gnovis dal Friûl e dal mont


 Da Il Messaggero di mercoledì 24 gennaio 2001

Nasce un “Fogolâr furlan”
tra Livenza e Tagliamento

Un “Fogolar furlan” del Veneto orientale è stato fondato tra il Livenza e il Tagliamento, per assecondare il bisogno di trovarsi insieme e la voglia di difendere le proprie tradizioni di un gruppo di cittadini della fascia di confine tra il Friuli-Venezia Giulia e la regione confinante.
A creare il sodalizio sono stati alcuni amici di Teglio Veneto, San Michele al Tagliamento, Gruaro, Fossalta di Portogruaro e altri paesi limitrofi, con il desiderio di salvare la cultura popolare e soprattutto il dialetto di questi centri che appartiene soprattutto al ceppo del friulano occidentale, minacciato da un fenomeno di trasformazione socio-culturale che porta verso la sostituzione della nostra antica parlata con il dialetto parlato a Portogruaro.
L’adesione ai circoli del “Fogolar furlan” trova la sua giustificazione anche nell’innegabile appartenenza, nel corso della storia, dell’intera zona alla “patria del Friuli”. Dalla didascalia di una famosa carta della patria del Friuli, stampata nel 1553, si apprende che il confine tra il Friuli storico e il Veneto era rappresentato dal corso del fiume Livenza. Del resto il vescovo di Concordia e il comune di Portogruaro sia durante la vita del patriarcato di Aquileia, sia durante il dominio Veneziano, godevano di una rappresentanza fissa nel Parlamento della patria del Friuli. Durante l’occupazione napoleonica, il Portogruarese faceva parte del dipartimento di Pessariano (province di Udine e Pordenone), per poi vedere il proprio destino separato da quello della patria del Friuli negli anni finali del periodo napoleonico e quindi essere aggregato alla provincia di Venezia, con un provvedimento amministrativo durante il periodo austriaco.
Comunque, la nascita del “Fogolar”, pur esprimendosi a favore di un forte sviluppo delle autonomie locali, si pone come obiettivo principale la valorizzazione della ricchezza culturale di un’area di confine quale in definitiva è la nostra zona tra la cultura veneta e quella friulana. Per questo motivo si è scelto di intitolare questa associazione ad Antonio Panciera, patriarca di Aquileia, vescovo di Concordia, cardinale, segretario di papa Bonifacio IX, personaggio di raffinata cultura che riusciva a intrattenere fecondi e cordiali rapporti diplomatici con la Repubblica veneta.