biel lant a Messe a...

Belluno (BL) - 10 Novembre 2013
Basilica cattedrale di San Martino

          Gita-pellegrinaggio parrocchiale a Belluno assieme al Coro "Arrigo Tavagnacco" e al Corpo Bandistico "Nereo Pastorutti" per fare memoria di mons. Giuseppe Foschiani, vescovo di Belluno-Feltre dal 1908 al 1913, e parroco di Manzano dal 1887 al 1908, nel centenario della sua morte.



 CAMPANE


...immagine dal fondo ripresa alle ore 09:33...
(durante la precedente messa)


         
 BANDA  -  CORO
Ave o Vergjne us saludi come l'agnul ancje jo.
Ave o plene d'ogni grazie, il Signôr al e' cun vo.
Daimi, daimi une cjalade cun chel voli plen d'amôr,
o gran Mari Imacolade, o colombe dal Signôr.
Biele l'albe matutine, biel un agnul dal Signôr;
ma vo, Vergjne divine, o ses biele plui di lôr.
Faisi dongje, cjare Mari, cun chel vuestri biel bambin,
che 'o lu cjali, che 'o lu toci, che 'o lu bussi, chel ninin.

          ...con qualche difficoltà ho recuperato dal registratore di emergenza, la parte finale (anche se disturbata) di "Ave o Vergjne". Il registratore principale piazzato alla base della cassa audio più vicina al coro in fondo alla navata, per una decina di minuti era era stato bloccato da una fortissima interferenza... forse un cellulare...



 NEL NOME DEL PADRE


...la navata vista dai due lati...

...mons. Nino Rivetti all'omelia...


 ESTRATTO



 PREGHIERE DEI FEDELI


...presentazione dei doni con l'intervento dei pronipoti del Vescovo Foschiani...


...la cerimonia dalla Consacrazione al Padre nostro...


         
 CORO  -  BANDA


...dopo la Comunione...


         
 ...ringraziamenti di mons. Ausilio Da Rif e
Benedizione finale di mons. Nino Rivetti...


...scambio dei doni tra le due comunità...
ed omaggio alla tomba dell'illustre Vescovo mons. Giuseppe Foschiani...



 LA BANDA IN STELUTIS ALPINIS

5 OTTOBRE 1913 - 5 OTTOBRE 2013 - CENTENARIO IN RICORDO DEL VESCOVO
MONSIGNOR GIUSEPPE FOSCHIANI GIA’ PARROCO DI MANZANO
(di Walter Peruzzi)

