Abbazia di Rosazzo
10 Settembre 2000.

Canti Sacri e profani
con la
Corale Liturgica "Jubilate" di Codroipo
Diretta dal M° Pierino Donada.


In questo luogo austero si è cantato il repertorio Sacro: Una Santa Messa in friulano.

Ho ascoltato per voi la Corale Liturgica "Jubilate" di Codroipo

Un'altra positiva esperienza l'ho vissuta Domenica 10 Settembre, durante e dopo la Santa Messa all'Abbazia di Rosazzo. Anche se in quell’oasi mistica mi reco molto spesso e lì mi intrattengo sempre molto volentieri, non per questo mi sento in odore di santità, come qualche mio amico spesso sostiene, anzi, continuo a domandarmi come mai tutte quelle care persone che operano in luogo si ostinino a volermi bene, sebbene io non mi lascio sfuggire l'occasione di contestare o dire la mia in fatto di religione. Mi sono anche permesso di suggerire l'abolizione di uno dei comandamenti. Una delle due nuove suore "Pastorelle", che da qualche settimana stanno prestando la loro opera in Abbazia, ha dichiarato che io mi sono inventato un nuovo Vangelo… "Il Vangelo secondo Aldo"…!

Uno dei tanti collaboratori, un bell’omone con barba e lunghi capelli grigi, una via di mezzo tra Garibaldi e Leonardo da Vinci, ogni Venerdì arriva da Codroipo e dedica all’Abbazia di Rosazzo l’intera giornata. Al momento di accettare l’incarico, Ernesto ha posto una condizione ai responsabili dell’Abbazia, condizione che non deve mai essere messa in discussione: Al pranzo di mezzogiorno, a tavola accanto a me deve sedere anche Aldo…! Volente o nolente, visto che non possono rinunziare ad un prezioso collaboratore come Ernesto, la clausola è stata accattata. E’ perciò che, dopo la mia consueta puntata nella Capitale del Friuli, ogni Venerdì intorno alle 11, mi ritrovo con il bicchiere dell’aperitivo in mano (un bon tajut di blanc), che Ernesto con estrema cortesia premurosamente mi fornisce. Forse la sua generosità non è del tutto disinteressata, perché i bicchieri riempiti di buon tocaj, savignon, pinot grigio o altro, sono sempre due…! Sicuramente questo dubbio me lo tengo solo per me, non voglio certo perdermi un alleato come lui… a me conviene che le cose vadano avanti così… Oltretutto non voglio correre il rischio di dover rinunziare alla cucina di Valeria, che chissà perché, mi ha preso in grande simpatia ed ogni venerdì prepara un bel piatto di patate, sapendo che io ne vado matto…! Un particolare di non poca importanza… quel giorno non sarò costretto a lavare i piatti…! Unico inconveniente è che, stando per più di un’ora a tavola circondato da preti e suore, devo stare molto attento a quello che dico e come lo dico, perché, abitualmente il mio non è proprio un linguaggio da chierichetti…! Comunque, fin’ora me la sono cavate abbastanza bene…

Qualche settimana fa, durante un pranzo, Ernesto ho prospettato l’idea di portare in Abbazia il Coro Liturgico di Codroipo di cui fa parte e di far cantare una Santa Messa in friulano. Il Rettore don Dino aveva subito accettato, era stata fissata la data del 10 Settembre ed io avevo dato la mia disponibilità per registrare il tutto ed avere una testimonianza sonora dell'avvenimento. Era trascorso un po’ di tempo ed io (e) mi ero scordato di quell’appuntamento, ma Venerdì scorso, Ernesto mi aveva raccomandato di essere presente con i miei strumenti in chiesa per l'ora della Messa.

Domenica, prima delle 17, la mia automobile era parcheggiata nell'angolo a me riservato, non molto distante dell'entrata della chiesa di San Pietro Apostolo. Nel tratto di strada che dalla piazza porta fino alla chiesa, ho sfiorato diverse persone e si capiva benissimo che si trattava dei coristi di Codroipo e dal modo che mi guardavano e salutavano, ho capito… che avevano capito chi ero… Sicuramente Ernesto aveva svolta una estesa campagna propagandistica a mio favore, naturalmente esagerando spudoratamente…! Tutto sommato questo fatto non mi dispiaceva, specialmente osservando le espressioni stampate sui graziosi volti delle coriste…!

Scaricato dal bagagliaio il borsone nero pieno di apparecchiature e il treppiede per il registratore, sono entrato il chiesa e mi sono aggrappato al primo banco per prendere fiato, mascherando il mio affanno fingendo di essere interessato agli affreschi dell’interno, muri che invece conosco palmo per palmo…! Con una seconda tappa, ho sistemato tutta l’attrezzatura nel primo banco della fila destra, che ormai è… mia proprietà. Anche se mancava quasi un’ora alle sei, c’era parecchio movimento, sia in chiesa che dentro e fuori del chiostro. Ernesto era indaffarato ad accogliere i suoi colleghi man mano che arrivavano, e piuttosto preoccupato di non fare una bella figura durante le esecuzioni dei canti, era consapevole che … noi dell’Abbazia… siamo gente dall’orecchio fino…! Puntuale come un cronometro svizzero, don Dino è uscito dalla sacrestia ed ha iniziato la Sacra Funzione. Già dalle prime note che si espandevano provenienti dalla navata sinistra vicino all’organo, mi sono reso conto che Ernesto non avrebbe avuto di che preoccuparsi, perché la Corale diretta dal M° Donada cantava molto bene…!
Non avevo ancora accennato al fatto che, dal portabagagli avevo prelevato anche il "Manfrotto" e pur correndo il rischio di fare pubblicità, devo dire che fare riprese filmate con un treppiede del genere è quasi un divertimento… Ho quindi ripreso, tutta la cerimonia, anche se da postazione fissa. Non ho potuto controllare i risultati, perché sono ancora senza televisore.

Tutto è andato bene fino alla fine della Messa, ma mi sono reso conto che avevo perso una buona occasione per effettuare finalmente… una buona registrazione della "Messa in Friulano". Per "buona registrazione", intendo una registrazione dei canti, ma anche delle preghiere dell’Ufficiante e dei fedeli che si alternano al leggio. Se ci avessi pensato un po’ prima, avrei piazzato qualche altro microfono nel punto giusto… Mah… sarà per una prossima occasione…


Il M° Donada, con la sua fisarmonica

            Nel "Salone della Vite" dell'Abbazia, dopo un'abbondante libagione si è cantato il repertorio profano, sopratutto villotte friulane. Nello scegliere i brani, il pensiero era rivolto agli emigranti, ai quali sarà inviato il Cd. Devo dire che, mentre controllavo il procedere della registrazione, ascoltando certe villotte mi sono realmente commosso.
            Per la prima volta in vita mia, ho trovato il coraggio di fare un discorso in  pubblico, anche se ormai tutte quelle care persone le "sentivo" amiche. Mi sono alzato ed ho raccontato il famoso episodio dei baci alla Cristina dei flk... alla fine ho ricevuto un caloroso applauso.


Il "tecnico del suono" ed il padrone di casa don Dino.

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