I PRATI STABILI: un
piccolo mondo affascinante, ricco di profumi e di colori -
Fino agli inizi degli anni
'70, il paesaggio agrario del Friuli
ed in particolare della sua
alta pianura, era caratterizzato dalla presenza di vaste estensioni
occupate da prati stabili permanenti. In diverse località, ci si
poteva immergere in contesti ambientali dove in primavera, gli unici
suoni udibili erano dati dal canto di quaglie, allodole e
strillozzi, dal frinire dei grilli, dallo stormire delle graminacee
mosse dal vento. Il tutto in un unicum paesaggistico di struggente
bellezza chiuso dalle azzurre quinte della cerchia prealpina ed in
grado di portare l'animo dell'attento osservatore della natura verso
la commozione. Il lavoro svolto nei secoli da
generazioni di pastori ed agricoltori, nonostante sia effettivamente
consistito in una grande modifica ambientale (i vastissimi
disboscamenti), ha tuttavia contribuito favorevolmente alla
costituzione di un ricco ecosistema (mediante lo sfalcio delle aree
erbose), finché però l’agricoltura intensiva moderna non ha
drasticamente alterato i delicati equilibri ecologici.
I prati stabili sono quelle formazioni erbacee che
non hanno subito il dissodamento (aratura o erpicatura) e sono
mantenute esclusivamente attraverso lo sfalcio ed eventualmente una
blanda concimazione. In queste aree sono
ospitate numerosissime e ben determinate specie vegetali, alcune
anche endemiche della nostra regione, tipiche di questi habitat a
cui sono legate per la loro sopravvivenza.
FOTOGRAFIE E AUDIOVISIVO: AFNI FVG
FRAGRANZE DI PROVENZA -
Un territorio affascinante
e variegato, profondamente legato alle sue tradizioni, ricco di
suggestioni, profumi e colori. Una settimana
con i fenicotteri della Camargue, fra le ocre e le lavande del
Luberon, sulle gole del Verdon. La
zona cel delta del Rodano è chiamata Camargue. Con un'area di
oltre 930 km² la Camargue è il più grande delta fluviale dell'Europa
occidentale
(tecnicamente è però un'isola, essendo completamente
circondata dalle acque). Essa è una vasta pianura comprendente vaste
lagune (étangs) di acqua salata divisi dal mare da banchi di
sabbia e circondati da paludi coperte da canneti, a loro volta
attorniati da grandi aree coltivate. Approssimativamente un terzo
della Camargue è formato da laghi o paludi. La Camargue è la dimora
di più di 400 specie di uccelli, con gli stagni di acqua salata che
forniscono uno dei pochi habitat europei per il fenicottero rosa. In
Camargue vive una razza particolare di cavalli, chiamata appunto
Camargue. È luogo di molte specie protette ed è essa stessa area
protetta. Il Parco naturale regionale del Luberon è un parco
naturale istituito nel 1977. Il Sentiero delle Ocre di Roussillon e
il Colorado Provenzale di Rustrel sono un tripudio di colori. Tutte
le sfumature di rossi, arancioni e gialli hanno trovato rifugio
nelle terre e nelle rocce che compongono la valle delle Fate e le
falesie dei Giganti, formazioni rocciose dalle forme ardite e dagli
intensi colori. Nelle colline e nelle vallate del Luberon domina
invece il blu-violetto delle generose fioriture di lavanda e il
giallo dei campi di grano. Il fiume Verdon nel corso dei secoli ha
scavato il suo letto fluviale tra i sedimenti calcarei e corallini
con una portata di acque tumultuose di circa 2000 a 3000 m³ al
secondo. La Gole del Verdon sono strette e profonde: da 250 a 700
metri di profondità, con una larghezza che va da 6 a 100 metri al
livello del fiume Verdon e da 200 a 1500 metri da un lato all'altro
in cima della gola. Viene definito il Gran Canyon d'Europa.
FOTOGRAFIE E AUDIOVISIVO: LEONARDO ZANELLO (AFNI FVG)
LE IMPERATRICI: Le orchidee spontanee del Friuli
Venezia Giulia - Un mondo raffinato ed
elegante, un'atmosfera romantica e sensuale,
l'armonia e la perfezione. Elegante e
fragile al contempo, l’orchidea è un fiore raro, celebrato in ogni
epoca per la sua stupefacente bellezza. Il
nome della famiglia (Orchidaceae) secondo alcuni studiosi deriva da
Orchis che era il nome di un giovane greco molto bello e molto
intraprendente soprattutto con le ragazze. Un giorno esso fu
invitato da Bacco ad una festa durante la quale,pensando di essere
onnipotente e impunibile, fece violenza ad una sacerdotessa. Ma
questo comportamento scatenò l’ira di Moira, la dea del destino, che
lo punì facendolo sbranare da bestie feroci. Gli dei dell’Olimpo
però ebbero un po’ di compassione e vollero ricordarlo facendo
nascere sui suoi resti dei bellissimi fiori: le orchidee. Gli
aborigeni neozelandesi, i maori, veneravano le orchidee per la loro
bellezza e ritenevano che esse fossero state messe nei prati, nei
boschi e sugli alberi dagli dei. Comunque le orchidee non vengono
apprezzate solo per la loro bellezza ma anche perché sono
interessanti dal punto di vista alimentare e medicinale. Ai nostri
giorni, all'orchidea si attribuisce il significato di sensualità,
passione ed eleganza ed è il fiore da regalare alla persona che
corrisponde le nostre passioni.
FOTOGRAFIE E AUDIOVISIVO: AFNI FVG (montaggio
audiovideo Leonardo Zanello - musiche Daniele Masarotti) |