " ascoltato per voi ", conoscevo in anticipo la tua risposta; ma... il chiedere non è inganno... come dice un amico ! Voglio ringraziarti "un sac" per la rapsodia friulana di quel bravo ragazzo Alessandro ! È questo che, a noi friulani sparsi nel mondo, ci piace ascoltare e piangerci sú... ricordando quando eravamo ragazzini e sotto il tavolo ascoltavamo la fisarmonica del "virtuoso" che in ogni paese del nostro caro Friûl rallegrava le riunioni dei nostri cari.
E il tutto con il fogolâr dove si stava cuocendo il Muset con la brovade ! Vero o non vero ?
Mandi, Flavio.

Mandi Flavio. Non ricordo la tua età, ma noi con i capelli completamente bianchi, ormai viviamo solo di ricordi... peccato che si assottiglia sempre di più il numero di persone che hanno i ricordi concomitanti. Ogni tanto nell'osteria, anche infervorati con qualche buon tajut, ci lasciamo andare in nostalgici racconti di episodi vissuti in comune, ma è sempre più difficile trovare l'interlocutore, mentre i giovani che ascoltano, seguono i nostri discorsi con grande distacco. Questi sono le dolorose conferme che siamo proprio vecchi... Mio padre si consolava dicendo: Vasarìn come che 'an fat chei altris...!
Mandi Flavio e stami ben. Aldo



From: Walter Cibischino - Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, January 08, 2004 7:08 PM
Subject: Olympus Camedia C-5060 WZ
Da tempo ero alla ricerca di una macchina fotografica digitale, adatta alle mie esigenze fotografiche. e a metà Dicembre, come sai, ho comprato la nuova Olympus Camedia C-5060 WZ. Fino ora posso affermare che soddisfa appieno alle mie esigenze su tutti i punti di vista: macro, zoom, wide angle, due schede di memoria, batteria (si carica in due ore ) ti permette di scattare circa 500 foto, super clarity delle lenti e possibilità di multi flash (utile in situazioni di emergenza).
Lo schermo up-and-over anche molto utile possibilità di usare un flash esterno, e come sai, tante altre funzioni.
Qui ti allego un link che ti porterà ad una descrizione (utile anche se in Inglese) chiara e semplice di questa Olympus C-5060 WZ. Mi c'e' voluto quasi due giorni per imparare le elementari delle sue funzioni perché ci sono tante e talvolta complicate. Questa macchina fotografica è raccomandabile al fotografo con un po' d'esperienza, perché sarà facilitato nella comprensione delle sue funzioni. Più che sufficiente per me( e senz'altro molto utile anche a te), si accoppierà anche molto bene con il tuo potente flash portatile.
Go for it... you wont regret it! (io non conosco l'inglese)
Mandi, Walter Cibischino

Leproso, 8 Gennaio 2004 - Messaggio per Walter Cibischino - Ottawa
Mandi Walter. Dopo una lunga vita di lavoro e dopo aver prodotto circa 65.000 fotografie, la mia gloriosa Olympus Camedia C-2020 Z ha "tirato le cuoia".
Un pericoloso avvertimento me lo aveva lanciato ieri all'interno del Duomo di Cividale, che dopo avermi permesso di fare qualche foto di poca importanza,
si è bloccata, tanto che mi ero già rassegnato a rinunziare al servizio sulla Messa dello Spadone, ma poi ero riuscito a farla funzionare, insistendo nei "tentativi di rianimazione" con l'aiuto di una seconda scheda. Era la prima volta che avevo occasione di assistere alla famosa rievocazione storica, fatto abbastanza grave per uno che abita a cinque chilometri dalla Città Longobarda. Per quello che ho potuto capire, è stato come quando il gatto si morde la coda... prima la macchina ha danneggiato la scheda SmartMedia da 64MB, e poi le mie insistenze nel cercare di farla funzionare, hanno causato il blocco totale della fotocamera.
Visto che avevo già in programma di dotare l'Associazione di una macchina fotografica seria, avevo fatto un pensierino sulla Olympus Camedia Reflex A-10 o A-20, ma per il momento non sono un "peso" sopportabile dal "nadison" ed allora mi è venuta l'idea di optare per il modello CAMEDIA C 5060 Wide Zoom, uguale alla tua. Ho letto molto attentamente la scheda tecnica, e devo dire che non è per niente male... se non fosse per la vigliaccata, di adottare il sistema di alimentazione con batterie dedicate e non con le classiche AA1 utilizzate fino ad ora. Visto che puoi fare le prove, mi piacerebbe sapere quante foto fai con  il pacco batterie in piena carica.
Quella che vedi qui sotto, è una delle ultime foto "partorite" dalla gloriosa C-2020, che mi ritrae insieme ad Alessandro, un giovane virtuoso della fisarmonica di Orsaria, che per me è stato una vera rivelazione. Era a casa mia per dei lavori che ha eseguito, nell'ambito della parziale ristrutturazione della mia "capanna" sita in Via Pasubio n.1/3. Te ne ho già parlato, ma quando sarà il momento, sarà dato il giusto risalto alle prove di solidarietà ricevute dalle varie ditte alle quali mi sono rivolto per eseguire i lavori, che ormai sono per giungere alla conclusione.
Salutandoti, ed assieme ad Alessandro augurandoti un
buon proseguimento dell'anno, ti presentiamo questa "rapsodia furlana" eseguita in modo spontaneo e senza nessuna preparazione. Mandi Walter e fammi avere tue notizie. Il tuo amico Aldo Taboga.
    Rapsodia furlana  >>>

