ascoltato per voi

Maniago (PN), 9 Ottobre 2008
Duomo di San Mauro

Per non dimenticare il silenzio...

...Musica per non dimenticare il silenzio,
il silenzio assenso degli uomini egoisti,
e il silenzio di chi poi, nel silenzio, è rimasto.
Musica per non dimenticare...
 

Vajont, ore 22.39 del 9 ottobre 1963
 
45° ANNIVERSARIO


...veduta notturna del Duomo...


         
...interventi del parroco di Maniago e del Vice Sindaco di Vajont...

INTRODUZIONE

     La Missa pro defunctis è chiamata anche Messa da Requiem in quanto comincia con l'introito Requiem Aeternam.
     Il testo della Messa da Requiem è analogo a quello della Messa ordinaria. Vendono eliminati i momenti più gioiosi come il Credo e il Gloria, viene invece inserita la sequenza Dies irae. Nel nostro caso Morales ne musica le strofe finali Piae Jesu Domine.
     La Missa pro defunctis, composta dal musicista andaluso durante la sua permanenza in Roma in qualità di cantore della cappella pontificia, è tratta dall'opera Missarum liber secundus (V. e L. Dorico, Roma, 1544), dedicata al pontefice Paolo III. Uno degli elementi tradizionali che Morales porta alle estreme conseguenze è il modo di realizzare il discorso musicale.
     Ovviamente e un discorso per imitazioni, però nella particolari accezione iberica, dove imitazione fantastica e imitazione icastica sono poste di fronte. Morales compone con una scrittura a 5 parti analoga a quella di Antoine Brumel, meno raffinata ma al tempo stesso anche meno rigida, più evoluta e disinvolta, con salti melodici più frequenti e presenza della terza nelle triadi conclusive. Appresa la lezione dei grandi della scuola franco-fiamminga del XV Secolo, in particolare di Joasquin Desprez (ma anche -pare- da Nicolas Gombert). Morales dimostra di interpretare le nuove tendenze della musica rinascimentale verso una minore densità polifonica e una maggiore trasparenza formale. Egli anticipa i temi ed i motivi tipici del periodo post-trindentino, dimostrando particolare cura per il testo e per la sua chiarezza verbale.
     Del resto le voci maschili, ricche di coloriture forti e di armonici, esaltano tale dato espressivo, portandolo a risultati poetico-retorici davvero splendidi. Mentre la voce falsettistica del controtenore, spinge la linea melodica verso guglie espressive mai estreme, tornendo all'insieme il giusto contrappeso timbrico.

OFFICIUM CONSORT

Danilo Zeni, maestro di concerto
Marco Ghirotti, organo
Mauro Zavagno, violone

L'Officium Consort di Pordenone, costituito nel 2001, è il risultato di un progetto formativo iniziato all'interno dell'U.S.C.I. Pordenone, dedicato all'interpretazione del canto corale ad indirizzo polifonico, particolarmente rivolto alla vocalità virile, tenuto dal compianto maestro Piergiorgio Righele. Superata la fase sperimentale, il gruppo, sotto la guida del maestro Giorgio Mazzucato, ha intrapreso con successo la strada della ricerca di progetti musicalmente e stilisticamente organici e coerenti, volgendo la propria attenzione in particolare al repertorio gregoriano, alla prepolifonia ed ai mottetti rinascimentali. L'Officium Consort (già Coro Maschile dell'U.S.C.I. di Pordenone) ha avuto modo in più occasioni di proporre il proprio originale ed interessante repertorio, suscitando ovunque vivo interesse ed entusiastici apprezzamenti. Nel 1999 si è aggiudicato il secondo posto (primo non assegnato) nella categoria di canto gregoriano al 38° Concorso Internazionale di Canto Corale "C.A. Seghizzi". Nel 2004 ha vinto il secondo premio nella categoria di Canto Monodico Cristiano al 52° Concorso Polifonico Internazionale "Guido d'Arezzo" (miglior coro italiano). Nel 2005 e nel 2007 l'Officium Consort si è classificato nella fascia di Eccellenza della manifestazione "COROVIVO" - Confronti Corali Itineranti del Friuli Venezia Giulia. Nel 2008 ha vinto il terzo premio ex-aequo al 43° Concorso Nazionale Corale Trofei "Città di Vittorio Veneto". Nel 2006 ha partecipato, assieme al Coro Barocco "G.B. Tiepolo", all'Internationale Barocktage di Melk, presentando il Vespro della Beata Vergine di Baldassarre Galuppi. Sue esecuzioni sono state registrate dalla RAI e da ORF. L'obiettivo del gruppo è relativo allo studio e alla diffusione della monodia antica e della polifonia cinquecentesca e seicentesca con particolare riferimento a progetti e programmi diretti al recupero sia di testi che di autori meno frequentati, vuoi per la peculiarità del prodotto, vuoi per la necessità di organico specifico. La scelta dell'impegnativo percorso artistico è sostenuta dalla consapevolezza che l'Officium Consort rappresenta una rarità nel panorama della coralità amatoriale della provincia e della regione per gli obiettivi di ricerca vocale, stilistica, di prassi e di organico. Dall'estate 2003 l'Officium Consort e' diretto dal maestro Danilo Zeni.

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PROGRAMMA DI COMMEMORAZIONE

Duomo di S. Mauro in Maniago, 9 Ottobre 2008
 

Vajont, ore 22.39 del 9 ottobre 1963

Per non dimenticare il silenzio...

OFFICIUM CONSORT
Marco Ghirotti,
organo - Mauro Zavagno, violone
Danilo Zeni,
maestro di concerto
 

1 4.31 Saluto del parroco di Maniago
2 1.08 Saluto del Vice Sindaco di Vajont
3 3.55 Antonio de Cabezòn - Tiento IX Quinto Tono
4 20.58 Cristóbal de Morales - dalla Missa pro Defuntis a 5 v.
Moretto "Circumdederunt me" - Antiphona ad Introitum, Kyrie, Graduale
5 1.57 Antonio de Cabezòn - Tiento X Premier Tono
6 8.42 Cristóbal de Morales - dalla Missa pro Defuntis a 5 v.
Sequentia
7 3.04 Antonio de Cabezòn - Differencias sobre el canto
8 7.43 Cristóbal de Morales - dalla Missa pro Defuntis a 5 v.
Antiphona ad Offertorium
9 3.34 Sebastian Aguilera de Heredia - Tiento de IV tono de falsas
10 8.18 Cristóbal de Morales - dalla Missa pro Defuntis a 5 v.
Sanctus, Benedictus, Agnus Dei, Antiphona ad Communionem
11 1.33 Commeatus