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Castions di Strada (UD), 18 Maggio 2008


L'arrivo alla periferia di Castions con una precaria situazione meteo...


...che ha stravolto il previsto programma della manifestazione...

CASTIONS DI STRADA - L’Afds festeggia 50 anni di altruismo
(CRISTIANO TOMASIN - La Vita Cattolica del 17 Maggio 2008)

     Tutto è pronto per festeggiare i 50 anni di vita della sezione donatori di sangue che saranno celebrati domenica 18 maggio. Si tratta di un traguardo importante perché, tra l’altro, la  benemerita istituzione è stata la prima sezione friulana dell’Afds, con Guerrino Stocco primo storico presidente. Il programma della manifestazione prevede alle 9.45 l’incontro dei donatori e dei rappresentanti delle sezioni con i labari in via Svevo, nei pressi della scuola media. Alle 10.30, in corteo, lungo le vie del paese, i partecipanti, accompagnati dalla banda comunale «Rossini», raggiungeranno la piazza, dove sarà deposto un omaggio floreale al monumento al donatore. Alle 11, nella parrocchiale, sarà celebrata la Santa Messa, accompagnata dai locali cori «Le Colone» e «Pueri cantores». Dopo il rito ci sarà la cerimonia ufficiale per il 50° anniversario del sodalizio. Saranno premiati 28 donatori benemeriti e verrà consegnata una targa ricordo ai soci fondatori. I riconoscimenti andranno a Felice Cesarini, Teresina Cibischino, Alfeo D’Ambrosio, Tarcisio Minin, Renzo Musuruana, Guerrino Stocco (primo presidente) e Giacomo Tomasin. Seguirà, nel parco festeggiamenti, il momento conviviale. La sezione di Castions, presieduta da Rita Di Benedetto, conta 343 iscritti (221 uomini e 122 donne), di cui 317 attivi. Nel corso del 2007 si sono registrate 345 donazioni.


...tanto che la sfilata del corteo è stata ridotta al minimo,
e senza l'accompagnamento della banda...


Dopo che i rappresentanti delle varie sezioni con i loro labari si sono disposti ai due lati del presbiterio,
e le autorità hanno preso posto nei primi banchi di destra...
...i cori «Le Colone» e «Pueri cantores» hanno intonato il brano d'inizio Messa...



 CANTO D'INIZIO



 ESTRATTO DALL'OMELIA



 PREGHIERE I INTENZIONI



 PREGHIERA DEL DONATORE



 INNO DEL DONATORE

Castions e Morsano di Strada
Due paesi, un Comune, una Sezione
Tratto dal volumetto stampato in occasione del 50° di fondazione della
Associazione Friulana Donatori di Sangue di Castions di Strada