From: Alessandro Pozzetto
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, January 07, 2004 3:27 PM
Subject: Grazie Grazie Grazie
Mandi Aldo !
Sono Alessandro, il direttore del coro gospel del Friuli Venezia Giulia, volevo ringraziarti per conto dei ragazzi del coro, del maestro e chiaramente mio personale, per aver tempestivamente messo in rete il pezzo iniziale del magnifico concerto di Orsaria.
Volevo farti i complimenti per il tuo magnifico sito e quindi chiederti se fosse possibile inserire il tuo link all'interno del nostro sito internet www.fvggospelchoir.com
Un grande augurio di un buon 2004 a risentirci a presto.
Mandi !

From: Waytrade
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, January 07, 2004 2:52 PM
Subject: Auguri!
Un caloroso augurio di un prospero 2004 da Ettore e infiniti grazie,
per la pubblicazione della ass. vol. "IL NATISONE".
 Mandi, Spollero G.B. (Ettore). 

From: Flavio Della Schiava - Cile
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Monday, January 05, 2004 6:30 PM
Subject: È possibile ?
Mandi Aldo: ti ringrazio per il tuo saluto. Mi sorprende e mi fa piacere che i miei commenti ti diano lo spunto per qualche "input".... !
Approfitto per domandarti se nella rubrica " ascoltato per voi", sia possibile il registro completo dei brani da te rassegnati.
So che lo spazio del sito deve essere ben gestito, ma chissà se in futuro puoi mantenere il registro solo per qualche giorno, permettendo così a noi - visitatori periodici del tuo sito - la eventuale registrazione delle canzoni (mi riferisco specialmente alle friulane).
Un esempio passato: Il registro del 9 Novembre 2003 a Gemona "Vos da l'anime".
O forse c'è anche una proibizione dell' autore o chissà del gruppo corale?
Mandi e stami ben, Flavio Della Schiava.

Caro Flavio, effettivamente i tuoi messaggi, quelli di Carlo Zilli dall'Argentina, di Walter Cibischino dal Canada ed altri amici furlans in giro per il mondo, mi dallo lo spunto per "imbastire" (si capisce che ho fatto il sarto) e mettere insieme quattro righe che possono risultare interessanti anche per altri lettori. Per rispondere a certi quesiti, posso ricorrere alle esperienze acquisite nel corso dei miei 66 anni trascorsi, durante i quali la musica, l'elettronica, la fotografia, ecc... hanno sempre destato in me un certo interesse. Ci sarebbe tanto da dire, ma rimando i particolari alla seconda parte della storia della mia vita (il primo articolo di "dietro le quinte"), che malgrado le sollecitazioni, non mi decido mai a roprendere...
Riferendomi alla tua domanda, se ho capito bene mi chiedi se è possibile mettere in rete le registrazioni complete dei concerti che seguo... e ti dico subito che non è possibile per diversi motivi, sia dal punto di vista legale, tecnico e pratico. Se facessi ciò, sicuramente creerebbe danno agli autori, agli esecutori ed agli  editori.
Il mio lavoro è tollerato (almeno fin'ora), perchè è evidente che non è a scopo di lucro e non può creare danno, anzi, è un modo per far conoscere in tutto il mondo la realtà musicale friulana, a tutti i livelli. Un chiaro esempio lo hai leggendo il messaggio che ho appena inviato Alessandro Pozzetto presidente del "FVG Gospel Choir", che si è esibito ieri sera 6 gennaio a Orsaria, un bravissimo gruppo di giovani friulani, che sicuramente farà strada. Un'ora dopo la fine del concerto, un "assaggio" della loro bravura era ascoltabile in tutto il mondo...! Sono andato a dormire dopo le 03,30 del mattino, ma ne valeva la pena...
Mandi Flavio e scrivi ancora... Aldo Taboga.

