ascoltato per voi
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Abbazia di Rosazzo, 18 Luglio 2003

Nell'ambito dei
Seminari Internazionali di Canto Gregoriano
CONCERTO
della Grazer Choralshola
Direttore: prof. Dr. Franz Karl Prassl


GRAZER CHORALSCHOLA
Barbara Boisits, Krisztina Gàbor, Sabine Monschein, Renate Nika, Ulrike Prassi, Sr. Vera Rónai, Sanja Spahija, Elfriede Stickier, Sabine Traxier, Christina Wilfinger, Karl Dorneger, Peter Ebenbauer, Gernot Kacetl, Erwin Löschberger, Josef Pfeifer, Matej Podstenšek, Johannes Salvenmoser.
Solisti: Ondrej Mučka, Alois Wendiinger - Direttore: Prof. Dr. FRANZ KARL PRASSL

La "Grazer Choralschola" è nata nel 1992, sotto la guida dell'attuale direttore Franz Karl Prassi, teologo e musicista, studioso di semiologia gregoriana, dal 1989 professore ordinario di gregoriano e di musicologia sacra presso l'Università per la Musica e le Arti Figurative dì Graz. I mèmbri della Schola - generalmente sette donne e sette uomini - sono musicisti di chiesa, musicologi e teologi, che hanno imparato nel corso dei loro studi a conoscere ed apprezzare il canto gregoriano, e a coltivarlo e diffonderlo attraverso la liturgia e i concerti sacri, avendone sperimentato la forza intellettuale e spirituale, nonché la bellezza estetica. Lo Schola basa i propri criteri interpretativi sulla semiologia gregoriana, branca della ricerca musicologica che esamina le più antiche notazioni secondo le indicazioni di prassi esecutiva in esse contenute. Fondamentale, al fine interpretativo, è la consapevolezza che nel repertorio gregoriano la parola scrìtta diventa "suono verbale" (G. Joppich): funzione liturgica, semantica e retorica del testo sono alla base della sua forma musicale, che si discosta dalla "melodia" intesa nell'uso moderno. Inoltre il canto gregoriano è inscindible dal suo contenuto: il messaggio delta Bibbia per la salvezza dell'uomo. Ecco allora che le due componenti, quella estetico-musicale e quella teologico-liturgica, parimenti significative, vanno a costituire i criteri per il fedele recupero della più antica tradizione esecutiva.
Conformenente alla prassi più largamente diffusa nel Medioevo, la Schola canta in formazione mista con voci acute e gravi: ciò si avvicina maggiormente alla realtà storica della vita dei chiostri medievali che non un'esecuzione con sole voci maschili. A ciò si aggiunge una prassi esecutiva che restituisce l'originaria differenziazione dei canti ,in riferimento a una molteplicità di assegnatari di ruoli. La "Grazer Choralschola" si accosta anche all'orgonum arcaico, le cui prime testimonianze sono già presentì nel IX secolo, secondo criteri rigorosamente filologici, ricostruendo le diverse versioni alla luce delle fonti del X e XI secolo.
La "Grazer Choralschola" si è esibita in numerosi centri musicali austriaci, in Europa e negli Stati Uniti. Ha inciso diversi CD e ha partecipato a trasmissioni radiofoniche. A livello internazionale conta numerose presenze a festival e manifestazioni di grande rilievo.

A causa di problemi tecnici,
non disponiamo di una documentazione audio del concerto.

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