     Castions e Morsano di Strada hanno entrambi nella loro denominazione una origine romana, l'uno probabilmente deriva da "castrum" luogo fortificato, l'altro da (praedium) Mursianum, cioè podere di Mursio. Entrambi sono situati lungo la strada detta alta, il tracciato dell'antica Postumia, detta anche Ongaresca, che attraversa la pianura friulana seguendo la linea natura­le delle risorgive. Ritrovamenti archeologici importanti attestano la presenza sul territorio di lontane popolazioni preistoriche ed anche di insediamenti romani. La collocazione lungo la strada ha reso queste due località vulnera­bili di fronte a tutte le invasioni antiche.
     All'epoca del dominio longobardo Castions fu presidio militare di quel popolo e in seguito conobbe le incursioni successive di Visigoti, Unni, Ostrogoti e Ungheri, finché, nel 967, in seguito ad una donazione del vescovo Liutprando, entrò a far parte dei possedimenti della chiesa aquileiese.
     La prima testimonianza scritta del nome delle due località risale al 13 luglio 1031 quando fu solennemente consacrata la rinnovata basilica di Aquileia. Nello stesso giorno il Patriarca Wolfang Von Treffen detto Poppo volle provvedere al culto nella basilica appena consacrata. A ciò egli destinò un collegio di 50 tra sacerdoti e chierici che ne formarono il capitolo. Per provvedere al loro sostentamento, con l'approvazione dei Cardinali e Vescovi presenti, dai possessi della Chiesa Aquileiese stacca una parte del territorio che formerà la dote del nuovo capitolo. Tra questi beni vi è "la villa de Castellone con la villa de Mursiano e pertinenze, da Sant Andrat fino a Gonars e al bosco".
     Castions di Strada è una delle più antiche pievi friulane, titolo fra i primi ad apparire, probabilmente già formatasi al tempo di San Paolino di Aquileia attorno alla chiesa di S. Maria, oggi chiesa cimiteriale, ornata di preziosi affreschi opera di Gaspare Negro (1534).
     Il passaggio della strada dei pellegrinaggi fu all'origine del sorgere della chiesa e dell'ospizio di San Pellegrino, luogo di sosta per coloro che affronta­vano i tre pellegrinaggi verso Roma, Gerusalemme (con imbarco ad Aquileia, Latisana e poi Venezia) e poi Santiago di Compostela.
     Sede di una famosa sagra, oggi l'abitato di San Pellegrino non esiste più, ma è viva la memoria tradizionale della devozione al santo.


Castions di Strada - Via Roma negli anni Venti


     La chiesa più antica del paese di Castions è quella di San Martino attorno alla quale pare sorgesse il quartiere longobardo e che si trova un po' fuori dal centro abitato ed ha subito numerosi rimaneggiamenti ma conserva il ricor­do che forse di qui passò proprio il santo soldato diretto in Francia.
     Paese agricoli, con vasti terreni comuni o comugne ove far pascolare le greggi e trarre le legna necessarie per la vita delle comunità, Castions e Morsano erano chiamati spesso a difendere i loro diritti sulle acque, le paludi e i boschi nei confronti dei vicini con scontri bellicosi.
     A lungo nel Medioevo e sino all'età moderna i due paesi appartennero al Capitolo Aquileiese che sul loro territorio riscuoteva i censi, cioè gli affitti. Nel 1343 il Patriarca Bertrando di San Genesio dichiara i coloni del Capitolo di Aquileia esenti dalla giurisdizione degli Officiali Patriarcali.
     Nella seconda metà del XV secolo le invasioni turchesche prima giungo­no sino ai margini dell'attuale territorio castionese seminando grandi paure, poi per due volte, nel 1477 e 1499, i cavalieri che vengono dalla Bosnia, di­struggono i due centri abitati dopo averli depredati, uccidendo e deportando alcuni sfortunati giovani. Non meno difficile è il periodo della guerra fra Venezia e l'Impero ai primi del Cinquecento con le bande di mercenari rivali a disputarsi il territorio spogliando di ogni bene i malcapitati paesani.
     Nel 1621 il 27 agosto il Doge di Venezia Antonio Priuli riconosce e ricon­ferma anche da parte della Veneta Repubblica la giurisdizione civile e penale del Capitolo su tutti i suoi possessi.
     Durante la dominazione veneziana per quasi tre secoli la pace si mantiene, ma non cessano né la guerra né le epidemie. Si diffondono in questo periodo la coltivazione del mais e della patata e l'allevamento del baco da seta, ma sostanzialmente la condizione dei contadini friulani è fra le più misere in quanto non avvengono miglioramenti delle tecniche e nello stesso periodo si susseguono carestie, terremoti e pestilenze.
     Nel 1797 l'arrivo dei francesi di Napoleone Bonaparte significa ancora requisizioni e disagi per la popolazione e i due paesi vengono uniti in un unico Comune nel 1807. Scompaiono così definitivamente le due Vicinie che, dal secolo XIII, avevano retto le comunità gestendo le terre comuni, vendute ora a dei privati e non più a disposizione degli abitanti per pascolare e far legna.

