appunti di viaggio

Luincis di Ovaro, 19 Agosto 2010

          Approfittando di questo periodo di vacanza, con le attività sul sito volutamente ridotte al minimo, ho realizzato il desiderio di rivedere Giacomo Della Pietra, che conosco fin dai tempi della nostra attività di radioamatori. Mi ero procurato "un gòt di chel bon" già da qualche settimana ed aspettavo solo di trovare il giorno più adatto per puntare verso la Carnia.

          Dopo gli acquazzoni e i temporali della notte, le aperture di questa mattina presagivano una discreta giornata di sole, tanto che verso le 9 ho impostato il Garmin su Luincis di Ovaro e iniziato a percorrere gli 80 chilometri che mi separavano dalla splendida località sulle sponde del Torrente Degano. Prevedevo che in una sessantina di minuti sarei giunto a destinazione, ma a causa della decina di semafori che da Tavagnacco fino e oltre Gemona erano ostinatamente sincronizzati "sul rosso", il tempo impiegato è stato maggiore. Anche il Garmin ha contribuito a peggiorare le cose, indicandomi un percorso tortuoso e complicato, facendomi attraversare il torrente all'altezza di Ovaro, mentre sarebbe stato più semplice proseguire ancora qualche chilometro ed attraversarlo all'inizio della strada per Prato Carnico e la Val Pesarina.

          Comunque poco dopo le 10.30 ho abbracciato Giacomo e la moglie Valentina e conosciuto un loro parente arrivato con la moglie dalla Francia. Non mi sono intrattenuto per molto con Giacomo IV3TG, ma abbiamo avuto il tempo di ricordare i bei tempi delle nostre emozionanti esperienze sulle frequenze radioamatoriali, e ricordato i tanti amici che non ci sono più. Abbiamo ironizzato su fatto che Giacomo tenta di celare la sua calvizie rasandosi completamente la testa, ed io che mi sono ridotto con i capelli completamente bianchi. Ho estratto dal bagagliaio e avuto modo di mostrare a Giacomo il mio "rollator", il deambulatore dono della Pro Loco "Fiore dei Liberi" di Premariacco, descrivendogli il prezioso contributo che quello strumento è in grado di offrirmi nello svolgimento del mio lavoro sul territorio. Ho voluto mostrare il deambulatore ad un amico in grado di capirmi, dato che da molti anni Giacomo è costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente sul lavoro accaduto quando da giovane era emigrato in Francia.

          Si sa che in buona compagnia il tempo vola, ma prima di partire ho voluto immortalare quei momenti in qualche foto ricordo che vi propongo, con l'aggiunta di due immagini scattate all'andata e due al ritorno all'altezza di Venzone... Rifiutando gentilmente di rimanere per il pranzo, prima di ripartire ho dato dimostrazione a Giacomo della facilità di ricompattazione e veloce posa nel bagagliaio del mio prezioso supporto a rotelle. Mancava poco a mezzogiorno quando ho salutato i miei cari amici, con la promessa di rivederci... ma questa volta... senza lasciar scorrere molta acqua nel Degano e nel Natisone...