nuove dal friuli e dal mondo

Leproso di Premariacco (UD), 10 Aprile 2025

Nuove da Lione (Francia)
(di
Danilo Vezzio)

Teresina compie 100 anni, é un secolo di storia italiana!

          La vediamo nella foto con la sua discendenza, Teresa Zuccarello in Disint Beniamino, è la faccia della bontà!
Non è facile raccontare un secolo di vita davvero non comune! Teresina è nata il 20 aprile 1925 a Silea in Provincia di Treviso, a nove anni era già incaricata da fare la baby-sitter, nel 1939 parte con i genitori e nove fratelli, sorelle, per colonizzare la Libia, Mussolini era alla riconquista di un impero, aveva promesso a migliaia di famiglie, mare e monti, ma invece è stata una terribile, dolorosa esperienza.

         Erano arrivati in Libia-Cirenaica nei dintorni di Barce (oggi Al Marj ) nel Villaggio Baracca di Farzuga, ed é qui che Teresina, ancora giovanissima, conobbe il bersagliere Beniamino Disint di Sedilis di Tarcento, che divenne suo marito anni dopo.
Allo scoppio della guerra, in Cirenaica questi coloni, si sono trovati in prima linea, odiati dai libici, dovevano essere evacuati per non farsi sgozzare, ma in attesa, dovettero confinarsi per più settimane chiusi in una chiesa, senz’acqua, senza cibo, senza lavarsi, cambiarsi; di notte gli uomini ritornavano nelle loro fattorie abbandonate ai libici, per recuperare un po’ di frumento che avevano nascosto per precauzione, il pericolo era permanente .
          Finalmente un aereo militare italiano riuscì a riportare Teresa e alcuni familiari a Bari, dove furono accolti come degli extra comunitari clandestini, furono spediti in treno verso Treviso, per sbarazzarsi da intrusi, per fortuna alla stazione FS di Treviso, un parente che passava per caso, li vide e li accolse nella sua fattoria.

          Lasciamo passare la guerra, Teresina per fortuna ritrova il suo bersagliere ‘’Beniamino della Cirenaica’’ si sposano, ma lui come tanti friulani, deve partire in cerca di lavoro ‘’libâr di scugni’ là‘’ (libero di dover andarsene) e finisce a Genissiat nel dipartimento dell’Ain, in Francia, dove si stava costruendo una diga.

          Erano tempi complicati per gli italiani, nel 1947 in Francia erano trattati di ‘’macaroni’’ come minimo, ed i permessi di soggiorno non erano concessi facilmente, per poter ricongiungersi, Beniamino e Teresina, dovettero utilizzare espedienti, sotterfugi, ma ci riuscirono spendendo quei pochissimi risparmi che Beniamimo aveva racimolato…erano di nuovo senza una palanca, cence un carantan!

          Ma erano insieme, e col primo bimbo! Senza casa, senza niente, per fortuna l’impresario, datore di lavoro di Beniamino, aveva messo a disposizione del suo operaio, un angolo del deposito-magazzeno, c’era un letto, tra attrezzi di ogni tipo….ma lasciamo perdere meglio dimenticare, sono momenti difficili da descrivere.

          Teresina ha oltrepassato tutte queste fasi dolorose, giustamente Beniamino le aveva più volte ripetuto ‘’ quando si va letto con un friulano si deve sopportare tutto’’, portare i pesanti secchi di malta per la costruzione della loro casa à Vaulx en Milieux, ma anche momenti di pura fierezza, come la scultura della statua della madonna, realizzata da Beniamino in sostituzione di quella trafugata all’angolo della strada, lo hanno fatto di notte per non essere ringraziati pubblicamente!
Beniamino, geniale scultore autodidatta, ha probabilmente dato il viso della sua Teresina alla statua della Madonna, ne sono convinto!
          Concludiamo con un sincero ad multos annos Teresa! Sei tutta la nostra storia, un monumento vivente per gli italiani di Lione, la memoria dell’emigrazione, ma anche dell’amore per Beniamino, ‘’il bersagliere friulano’’, e la tua famiglia! Sei esemplare, e lo facciamo sapere anche nella nostra terra di origine, meriti l’abbraccio di tutti!