Editoriale
Uno dei primi aspetti che ci
vengono in mente quando pensiamo alla funzione degli istituti di credito
è quella di essere realtà che, utilizzando il denaro proprio e quello
depositato dai clienti, compiono operazioni monetarie e finanziarie,
principalmente di credito. In effetti, questo è il principale compito
delle banche ma nella nostra, oltre a questa evidente missione, è
presente, vitale e sentito, l'obiettivo di sostenere il territorio, non
solo finanziariamente ma anche socialmente.
E' questo profondo legame con il territorio, filo conduttore del nostro
essere banca locale, a farci intervenire, con iniziative di beneficenza
e solidarietà, o favore di associazioni, di enti o più in generale di
realtà che hanno progetti validi e sostenibili volti allo sviluppo della
nostra comunità.
Una vocazione che, a più di cinquant'anni dalla
fondazione dell'istituto, si concretizza in oltre 10 milioni di euro
donati per la realizzazione di attività sociali, culturali e sportive
sul nostro ambito tradizionale di competenza e oltre, e che testimoniano
un impegno continuo nei più diversi settori con la consapevolezza che
essi costituiscono il tessuto sociale delle nostre comunità.
Crediamo, infatti, che la Bcc di Manzano, pur essendo
un istituto di credito con tutte le competenze necessario per dare
risposte al mercato globale, debba mantenere forte la sua identità di
banca locale sostenendo, appoggiando o incoraggiando la crescita di
attività sociali e culturali sul territorio, che diventino elementi
apportatori di crescita per lo società stessa.
Sostenere, soprattutto nei momenti di difficoltà, le
realtà territoriali in cui la banca opera rimane l'elemento centrale
della nostra filosofia ma, accanto a questo, diventa non meno importante
il supporto alle attività sociali o culturali, alle squadre sportive, ai
gruppi giovanili, alle parrocchie, alle iniziative musicali e agi eventi
artistici. Elementi che contribuiscono a far crescere, dal punto di
vista sociale, la comunità.
In questo contesto si inseriscono anche lo recente
collaborazione con l'associazione "Udinese per la vita", e soprattutto
l'impegno costante per il sostegno dell'associazione onlus "Per Vetren",
nato nel 2000 allo scopo di consentire la ristrutturazione
dell'orfanotrofio di Vetren, in Bulgaria. Un'iniziativa nuova che ci ha
permesso di allargare i nostri confini, non solo geografici, per vivere
un'esperienza di confronto con una cultura diversa, offrendo un aiuto
importante ai bambini orfani di questa cittadina bulgara.
Ed è nel segno della solidarietà che lo Bcc di Manzano
continuerà a muoversi con una particolare sensibilità ed attenzione.
Ezio Cleri, vice-presidente della Bcc di Manzano
Acquistata
la nuova apparecchiatura mammografìca
La Bcc di Manzano
scende in campo con "Udinese per la vita", l'associazione onlus
promotrice di iniziative benefiche a favore della sanità e della
ricerco scientifica. L'istituto di
credito
di Manzano ha stanziato, infatti, 22.500 euro per sostenere e
iniziative dell'associazione. Il primo progetto, già realizzato, è
stato l'acquisto di una nuova apparecchiatura mammografica che è
stata donata al Policlinico universitario di Udine.
"Si tratto di un'iniziativa importante -spiega
Pierluigi Zamò, presidente della Bcc di Manzano- con a quale
speriamo di poter dare un nostro piccolo contributo per migliorare
la vita ai cittadini". La nuova apparecchiatura permetterà,
infatti, di offrire un migliore servizio sanitario, riducendo i
tempi di attesa.
L'associazione onlus "Udinese per la vita", negli otto
anni trascorsi dalla sua fondazione, ha attuato importanti
iniziative in campo sanitario, anche grazie al sostegno di diversi
partner.
