Teresina compie 100 anni,
é
un secolo
di
storia
italiana!

La vediamo nella foto con la
sua
discendenza,
Teresa Zuccarello in Disint Beniamino,
è la faccia della bontà!
Non è facile
raccontare un secolo di vita davvero non comune!
Teresina
è nata il 20 aprile 1925 a Silea
in
Provincia di Treviso, a nove anni era già incaricata da fare la
baby-sitter,
nel 1939 parte con i genitori
e nove
fratelli, sorelle, per
colonizzare la Libia,
Mussolini
era
alla riconquista di un impero,
aveva
promesso
a migliaia di
famiglie,
mare e monti,
ma
invece
è stata una terribile,
dolorosa
esperienza.
Erano arrivati in Libia-Cirenaica
nei dintorni
di
Barce
(oggi
Al Marj
) nel
Villaggio Baracca
di
Farzuga,
ed
é
qui
che
Teresina,
ancora
giovanissima, conobbe il bersagliere Beniamino Disint di Sedilis
di Tarcento,
che divenne suo
marito anni dopo.
Allo
scoppio della guerra,
in Cirenaica
questi
coloni,
si sono trovati
in prima linea, odiati dai libici,
dovevano
essere evacuati
per non
farsi sgozzare,
ma
in
attesa,
dovettero confinarsi per più settimane
chiusi in
una chiesa,
senz’acqua, senza cibo,
senza lavarsi,
né
cambiarsi;
di notte gli uomini ritornavano nelle
loro
fattorie
abbandonate
ai
libici,
per recuperare un po’ di frumento
che avevano
nascosto per precauzione,
il pericolo era
permanente
.
Finalmente
un
aereo militare italiano
riuscì
a riportare
Teresa e alcuni familiari
a Bari,
dove furono accolti come
degli extra comunitari
clandestini,
furono
spediti
in treno verso Treviso,
per sbarazzarsi da intrusi, per fortuna alla
stazione
FS
di Treviso,
un parente
che passava per caso,
li vide e li accolse nella sua fattoria.
Lasciamo
passare la guerra, Teresina
per fortuna
ritrova il suo bersagliere
‘’Beniamino
della Cirenaica’’
si
sposano, ma lui
come tanti friulani,
deve partire in cerca di lavoro
‘’libâr
di scugni’ là‘’
(libero di dover
andarsene) e finisce
a Genissiat
nel dipartimento dell’Ain,
in Francia,
dove si stava costruendo
una diga.
Erano
tempi complicati per gli italiani,
nel 1947
in Francia
erano trattati di
‘’macaroni’’
come minimo,
ed i
permessi di soggiorno non erano
concessi facilmente,
per poter ricongiungersi,
Beniamino e Teresina,
dovettero
utilizzare espedienti,
sotterfugi,
ma ci riuscirono
spendendo quei
pochissimi risparmi che Beniamimo aveva
racimolato…erano
di nuovo senza una palanca,
cence un carantan!
Ma erano insieme,
e
col primo bimbo! Senza casa,
senza niente,
per fortuna
l’impresario,
datore
di lavoro di
Beniamino,
aveva messo a disposizione del suo operaio,
un angolo del
deposito-magazzeno,
c’era
un letto, tra
attrezzi di ogni tipo….ma lasciamo perdere
meglio dimenticare, sono momenti difficili da descrivere.
Teresina ha
oltrepassato tutte
queste
fasi dolorose, giustamente
Beniamino le aveva più volte ripetuto ‘’ quando
si va letto con un friulano si deve sopportare tutto’’,
portare i pesanti secchi di malta per la costruzione della loro
casa
à Vaulx en Milieux,
ma anche momenti
di pura fierezza,
come
la scultura della statua della madonna,
realizzata da Beniamino in sostituzione di quella trafugata
all’angolo della strada,
lo hanno fatto di notte per non
essere ringraziati pubblicamente!
Beniamino, geniale scultore autodidatta,
ha probabilmente dato il viso della sua Teresina alla statua
della
Madonna,
ne sono convinto!
Concludiamo con un
sincero
ad multos annos Teresa!
Sei
tutta la nostra storia,
un monumento vivente per gli
italiani di Lione,
la memoria
dell’emigrazione,
ma anche dell’amore per
Beniamino,
‘’il
bersagliere
friulano’’,
e
la
tua famiglia!
Sei esemplare,
e lo facciamo sapere anche nella nostra terra di origine,
meriti l’abbraccio di tutti!