Il Meeting di Tissano
(24 Luglio 2000)

        Lunedì 24 Luglio a Tissano, si è svolto il "gustà party", auspicato (e direi voluto) da Walter Cibischino. Non so se anche in altre parti del Friuli si dica così, ma nel mio paese per gustà si intende il pranzo di mezzogiorno, e cena il pasto serale. Per Walter poco importava se fosse gustà o cena, voleva semplicemente che il gruppetto di suoi amici friulani si incontrasse (con i piedi sotto una tavola) e stessero insieme per qualche ora.
        Per rendere possibile tutto ciò, aveva "istruito" opportunamente Gustavo Mion (pure lui di Ottawa come Walter), affinché organizzasse l’incontro in occasione della sua vacanza in Friuli.
        Prima e dopo l’arrivo in Friuli di Gustavo e della graziosa moglie, ero costantemente in contatto con il Canada e con la "bassa furlana", anzi, avevo già incontrato e conosciuto Gustavo, nella triste occasione della Messa in suffragio del povero Robert Vissa.
        Durante il gustà che ne è seguito nella casa natale dei Mion a San Andrat del Cormor, Gustavo mi aveva raccomandato di tenermi pronto, dicendomi che l’incontro si sarebbe svolto non appena avesse sbrigato alcune faccende, e dopo avrebbe passato qualche giorno al sole delle spiagge friulane. Prima di partire per il mare, Gustavo mi aveva informato che la data del meeting era stata fissata per Lunedì 24 Luglio e di avvisare gli altri, se per caso lui non fosse riuscito a contattarli. Gli amici da contattare non erano molti, ma la cosa strana era che non tutti gli amici di Walter si conoscevano tra loro…
  
     Di solito, quando devo intraprendere un viaggio di parecchi chilometri, parto da casa almeno due ore prima, ma per arrivare a mezzogiorno a Tissano, non era giustificabile che partissi alla 09:15… avevo però in programma due trappe intermedie.
  
     Per raggiungere il primo "traguardo", mi sono diretto verso Est e quindi non in direzione della "bassa"; volevo recarmi nella zona di Spessa, dove solitamente mi rifornisco, per procurarmi un piccolo "ricordino liquido" da inviare a Walter.
  
     La seconda tappa era a San Nicolò, una borgata a Sud di Manzano, per portare a Ida Bortolussi Braida, il CD con la registrazione di una serata che l’aveva vista protagonista. Ida, qualche sera prima, aveva presentato un libro in friulano, dal quale conto di trarre delle poesie da inserire nel nostro sito.


Trivignano

Roncjettis

Mandonna del Carmine (Bicinicco)

Roncjettis

Bicinicco

Cuccana di Bicinicco


Mi hanno "tirato le orecchie" perchè ho definito "diaul" questo stabilimento industriale. Se avessi voluto dare una definizione dispregiativa, avrei sicuramente potuto usare altre espressioni. Il mio era solamente un modo bonario per far notare il contrasto di questa realtà con l'ambiente che lo circonda. Non pretendo mica di abbattere tutti i tralicci dell'alta tensione solo perché deturpano il paesaggio...!

Le due ore che precedevano l’incontro di Tissano, le ho impiegate girovagando nei paesi che lo circondano, soffermandomi a fotografare tante cose belle, ma anche un "diaul", che con un grosso pennacchio di fumo bianco (mi hanno assicurato trattarsi di vapore acqueo), segnala la sua presenza ed è visibile da qualsiasi altura che spazia in direzione della "bassa furlana". Il tempo non era molto adatto per uscire dall’abitacolo con le mie delicate apparecchiature… piovigginava e nell’aria c’era una grandissima umidità. In queste particolari situazioni, quello che mi infastidisce di più sono le mani che diventano particolarmente appiccicose. Girovagando nelle borgate di quei paesi, con disappunto notavo che non esistono più le fontane pubbliche! In compenso, a Tissano ho potuto lavarmi le mani nelle verdi e fresche acque di una roggia…!!!

Alle 11:55 ero davanti a casa Bassi, dove Gino, il marito di Giuliana Mion, probabilmente ci stava aspettando con il telecomando in mano… infatti, prima che fossi giunto nelle vicinanze, il cancello si stava aprendo lentamente. Una ventina di minuti più tardi sono giunti gli altri… Da Castions è giunta un’altra sorella dei Mion, con il marito e la figlia, mentre con una seconda vettura, è arrivato Adelmo Codarin, sua moglie Angela e Natalino Cloazzo accompagnato da "Grace Kelly", come Walter ha definito la signora Clelia. Non sono sicuro, ma probabilmente Gustavo e sua moglie sono arrivati da San Andrat con un’altra automobile.


