biel lant a Messe a Martignà

Martignacco, 21 Aprile 2002

MARTIGNACCO (Ud) - 141 metri s.l.m. - 21 km2 - 5.275 abitanti - C.a.p.: 33035
Frazioni/Località: Casanova - Ceresetto - Faugnacco - Nogaredo di Prato
Torreano Biblioteche: Biblioteca Civica Elsa Buiese (apre lu. e me. dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 - ma. e ve. dalle 14 alle 18 e sa. dalle 9 alle 12) 
Escursioni: Strada Panoramica Martignacco-Moruzzo - Strada del Lungolavia Martignacco-Santa Margherita


Martignacco, provenendo da Moruzzo (sullo sfondo la vecchia Parrocchiale)


CAMPANE

Sopra, flash all'interno della nuova Chiesa parrocchiale.
Sotto, il coro che ha accompagnato al Santa Messa

Principali monumenti e opere d'arte.
La nuova Chiesa parrocchiale di Martignacco, dedicata a S. Maria Assunta, è un edificio in sti-le neogotico la cui costruzione, iniziata nel 1909, ha avuto termine nel 1925. Di grande dimensione ma anonima, ha facciata a salienti, portale centrale archivoltato sormontato da una polifora e da un rosone: portali e rosoni anche nelle parti laterali. Vetrate boeme (1935) nella polifora e nell'abside, di Alessandro Ricardi di Netro (1969) nella navata (Apostoli, Evangelisti, S. Paolo) e nei rosoni (Fede, Speranza, Carità). All'intemo, statua della Madonna di Luigi Piccini di Udine (1913) e - provenienti dalla vecchia parrocchiale - due tele di Giovanni Battista de Rubeis (Madonna con Bambino e Santi e Madonna con Bambino, S. Lucia, S. Carlo, S. Biagio, 1775-76, in cattivo stato di conservazione), due di Giovanni Battista Tosolini (Madonna con Bambino e Santi datata 1784, e S. Antonio da Padova) ed una Madonna che allatta il Bambino in pietra, di buona fattura, assai simile ad opera attribuita al lapicida lombardo Antonio Pilacorte (ca. 1505).

La vecchia Parrocchiale, sconsacrata e ridotta a fienile, risale al 1504: possiede facciata a salienti che reca ancora i segni dell'antico intervento pittorico cui fu sottoposta nel secolo XIX quando venne decorata con motivi neogotici e con le immagini della Madonna, di S. Biagio e di S. Brigida. All'interno Assunzione a fresco nella navata centrale, datata 1831, ed altri mediocri affreschi ottocenteschi nella cappella della Madonna (con pesanti richiami al gotico), altari marmorei di Giacomo Contiero (secolo XVIII) e pilastri aventi capitelli con teste di putti di scuola lombarda, inizio secolo XVI (bottega di G. A. Pilacorte).

La Chiesetta di S. Nicolo, annessa alla Villa Deciani, è costruzione romanica con bella abside semicircolare in pietra, finestrella a doppia strombatura, teste rozzamente intagliate incastonate nel muro. All'interno, altare marmoreo del secolo XVIII, statuina lignea di S. Nicolo (XIV secolo) ed un bei ciclo d'affreschi trecenteschi nel quale, con fresca ed ingenua spontaneità, viene raffigurato un miracolo di S. Nicolo. Atto primo: si festeggia il battesimo di un bambino nato ad una coppia sterile per intercessione di S. Nicolo, ma il demonio, approfittando dell'assenza di genitori e servi radunati a convito, rapisce il bambino. Atto secondo: il demonio abbandona nel deserto il bambino che viene allattato da una cerva; intanto i genitori invocano la protezione del santo che ritrova il bambino e lo consegna a loro. Atto terzo: il Santo consacra diacono il fanciullo diventato ormai adulto. Soprattutto interessante l'ardita successione spazio-temporale, così come la «giottesca» impostazione degli edifici e la prospettiva oculare. Nonostante la cattiva conservazione dell'affresco, non si può non apprezzare la vivacità del racconto, l'uso di teneri colori e l'attenzione ai particolari (ad esempio, l'anfora da cui versa il vino ai commensali o i dolci posti sul vassoio).

Annessa alla Villa Desia-Della Giusta-Sello a Martignacco, è la Chiesetta intitolata a S. Carlo Borromeo, edificata nel 1727, con portale gotico strombato proveniente forse da un edificio udinese (Duomo?). All'intemo altare del secolo XVIII con pala coeva raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, ed affresco nel soffitto con la Gloria di S. Carlo Borromeo (secolo XVIII); cinque tele del Settecento e due statuine lignee dipinte poste ai lati del tabernacolo sono state rubate nella primavera del 1987.

A Ceresetto, Chiesa parrocchiale ristrutturata nel Settecento, con pitture nel coro (ca. 1720) e nella navata (Assunzione, 1801, di Carlo Boldi, tarcentino); altar maggiore del 1779, e due bei dipinti: una intensa e drammatica Crocifissione del Seicento, lodevole, nell'uso del colore (corpo del Cristo, Maddalena) ed una tranquilla pala con la Madonna con Bambino e angelo musicante (1863) di Lorenzo Rizzi di Ceresetto.

A Nespoledo di Prato, Chiesa rifatta nel 1804, con altare settecentesco in marmi policromi; a Faugnacco, Chiesa di S. Quirino, settecentesca, con affreschi recenti di Arienzi Casco in: facciata; a Torreano, nella Parrocchiale, pala del 1667 con l’Incredulità di S. Tommaso e due altre ottocentesche (Purificazione della Vergine, 1840, e S. Antonio). Sempre a Torreano, nell’Oratorio della Madonna di Loreto, eretto nel 1697 nelle pertinenze della Villa di Prampero, stucchi di pregio dovuti a L. Retri e G.B. Bareglio e un bel ciclo d'affreschi di Giulio Quaglio, comasco che ha lasciato qui nel 1700 un ulteriore saggio della sua arte dopo aver ricoperto con fastose pitture numerose stanze dei palazzi di Udine. Evangelisti, Trinità, figure di Santi ed Apostoli entro riquadri a stucco, abbelliscono l'oratorio.

Da ricordare anche il Monumento al Fante d’Italia (1924) di Aurelio Mistruzzi di Villaorba di di Basiliano e le fontane della piazza di Martignacco e Nogaredo realizzate dalla ditta D'Aronco (1904). Alcune ville storiche della zona sono decorate con affreschi: in particolare interessanti quelli, purtroppo rovinati, di Villa Totis a Faugnacco, della fine del secolo XVI, dovuti probabilmente ad un pittore veneto, post veronesiano, vicino al fare del Montemezzano, e quelli di Villa Giusta a Martignacco, con architetture, panorami «esotici» e ricche decorazioni, con scene varie e ritratti (Carlo Gorgacini , pittore udinese, 1864).