ascoltato per voi

Villacaccia di Lestizza (UD), 7 Agosto 2014
Agriturismo ai Colonos


...il cartello all'entrata ai Colonos, con il sottofondo di un rigoglioso "blavâr" e nella seconda foto
uno slogan che moralmente obbliga il passante ad un gesto di generosità... par jessi a plomp...


...panoramica sul cortile vuoto dei Colonos durante le prove...

Re Noir. Per Federico Tavan
musiche originali degli FLK su poesie e scritti di Federico Tavan

...nel quadro del programma "Musica in Villa 2014" organizzata dal progetto Integrato Cultura del Medio Friuli con la direzione artistica di Gabriella Cecotti, e di "Avostanis 2014" dell'Associazione Culturale Colonos con la direzione artistica di Federico Rossi...

FLK
Cristina Mauro voce
Loris Luise percussioni e voce
Alessandro Montello pianoforte e voce
Stefano Montello chitarra e voce
Flavio Zanier contrabbasso e voce

Quartetto Pezze
Nicola Mansutti violino
Lucia Clonfero violino
Elena Allegretto viola
Mara Grion violoncello


...il cortile strapieno poco prima dell'inizio...


         
 INTRODUZIONI ALLA SERATA

          FLK - Considerati uno dei maggiori esponenti della Gnove Musiche Furlane, gli FLK hanno intrapreso l'attività artistica negli anni '80 come gruppo di liscio con il nome di Mitili Folk. Nel 1989 la loro canzone "Carillon" ha vinto il Premi Friùl di Radio Onde Furlane. Negli anni '90, al filone musicale si è integrata la produzione letteraria, sempre in lingua friulana, con i testi di Stefano Montello e Flavio Zanier ("La sere dal mulinar", "Lalbar dai agnui"), l'attività grafica di Loris Luise e quella saggistica di Alessandro Montello. Mutato il nome in Mitili F.L.K. (Furlan Liberation Kongress), si sono dedicati al genere folk friulano, con commistioni di rock, rap e melodie mitteleuropee, vincendo nuovamente il Premi Friùl con "La balade dal pizighet". Nel 1993 hanno inciso il primo ed "Ratatuje", contenente un originale arrangiamento della storica "Scjarazule marazule"; nello stesso anno sono stati segnalati come uno dei migliori gruppi emergenti ad Arezzo Wave. L'album "Colòrs" del 1995 ha segnato il successo della formazione, che è divenuta la principale esponente del folk friulano anche oltre i confini regionali, per numero di vendite, fans e partecipazioni a festival, concerti e rassegne. Del 1997 è il CD "Re Noir", seguito nel 1999 dall'album "Sintetiche, sincretiche, sinaitiche", in collaborazione con il cantautore Lino Straulino e da "Sun" nel 2000, con la voce di Cristina Mauro, archi del Clobeda's Trio, chitarre di Lino Straulino e Denis Biason, Flavio D'Avanzo alla tromba e U. T. Gandhi alla batteria. Dopo un periodo di progetti in solitaria dei componenti, nel 2004 al gruppo si è aggiunta la voce di Claudia Grimaz. Nel 2007 hanno inciso il ed "Dancing Calispo", con brani in friulano e in italiano, in cui sono presenti anche "Letare" con testo del poeta Pierluigi Cappello e un adattamento in friulano di "Khorakanè" di Fabrizio De André. Nel 2011 hanno proposto lo spettacolo "Aquilea post Christum natum", con voci recitanti di Elvio Scruzzi e Fabiano Fantini del Teatro Incerto, incentrato sulle figure di don Gilberto Pressacco e Giorgio Ferigo. Il loro nuovo progetto è costruito musicalmente attorno ai testi e agli scritti del poeta recentemente scomparso Federico Tavan e si avvale della presenza del quartetto d'archi Pezze.


...durante la serata, le letture si sono alternate ai canti, mentre nella penombra
immagini di Federico Tavan venivano proiettate su un improbabile schermo...

          Quartetto d'Archi Pezze - Nato all'interno del conservatorio J. Tomadini di Udine, il quartetto prende il nome dal compositore e didatta friulano del '900 Piero Pezze ed è composto da giovani musicisti che si sono specializzati presso la Fondazione Luigi Bon, Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino e Corsi Estivi di Perfezionamento di Portogruaro. Il gruppo ha partecipato e ottenuto riconoscimenti a diverse rassegne e concorsi: Rassegna Nazionale Biennale di Trio e Quartetto di Vittorio Veneto (secondo premio ex-aequo); 6° Concorso Internazionale Premio Vittoria Caffa Righetti di Cortemilia (primo ex-aequo); Concorso di Musica da Camera Lilian Caraian di Trieste (terzo premio). Nel 1999 ha compiuto una tournée in Spagna, esibendosi a Madrid, Alcalá de Henares, Toledo e Leon, con musiche di Brahms, Mozart, Malipiero e Piazzolla. Oltre allo studio del repertorio classico, il quartetto collabora con formazioni di spicco nell'ambito della musica jazz, tra le quali il G. Venier Trio, con cui ha inciso la fiaba musicale "Il vieli, il dragón e il cavalìr". Ha partecipato all'incisione del CD "Gig Time" di Nevio Zaninotto e ha collaborato con Cinemazero di Pordenone e con la Cineteca del Friuli.


