nuove dal friuli e dal mondo

Lione (Francia), Novembre 2014

Friûl tal Forest - Nuove dal Fogolar Furlan di Lione
(di Daniel Vezzio)

Un Friuli Grande nella Storia?
...il Fogolâr Furlan di Lione adempie a quest’obbligo di farlo sapere....

          Si é conclusa a Lione una mostra non comune in Francia ‘’La Grande Guerra sul Fronte Italiano-friulano’’ il successo é stato grande, ed abbiamo avuto i complimenti da migliaia di persone. Il Fogolâr Furlan di Lione ha saputo introdurre i 18 pannelli che compongono quest’ esposizione, all’interno della prestigiosa sede degli Archivi Municipali di Lione dove si custodiscono documenti di inestimabile valore dal medioevo ad oggi.
          Situati in centro città a Lione, gli Archivi Municipali sono un polo di conferenze, mostre, rassegne, esposizioni di ogni tipo, quindi con frequentazione altissima, in particolare in questo momento con l’evento di ‘’Lione l’Italiana’’ non Lione all’italiana, ma proprio Lione l’ITALIANA, un titolo voluto cosi, proprio dal responsabile artistico dell’evento che ha percepito la differenza ed ha insistito affinché si mantenga il titolo.
          I pannelli della mostra ci sono stati affidati dallo scrittore-storico-editore-alpino Guido Aviani, di Udine, ma il primo problema era di trovare un luogo dove questa collezione di fotografie-testi poteva essere esposta e messa in valore.
          Per raggiungere quest’obiettivo, abbiamo deciso di collaborare, di lavorare per più di un anno, con gli Archivi Municipali all’allestimento di Lione l’Italiana e solo dopo aver provato la nostra capacità di lavoro ed efficacia abbiamo chiesto di accogliere anche la nosta mostra friulana ‘’La Grande Guerra sul Fronte Italiano-friulano’’ non é stato facile ma appena raccolto il consenso abbiamo subito sentito venire il successo... il Fogolâr Furlan ha saputo farsi apprezzare, stimare, acquistando la fiducia delle amministrazioni francesi.
          Abbiamo quindi proceduto a redigere, tradurre, stampare in francese le guide ed il catalogo-libretto ‘’La Grande Guerra sul Fronte Italiano’’, un lavoro complesso poiché la Storia é complessa, ma ce l’abbiamo fatta, grazie a collaboratori benevoli competenti che ci hanno sostenuto con grande abnegazione. Guido Aviani ci ha inoltre incaricati di distribuire uno splendido volume bilingue italiano-Inglese che riunisce delle splendide fotografie sulla guerra 14/18. Perché questa mostra a Lione?
          Innanzitutto perché c’é un Fogolar che funziona come una e vera propria ‘’ambasciata della Regione Europea Friuli’’ un Fogolâr che ha saputo sviluppare una diplomazia ad alto livello; ma ogni ambasciata ha dei diritti e dei doveri, tra questi c’é anche l’impegno di accudire ad un riquadro dei soldati italiani caduti in Francia, riquadro di terra italiana in un cimitero lionese, dove riposano 71 giovani italiani, pochi avevano 20 anni, probabilmente non parlavano italiano ancora meno il francese, sono venuti a farsi massacrare in Francia, queste sono tombe nostre, e dobbiamo occuparcene senza indugi! Friulani ed Italiani di ogni regione!
          Se Lione é italiana, queste tombe della guerra 14/18 lo confermano, ma i campi di battaglia di questa guerra non erano solo in Francia; il Friuli é stata forse la regione che ha sofferto di più anche a causa della disfatta di Caporetto e della consecutiva occupazione, bisognava dimostrarlo e lo abbiamo fatto in modo brillante con i pannelli Guido Aviani.
Una storia, la Storia si racconta con fotografie, filmati, canzoni, musiche, cartine geografiche, testi, oggetti, bandiere, cappelli militari di alpini, bersaglieri ed anche con porta bandiere friulani-lionesi! Con questa mostra abbiamo anche spiegato che alla fine di questa guerra, l’esodo friulano verso la Francia fu massiccio, ricordando che l’armistizio fu firmato un 4 novembre, tutti gli uomini erano morti, feriti, prigionieri o ancora sotto le armi, il Friuli occupato, saccheggiato, nessuno non aveva arato, seminato nella campagna, l’influenza spagnola stava terminando la strage... in Friuli non c’era più niente solo la carestia!
          Quasi immediatamente i friulani sono partiti, portando nel fagotto delle foto..quella del papà in guerra, con i piedi posati su obici da 300mm inesplosi, con la scatola della maschera a gas..’’se togli la maschera muori”....ma sono morti lo stesso!
          Una mostra per dire che il Friuli ha esistito, resistito e resiste tuttora, con una lingua, una cultura, una storia da far conoscere e rispettare, il Fogolar Furlan di Lione e l’Ente Friuli nel Mondo lo hanno fatto e lo faranno ancora.
All’inaugurazione abbiamo avuto il sostegno, la presenza, del vice-sindaco di Lione Jean Dominique     Durand in carica del Patrimonio, della Memoria, e degli Ex-Combattenti. Il console generale d’Italia dott. Giulio Marongiu, il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Pietro Pittaro ed il suo braccio destro Cristian Canciani. Il direttore generale degli Archivi Municipali di Lione dott.ssa Anne-Catherine Marin ed i suoi collaboratori. La signora Irène Batailly, nata Colussi, che rappresentava il marito Robert Batailly già sindaco di Lione, comandante della Légion d'honneur, e presidente de Ceux de Verdun,(Quelli di Verdun) cioé l’associazione combattentistica per eccellenza della guerra 14/18. Diversi generali dell’esercito francese, rappresentanti il governatore militaire d Lione, Generale di corpo d’armata Pierre Chavancy. Numerose le altre personalità presenti a livello municipale, associativo, combattentistico, patriottico, sia francese come italiano, quali il Comites, membri di Fogolars, friulani provenienti da altre regioni dalla Manica ai Pirenei.
          Questa mostra, La Grande Guerra sul Fronte Italiano-Friulano é stata abbinata a Lione l’italiana ma anche alle grandi cerimonie italiane del 4 novembre e sopratutto quelle francesi dell’11 novembre. Il Fogolâr é sempre presente dove si puo’ realmente valorizzare a livello internazionale il nostro Friuli. Il Fogolar Furlan di Lione ha dimostrato ancora una volta che la missione di una associazione friulana non si deve limitare a cantare Ce bjel cjscjel a Udin o alla degustazione di broade e muset ma a far crescere, a far riconoscere una regione ed un popolo che vive quasi sconosciuto in Europa, ma la cui diaspora fa onore a questa Piccola Patria !      

 

Foto1: Da sinistra: il vicesindaco di Lione JD Durand, console generale Giulio Marongiu, signora Colussi-Batailly, il Direttore degli Archivi A.C Marin, D. Vezzio Fogolar Furlan, Il presidente dell’ente Pietro Pittaro , Remy Valotto portabandiera.

Foto2: Vista parziale del salone mostra e del pubblico

Foto3: Lione, riquadro italiano dei caduti 15/18 in Francia, con il monumento la Grande Madre.