Il brindisi alla salute di Walter Cibischino

Il sogno di Walter Cibischino si era quindi avverato… i suoi più cari amici si sono finalmente incontrati e conosciuti… Mentre osservavo tutte quelle persone che cominciavano ad "ingranare" con gli argomenti più disparati, constatavo che gli amici di Walter non potevano che essere così... gente buona, gentile e simpatica… insomma… tant ma tant ninine… (specialmente le signore...!)

Naturalmente, non ho potuto documentare con foto ed immagini filmate i momenti più intensi di quel primo approccio, perché pure io ne ero emozionalmente coinvolto. Mentre tutti eravamo intenti a "cerçà" (assaggiare) i vari tipi di "aperitivi", che consistevano semplicemente in diversi vini friulani, spesso il discorso cadeva su quel "povero cristo" aldilà dell’oceano che aveva voluto quell’incontro, e che se ne stava in quel freddo paese lontano dal suo Friuli. Ma noi cercavamo di essergli vicino, brindando alla sua salute…!

Intanto le due tavole si riempivano di ogni ben di Dio, tutte specialità nostrane come… salame, ossocollo, prosciutto, formaggi di vario tipo, frittata "cui ortizzûns", polenta fatta con la "blava di Mortean", che si accompagnava molto bene con il pollo arrostito… ma del tipo "ruspante" cioè di quelli che… ‘a sgarfîn il ledàn…! L’unica pietanza "non in tono", ma veramente squisita, era stata preparata da Angela, la moglie di Adelmo, che da buona "emiliana" aveva portato una grossa casseruola con dei ravioli alle verdure ancora fumanti…! Per quanto riguarda le verdure, sinceramente non sarei in grado di ricordarne i tipi e le varietà, anche perché ero piuttosto indaffarato a manovrare le mie apparecchiature…


Le due tavolate, con ogni ben di Dio...

Devo dire che il problema di dover essere sempre pronto con i miei trabiccoli, per immortalare le scene più importanti, mi costringe a trascurare le prelibate specialità che premurosamente le gentili signore mi mettono nel piatto, e và a finire che mentre tutti se la spassano a sbafarsi allegramente quelle meraviglie, io mi ritrovo non il piatto ancora intatto mentre gli altri lo hanno già "ripulito"…!


Gustavo e Adelmo.

Vedendo ed ascoltando quel gruppo di persone che rumorosamente chiacchieravano e ridevano, si poteva pensare che si conoscessero da molto tempo. Con piacere osservavo Adelmo, che nell’ultimo incontro avevo trovato piuttosto "giù di tono", animatamente teneva corda al sorprendente Natalino. Gustavo se la godeva ad ascoltarli, ma spesso interveniva per dire la sua. E’ facile indovinare di che cosa stavano parlando… dei tempi passati della loro gioventù, e delle marachelle che avevano combinato da bambini. Sono stai ricordati i personaggi più eccentrici e strani, dai soprannomi più disparati… si poteva ascoltare le storie su "Toni curtis", "Jacum gjaline" "Meni sclope" o "Tite dai gèis" e tutte finivano con sonore risate… insomma, sembrava di trovarsi in una di quelle chiassose osterie di una volta…! Naturalmente hanno parlato anche dei tempi della loro gioventù, e spesso i loro discorsi sono scivolati su argomenti e barzellette piuttosto piccanti, che in questa sede non è possibile riportare…! Per un lungo periodo il gruppo è rimasto compatto, ma poi lentamente si sono formati due gruppi… da una parte il gruppo più "rumoroso" formato dai maschi capeggiato da Natalino ed un secondo molto più tranquillo formato dalle signore. Per "motivi tecnici" io ero costretto a tenermi a debita distanza da entrambi, per poter meglio riprenderli.


L'angolo più grazioso di quella stanza...

Per fortuna, poco dopo le 15:00 è arrivato in mio soccorso Maurizio, il figlio di Adelmo. Anche lui si è gettato nella mischia "sparando" alcune simpatiche barzellette, ma io l’ho subito ingaggiato, consegnandogli la telecamera e la fotocamera e poter finalmente godermi in santa pace quell’allegra compagnia.


Gustavo, Adelmo, io e Natalino.

Verso le 16:30, la signora Clelia si è alzata in piedi, riportando alla realtà quell’allegra brigata… nella foga dei discorsi, nessuno si era accorto che erano più di quattro ore che eravamo seduti a tavola. Solo in quel momento mi ero reso conto che, la mancanza del mio irrinunciabile pisolotto pomeridiano, mi aveva ridotto ad uno straccio.


La foto ricordo...

Raccolti tutti i miei arnesi, ho salutato e ringraziato tutti, a cominciare dai padroni di casa. Anche se mi sono costate le mie ultime energie, non ho voluto rinunciare al giro di baci a tutte le gentili signore. Di nuovo un saluto a tutti ed un arrivederci a Sesto al Reghena a Gustavo, che non vuole perdere l’occasione di partecipare alla "Festa dei Friulani nel Mondo", organizzato come ogni anno, dall’Ente Friuli nel Mondo.

bar27.gif (2590 byte)