 

Flk da Andreis a Villacaccia con le canzoni per un amico
(PAOLO MEDEOSSI - Messaggero Veneto)

          I Colonos di Villacaccia sono uno dei luoghi mitici nella geografia di Federico Tavan. Lí, nell’agosto del ’94, con Aldo Colonnello e Marc Tibaldi, presentò il primo libro di poesie scritte nel friulano di Andreis, “Da màrches a madònes”, lí un anno dopo andò incontro alla tragicomica serata con Mauro Corona di cui resta traccia nel libro di quest’ultimo “Aspro e dolce”, lí fu protagonista nella maratona poetica avvenuta l’11 settembre 2005 e alla quale donò gli ultimi soffi di una vitalità ormai quasi spenta. E lí, giovedì 7 agosto, alle 21, va in scena uno degli appuntamenti piú suggestivi in “Avostanis 2014”: sul palco tornano gli Flk che con il concerto intitolato “Re noir (per Federico Tavan)” riprendono un cammino le cui tappe successive sono previste il prossimo anno. «Sarà un’esperienza da vecchi Mitili», dicono loro, del tipo on the road. Con serate da emozioni sottili, con approcci forti e sinceri davanti a un pubblico da conquistare fra tensione, estraniamento e allegria, sulla scia di quanto accadde negli anni Novanta, quando situazioni inedite, sul versante musicale, poetico o teatrale, avevano messo in circolo insolite travolgenti illusioni.
          Ai Colonos ci saranno allora proprio loro, Cristina Mauro, Stefano e Alessandro Montello, Loris Luise, Flavio Zanier, nella formazione classica, con in piú - quale originale novità - il quartetto Pezzè di Nicola Mansutti, Lucia Clonfero, Elena Allegretto, Mara Grion al violino, alla viola e al violoncello. E per capire il senso del tutto è necessario leggere una dichiarazione che gli Flk firmano in maniera lapidaria. Questa: «Ci siamo chiesti se fosse stato il caso o no di farlo. Ci siamo risposti che a Federico sarebbe piaciuto e che se non l’avessimo fatto noi l’avrebbe fatto qualcun altro. Peggio di noi. E allora ecco: trasformiamo le poesie in canzoni, per farle vivere due volte. Lui non ci sarà e di lui non parleremo. Canteremo i suoi versi e parleremo d’altro. Del tempo, di donne, di poesia. Di Parigi. Di quei posti “indulà che la vita eis contenta” e che lui ci ha indicato».
          Va a questo punto ricordato che “Re noir” richiama il titolo di un cd del 1997 nel quale gli Flk, allora sulla cresta dell’onda, in Friuli e fuori, diedero una svolta alla loro produzione dopo l’exploit di “Colors”. Fu un cambio di rotta clamoroso, dedicato all’opera e alla personalità del poeta di Andreis, il quale tempo dopo, in occasione dell’uscita del libro di Stefano Montello “La solitudine del mitilo”, registrò la sua voce per un cd che rappresenta ora una testimonianza di grande emozione. E sarà da lí che partirà il concerto ai Colonos, che prevede poi dodici brani, di cui otto con musica su poesie di Tavan e quattro su altri suoi testi. Dopo le anticipazioni di maggio fra Udine e Pordenone, questo sarà il debutto del progetto che, come detto, diverrà uno spettacolo vero e proprio, da proporre in maniera itinerante. «Noi - spiega Stefano - abbiamo conosciuto Federico all’inizio degli anni Novanta, al tempo di Usmis e del centro sociale, grazie a Tibaldi. Cominciò un’intensa, sinc. era amicizia. Lui veniva ai concerti, noi salivamo ad Andreis. Cosí nacque l’idea di “Re noir”, ma il cd non venne forse capito, eppure fu fondamentale per la storia degli Flk. Allora immaginavamo un luogo in cui la musica, l’arte, la cultura friulana avessero un primato sulla politica e sul potere. I punti di riferimento erano i poeti: Tavan e anche Pierluigi Cappello e Ida Vallerugo. Ci riconoscevamo nella loro marginalità, nel rimanere lontani da logiche di mercato. E siamo ancora di quell’idea».
          Il concerto ai Colonos (in collaborazione con il Pic del Medio Friuli) ricorderà Tavan come accade in altre iniziative dopo la sua morte avvenuta in novembre. È giusto farlo? «Noi abbiamo voluto spiegare con sincerità perché lo facciamo - spiega Montello -. A mio avviso, quando si divulga l’arte si creano aspettative, si corrono dei rischi, ma l’arte per sua natura è modificabile, è anche da interpretare. Ma sostenere adesso, come è successo, che Federico sia stato suicidato in malafede da alcune persone mi sembra umanamente discutibile e politicamente insignificante. Un poeta cosí grande non è di nessuno». Per fortuna, di Tavan ci resta sempre tanto da scoprire e riscoprire, leggere e rileggere. Un uomo nato in un pentolone tra rospi e intrugli, vissuto nella precarietà, autore di quella geniale immagine in cui si vede una nave spaziale volare su pochezza e fragilità umane, è il poeta anti-sistema che meglio racconta il presente. E questo accadrà per molto tempo ancora.


...e alla fine un pienone di applausi...