From: Bruno Badino - Orsaria
To: aldo taboga
Sent: Friday, January 02, 2004 9:51 PM
Subject: Calendari antichi.
Orsaria, lì 3 gennaio 2004
Caro Aldo, in questo ultimo mese, girando per edicole e negozi, troviamo una grande offerta di calendari, lunari ed almanacchi di ogni tipo e genere. Inoltre alla televisione e sui giornali in questi giorni c’è una caterva di persone che ci predicono il futuro, che ci spiegano i fatti che accadranno e ci sono anche gli astrologi che promettono cose belle ed un futuro radioso. A vedere tanti “venditori” di futuro, mi è venuto a mente Giacomino, un mio vecchio compagno di scuola di tanti lustri fa, che gli piaceva scrivere sia poesie sia in prosa. Cercando fra i miei libri, ho trovato un suo componimento, in forma di dialogo, che pare scritto apposta su questo argomento. Questo amico era di famiglia nobile e per questo ha usato un linguaggio fuori del normale, direi ottocentesco. Se lo ritieni opportuno, potresti pubblicare questo pezzo in qualche rubrica del sito. Per completare l’ informazione dirò che Giacomino era figlio del conte Monaldo e della la marchesa Adelaide, di Recanati, e che il caro amico era di natura pessimista, anche perché aveva un amore impossibile, Silvia. Mi dimenticavo, Giacomo faceva di cognome Leopardi. Bruno Badino

“DIALOGO DI UN VENDITORE D’ ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE”

Venditore: “Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi ?”
Passeggere:” Almanacchi per l’anno nuovo ?”
Vend: “Sì signore”
Pass.: “Credete che sarà felice quest’anno nuovo ?”
Vend.: “Oh illustrissimo, sì, certo.
Pass.: “Come quest’ anno passato ?”
Vend.: “Più più assai.”
Pass.: “Come quello di là?”
Vend.: “Più più, illustrissimo.”
Pass.: “Ma come qual altro? Non vi piacerebbe che l’anno nuovo fosse come qualcuno di
          questi ultimi anni ?”
Vend.: “Signor no, non mi piacerebbe.”
Pass.: “Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi ?”
Vend: “Saranno quasi vent’ anni.”
Pass.: “A quale di cotesti vent’ anni vorreste che assomigliasse l’anno venturo ?”
Vend.: “Io ? Non saprei.”
Pass. . “Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice ?”
Vend. : “No in verità, illustrissimo ?”
Pass. : “E pure la vita è una cosa bella. Non è vero ?”
Vend. : “Cotesto, si sa.”
Pass. : “Non tornereste voi a vivere cotesti vent’anni, e anche tutto il tempo passato,
          cominciando da che nasceste ?”
Vend. : “Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.”
Pass. : “Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta, né più né meno, con tutti i piaceri e i
          dispiaceri che avete passati ?”
Vend. : “Cotesto non lo vorrei.”
Pass. : “Oh che altra vita vorreste rifare? La vita c’ ho fatta io, o quella del principe, o di
         Chi altro? O non credete che io, che il principe, o chiunque altro risponderebbe
           come voi per l’appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta,
          nessuno vorrebbe tornare indietro ?”
Vend. : “Lo credo cotesto.”
Pass. : “Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo ?”
Vend. : “Signor no davvero, non tornerei.”
Pass. : “Oh che vita vorreste voi dunque ?”
Vend. : “Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz’ altri patti.”
Pass. : “Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell’ anno nuovo ?”
Vend. : “Appunto.”
Pass. : “Così vorrei anch’ io, se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è il segno che il
        caso, fino a tutto quest’anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno
        è d’ opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato, che il bene;
        se a patto di riavere la vita di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno
        vorrebbe rinascere. Quella vita che è una cosa bella, non è la vita che si conosce,
        ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma quella futura. Coll’ anno
        nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà
        la vita felice. Non è vero ?”
Vend. : “Speriamo.”
Pass. : “Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.”
Vend. : “Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.”
Pass. : “Ecco trenta soldi.”
Vend. : “Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.”
                                                                             Giacomo Leopardi - Anno 1832

