ascoltato per voi

Case (Manzano), 15 Ottobre 2004

Concerto in Villa

Brani celeberrimi di Mozart, Beethoven e Chopin 

Alessio de Franzoni - Pianoforte

 

     Alessio de Franzoni - Pianista, diplomato nel 1995 a pieni voti presso il conservatorio di Udine “J. Tomadini” sotto la guida del M.o Claudio Mansutti.
     Si dedica intensamente all’attività di perfezionamento alternandola a quella di concertista solista.
Nel 2001 ottiene il diploma di concertismo con giudizio ottimo presso la Fondazione “Santa Cecilia” di Portogruaro con il M.o Rattalino. Si perfeziona nel liederismo (M.o Trombetta), nella musica cameristica (M.o Specchi) e nell’interpretazione di quintetti per archi e pianoforte (M.o B.Baraz).
     Contemporaneamente frequenta i corsi presso l’Accademia Chigiana di Siena (M.o M. Campanella). Ha frequentato il corso biennale di alto perfezionamento presso l’Accademia della Musica di Padova con il M.o Miriam Mika.
    Dal 1977 al 2001 partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali ottenendo primi o secondi premi.
Insegna pianoforte teoria e solfeggio all’Istituto Vivaldi di Monfalcone (Go) e presso la Scuola di  Musica di Latisana. Ha collaborato come pianista collaboratore al Concorso Internazionale per giovani strumentisti di Povoletto (Ud) e ai Corsi di Perfezionamento di Spilimbergo.
     Membro del “Trio Joice”, ammesso ai Corsi di Perfezionamento annuali di Duino (TS) sotto la guida del “Trio di Parma”, collabora con diverse formazioni musicali e con numerosi musicisti, tra cui il M° Roberto Fabbriciani. Frequenta la classe di didattica della musica presso il Conservatorio Tartini di Trieste.

VILLA ROMANO

     Le prime notizie sul borgo di Case, appartenente ella gastaldia di Cividale, risalgono al XIV secolo.
     Il nucleo antico del borgo, racchiuso entro le mura, si sviluppava attorno alla chiesa di Can Tommaso, già citata nel 1485 e rifatta nel 1753, adiacente a Villa Romano e forse in origine ad essa pertinente.
     Nel 1635 Marcantonio Romano sposa Marzia di Manzano ed entra in possesso delle vaste proprietà di Manzano e di Case e adotta la villa di Manzano come residenza stabile. Il complesso padronale della villa Romano di Case, nella conformazione originaria, può essere quindi riferito all'ambito tra la fine XVI e l'inizio del XVII secolo.
     Gli attuali edifici costituiscono la parte residuale del complesso in parte distrutto da un incendio nel 1959.
     Del palazzo originario rimangono importanti testimonianze in una stampa ottocentesca e in alcune fotografie risalenti ai primi anni del Novecento e in quelle scattate subito dopo l'incendio. Il palazzo era costituito da un fronte serrato ai lati di due torrette angolari in aggetto, e scandito da regolari finestre incorniciate accoppiate a due a due salvo nella parte centrale dove il ritmo era spezzato a favore di una parte piena nella quale di apriva, al piano terra, il portone centrale sormontato da una bifora e serrato da uno scalone doppio, esterno, che portava al piano nobile dell'edificio.
     Attualmente del corpo principale del palazzo rimangono il lato est e la torretta ovest.
     La grandiosità dell'originario nucleo abitativo è ancora comprensibile osservando i particolari costruttivi e le dimensioni del corpo superstite, che si sviluppa in altezza per soli due piani; la muratura è in pietrame con con tetto a due falde. Sul fronte principale, verso est, è stato addossato ad un fabbricato ad un piano. Sono state aperte finestre anche sulla facciata laterale ove sono ancora visibili i conci di ammorsamento della antica struttura. Alcune finestre originali permangono al primo piano di questa struttura i cui vani interni, determinati da vaste dimensioni, denunciano la grandiosità della costruzione originaria.
     La torre ovest, a base quadrangolare, si presenta pressochè integra, con la muratura in pietra a vista e tetto a padiglione; all'interno la scala originaria in pietra di Torreano, si conserva fino alla prima rampa. E' ipotizzabile che l'intera estensione fosse lignea, andata perduta nel 1959.
     Le pertinenze agricole sono costituite da due edifici in pietra con muratura a vista, addossati al perimetro di proprietà, sul lato sud, in corrispondenza del viale d'accesso principale (oggi urbanizzato) in asse con l'antico palazzo. L'edificio posto a ovest presenta una ciminiera di mattoni perchè adibito il quel periodo, dopo il 1940, a distilleria.
     L'intera proprietà è cinta da un muro a sasso, in alcune parti merlato, e conserva nel suo insieme, pur manifestando i segni delle trasformazioni subite, legate alle vicende della storie sociale ed economica della zona, un valore architettonico e urbanistico di grande rilevanza nell'ambito del paesaggio del nord est collinare.

IL PROGRAMMA
 

Case (Manzano), 15 Ottobre 2004
Concerto in Villa

Alessio de Franzoni - Pianoforte
 

Sonata KV 331 (Alla turca)

Mozart

Per Elisa

Beethoven

Sonata al chiaro di luna
Studio op. 10, n° 3 (Canzone dell’addio)

Chopin
 

Studio op. 10, n°12 (la caduta di Varsavia)
Valzer degli addii
Valzer del cagnolino
Notturno op. 9, n°2
Notturno op. 27, n° 2
La ballata in FA m. op: 52
La Polacca Eroica, op. 53

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