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Il mondo dei Friulani
(Danilo Vezzio Fogolar Furlan Lione)
La diplomazia del mosaico,
conosce, per le strade del mondo, momenti straordinari.
A Lione in presenza del
sindaco e delle maggiori autorità francesi, si è svolta
l’inaugurazione della prima tranche dei restauri nella chiesa di
Saint Nizier, una chiesa ‘’gioiello storico’’ di Lione, si tratta un
edificio religioso nato nel V secolo, uno scrigno che racconta la
Storia di Francia, della città, e direi dell’Umanità.
Per noi Friulani di Lione,
questa chiesa è un luogo ancora più sacro, per la presenza di
mosaici realizzati da mani friulane agli inizi del 1900, ed i
restauri realizzati ultimamente, sono ancora dovuti a mosaiciste
friulane, ex allieve della famosa scuola spilimberghese, la Scuola
Musaicisti del Friuli creata nel 1922, si diceva arte ''musiva'' non
''mosiva'' hanno cambiato per non confondere mosaicisti con
musicisti.
La chiesa di Saint Nizier è
classificata monumento storico, e sono già stati stanziati oltre 3
milioni di euro, che hanno permesso la realizzazione dei restauri
dei mosaici, che parzialmente si staccavano dalla parete, facendo ''bufules'',
fate attenzione ai commenti! Non è colpa dei nostri mosaicisti
friulani, ma sono danni dovuti all’umidità, la chiesa è stata
costruita su una ‘’penisola ex-acquitrino’’ tra i due fiumi di
Lione, il Rodano e la Saonna, l’acqua è a qualche metro sotto la
cripta, i nostri antenati facevano il lavoro come si deve, ma non
miracoli.
Si
tratta dunque di cantieri d’eccezione, che richiedono artigiani
d’arte eccezionali, infatti sotto la direzione della fine
master-restauratrice Margot Morisse, le nostre Silvia Angeletti, e
Donatella Garabello, provenienti da Udine, hanno lavorato sei mesi,
nell’oscura cripta medievale, ‘’imprigionate’’, per restaurare opere
dovute ai nostri antenati maestri: Mora, Facchina e compagni
mosaicisti, erano degli emigrati in Francia dopo la metà del 1800, e
come logico tutti di Sequals, il paese dei terrazzieri-mosaicisti
che hanno fatto il mondo più bello con il mosaico!
Il sindaco di Lione nel suo
discorso davanti ad un folto pubblico, ha sottolineato la presenza e
le qualità delle nostre mosaiciste, citando la scuola di
Spilimbergo, come origine della loro formazione, immaginate la
fierezza dei friulani presenti! Dovete sapere che a Lione vive
tuttora un gruppetto di ex allievi della Scuola di Spilimbergo,
certo, sono giovanotti ultraottantenni, ma testimoni della forte
presenza friulana davvero originale.
Chiaramente la comunità
italiana, ed in particolare la friulana, è orgogliosa di questo
successo, quello che i mosaicisti fanno, rimane quasi intatto nei
secoli, ed i mosaici, con la loro visibilità confermano un know how
unico, riconosciuto nel mondo intero, siamo e rimaniamo i migliori !
La Silvia e Donatella
sviluppano, inoltre, una specializzazione, quella del restauro, che
deve essere fatto secondo criteri molto rigidi, siamo in un mondo
particolare, dove diverse scienze guidano le mani e le decisioni
delle mosaiciste.
Siamo lontani dalle grida
friulane di cantiere : ‘’malte, malte’’! Quelli erano i nostri
anziani, in sei mesi avrebbero ‘’mosaicato’’ mezza Lione, ora non si
deve confondere restauri minuziosi, con metri-quadri di
demolizione-ricostruzione veloce ''fate di corse a la svelte''!
All’inaugurazione era
presente anche Michel Patrizio, della terza generazione di
mosaicisti friulani, quelli che hanno cambiato la faccia di
Marsiglia, realizzando lavori ammirati da greggi di turisti sbarcati
da navi-città, ma a cui nessuno sa spiegare come si realizzano
questi mosaici di grandi dimensioni, e le guide raccontano la vita e
amori, del pittore che ha realizzato il cartone-bozzetto, ma
incapaci di spiegare come, o chi, ha fatto il lavoro sudando sette
camicie.
Così, i
mosaicisti-terrazzieri friulani, rimarranno sempre nell’ombra,
ignoti mercenari delle cripte, ma è vero, ci consola la presenza di
queste raffinate ‘’musaiciste’’ che praticano ancora la martellina
ed il tagliolo, come fosse un violoncello, con loro il mosaico non è
del tutto morto, e sicuramente dei restauri ce ne saranno ancora per
Silvia e Donatella!
(Nelle
foto: Silvia Angeletti, Donatella Garabello, Michel Patrizio e
Danilo Vezzio
e una visione quasi completa della cripta.) |