ascoltato per voi

Ipplis di Premariacco (UD), 26 Dicembre 2010


Ogni altra cosa è attesa
di e con Andrea Carta
Corale "G. Coceancigh" di Ipplis
direttori Milena Ermacora e Nicola Pascoli
all'organo Maurizio Degano e Fabio Turchini in voce

 

 IL NARRATORE

Ogni altra cosa è attesa - Tra il 1290 e il 1295 venne realizzata la ventottesima scena del ciclo di affreschi della Basilica Superiore di Assisi attribuiti a Giotto. La tradizione del presepio nasce da qui, dalla necessità di raccontare per immagini uno dei fatti che segnano la Storia dell’Umanità nonostante venga messa in dubbio la storicità dell’avvenimento e la stessa esistenza di Gesù Cristo. Nel tempo, inevitabilmente, l’iconografia pittorica ha sottratto sempre più l’umanità dalla rappresentazione, trasformando la Natività di Cristo in una teatralità aspetto ieratica colma di dolcezza svuotando i personaggi canonici della loro storia e natura, del loro vissuto e del loro presente. Lo spettacolo a cui state per assistere nasce dal desiderio di restituire alla rappresentazione la specificità umana smarrita in secoli di storia dell’arte, senza la quale per contrasto non si riesce a cogliere la grandezza sovrannaturale e salvifica della venuta del Cristo. Coloro che sono accorsi alla mangiatoia di quel povero ovile rappresentano l’umanità decaduta con il peccato di Adamo, a cui viene donato il Figlio affinchè ristabilisca col proprio sacrificio il patto tra Creatore e Creatura. E’ un’umanità reale quella che accorre e si prostra, uomini e donne che portano con sé le preoccupazioni della giornata e della loro vita. Davanti a quel bambino donano ciò che sono, piuttosto che ciò che hanno: i loro slanci, i loro limiti, la loro grandezza e la loro abiezione. Porgono loro stessi, preda di una vita la cui unica certezza è di vivere in attesa. Ogni uomo vive aspettando qualcosa e l’umanità vive attendendo il perdono del padre rifiutato, esattamente come nella parabola del Figlio Prodigo, senza rendersi veramente conto che il padre vive nell’attesa di poter accogliere il figlio. Quello che mostriamo è un’umanità sospesa tra la sua natura terrena e la tensione verso la propria origine divina, di questi uomini e donne sveliamo i probabili pensieri davanti al bimbo, scandagliando la loro immagine isolata dalla rappresentazione stessa in un gioco di rimandi tra il presepio reale di fronte a voi con Angelo e Narratore e le immagini proiettate iconiche e rappresentative come gli affreschi e le tele realizzati nella storia per educare il popolo alle Sacre Scritture.

 


...gli interventi del coro a collegare le varie scene...

 

...l'ultimo "quadro" interpretato da Milena Ermacora che cantando "Adeste fidelis"
è scesa tra il pubblico con il Bambin Gesù tra le braccia...

 


...gli applausi e gli interventi finali...

          Si è trattato di una rappresentazione incentrata sopratutto sulla "natività", con "finestre" che si aprivano ad altri personaggi di quei tempi, impegnati a risolvere i problemi che da sempre le persone e le famiglie sono costrette ad affrontare, episodi interpretati dai vari componenti della corale.
          La trama introdotta e condotta dal Narratore (Andrea Carta), con interventi dell'Angelo (Fabio Turchini) ed intermezzi musicali del Coro, per separare ed unire i vari "quadri" proiettati su uno schermo, accompagnati dalle letture dei vari personaggi come Maria, Giuseppe, il Viandante, il Pastore ed altri...
          Una rappresentazione che si può apprezzare solo se seguita in tempo reale, svoltasi nella penombra e con due punti focali, oltre allo schermo posizionato davanti al vecchio altare. La postazione dell'Angelo vicino alla porta d'ingresso, era unita al coro da una fascia di candele e candeline accese stesa lungo il corridoio, che ha creato qualche problema all'entrata della gente che ha improvvisamente riempito letteralmente la chiesa.
         Non avendo spazio per muovermi con il mio "rollator", sono stato costretto ad operare da una posizione infelice, scelta senza aver tenuto conto della situazione che si sarebbe venuta a creare con l'entrata del pubblico. Dato il tipo dello spettacolo, non era indicato un uso indiscriminato del flash, ma ho comunque potuto raccogliere materiale sufficiente per completare questa pagina, fatta eccezione della figura del "narratore" che presenterò in una foto tratta dal mio archivio digitale...

 

foto di gruppo (scaricata da www.corococeancigh.com)