"Abbiamo scelto -prosegue Zamò- di essere tra i
sostenitori dell'associazione friulana per dare il nostro
contributo ad un settore importante e delicato quale quello della
sanità. Il nostro intervento o favore de la società, si concentra,
tradizionalmente, soprattutto nel sostegno delle realtà locali;
con questa donazione, invece, abbiamo l'opportunità di fare un
passo avanti, rispondendo alle necessità di una più ampia parte
della popolazione". |
Noi e voi – banca e sociale
Essere banca
locale significa non solo operare sul territorio e prestare attenzione
alle necessità economiche della comunità con servizi e prodotti di
qualità per i clienti, ma anche guardare con una particolare
attenzione all'ambito sociale. Spesso, infatti, gli istituti di
credito si confrontano con le realtà locali cogliendone i bisogni e
partecipando attivamente con propri contributi. Ma i clienti conoscono
l'impegno sociale della proprio banco a favore del territorio? E,
soprattutto, come valutano tali iniziative? Abbiamo cercato di
cogliere le impressioni dei cittadini; le riflessioni emerse disegnano
un panorama diversificato nel quale si incrociano le idee delle
persone informate ed entusiaste e quelle di cittadini più scettici.
"Seguo molto, spiega Francesco Bosco, impiegata
e giocatrice di pallavolo, le attività sportive che vengono realizzate
nella mia cittadina e ho notato la presenza costante della mia banca,
soprattutto a sostegno delle squadre giovanili. Trovo questa
partecipazione molto positiva perché da un contributo importante,
offrendo la possibilità di realizzare incontri e manifestazioni,
soprattutto in un momento delicato come quello attuale in cui le
piccole società sportive incontrano difficoltà a programmare le
proprie attività".
Meno entusiasta Luca Del Ben, studente:
"Sicuramente si tratta di contributi che danno un aiuto alla
collettività; mi lasciano, però, perplesso perché penso che dietro
alle iniziative di beneficenza si possa nascondere un interesse della
banca a farsi apprezzare dalla comunità, a creare un'immagine positiva
che poi potrebbe trasformarsi in un ritorno economico per l'istituto
stesso".
Di parere diverso è invece Alessandra Zecchino
casalinga: "Il radicamento sul territorio è fondamentale, mi sembra
che sia un modo per dare maggiore garanzia e fiducia al cliente che
può valutare un istituto di credito anche attraverso il sostegno delle
stesso alle diverse associazioni del territorio”.
Non tutti sembrano, però, così informati sulle attività
svolte in ambito sociale dal proprio istituto di fiducia: "Faccio
fatica a mantenermi aggiornato sulle nuove offerte di servizi dello
mia banca - afferma Lucia Benedetti, impiegata comunale - e per
le altre iniziative, a favore della comunità, non sono molto
aggiornata. Penso, comunque, che le attività in ambito sociale
rivestono un ruolo secondario. Un istituto di credito deve, prima di
tutto, offrire servizi di qualità e certezze: se svolge bene questo
compito, poi può esserci lo spazio anche per le iniziative di
beneficenza".
Non è dello stesso parere Maria Durì, casalinga:
"L'anno scorso la nostra comunità ha organizzato una raccolta di fondi
per un'iniziativa di volontariato. La cifra che ci si poneva come
obiettivo era elevata e sembrava quasi impossibile raggiungerla. Ma la
mia banca è intervenuta con un contributo che ci ha permesso di
realizzare quello che avevamo in programma. Mi sono sentita
soddisfatta di essere cliente proprio di quell'istituto di credito che
si era dimostrato così partecipe al nostro progetto".
Si dichiara d'accordo anche Francesca Fumolo,
impiegata, che spiega come: "Non ci avevo mai riflettuto finché ho
scoperto che la mia banca aveva reso possibile una manifestazione
culturale. Penso sia giusto che gli istituti di credito si impegnino
per la comunità: una banca non offre solo un servizio, offre un
consiglio, una consulenza, è un attore importante sul territorio, e
può dare un contributo notevole per la vita della collettività".
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