nuove dal friuli e dal mondo

Lione (FR), Ottobre 2025

Il mondo dei Friulani
(Danilo Vezzio Fogolar Furlan Lione)

La diplomazia del mosaico, conosce, per le strade del mondo, momenti straordinari.

 A Lione in presenza del sindaco e delle maggiori autorità francesi, si è svolta l’inaugurazione della prima tranche dei restauri nella chiesa di Saint Nizier, una chiesa ‘’gioiello storico’’ di Lione, si tratta un edificio religioso nato nel V secolo, uno scrigno che racconta la Storia di Francia, della città, e direi dell’Umanità.

Per noi Friulani di Lione, questa chiesa è un luogo ancora più sacro, per la presenza di mosaici realizzati da mani friulane agli inizi del 1900, ed i restauri realizzati ultimamente, sono ancora dovuti a mosaiciste friulane, ex allieve della famosa scuola spilimberghese, la  Scuola Musaicisti del Friuli creata nel 1922, si diceva arte ''musiva'' non ''mosiva'' hanno cambiato per non confondere mosaicisti con musicisti.

La chiesa di Saint Nizier è classificata monumento storico, e sono già stati stanziati oltre 3 milioni di euro, che hanno permesso la realizzazione dei restauri dei mosaici, che parzialmente si staccavano dalla parete, facendo ''bufules'', fate attenzione ai commenti!  Non è colpa dei nostri mosaicisti friulani, ma sono danni dovuti all’umidità, la chiesa è stata costruita su una ‘’penisola ex-acquitrino’’ tra i due fiumi di Lione, il Rodano e la Saonna, l’acqua è a qualche metro sotto la cripta, i nostri antenati facevano il lavoro come si deve, ma non miracoli.

Si tratta dunque di cantieri d’eccezione, che richiedono artigiani d’arte eccezionali, infatti sotto la direzione della fine master-restauratrice Margot Morisse, le nostre Silvia Angeletti, e Donatella Garabello, provenienti da Udine, hanno lavorato sei mesi, nell’oscura cripta medievale, ‘’imprigionate’’, per restaurare opere dovute ai nostri  antenati maestri: Mora, Facchina e compagni mosaicisti, erano degli emigrati in Francia dopo la metà del 1800, e come logico tutti di Sequals, il paese dei terrazzieri-mosaicisti che hanno fatto il mondo più bello con il mosaico!

Il sindaco di Lione nel suo discorso davanti ad un folto pubblico, ha sottolineato la presenza e le qualità delle nostre mosaiciste, citando la scuola di Spilimbergo, come origine della loro formazione, immaginate la fierezza dei friulani presenti! Dovete sapere che a Lione vive tuttora un gruppetto di ex allievi della Scuola di Spilimbergo, certo, sono giovanotti ultraottantenni, ma testimoni della forte presenza friulana davvero originale.

Chiaramente la comunità italiana, ed in particolare la friulana, è orgogliosa di questo successo, quello che i mosaicisti fanno, rimane quasi intatto nei secoli, ed i mosaici, con la loro visibilità confermano un know how unico, riconosciuto nel mondo intero, siamo e rimaniamo i migliori !

La Silvia e Donatella sviluppano, inoltre, una specializzazione, quella del restauro, che deve essere fatto secondo criteri molto rigidi, siamo in un mondo particolare, dove diverse scienze guidano le mani e le decisioni delle mosaiciste.

Siamo lontani dalle grida friulane di cantiere : ‘’malte, malte’’! Quelli erano i nostri anziani, in sei mesi avrebbero ‘’mosaicato’’ mezza Lione, ora non si deve confondere restauri minuziosi, con metri-quadri di demolizione-ricostruzione veloce ''fate di corse a la svelte''!

All’inaugurazione era presente anche Michel Patrizio, della terza generazione di mosaicisti friulani, quelli che hanno cambiato la faccia di Marsiglia, realizzando lavori ammirati da greggi di turisti sbarcati da navi-città, ma a cui nessuno sa spiegare come si realizzano questi mosaici di grandi dimensioni, e le guide raccontano la vita e amori, del pittore che ha realizzato il cartone-bozzetto, ma incapaci di spiegare  come, o chi, ha fatto il lavoro sudando sette camicie.

Così, i mosaicisti-terrazzieri friulani, rimarranno sempre nell’ombra, ignoti mercenari delle cripte, ma è vero, ci consola la presenza di queste raffinate ‘’musaiciste’’ che praticano ancora la martellina ed il tagliolo, come fosse un violoncello, con loro il mosaico non è del tutto morto, e sicuramente dei restauri ce ne saranno ancora per Silvia e Donatella!

(Nelle foto: Silvia Angeletti, Donatella Garabello, Michel Patrizio e Danilo Vezzio
e una visione quasi completa della cripta.)