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Udine (UD), 9 Agosto 2015
(Chiesa B.V. del Carmine)

Individuabile con una certa difficoltà, sia dalla sua entrata di Via Aquileia che dal suo retro in Via Lepardi, al suo interno la Chiesa della B.V del Carmine di Udine si mostra in tutto il suo splendore di Arte e di Storia. Ma per non essere ripetitivi, vi rimandiamo al nostro precedente servizio del 16 Luglio 2011

Santa Messa di Suffragio
promossa dal Consolato di Udine della Federazione Maestri del Lavoro d'Italia
per ricordare la sciagura mineraria di Marcinelle
dove perirono 262 minatori, dei quali 136 italiani, tra cui 7 friulani.



...introduzione alla Cerimonia del Console Proviciale Mario Caporale...
...e canto d'inizio sostenuto dal gruppo parrocchiale vocale e strumentale...


Ci inviti alla tua festa, ci chiami intorno a te,
ci doni la tua vita Gesù.
Ci inviti alla tua festa, ci chiami intorno a te,
per vivere sempre con noi.

Per noi hai preparato il tuo banchetto, l’incontro dei fratelli e amici tuoi.
La casa tua risuona già di canti: con grande gioia accogli tutti noi.

Ci inviti alla tua festa...

Ti accoglieremo in mezzo a noi, Signore, ascolteremo quello che dirai.
Riceveremo il dono tuo più grande: il Pane della vita che sei tu.

Ci inviti alla tua festa....

Mangiando il tuo Pane alla tua festa, diventeremo come te, Gesù.
Sarai la forza della nostra vita, sarai la gioia che non finirà.

Ci inviti alla tua festa....



...benvenuto del Parroco Don Giancarlo Brianti...


...una panoramica alle liturgia della Parola...


...Don Brianti all'omelia...



...alle preghiere dei fedeli sono stati ricordati i nomi delle vittime friulane...



 Dolce è sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore.
Dolce è capire che non son più solo
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me,
Dono di Lui, del suo immenso amore.
Ci ha dato il cielo e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra con frutti, prati e fiori,
il fuoco e il vento l’aria e l’acqua pura,
fonte di vita per le sue creature.
Dono di Lui, del suo immenso amore.


...la classica foto ai fedeli dal presbiterio...


         
 PREGHIERE 



 BENEDIZIONE 

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Accompagnato dalla Banda di Povoletto, il corteo è partito da Via Aquileia per portarsi in Lardo Goldoni...



 BANDA 



 CERIMONIA IN LARDO GOLDONI

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La tragedia di Marcinelle «Basta morti sul lavoro»
(Federica Del Zotto - Messaggero Veneto)

          UDINE. «No ad altre Marcinelle, basta infortuni sul lavoro». Questo il messaggio emerso, ieri, dalla commemorazione delle vittime della tragedia di Marcinelle celebrata, nella chiesa del Carmine, per non dimenticare le migliaia di persone che ancora oggi perdono la vita sul posto di lavoro. È stata una cerimonia sentita e senza retorica proseguita nell’area verde di Largo Goldoni intitolata alle 262 vittime per tenere viva la memoria e per ribadire l’importanza cruciale della sicurezza sul lavoro. Nella miniera di Bois du Cazier in Belgio, l'8 agosto 1956, persero la vita anche sette friulani: Mario Buiatti di Udine, Pietro Basso di Fiume Veneto, Ruggero Castellani di Ronchis, Ferruccio Pegorer di Azzano Decimo, Armando Zanelli di San Giorgio di Nogaro, Ciro Natale Piccolo di Savorgnano del Torre, Lorenzo De Santis di Flaibano. Il commendatore Mario Caporale, console della federazione Maestri del lavoro d’Italia, ha aperto la cerimonia invitando tutti a riflettere su quanto successo allora perché quella «tragedia dovrebbe insegnare a chi lavora e a chi ordina il lavoro a far si che queste tragedie non capitino più».
         A Udine cerimonia per commemorare le vittime della tragedia di Marcinelle e per non dimenticare le migliaia di persone che ancora oggi perdono la vita sul posto di lavoro nella Chiesa del Carmine e a seguire nella zona verde di Largo Goldoni. Alle duecentosessantadue vittime è stata intitolata la targa del piccolo parco affacciato su viale Trieste per tenere viva la memoria e per ribadire l'importanza cruciale della sicurezza sul lavoro. Non a caso i Maestri del lavoro sono in prima linea nel sensibilizzare la popolazione sul tema delle morti bianche. Il presidente del consiglio regionale Franco Iacop, invece, ha colto l’occasione per ribadire quanto sia fondamentale parlare di sicurezza sul lavoro: «Un impegno che per noi si declina anche sul piano legislativo con riforme che toccano anche la formazione e che costantemente stimolano a riflettere su come corrispondere concretamente a queste istanze dentro un orizzonte europeo di diritti e tutele». Dello stesso avviso l’assessore all’Inclusione sociale Antonella Nonino: «In quest’epoca, nella quale assistiamo a esodi di giovani provenienti da tante parti del mondo - ha puntualizzato -, rendiamo giustizia a quei poveri morti di Marcinelle, essendo capaci di leggere nei volti dei tanti profughi, gli sguardi dei nostri connazionali di allora». «Il sangue di quegli operai diventi il seme da cui nascano valori per il bene comune» ha aggiunto don Giancarlo Brianti, rivolgendosi ai fedeli tra i quali c’erano anche alcuni familiari delle vittime.
          Alla cerimonia hanno partecipato diverse autorità tra queste il vice prefetto Francesco Palazzolo, il vice presidente della Provincia Franco Mattiussi, il presidente della commissione toponomastica Franco Della Rossa, il vice presidente dell'Ente Friuli nel mondo Piero Villotta, le rappresentanze dei comuni di Ronchis, San Giorgio di Nogaro, Povoletto, Fiume Veneto, Azzano Decimo, delle associazioni di minatori di Cave del Predil e della Filarmonica di Povoletto.