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Gradisca d'Isonzo (GO), 11 Dicembre 2011
Duomo dei Santi Pietro e Paolo



 CAMPANE

Santa Messa
accompagnata dal coro
Nediški Puobi
nel
10° anniversario della Caritas parrocchiale



 CANTO D'APERTURA

La foto al centro è tratta da: www.parrocchiagradisca.it/



 SALMO RESPONSORIALE


... Don Paolo Zuttion all'omelia..



 PREGHIERE DEI FEDELI


...alla Consacrazione...


...al Padre Nostro...



 RINGRAZIAMENTI E BENEDIZIONE
 

Decimo anniversario della Caritas parrocchiale
Far sentire il calore di Dio tramite le nostre mani e i nostri cuori aperti
(Tratto da
www.parrocchiagradisca.it/)

          Una Messa non solo per ricordare, ma per aprirci al nuovo e al territorio con più passione, potrebbero essere questi in sintesi i motivi conduttori della festa che domenica 11 si è celebrata a Gradisca in occasione del decimo anniversario della Caritas parrocchiale.
          Don Paolo Zuttion, direttore della Caritas diocesana ha presieduto la liturgia assistito dai diaconi di Gradisca, liturgia che per l’occasione era accompagnata dal coro Nediski puobi, giovanotti della Valnatisone, originario della frazione di Cicigolis di Pulfero e diretto dall’appassionato Chiabudini Giuseppe, maestro di scuola ed educatore.
          Bella, pregnante e molto apprezzata la riflessione di don Paolo che ha aiutato i presenti a ritrovare i motivi della gioia, alla quale invitava la terza domenica d’Avvento, la domenica Gaudente.
          Una gioia che si traduce in carità, in compassione nella prospettiva della Caritas, voluta e creata in Italia quarant’anni fa dalla profezia di Papa Paolo VI.
          Citando papa Montini il celebrante ha ribadito il fine educativo e formativo della Caritas, il suo servizio prima di tutto verso la comunità e poi verso le realtà di bisogno e le tante emergenze che ci impegnano con uno sguardo allargato al mondo. Citando poi Papa Benedetto ha rimarcato un passaggio del suo ormai famoso discorso alla Caritas italiana in occasione del suo 40° “Questo è importante: che le persone sofferenti possano sentire il calore di Dio e lo possano sentire tramite le nostre mani e i nostri cuori aperti”. Ma ha concluso don Zuttion, dobbiamo guardare la realtà con il cuore, riconoscere il Signore presente in mezzo a noi per poterci un giorno sentire, vieni benedetto del Padre mio perché ho avuto fame e mi hai dato da mangiare, ero forestiero e mi hai accolto.
          Al momento della preghiera dei fedeli, adulti e bambini hanno pregato con intenzioni adatte al tempo liturgico e all’occasione particolare che si celebrava.
          A conclusione il parroco ha ringraziato don Paolo, il coro e tutti coloro che in questi anni hanno dato tanto del loro impegno nella realizzazione di questa bella realtà che dev’essere sostenuta da tutta la comunità, da tutti i credenti per non demandare l’impegno agli addetti al lavoro con il rischio di crearsi un alibi, una delega di testimonianza.
          Al termine del rito, il coro si è spostato davanti all’assemblea e ha eseguito tre canti della tradizione natalizia delle Valli del Natisone strappando un prolungato applauso dai fedeli che gremivano la chiesa.
          Un pranzo in Oratorio tra alcuni volontari, parrocchiani e persone sostenute dalla locale caritas gradiscano ha concluso la bella giornata, creando un clima di fraternità, di ricchezza nella diversità, sedere a mensa con chi ha bisogno o è meno fortunato nella vita è davvero un dono e anche il Clan dell’Agesci che con il loro capo Cico ha realizzato il pranzo e servito a tavola l’ha chiaramente intuito.



 CANTO DI MARIA

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          Coro Nediški Puobi - Nella parlata dialettale slovena della Valli del Natisone (UD) si chiamano NEDIŠKI PUOBI (Giovanotti della Valnatisone) dal fiume Natisone che lambisce la frazione di Cicigolis di Pulfero (UD), i componenti di un minicoro spontaneo di tradizione orale. La base è un ottetto vocale che occasionalmente può aggregare quanti sono in grado di cantare la tradizione. Sono depositari di memorie secolari, solo ultimamente affidate ad un libro e ad una serie di registrazioni in studio. Ha sede a Cicigolis, borgo dove il tempo pare essersi fermato: poche case attorno ad una piazzetta, edifici con ballatoio in legno, ristrutturati nel rispetto della tradizione locale. Il gruppo è nato ufficialmente nel 1973 per motivi di legge sulle aggregazioni, ma è sempre esistito perché si è sempre cantato nelle famiglie, nelle osterie, sui prati montani, in chiesa, a più voci, in forma corale. E’ sempre stato valorizzato e sostenuto dal noto musicista, ricercatore ed etnologo Pavel Merku, ed il loro repertorio registrato ha costituito per anni sigle e sottofondi musicali di molte trasmissioni della Rai slovena di Trieste riguardanti la Benečija. E’ caratteristica unica del gruppo, conseguenza della collocazione geografica e storica, di attingere con la naturalezza della lingua materna, al ricco patrimonio di canti popolari sloveni, italiani (avviati all’estinzione) e, ultimamente, delle villotte friulane. Questa dote ha reso il gruppo naturale legame culturale con le comunità di emigranti sloveni, friulani e italiani in Europa (soprattutto in Belgio), Canada, Brasile ed Argentina. Sono canti di versi poetici quasi sconosciuti di autori paesani i cui nomi non sono mai stati scritti ma che entrano nella memoria di tutti. Canti di fede, di festa, che esaltano i paesaggi e la vita quotidiana dei borghi rurali: nascita, amori, morte, partenze, il vino… La melodia è semplice, ripetitiva, per esaltare il contenuto dei messaggi da trasmettere in una società non alfabetizzata. La melodia viene armonizzata spontaneamente nel sistema tonale tradizionale. Il coro è continuamente rinnovato ed è già arrivato alla terza generazione. Molti cantori sono deceduti. Dal gruppo originario è sempre attivo, a 78 anni, il m° Chiabudini Giuseppe, una vita di maestro di scuola e educatore, impegnato nel pubblico, ed è responsabile artistico e della ricerca; Crucil Graziano, organizzatore logistico e Gubana Giovanni, memoria storica, che ospita il gruppo per la sede nella sua abitazione di Cicigolis, ma tutti collaborano amichevolmente. La partecipazione alla liturgia nella Parrocchiale di Gradisca il giorno 11 dicembre 2011 segnerà l’aggregazione di tre nuovi elementi giovani provenienti dalla frazione di Mersino.

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Gradisca d'Isonzo, 11 Dicembre 2011
Santa Messa
accompagnata dal Coro
Nediški Puobi
nel
10° anniversario della Caritas parrocchiale
 

01 2.39 Campane
02 2.08 Suscipiat Dominus
03 1.17 Signore pietà
04 1.38 Salmo responsoriale
05 1.04 Alleluja
06 2.00 Preghiere dei fedeli
07 2.56 Ave Maria - Santa Maria
09 1.56 Santo e Benedetto
09 1.26 Agnello di Dio
10 3.34 Canto alla Comunione
11 3.53 Ringraziamenti e Benedizione
12 2.00 Canto natalizio delle Valli del Natisone
13 2.58 Canto natalizio della Carnia e Val Pesarina
14 2.13 Canto di Maria (anonimo del 1600)