L'orchestra Camerata Musicale Vicentina si è costituita nel 1992 attraverso l'incontro di musicisti che si sono posti l'obbiettivo di proporre musica d'assieme per scoprire il filo sottile, ma solido, che è il piacere di suonare e di scoprire le emozioni sempre nuove della musica. Sua finalità dunque è trasmettere al pubblico la gioia che dà il fare musica, favorendo un rapporto non formale tra esecuzione ed ascolto: un esempio in tal senso è la riuscitissima iniziativa "Un'Orchestra tra le Cime". con concerti anche per corno delle alpi, cornamusa e campanacci.      Il repertorio spazia da autori dell'età barocca fino ai nostri giorni; comprende composizioni per sola orchestra, solisti e orchestra e per coro e orchestra.
     La Camerata Musicale Vicentina non disdegna proporre repertori più attuali e di facile fruizione come i programmi con musiche da films, oppure valzer viennesi ed il più recente repertorio di tanghi con ballerini e cantante o l’elaborazione per archi, voce accompagnante e batteria del repertorio dei Beatles. Ha eseguito numerosi concerti nel vicentino, per acquisire esperienza e maturità musicale: ciò ha rapidamente consentito di suonare in ambiti prestigiosi in Italia ed all'estero tra cui il Teatro Olimpico di Vicenza, il Palazzo del Bò a Padova, l'Ambasciata d'Italia a Praga, la Basilica di San Marco e Palazzo Ducale a Venezia , Palazzo Visconti e Circolo Filologico Milanese a Milano.      È stata per quattro anni orchestra residenziale dei corsi di direzione d’orchestra organizzati dall’Accademia Europea di Vicenza e tenuti dal M° Romolo Gessi e ha collaborato con il M° Angelo Persichilli nel seminario dedicato alla musica per flauto e orchestra di Mozart.

Il concerto grosso in sol maggiore, il primo dell'op. 6 di di Haendel scritta nel 1739, propone la tradizionale contrapposizione tra il concertino, cioè il trio di strumenti solisti, e l'orchestra. Vi sono rappresentati tutti i procedimenti tipici del genere, quali la concitazione, le progressioni, gli effetti d'eco nel dialogo soli - tutti e l'inserimento di piccoli incisi adoperati come frasi di ritornello. Dopo la solenne introduzione, la maggior parte dei movimenti propone il gusto scintillante e l'andamento scorrevole propri di Haendel, e solo quello centrale è un breve adagio. Non manca, nel quarto tempo, un fugato.

Il divertimento è un genere privo di forma prestabilita basato su uno svolgimento tendenzialmente brillante e . piacevole. Mozart ne fu un assiduo frequentatore e ne scrisse 33 per vari organici. I tre divertimenti per archi furono scritti all'inizio del 1772, durante il lungo periodo trascorso da Mozart a Salisburgo, prima alle dipendenze del vescovo von Schnettenbach e poi a quelle del conte Colloredo.

La Messa a Sancti Johannis de Deo scritto intorno al 1775 ne alcune caratteristiche proprie della messa breve, cioè destinata al servizio liturgico ordinario, a partire dalle dimensioni contenute del Gloria e del Credo realizzate sovrapponendo versetti differenti. Al soprano, unico solista della composizione, è affidata la realizzazione del lungo ed elaborato Benedictus nel quale trova ampio spazio anche l'organo, elevato al rango di autentico protagonista al punto da giustificare il titolo alternativo di Orgelmesse con cui la composizione è nota. L'orchestra d'archi manca delle viole, secondo l'uso viennese del trio da chiesa usato dallo stesso Haydn in altre messe e da Mozart.

Il mottetto Ave verum Corpus, tra i più noti di Mozart, è una pagina semplice ma di grande bellezza. La scrittura vocale lineare e compatta, che conferisce un tono di serena continuità al brano, è interrotta solo in due punti coincidenti con i momenti testuali più drammatici (in cruce, in morte).

 

Buttrio, 13 Dicembre 2008
Chiesa parrocchiale

Aspettando il Natale

Corale di Buttrio - Coro "Città di Trieste'
Camerata Musicale Vicentina - Voci Maschili del Contrà
Maria Giovanna Michelini, soprano
Stefania Milanese, organo
Giuliano Goruppi, direttore