ascoltato per voi

Cividale del Friuli, 15 Gennaio 2005
Teatro Comunale A. Ristori

CONCERTO CORALE
IN OCCASIONE DEL
9° RADUNO BATTAGLIONE “CIVIDALE”

Coro Alpino “Monte Nero”
di Premariacco  Sez. A.N.A. di Cividale del Friuli
diretto dal Maestro MAURO VERONA

Banda Alpina  di Orzano


 Coro Monte Nero di Premariacco

PRESENTAZIONE DELLE UNIFORMI STORICHE DEGLI ALPINI


 La Banda Alpina di Orzano


 Tutti insieme per l'Inno di Mameli

 Il pubblico del Teatro Ristori


 Nell'intervallo, Enzo Driussi ha invitato i presenti ad un gesto di generosità per un'Associazione
che lavora a favore dei trapianti di fegato... In pochi minuti sono stati raccolti oltre 2000 Euro...

Cividale del Friuli, 14-15-16 gennaio 2005
9° Raduno Alpino Battaglione “Cividale”
(Di Bruno Badino) 

         Nei giorni 14, 15 e 16 gennaio u.s. , si è tenuto a Cividale del Friuli il 9° Raduno del Battaglione Alpini “Cividale”, o meglio di tutti coloro che hanno prestato il servizio militare in questo famoso battaglione. La manifestazione vede ogni anno la presenza di un grande numero di alpini in congedo, di tutte le età e provenienza, non solo di quello storico reparto, ma anche di altri unità, a cominciare dall’ 8° Rgt. Alpini e dal 3° Rgt. Artiglieria Mont. della “Julia”, e da reggimenti diversi, ma tutti con il cappello con la penna.
         Quest’anno c’è stato il felice e significativo abbinamento con l’ultimo giuramento delle reclute del VAF (volontari a ferma annuale), cioè di coloro che hanno preferito il servizio militare di leva con questa formula particolare, più impegnativa ma anche più remunerativa. Ultimo giuramento, perché questi sono gli ultimi alpini di leva in Italia: da quest’ anno l’esercito italiano sarà composto solo da volontari, che scelgono di far parte delle Forze Armate come una regolare professione lavorativa.
         Questi due avvenimenti ha portato a Cividale una marea di gente, attirati anche dalle manifestazioni di contorno, con il clou della sfilata di sabato 15 gennaio delle reclute per le vie della città  e il giuramento, davanti a cinquemila persone, nel campo sportivo.   La grande e lunga sfilata di tutti gli altri alpini ha avuto luogo domenica 16 con un numero grandissimo di partecipanti e di gente festante al passaggio dei “veci”, seguita poi dalle cerimonie e discorsi al monumento del “btg. Cividale” e all’interno della caserma “Francescato”. La fanfara della “Julia”, quella sezionale di Orzano e la Banda di Cividale hanno cadenzato il passo alle migliaia di alpini, ed entusiasmato tutti i presenti, giunti anche da molto lontano a visitare la cittadina longobarda e a celebrare degnamente questa bellissima festa alpina (e facendo anche la gioia dei ristoratori e degli osti locali).
         Il sabato pomeriggio al “Ristori” ha avuto luogo l’assemblea annuale della Associazione “Fuarce Cividât”, a cui aderiscono ufficiali e alpini che hanno servito la patria nel “btg. Cividale”. Il nome è stato preso dallo storico motto del reparto.


Enzo Driussi

         Dicevo delle importanti manifestazioni di contorno, come i due concerti tenuti nel Teatro Ristori. Venerdì sera si è esibita la Fanfara alpina della Brigata “Julia”, ottenendo un notevole successo di pubblico, accorso per il nome e la bravura dei musicisti in armi. Mentre sabato sera si sono alternati sulla scena il Coro “Monte Nero” di Premariacco, diretto dal m. Mauro Verona e la Banda alpina di Orzano, del m. Beppino Delle Vedove, per l’occasione diretta da Elvio Galasso. Tutt’ e due queste formazioni fanno parte ufficialmente della Sezione A.N.A. di Cividale, che conta ben 39 gruppi locali di alpini ed amici. Inutile dire che lo spettacolo, magistralmente presentato da Enzo Driussi, è stato di alta qualità e apprezzato dai numerosissimi spettatori, che non finivano più di applaudire.  Nell’ intervallo, il giovane storico ed appassionato raccoglitore di cimeli Guido Aviani Fulvio ha presentato cinque amici “indossatori” con le divise originali degli alpini in armi in cinque diverse epoche, a cominciare dal 1909, anno in cui fu costituito il btg.“Cividale”. Nel contempo ha percorso, con parole appropriate ed avvincenti, la storia del “glorioso” battaglione, raccontandone le varie battaglie a cui ha partecipato e le varie fasi e vicende succedutesi fino al suo scioglimento, vent’anni fa.
         Ci sarebbero ancora tante cosa da dire, a cominciare dai tanti incontri di vecchi amici e commilitoni, con il conseguente emozionarsi e gli “amarcord”, e l’inevitabili tajuts  “par parà vie la malinconie” e per rinnovare le antiche amicizie…