ascoltato per voi

Cividale del Friuli, 31 Ottobre 2008
Chiesa di S. Pietro ai Volti

Solennità di Tutti i Santi e Commemorazione dei Defunti
"Messa da Requiem" in re minore KV.626
di W. A. Mozart (1756-1791)
Trascrizione per quartetto d'archi di P. Lichtenthal

Daniele Masarotti, violino I
Giuseppina Tonet,
violino II
Alberto Ciaffaglione,
viola
Nicola Locatelli,
violoncello

La "Messa da Requiem" in re minore KV.626 - Ultima composizione di Wolfgang Amadeus Mozart, gli venne commissionata circa cinque mesi prima della morte dal conte Walsegg-Stuppach. Per il compositore fu l'occasione, dopo alcuni anni, per dedicarsi nuovamente alla musica sacra, campo nel quale aveva già prodotto capolavori assoluti. Lavorò al Requiem fino all'ultimo respiro della sua vita, mentre si ammalava sempre più gravemente. Negli ultimi giorni di vita «...dopo esser stato sorretto, provò una parte del Requiem, ma alcuni passaggi lo agitarono talmente che non potè trattenere le lacrime, e non fu in grado di proseguire...». Il lavoro lasciato incompiuto da Mozart fu completato dall'allievo Franz Xaver Sussmayr, secondo i suggerimenti che lo stesso compositore gli trasmise prima della morte. La versione ufficiale fu pubblicata nel 1800 dall'editore Breitkopf & Hartel. Peter Lichtenthal, medico, musicologo e musicista, amico dei figli di Mozart, si impegnò a diffonderne la musica: in particolare trascrisse alcune sue composizioni per piccoli gruppi strumentali, così da favorirne la possibilità di esecuzione. Studiò in profondità il Requiem, appassionandosi alla tecnica compositiva e animato da grande stima e gratitudine per Mozart: «Scrissi queste umili righe musicali a ricordo di un incomparabile maestro, che ha creato un'opera di sublime solennità con mezzi apparentemente semplici ed essenziali».

     La chiesa di San Pietro ai Volti, che da il nome al borgo nel quale è inserita, è stata costruita nel 1599, su progetto del conte de' Claricini di Bottenicco, per adempiere ad un voto fatto dai cividalesi dopo la peste del 1597-98 e all'epoca fu infatti dedicata al Redentore e ai Santi Sebastiano e Rocco. In questo luogo in precedenza (sec. XI) esisteva una chiesa dedicata a S. Salvatore. A fianco, sopra il "volto" (arco), forse a ridosso delle mura, esisteva invece la Chiesa di San Pietro ai Volti il cui nome, una volta demolito l'edificio sacro nel 1762, passò alla vicina e attuale chiesa.
     La facciata, in pietra, ha subito delle modifiche, in particolare sostituendo un frontone triangolare (timpano) con una balaustra.
     La pianta è composta da un'aula e da una piccola cappella che è stata aggiunta nel settecento all'inizio della navata destra. In essa, ancora bisognosa di restauro, si trova un grande altare ligneo, con una tela cinquecentesca raffigurante la "Madonna in gloria" tra nubi e angeli adorata dai Santi Francesco e Carlo Borromeo.
     Il soffitto dell'aula è stato affrescato nell'800 dal pittore Bernardino Gioia di Premariacco con una "Consegna delle chiavi".
     Sopra l'ingresso si trova un organo ottocentesco opera del cividalese Pietro de Corte. Sopra la porta è, poi, collocata una tela seicentesca raffigurante lo "Sposalizio della Vergine".
Lungo la parete laterale destra si trova un dipinto di Sant' Antonio con il Bambino; più avanti è collocato un altare con una scultura lignea raffigurante la cividalese Beata Benvenuta Boiani, opera di Valentino Panciera detto il Besarel (1829-1902).
     Nel presbiterio troneggia l'altare maggiore in pietra, con ai lati la statua dei Santi Pietro e Paolo, qui trasferiti dalla loro collocazione originale nelle nicchie, attualmente vuote, della facciata esterna. Al centro dell'altare un bel tabernacolo barocco in legno dorato, caratterizzato da una Pietà raffigurata sulla porticina. Dietro, appoggiato alla parete del presbiterio, spicca un monumentale manufatto ligneo, contenente la pregiata pala firmata da Palma il Giovane (dell'anno 1607) raffigurante il Redentore risorto tra i santi Sebastiano e Rocco. È considerata una delle migliori opere dell'artista. Presenta, in tonalità delicate e luminose, il Cristo tra i due Santi su un paesaggio di sfondo raffigurante il ponte del diavolo e figurine alludenti alla peste del 1597. Sulla parte sinistra del presbiterio, è appesa una tela settecentesca attribuita a Gaspare Diziani raffigurante la Madonna venerata dai Cappuccini (che custodirono la chiesa dal 1615 al 1769). Di fronte una tela seicentesca raffigurante San Carlo Borromeo (ancora di Palma il Giovane).
     Nella parete laterale sinistra si trova l'altare della Madonna, opera di Giorgio Massari, collocato qui anziché in Duomo nel 1770. Esso conteneva una pala ottocentesca con la Madonna Addolorata, opera del cividalese Antonio Dugoni. E' inoltre visibile, seminascosto, un affresco raffigurante una Pietà (Vesperbild) con ai lati i santi Francesco e Antonio Abate, opera di un artista, forse sloveno, originariamente realizzato per una chiesetta ora scomparsa e qui giunto nel 1772. Lungo la parete c'è ancora un quadro votivo per la peste del 1597 con la Madonna, S. Rocco e tre committenti, della fine del XVI secolo. Vi è infine un dipinto seicentesco, con la morte di San Giuseppe. A fianco dell'altare si trova un fondo marmoreo che ricorda l'edificazione della chiesa. L'aula si presenta in buono stato grazie al recente lavoro di restauro completato nel 2006, mentre consistenti interventi, soprattutto nella cappella laterale, si svolgeranno prossimamente.
     All'interno della Chiesa è custodito il "Palio di San Donato" vinto da Borgo San Pietro in occasione del Palio che si svolge il 21 agosto, giorno dedicato a San Donato, patrono della città. Il Palio consiste in una serie di gare, disputate tra i cinque borghi della città, consistenti in corsa a piedi, tiro con l'arco e tiro con la balestra. Il borgo vincitore conserva per tutto l'anno, nella propria Chiesa, il drappo scarlatto del "Palio di San Donato".

IL PROGRAMMA

Cividale del Friuli, 31 Ottobre 2008
Chiesa di S. Pietro ai Volti
"Messa da Requiem" in re minore KV.626
di W. A. Mozart (1756-1791)
 

Daniele Masarotti, violino I - Giuseppina Tonet, violino II
Alberto Ciaffaglione,
viola - Nicola Locatelli, violoncello
 

01 6.30 Requiem (Adagio) - Kyrie eleison (Allegro)
02 2.13 Dies irae (Allegro Assai)
03 3,03 Tuba mirum (Andante)
04 2.07 Rex tremendae (Grave)
05 4.52 Recordare Jesu pie (Andante)
06 2.27 Confutatis (Andante)
07 2.33 Lacrimosa (Larghetto)
08 3.44 Domine Jesu Christe (Andante)
09 3.53 Hostias (Larghetto)
10 1.31 Sanctus (Adagio - Allegro)
11 3.43 Benedictus (Andante - Allegro)
12 7.03 Agnus Dei (Larghetto) - Lux aeterna
13 2.50 Fuori programma
14 2.40 Fuori programma