biel lant a Messe a Morsano al Tagliamento

Morsano al Tagliamento, 9 Giugno 2002
(Mappa 3b)


MORSANO AL TAGLIAMENTO ( Pn )
14 metri s.l.m. – 32,16 Km² - 3.045 abitanti – C.a.p: 33075

          Frazioni/Località: Mussons – Saletto- Bando- San Paolo
          Informazioni turistiche: Pro Loco S.Paolo
          Principali monumenti e opere d’arte:
         
La chiesa parrocchiale di S.Martino, a Morsano , è un edificio di qualche pretesa, costruito nel 1757 dall’impresario e capomastro (più che architetto) Sebastiano Lotti di Bertiolo, autore o costruttore di numerosi edifici in Friuli, capace di ridurre in forma piana e paesana le ambiziose architetture del Settecento veneto. A Giovanni Battista Lotti, pure lui di Bertiolo, si deve il quadrato campanile (1687). Sviluppata in altezza, con una facciata che non offre emozioni (con quattro lesene a riquadrarla e un portale di dignitosa semplicità dovuto al portogruarese Pietro Balbi, 1760), nell’interno ad unica navata conserva qualche buona opera d’arte. In primo luogo un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino che appare ai Ss. Francesco e Rocco, firmato dal veneziano Jacopo Palma il Giovane (1544-1628), qui abbastanza convenzionale nelle forme e compresso nell’immaginazione ma felice nel gioco chiaroscurale e abile nel ritratto. Altri dipinti sono dovuti ad Agostino Pantaloni, sanvitese, pittore vissuto tra il 1740 ed il 1817, e rappresentano S.Giuseppe e le anime del Purgatorio ( attribuito in passato a Gaspare Dizioni per il fare vivace ) e la Madonna della cintura con i Ss Valentino e Pietro Martire: vanno datati intorno al 1770. Da vedere ancora buoni altari barocchi di maestri veneti o friulani, arricchiti di statue (quelle dell’altar maggiore, S.Odorico e S.Martino portano la data 1719) o da paliotti finemente lavorati (come quello delle anime purganti, con bassorilievo del pordenonese Gio.Maria Savio, 1795).
          Settecentesca è anche l’attuale Chiesa parrocchiale di S.Paolo, costruita nel 1740, con solita facciata scandita da lesene, unica navata ad altar maggiore in marmi policromi di qualche piacevolezza (autore il gemonese Giovanni Pischiutti, 1725).
          Nella Chiesetta votiva di S.Rocco, della metà del XVI secolo, preceduta da un portico chiuso e con campaniletto a vela in facciata, trittico a fresco dello spilimberghese Marco Tiussi: rappresenta la Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano, entro un porticato, con il cameraro <Zuan Maria ditto il Bianco Celotto> inginocchiato nella parte destra: una lunga scritta parla dell’iniziale contrarietà del Celotto a costruire la chiesa e di una sua successiva malattia seguita da misteriosa guarigione. L’affresco è datato 1563; al 1623 risale il dipinto con S.Agostino nell’altare laterale: è lavoro bloccato e severo del sanvitese Giuseppe Moretto.
          La chiesetta dei Ss. Pietro e Paolo a Saletto conserva rovinatissimi affreschi risalenti alla fine del secolo XV ed all’inizio del XVI: Dottori in cattedra, Evangelisti e Profeti nella volta del coro, la Caduta di Simon Mago nella fiancata sud, la Madonna della Misericordia all’esterno dell’arco presbiteriale e S.Lucia e un devoto nel fianco meridionale dell’aula. Gli autori sono da ricercare tra i piccoli maestri locali prossimi ai modi di Pietro da S.Vito.


CAMPANE

Sopra, alcune immagini dell'interno della parrocchiale.
Sotto, immagini all'interno della chiesa durante la Santa Messa, incentrata sulla somministrazione del Sacramento del battesimo ad una bambina. Alla piccola Irene, anche a nome dei visitatori del "natisone", auguriamo una vita di felicità.


 Un flash sui fedeli