Il 1° presidente Guerrino Stocco sorregge il 1° labaro della sezione. Con lui ci sono gli altri soci fondatori della nostra sezione: la donatrice Teresina Cibischino, Felice Cesarini e Alfeo D'Ambrosio, in 2a fila troviamo Giacomo Tomasin, Renzo Musuruana e Tarcisio Minin.

     L’agricoltura migliora un po' nel periodo austriaco, ma si fanno sentire maggiormente la malaria e la pellagra, la tisi e il tifo, malattie dovute alla estrema povertà in cui si trova la popolazione.
     Come tutto il Friuli già veneto anche il Comune di Castions di Strada nel 1866 passa all'Italia, ma i problemi dell'agricoltura insufficiente a sostenere le necessità della famiglia, la pebrina che colpisce gli allevamenti dei bachi da seta, le tasse con le quali si tenta di recuperare i costi del Risorgimento italiano avviano una continua emigrazione, stagionale nel nord Europa e stabile in altri continenti. Per alleviare le situazioni sociali più misere si segnala in questo periodo l'iniziativa ecclesiastica nel sostenere la nascita di mutue, assicurazioni, della cassa rurale e delle latterie turnarie come quella di Castions costituita nel 1904.
     Quello della prima guerra mondiale è un periodo molto difficile che inizia nella primavera del 1915 con il dispiegamento delle truppe italiane, ma con i reparti in retrovia e gli edifici, come le scuole pubbliche appena inaugurate, requisite per adattarle ad ospedale. Nelle trincee sono molti a morire come testimoniato dai lunghi elenchi riportati sui monumenti ai caduti e, dopo Caporetto, vi è l'anno terribile dell'invasione con la fame e la grave epidemia della febbre spagnola. Al termine della guerra la ripresa è caratterizzata da molte tensioni sociali, da disoccupazione e da una nuova emigrazione. Durante il fascismo non migliora di molto la situazione soprattutto dei contadini, mentre qualche posto di lavoro in più viene dalle bonifiche e dai cantieri di Monfalcone.
     La seconda guerra mondiale riproporrà lutti e povertà, con ancora caduti e molti contrasti all'interno della società locale, ma al suo termine, con la democrazia, il Comune inizia un lento ma costante cammino di sviluppo.
     Negli ultimi cinquant'anni, in singolare coincidenza con la presenza della sezione di Donatori di sangue, anche il Comune di Castions di Strada, come il resto del Friuli, ha conosciuto un progressivo miglioramento delle condizioni di vita per l'incremento delle attività economiche e lo sviluppo della agricoltura tradizionale, dei servizi e dei commerci. I due abitati si sono allargati sino a raggiungere una continuità, con una trasformazione dei centri storici e del territorio, la creazione da un lato di zone naturali protette, dall'altro di zone artigianali-industriali. Tratto caratteristico delle due comunità è l'aver dato vita ad un grande associazionismo in tutti i campi, dal culturale, al ricreativo e allo sportivo, ma specialmente l'essere molto sensibili alla solidarietà sociale e al senso civico del dovere.

     Castions di Strada, 20 Maggio 2008 - Un'appendice al servizio sulla trasferta nella Bassa Friulana ho potuto realizzare in occasione di un mio odierno passaggio a Castions di ritorno da Sant'Andrat del Cormor dove avevo brevemente incontrato Gustavo Mion. Dato che non ho potuto partecipare alla cerimonia civile dopo la Messa di Domenica scorsa, ho voluto fare una visita a Teresina Cibischino, una delle prime donatrici nonchè facente parte del gruppo storico che ha fondato la Sezione dell'AFDS di Castions. Ho avuto modo di congratularmi personalmente con la giovanile ultraottantenne Teresina, che peraltro avevo già avuto modo di conoscere in passato, essendo parente di Walter Cibischino, uno dei più fedeli visitatori del "natisone" che ci segue da Ottawa in Canada.      Era quindi doveroso documentare l'incontro con qualche foto...