nuove dal friuli e dal mondo

Visita alla sinagoga di Gorizia con la SOMSI

Orsaria, 19.04.2005 - Caro Aldo, ogni tanto ti scrivo per far conoscere l'attività svolta da qualche associazione del nostro paese. Oggi ti parlo di una gita che gli alunni delle classi  quarta e quinta delle scuole elementari di Orsaria hanno fatto a Gorizia, per visitare la storica sinagoga della città. Questa visita si è potuta fare con la collaborazione e l'aiuto determinante della locale Società operaia (SOMSI). La mitica Società di mutuo soccorso ed istruzione, che tanto ha fatto e tante benemerenze ha acquisito per l'assistenza e la difesa degli operai e dei lavoratori, negli anni in cui non esistevano oppure ben pochi erano i diritti loro riconosciuti. Fra i suoi compiti precipui, figurava anche quello dell'istruzione, in tempi in cui la scuola era un' optional e molto diffuso era l'analfabetismo. La Somsi di Orsaria ha mantenuto negli anni un rapporto privilegiato con la Scuola, promuovendo varie iniziative culturali, che si affiancavano alla normale didattica scolastica. Anche questa gita per visitare la sinagoga rientra in questo contesto culturale, storico e religioso.
                  Così lunedì mattina si sono ritrovati presso la Scuola elementare di Orsaria a prendere la corriera per Gorizia più di trenta ragazzini, due giovani insegnanti e due rappresentanti della Somsi di Orsaria. Tutti ben felici, chi per non passare quattro ore chiusi in aula, altri per godere della bella giornata e per la gita verso il confine orientale.  I due dirigenti della Società Operaia hanno cercato invano di farsi passare come scolari molte volte ripetenti, ma  poi hanno convenuto che il ruolo loro più consono fosse quello dei nonni dei bambini.
                   Dopo un piacevole viaggio lungo dolci colline, ricche di vigneti, di "frasche" e di...fabbriche, siamo giunti nella zona dove c'era il ghetto ebraico di Gorizia, in Via G.I. Ascoli (famoso glottologo e anch'egli ebreo). Ad aspettarci c'era la guida, un distinto signore che ci ha condotto in un’aula, dove ci ha spiegato con parole semplici e chiare la storia secolare degli ebrei goriziani e le loro vicissitudini, quasi sempre dolorose, fino alle tragedie della seconda guerra mondiale. Poi ci ha fatto visitare un’interessante sala museo e quindi ci ha introdotto all'interno della sinagoga. Qui ci sarebbe moltissimo da parlare delle cose viste e di quello che la guida ci ha raccontato, ma il discorso sarebbe troppo lungo. Chi è interessato, può sempre visitare sinagoga e museo durante tutto l'anno, molto meglio se con l'aiuto della guida.
                Comunque le ore sono passate in fretta, con i ragazzini sempre attenti e mai insofferenti od annoiati. Si vede che l'argomento era interessante e la guida capace. Forse il merito maggiore va alle due brave e gentili insegnanti, Martina e Giuliana, che avevano preparato bene i bambini, creando la giusta aspettativa per la visita alla sinagoga e per la conoscenza di quel  popolo sfortunato.
                  Ascoltando quelle antiche storie ebraiche e i loro plurimillenari riti religiosi, che si perpetuano inalterati fino ai nostri giorni,  viene spontaneo paragonare quella mitica antichità con l'età moderna, quella in cui noi viviamo. Constatare sì l'enorme differenza di mentalità e del modo di vivere, ma anche conseguire la consapevolezza che l'uomo, nel suo interiore, è sempre uguale, con lo stesso desiderio e la medesima voglia di "spirituale"
e di ricerca di qualcosa che va oltre la vita terrena. Questa ansiosa aspirazione al “divino”  si manifesta in molteplici forme nelle tante religioni di questo mondo. Forme e modi che possono sembrare eccessivi o incomprensibili per gli altri, ma che confermano sempre di più l’esigenza che ognuno ha di avvicinarsi, di cercare di comprendere e quindi di onorare, seppur in svariate maniere,  l’ Ente Supremo che ci ha creati.
                Tornado alla nostra gita, anche il viaggio di ritorno è stato piacevole, anche se per poco non mettevano sotto le ruote una suora in bici.  
                   Alla scuola ci attendeva un drink con le insegnati e anche la promessa di continuare la collaborazione tra il mondo scolastico e la benemerita Società Operaia di Orsaria.

Mandi, Bruno Badino.