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Paularo (UD), 10 Ottobre 2010
 

Castagnata 2010
del Gruppo A.N.A. di Orsaria
Testi e foto di Devis Macor

          Come consuetudine, dopo la gita “estiva”, è seguita la tradizionale castagnata con il gruppo ANA di Orsaria, un appuntamento cui non potevo mancare.
          Anche quest’anno, come nel 2009, si è deciso di andare a Paularo. Per chi l’anno scorso non c’era, o vuole semplicemente rivedere le foto della passata edizione, ricordo che, sempre in questa rubrica, cè il mio servizio pubblicato. Anche per evitare inutili ripetizioni, questo sarà semplicemente un breve e sintetico “resoconto” della gita, che comunque abbiamo deciso di proporre qui, sul sito “dal nadison”.
          La corriera “a due piani”, con i circa 70 partecipanti, è partita dall’ex-asilo secondo l’orario prestabilito, alle 7.15 di questa splendida domenica di ottobre.
          Dopo una breve “sosta-caffè” a Tolmezzo, siamo arrivati in perfetto orario nella locale struttura degli alpini di Paularo, devo dire che faceva decisamente freddo: la temperatura era di poco superiore allo zero, e sull’erba si notava la brina, in anticipo sui tempi. Ma la giornata è stata davvero splendida, con cielo limpido e terso, come dimostrano le immagini che vedete qui, e ben presto i raggi del sole hanno riportato la temperatura su valori accettabili, gradevoli.

          Posso dire senza timore di smentita che le condizioni meteo hanno finora sempre favorito le gite estive ed autunnali degli Alpini di Orsaria, e cioè almeno da 5 anni, quando mi sono aggiunto in “pianta stabile” a queste uscite come fotoreporter, speriamo che continui cosi.
          La sequenza degli “eventi” ha grossomodo ricalcato la passata edizione. Mentre cuochi e collaboratori organizzavano “il rancio”, tutti i partecipanti hanno approfittato della bella giornata per fare una salutare passeggiata: chi in centro a Paularo, chi nei dintorni. Il gruppo a cui mi sono affiancato, capeggiato dal segretario Bruno Badino, ha raggiunto la frazione di Dierico, un bel paesino tutto arroccato su un colle con un’ottima visuale sul paesaggio circostante.

          In molti di noi abbiamo notato come questo paese, inizialmente “costruito” per persone che si muovevano a piedi o al massimo con cavalcature, si sia ammodernato. Il traffico era costante, con auto di grossa cilindrata (suv e altro) che a fatica passavano nelle strette vie, e dove ogni spazio era sfruttato. Abbiamo visto con stupore un parcheggio in cui le auto erano disposte con una pendenza ben oltre il 20%, tanto che, scherzosamente, ci siamo chiesti se le auto stesse si sarebbero “capottate” semplicemente appoggiandocisi sopra e soprattutto chiedendoci come facessero a cavarsela in inverno, con ghiaccio e neve…

          Al ritorno, dopo una breve passeggiata per il centro di Paularo e alla chiesa principale (anche qui il paesaggio dall’alto era eccezionale), siamo rientrati alla “base”.
          E’ stata servita una squisita pastasciutta, a cui è seguita rapidamente l’abbondante portata principale (bistecca di ossocollo, salsiccia, polenta e verdura), a cui sono seguiti altrettanto rapidamente i dolci e il caffè. Il tutto allietato, oltre dalle piacevoli chiacchierate con i commensali, anche dalla musica “dal vivo” suonata e cantata dal gruppetto de “i soliti noti”, qui immortalati.

          Mentre venivano servite le castagne, accompagnate dalla ribolla, tutti erano con il fiato sospeso a controllare i propri biglietti dell’immancabile lotteria.
          Questa volta a estrarre i biglietti, con “vistosi” rimescolamenti per sopire ogni sospetto, non c’era un fanciullo come al solito ma bensì Anita che, assieme allo speaker Bruno Badino, formavano una coppia simpaticissima.
          Ormai tutti o quasi sanno della bravura di Bruno nel condurre la lotteria, quindi non mi dilungo. Posso solo aggiungere che in questa occasione i premi erano particolarmente abbondanti e… “mangerecci”: vino, formaggi, salumi, grigliate “speciali”, patate, mele… seguiti dall’ambito primo premio consistente in un cellulare.


...ringraziamenti incrociati dei due Capigruppo ANA...

          C’è quindi stato un breve discorso da parte del capogruppo degli alpini di Paularo e del nostro capogruppo Balutto, che hanno brevemente salutato tutti e ricordato come gli alpini siano uomini di poche parole e molti fatti.
Mentre rapidamente le “ombre” della sera si allungavano dalle montagne vicine, non senza qualche difficoltà logistica è stata fatta la foto di gruppo, e qui, permettetemi di fare una battuta: penso sia più facile accudire un’ agitata scolaresca che tenere a bada per pochi minuti il gruppo per la foto: vuoi per le lungaggini dei ritardatari, vuoi per il carattere “irrequieto” dei partecipanti…
          Ma oramai non c’è storia: tutti sanno che le foto di gruppo sono “irrinunciabili”, e le proteste sono più che altro “di facciata”.
          In men che non si dica tutto è stato rimesso in ordine e caricato sulla corriera, e a sera inoltrata siamo rientrati a Orsaria. Ancora una volta, un grazie a tutti quanti hanno lavorato per la riuscita della castagnata: in primis il capogruppo Balutto e il segretario Badino, tutti i cuochi, quanti hanno preparato i dolci e contribuito alla riuscita della gita.
          Al ritorno, quasi giunti a Orsaria, è stato detto che la prossima gita sarà la prossima primavera, quindi prima della tradizionale gita estiva. Sarà vero? Lo scopriremo presto… “ai posteri l’ardua sentenza”!


La foto di gruppo