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Santuario di Castelmonte (UD) - 8 Settembre 2013

XXXVIII Pellegrinaggio Diocesano
a Castelmonte, Madone di Mont, Stara Gora,
nella Festa della Natività della beata Vergine Maria


Inizio questo servizio con due foto della piazza del santuario semivuota, per continuare nella difficile scelta della immagini da inserire nella pagina, tra i miei 495 scatti effettuati con due fotocamere...


...ed i 420 scatti effettuati dal prezioso collaboratore del "natisone" Oddo Lesizza, tenendo conto della "temibile concorrenza" presente a Castelmonte (qui rappresentata dalla graziosa Anna Piuzzi de "La Vita Cattolica")...



...e qui tra gli scatti di Oddo ho scelto una sequenza ripresa nell'ultimo tratto della salita,
che mostra immagini con bambini, giovani, adulti e anziani, dalla carnagione bianca, nera e gialla, ma armoniosamente "integrati" e uniti nella fede e nella preghiera...


...tra i quali qui si scorge l'Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato...


...alle ore 17.04 il corteo era pronto per attraversare il piazzale...



...mentre l'Arcivescovo, i celebranti e i ministri si avviano all'altare...
 


...l'assemblea guidata da con Loris acclama alla Madre del Signore le litanie lauretane...


 

         
 BENVENUTO DI PADRE FRANCO E SALUTO DELL'ARCIVESCOVO


...le letture in sloveno, italiano e friulano...


...durante l'omelia dell'Arcivescovo...


...ho "strisciato" questa panoramica dal lato sud del piazzale...


...mentre Oddo ha scattato queste straordinarie immagini dall'alto della roccia, favorito dal sole
parzialmente velato, che ha permesso una ripresa uniforme di tutto il piazzale sottostante. Ho voluto inserire anche un secondo scatto (zoommato), che permette di riconoscere i visi delle persone inquadrate...



 PREGHIERE DEI FEDELI IN SLOVENO, FRIULANO, TEDESCO, RUMENO E AMARICO

...canto alla presentazione dei doni, accompagnato dal Coro del Duomo di Udine diretto da Gilberto
Dalla Negra con il supporto di Gianluca Michelloni, organista titolare del Santuario di Castelmonte...



Lepa si, lepa si, roža Marija, tebe časti vsa nebeška družina;
Angelci lepo pojejo, tebe, Marija, hvalijo.
Kar nam je Eva nesrečna zgubila, roža Marija nam je zadobila:
ki je rodila Jezusa, milega nam Zveličarja.
Vodi, Marija, po pravi nas poti, da nas nobena skušnjava ne zmoti
varuj in brani nas vse dni, da nas sovražnik ne dobi.
Kadar pa morali bomo umreti, daj nam, Marija, še enkrat prejeti
v Rešnjem telesu Jezusa, milega nam Zveličarja.


...alla Consacrazione e al Padre Nostro...


...alla Comunione alcuni pellegrini della comunità ghanese hanno eseguito un canto in lingua inglese
(che non abbiamo potuto riprendere perchè troppo distanti dai nostri tre registratori)...


...sono seguiti i riti di conclusione con l'atto di affidamento a Maria, il "Magnificat" e la benedizione...



...al termine della celebrazione, alcuni pellegrini della comunità eritrea
hanno eseguito un canto mariano in lingua tigrina...

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...foto-ricordo con l'arcivescovo...

L'annuale pellegrinaggio a Castelmonte
"Riscoprire la virtù della speranza"

(La Vita Cattolica -
8.09.2013)

          Sette chilometri di salita a piedi, da Carraria al santuario di Castelmonte, con ancora nel cuore l’eco delle forti parole e dei gesti significativi di Papa Francesco nella veglia per la pace di sabato sera. Si è aperto con questo spirito, domenica 8 settembre, l’annuale pellegrinaggio della Chiesa Udinese a Madone di Mont. Un voto che ogni anno coinvolge migliaia di friulanire. a parti dal 1976, all'indomani del tragico terremoto.
          “Ieri sera, in Cattedrale, ci siamo uniti spiritualmente alla preghiera di Papa Francesco per invocare dalla misericordia di Dio il dono della pace – ha ricordato l’Arcivescovo nell’omelia della Messa celebrata sul piazzale del santuario -. Proseguiamo ancora la nostra supplica, senza stancarci, e affidandola a Colei che invochiamo Regina della pace”.
          Mons. Andrea Bruno Mazzocato ha però voluto aggiungere altre due fondamentali intenzioni di preghiera al pellegrinaggio di quest’anno: “Affidiamo al Cuore immacolato di Maria la Chiesa di Udine che in questa S. Messa rappresentiamo in tutti i suoi membri: i vescovi, i sacerdoti e diaconi, le consacrate/i, le comunità parrocchiali, le famiglie, i fedeli laici. Sono qui con noi anche i giovani che hanno vissuto un’intensa esperienza spirituale durante i giorni della Giornata mondiale della gioventù e desiderano continuare il cammino al seguito di Gesù. Abbiamo invitato, poi, i fratelli immigrati cattolici che accogliamo con cuore aperto perché, al di là delle differenze di razza e di cultura, a loro ci unisce l’unica fede in Gesù e l’unica devozione a Maria”. Il momento per la Chiesa Udinese è infatti di particolare importanza: “All’intercessione della nostra Madre celeste affidiamo, in particolare, l’anno pastorale 2013-14 che stiamo iniziando – ha sottolineato il presule -. Mentre ancora viviamo l’Anno della fede, che concluderemo nella festa di Cristo Re, già ci siamo orientati a proseguire con un Anno della speranza, per il quale ho scritto una nuova lettera pastorale che uscirà in questi giorni. I prossimi mesi siano un tempo di grazia per riscoprire la grande virtù della speranza che è stata la luce che i cristiani hanno diffuso tra gli uomini attirandoli alla Chiesa e alla fede in Gesù. Maria, Stella del mattino, ci sostenga nella speranza”.
          Ma c’è anche un terzo importante motivo di preghiera: “100 anni fa, il 6 settembre del 1913, giungevano al Santuario di Castelmonte i frati cappuccini, invitati dal vescovo mons. Anastasio Rossi – ha spiegato mons. Mazzocato -. Qui iniziavano una straordinaria missione spirituale di promozione della devozione a Maria, di preghiera, di guarigione delle coscienze col sacramento della Penitenza e il consiglio spirituale. Tanti santi frati, ora passati alla vita eterna, hanno lasciato una autentica eredità di grazia nelle coscienze di moltissimi cristiani e in tutta la Chiesa friulana. In questo momento sono in comunione con noi. Chiediamo a loro che si  uniscano a Maria in un’unica intercessione a favore dei loro confratelli, che continuano la loro missione, e dei pellegrini che numerosissimi continuano a giungere a questo Monte santo”.