          Cent’anni fa, il 5 Ottobre 1913, si spegneva a Feltre il Vescovo, Monsignor Giuseppe Foschiani che cinque anni prima aveva lasciato Manzano dove era stato parroco per 21 anni.
          Nato a Gemona il 13 Maggio 1848, dopo aver compiuto gli studi presso il seminario di Udine ed esercitato l’Ufficio di Istitutore e Prefetto presso l’Istituto Tomadini, venne consacrato sacerdote il 24 Settembre 1870.
Uomo dotato di una mente acuta ed eclettica, di una rara modestia, animato di un alto senso sociale e culturale, portò un’orma di rinnovamento in ogni suo passaggio.
          La sua prima destinazione fu Pagnacco, dove esercitò la funzione di cappellano e di maestro elementare. Successivamente, nel 1873, venne nominato vicario arcipretale di Gemona dove prestò la sua opera per 16 anni fino alla sua venuta a Manzano, il 13 Luglio 1887.
          Erano tempi che risentivano del clima aspro creatosi dopo l’unità d’Italia tra le autorità civili e quelle religiose. Monsignor Foschiani seppe imporre il suo civile confronto concretizzando il suo pensiero con fervore operativo per risollevare le misere sorti della parrocchia e dedicò la sua instancabile opera per curare la formazione spirituale e la situazione sociale dei manzanesi. Si impegnò per la diffusione capillare dell’istruzione fra i fanciulli e, intuendo i bisogni del tempo, istituì, nel 1890, la Società di Mutuo Soccorso e la Cassa Operaia come aveva già fatto nella natia Gemona. Fondò il Comitato Parrocchiale per la distribuzione del Pane di Sant’Antonio e si rivolse con particolare attenzione ai più bisognosi con zelo e carità. Fu un pioniere dell’Azione Cattolica e sostenne le Confraternite.
          Accolse il nuovo secolo offrendo ai manzanesi l’altare maggiore e la chiesa rinnovata, assieme a quella dell’allora filiale di San Lorenzo.
          Fu pellegrino a Lourdes, nel 1899, e nel 1907 diede alle stampe “Le meraviglie di Lourdes” subito apprezzato e diffuso in tutte le parrocchie.
          Nel 1901 aveva pubblicato “Il nuovo Pastore nelle catacombe di Roma” e, nel 1913, da Vescovo, scrisse “La piovra verde e i suoi tentacoli”.
          Per Manzano raccolse, con una minuziosa ricerca, tutte le vicende storiche e sociali del Paese, documentate nel libro storico.
          Uomo di profonda fede, ottimo oratore, fu consigliere illuminato dei sacerdoti circonvicini. L’Arcivescovo Zamburlini lo nominò Vicario Foraneo e Canonico Onorario della Cattedrale di Udine. Conobbe il futuro Pio X, allorché Patriarca di Venezia soggiornò più volte presso l’Abbazia di Rosazzo e salito al soglio pontificio, scelse nel 1908, Monsignor Foschiani per la nomina a Vescovo coadiutore dell’infermo Vescovo Monsignor Cherubini. Deceduto quest’ultimo, nel 1910, divenne titolare della Diocesi di Belluno-Feltre.
          Anche qui trovò una situazione difficile e diede subito inizio alla cura del seminario, alle opere religiose e sociali con geniale intuizione dei tempi nuovi. Fondò il settimanale diocesano “L’Amico del Popolo”, tuttora fiorente sulla linea da lui tracciata. Diffuse la buona stampa, indirizzò ai diocesani celebri lettere pastorali. Promosse l’azione sociale con l’assistenza agli emigranti, costituì in città e in diocesi, società operaie e di mutuo soccorso, casse rurali e istituzioni pie. Rivolse particolare attenzione ai poveri e ai bisognosi.
          Partito in sordina da Manzano, sorpreso dall’inaspettata nuova nomina e incapace di rassegnarsi, ritornò tra i manzanesi nel Gennaio 1909, accolto trionfalmente da tutta la popolazione con grandi festeggiamenti: seguirono altre visite, ricevuto sempre con manifestazioni di gioia.
          Dopo solo cinque anni di episcopato, il 5 Ottobre 1913, rese l’anima a quel Signore che egli amò e servì con tanta fede invocando l’aiuto di Maria alla quale aveva rivolto la sua devozione tutta la vita. I suoi funerali, prima a Feltre e poi a Belluno, furono imponenti e ora riposa nella cattedrale di quella città, ai piedi dell’altare di Sant’Anna.
          Il parroco di Manzano, Monsignor Nino Rivetti, conosciuta la nobile figura di questo suo predecessore, ha voluto rendere omaggio alla tomba del prelato e il 24 Ottobre 2009, assieme ad un folto gruppo di paesani, accolti dall’attuale Vescovo, Monsignor Giuseppe Andrich. Ed ora in occasione del centenario della scomparsa di Monsignor Foschiani ha voluto che fosse degnamente ricordato e, previi accordi con il Vescovo Monsignor Andrich, ha organizzato un pellegrinaggio a Feltre per il 5 Ottobre scorso, dove il nostro ex parroco è deceduto. Sono stati presenti anche tre pronipoti di Monsignor Foschiani e è stato ricordato con una Santa Messa di suffragio e di riconoscente ricordo, concelebrata dal Vescovo, Monsignor Giuseppe Andrich, dal parroco di Manzano, Monsignor Nino Rivetti e dai diaconi Fiorino Miani e Ennio Mesaglio.
          Un secondo pellegrinaggio per celebrare i cent’anni della scomparsa del beneamato Presule i manzanesi l’hanno compiuto domenica 10 Novembre 2013 che, con due pullman, hanno raggiunto la cattedrale di Belluno, dove c’è la tomba del Vescovo Foschiani e tutti hanno partecipato con la banda “Nereo Pastorutti” ed il coro “Arrigo Tavagnacco” alla Messa celebrata dal Parroco di Manzano, Monsignor Nino Rivetti, con l’omaggio floreale deposto sulla tomba dai pronipoti del Vescovo Foschiani: Giovanni, Antonella, Claudio e Valentina. Nel ritorno la comitiva si è fermata su uno spiazzo presso la diga del Vajont dove banda, coro e pellegrini hanno reso omaggio con canti e musica ai morti del disastro del 1963.

...dopo la Messa le foto ricordo...


...il coro, la banda...


...tutti insieme...

          Alcune note personali a margine di questo servizio, per mettere in risalto il successo della mia impresa, e la sorpresa dei miei amici di Manzano quando mi hanno visto entrare e scorazzare con il mio deambulatore all'interno del Duomo di Belluno. Forse qualcuno ha pensato: "avrà viaggiato sull'altro pullman", dato che da Piazza Chiodi ne sono partiti due... Ed invece io ho viaggiato completamente solo, percorrendo i 134 chilometri stimati dal mio "Navigon", in due ore e trenta minuti come previsti  dal prezioso compagno di viaggio. Partito alle 06.25, prima delle 09 stavo già pigiando sui bottoni delle mie digitali, tentando nell'impossibile impresa di inquadrare nell'obbiettivo l'intera struttura dell'antico Duomo di San Martino. Sulla mia intenzione di fare un servizio di "Biel lant a Messe" in quel di Belluno era informato solo l'amico Nello (contattato durante l'incontro del mercoledì in Abbazia), ma tutto dipendeva dalle condizioni meteo, che non garantivano favorevoli previsioni... ed invece è andata bene, nel senso che ho azionato un paio di volte i tergicristalli ma solo per brevi ed innocue "bivicjs"... Anche la strada del ritorno è stata abbastanza scorrevole sebbene con maggiore traffico, tanto che alla 14,20 era già rientrato in Via Pasubio. Questo mio viaggio di 300 chilometri senza grande sforzo fisico, resterà comunque un bel ricordo della mia ultima grande impresa... prima di tirare definitivamente i remi in barca...