gnovis dal Friûl e dal mont

Cividale del Friuli, 12-13 Gennaio 2001

6° Raduno del Battaglione Alpino Cividale

Sabato 12 e Domenica 13 Gennaio, si è svolto il 6° Raduno degli alpini del Battaglione Cividale. Nonostante il freddo, oltre duemila persone, tra alpini in congedo ed accompagnatori, hanno invaso le via cittadine. Nella Città Ducale ha sede l'8° Reggimento Alpini che è "cittadino onorario" della città. La speranza degli alpini in genere, e dei friulani in particolare, è di poter mantenere questo corpo al di fuori del programmato scioglimento da parte di Roma.  

Sabato 12 è stata depositata una corona al monumento del "Cividale" (vedi foto), si è svolto un concerto della fanfara della "Brigata Julia" ed è stato presentato un filmato d'epoca sulla Brigata e sul Cividale.
Domenica 13 la festa è continuata con un pranzo e tanto cameratismo tra alpini e le persone in congedo che hanno partecipato, sciogliendosi nel pomeriggio, quando ognuno con il proprio cappello in testa, ha fatto ritorno a casa.
C'era gente che proveniva da tutto il Triveneto e si è svolto anche un incontro tra "veci" trevigiani ed un cividalese, che non si vedevano dai tempi della naia, quarant'anni fa. (Sergio Fon)

Due giorni di festa nella città ducale. Il sindaco Attilio Vuga: «Il battaglione deve restare nella nostra città»
In duemila al raduno degli alpini del “Cividale”


(Idf) «E' opportuno che le penne nere dell'associazione Fuarce Cividât e soprattutto gli ufficiali con la penna bianca del disciolto battaglione Cividale si attivino affinchè, in un momento in cui continua la ristrutturazione dell’esercito, nella nostra città rimanga in attività l'8° reggimento alpini». L'appello è del sindaco di Cividale, Attilio Vuga, lanciato in occasione del sesto raduno degli "ex" del battaglione Cividale, svoltosi nella città ducale nelle giornate di sabato e di ieri, in una cornice di calda accoglienza da parte della cittadinanza, nonostante il clima fosse particolarmente rigido. Oltre duemila persone, tra alpini e amici degli alpini, hanno invaso le vie cittadine e questa grande partecipazione ha confortato organizzatori e autorità. Inoltre,  ogni anno il numero dei partecipanti cresce. 
«Dobbiamo fare un'azione forte - ha ribadito il sindaco Vuga - per la permanenza a Cividale del reparto alpino che ha raccolto il testimone di storia e tradizione del Cividale e che oggi rappresenta anche la nostra città in Bosnia, in quanto l'8° reggimento è cittadino onorario di Cividale».
Le parole del sindaco sono state precedute ieri al monumento del Cividale dalla deposizione di una corona e dalle parole del presidente dell’Associazione “Fuarce Cividât”, il generale Vanni Virgilio, che ha voluto sottolineare la particolarità del sodalizio unico in Italia nel suo genere e nato per volontà di tanti irriducibili appartenenti al reparto disciolto con il chiaro intento di protestare nei confronti delle scelte romane.
«Si trattava di un battaglione speciale – ha spiegato Virgilio - per la sua operatività e per le lezioni di vita che tutti hanno ricevuto».
Per la sezione Ana di Cividale, presieduta da Gianni Cedermaz, la “due giorni” del raduno ha rappresentato un grande risultato sul piano organizzativo con il concerto di sabato della fanfara della brigata Julia e la proiezione di un filmato d’epoca inedito sulla stessa brigata e sul Cividale. Durante la serata sono stati raccolti oltre 1.500 euro a favore dell’Associazione trapianti di fegato del Friuli Venezia Giulia. Per tutto questo il sindaco ha rivolto all’Ana un particolare plauso e la promessa dell’inaugurazione nella vicina primavera della nuova sede sezionale, resa possibile con un ulteriore contributo dell’amministrazione comunale.
Alla cerimonia, oltre al consigliere nazionale Ana, Lucio Vadori e a numerosi alti ufficiali, era presente anche il comandante della brigata Julia, Pierluigi Campregher, che ha sottolineato quanto sia vitale l’azione degli ex del Cividale nel promuovere e tenere alta l’alpinità tra le popolazioni. (Il Messaggero Veneto del 14 Gennaio 2002)