Dietro le quinte

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Valvasone, 13 Settembre 2002
Un viaggio a vuoto

     Mi era capitato ancora di non aver potuto partecipare ad uno spettacolo musicale o ad altra manifestazione, perché si svolgevano in luoghi non facilmente raggiungibili da una persona come me. Purtroppo, se non ho la possibilità di avvicinarmi con la vettura al luogo dove si svolge la manifestazione, sono costretto a rinunziare.
     In altre due o tre circostanze
ho fatto dietro-front, ma in quelle occasioni ero amareggiato ed arrabbiato, soprattutto con me stesso, per non aver osato esibire "il documento". Come per pudore, non mi piace esibire il "contrassegno arancione", che mi permetterebbe di accedere o sostare in aree vietate ai normali automobilisti.

        Anche se avevo percorso un centinaio di kilometri per niente, questa sera ho affrontato il problema con una certa filosofia, perché ho riconosciuto la superficialità con cui programmo i miei interventi "sul territorio", sia per quanto riguarda i concerti che le Messe.
     Visto che una foto della rievocazione storica di Valvasone è presente da quindici giorni sul nostro sito, avrei dovuto immaginare che il centro storico sarebbe stato interdetto al traffico…

     Leggendo la locandina degli spettacoli di un giornale locale, tra le varie possibilità di ascoltare della buona musica, ho scelto un concerto nel Duomo di Valvasone. Alle 19:15 ero oltre il Tagliamento e poco dopo alla periferia del paese medievale.
     Osservando dei cartelli raffiguranti personaggi vestiti con armature, mi sono reso conto di essere in piena "rievocazione storica", e che forse avrei avuto problemi per avvicinarmi al Duomo. Infatti, il centro storico era vietato alla circolazione.
     Con circospezione mi sono avvicinato alle transenne, che il quel tratto erano presidiate da due vigili e dopo aver mostrato il contrassegno e spiegato i motivi della mia presenza, i due agenti piuttosto imbarazzati, mi  hanno riferito di aver ricevuto l'ordine di non permettere l’accesso alla "zona Duomo".
     A toglierli dall’impaccio è sopraggiunto uno degli organizzatori, che dopo avermi ascoltato, era disposto a trasportare le mie apparecchiature fino in chiesa, ma la mia vettura in una piazza "medievale" proprio non ci poteva stare. Forse anche per il fatto di non avere "in vista" il Duomo, ho subito rifiutato quella soluzione perché non me la sentivo di fare una lunga camminata, anche se non gravato dal peso della mia "stazione di registrazione portatile" .
     Ora che ci penso, avrei dovuto essere un pochino più gentile con quelle persone perché erano visibilmente dispiaciute… ed invece, con un secco... "Pazienza, buona sera…!", ho dato gas alla mia sconquassatissima R5, infilando la strada in direzione di Udine.
     In pratica, alle 20.30 ero già rientrato da Valvasone, mentre il concerto avrebbe dovuto iniziare alle 21.30.


 Il Duomo di Valvasone

     Se devo essere sincero, durante il viaggio di ritorno ero piuttosto risentito, ma a distanza di qualche ora, devo riconoscere che il comportamento di quelle persone è stato sostanzialmente corretto. Tuttavia, sono convinto che se quell’organizzatore avesse immaginato qual’era esattamente il mio programma, un’angolino per l’R5 sulla piazza del Duomo di Valvasone, lo avrebbe sicuramente trovato.

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