Mandi Bruno, e grazie per farti vivo ogni tanto. Mi dispiace che non hai potuto partecipare all'assemblea della nostra Associazione, perchè hai perso l'occasione per trascorrere due ore in simpatica compagnia.
Ho letto e riletto il testo di quel dialogo tra il venditore d'almanacchi ed un passeggero.
Anche se non ho avuto occasione di studiarlo, ho imparato a conoscere Giacomo Leopardi problemi molti anni, fa attraverso una TV privata, e ricordo che seguivo così intensamente le poesie che venivano proposte, tanto da provare le stesse sofferenze dell'autore. Anche io avevo una Silvia ed anche per me "il sabato" era una giornata molto triste, tanto che sentire le campane del tuo paese che annunziavano la festa, era come sentire le campane a morto.
Per fortuna con gli anni si cambia, ed ora anche per me le campane del sabato hanno un suono gioioso, sebbene Silvia sia sempre lontana... irraggiungibile...!
Caro Bruno, il futuro è sempre più bello del passato, perchè porta con sè la speranza...!
Mandi e bon àn...! dal tò amî Aldo di Levrôns.

From: Carmelo Capasso - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, January 02, 2004 5:28 PM
Subject: Informaciòn
Estimado Sr. Aldo Natisone:
Mi nombre es Carmelo Capasso y le escribo desde Buenos Aires Argentina. Entrè en su sitio de internet y me resultò muy interesante. Soy nieto de Carmine Capasso nacido en San Giuseppe Vesubiano NAPOLES. Carmine emigrò a Buenos Aires en el año 1900. Yo a partir del retomè la ciudadanìa Italiana, pero... es una verguenza que no escribo Italiano, cosa que estoy solucionando porque comencè un curso de italiano en el Consulado It. en Bs.As.
Mi pregunta es: si Ud conoce y me puede informar  si existe un sitio en la WEB similar al suyo que trate sobre NAPOLES . Es mi intenciòn conocer los origenes de mi Abuelo. El era hijo de Vicenzo Capasso y de  Gerarda Esorata . Si me puede responder le agradesco que lo haga al e-mail  carmelocapasso@hotmail.com
DESDE YA MUCHAS GRACIAS Y FELIZ  2004 

From: Carlo Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, January 02, 2004 12:53 AM
Subject: Zilli news
Traduzione per Aldo. Mandi Aldo: come sempre che trovo il tempo per farlo, ti aggiungo questa volta una nuova traduzione, quella della lettera del Signore Pittau della colonia friulana Las Toscas, piú o meno vicina a quelle di Resistencia e Reconquista.
Sento che sei da tempo rinchiuso e fortemente riscaldato a casa tua. Essendo che ho vissuto soltanto tre inverni a Udine:  47 (anno della mia nascita),  48 e 49 (anno della nostra partenza all'estero) non immagino quanto possa essere crudo l'inverno nel Friuli.  Io abito al nord della provincia di Bs. As. dove non nevica mai. Una sola volta ho visto cadere un pó di fiocchi nell'anno 75 durante 10 o 15 minuti, e poi basta. Poi, se voglio vedere la neve, devo andare nelle montagne andine che mi stanno un un pó lontano: 1100km.
Beh, cumó mi clamin par lá in cjase di mio pari, ch'al stá cá vicin, par finí di mangiá dut chel ch'al é vanzât di misdí.
Un salût. madi mandi. carlo zilli

Mandi Carlo. Ti ringrazio per la traduzione e per tutto il resto.
Era molto tempo che non scrivevi e non mi davi l'occasione per rispondere alle tue battute più o meno ironiche, ma sempre simpatiche.
Per quanto riguarda la tua domanda, posso dirti che almeno per quanto riguarda qui nella pianura friulana, l'inverno non fa paura...
Raramente si hanno manifestazioni nevose nella nostra zona, e pochi automobilisti sono attrezzati con catene da neve.
Possono passare due o tre anni, e l'unica neve che si vede è quella sulla cima del Matajur e del Monte Nero.
Le poche volte che la neve arriva anche in pianura, è una gran festa per tutti, peccato che dura molto poco...
Il primo giorno dell'anno, era una giornata mite e soleggiata, che sembrava l'inizio della primavera, ma io ero costretto a guardare il tutto dalla finestra, a causa di una leggera infezione influenzale. Ora le cose stanno tornando alla normalità, e prossimamente riprenderò a viaggiare per le strade del Friuli.
Mandi Carlo e scrivi ogni tanto. Saluta anche tuo padre e tuo fratello, con le rispettive famiglie e... auguri per le nuova strada che stai imboccando...
Non hai pensato anche a piantare qualche filare di viti? magari Tocai o Picolit?
Ben lieto di averti dato anche questo pensiero, ti saluto con un mandi
Alfdo Taboga di leproso

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