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Galleriano di Lestizza, 23 Ottobre 2005

Tralasciamo i particolari sul paese di Galleriano e dintorni, che in parte troverete nel servizio del 25 Settembre, per dare spazio ad un evento importante per quella comunità e che mi ha spinto a tornare tra quelle genti ad un mese dal precedente servizio. In sintesi, questa è la motivazione espressa da uno dei coordinatori:

La festa che abbiamo  voluto dedicare a Don Staver è nata casualmente con la complicità di alcune persone che già da tempo pensavano a quanto sarebbe stato bello riuscire per una volta a raggruppare assieme Želko e tutti i suoi amici sparsi per l’Italia e fuori.
L’occasione si è presentata nel momento in cui abbiamo avuto notizia che il suo mandato sacerdotale stava per finire (anche se i preti non vanno comunque mai in pensione!!!!)
E così il sogno che da tempo cullavamo si è avverato domenica 23 ottobre.
Sono stati numerosi a partecipare a questa festa e tra questi anche il prestigioso “Coro di Castelfranco” diretto dal Maestro Simonetto carissimo amico del Don, coro che tra l’altro aveva già avuto modo di farsi apprezzare in terra Croata cantando nell’imponente cattedrale di Pola regno di Don Desiderio.
Tra i numerosi amici presenti alla cerimonia si potevano notare anche diverse personalità famose (console, scrittori, ambasciatore, e artisti in vari campi) tutti con in comune l’affetto e l’amicizia per Don Desiderio.

 I festeggiamenti erano stati organizzati all'insaputa di mons. Staver...

...ed era per questo che il coro, con amici e fedeli,
aspettavano all'interno della parrocchiale in silenzio e a porte chiuse...
 

...finchè il portale si è spalancato all'ingresso del presule...


...e il Coro di Castelfranco Veneto ha intonato il "Tu es Sacerdos"...



...seguito da commoventi saluti e abbracci...

...è poi seguita la celebrazione dell'Eucaristia, che don Desiderio
ha concelebrato assieme a don Gino, parroco titolare di Lestizza..


                 

 
              


Coro Polifonico di Salvarosa (Castelfranco Veneto)
Il Coro Polifonico di Salvarosa, diretto dalla nascita dal fondatore Renzo Simonetto, è una realtà ormai consolidata nella castellana nell'ambito della musica corale ed è composto attualmente da circa 100 elementi.
Lo spirito che anima il Gruppo, è basato sulla passione per la musica corale, e negli altri 20 anni di attività, si è distinto per le proposte di opere vocali-strumentali di notevole interesse artistico musicale.
http://www.coropolifonicodisalvarosa.it/

info@coropolifonicodisalvarosa.it


Dopo le consuete foto ricordo, tutti sono stati invitati in un cortile di fronte alla chiesa,
per un momento conviviale in compagnia...

Hvala Žeiko

     Alla vigilia del secondo conflitto mondiale mentre le divisioni tedesche invadevano i Sudeti e la Polonia, nel paesino di Gimino, centro geografico dell'Istria il 26 maggio 1939 nasceva nella famiglia Staver il primogenito Žeiko, Desiderio, poiché la famiglia croata era di lingua e tradizione italiana.
     Dopo le atrocità che l'intera Europa subì durante la guerra, nel '45 ritorna per i paesi belligeranti il sereno, ma per l’Istria o meglio per il numeroso ceppo italiano in Istria non è cosi, infatti Inglesi e Americani lasciano libero il campo per la balcanizzazione della penisola.
     I cattolici non sono visti di buon occhio dal nuovo regime, ma Desiderio da buon trda glava (cocciuto) quale noi conosciamo, continua gli studi, e gli infiniti sforzi che la famiglia fa affinchè il giovane figlio Žeiko possa proseguire gli studi presso il seminario di Pisino vengono ricompensati quando, nell'ormai lontano 19 agosto 1962 nel santuario di Monte Santo di Gorizia celebra la sua prima Messa.
     La vita scorre veloce fra le mille difficoltà e i molti ostacoli di chi vive in un paese a regime comunista e il giovane prete si sposta in bicicletta e anche a piedi pur di raggiungere i paesini che gli hanno affidato.
Finché nelle alte sfere gerarchiche della Chiesa si accorgono delle capacità di Don Desiderio e viene così deciso di affidare a lui la guida della parrocchia e della Cattedrale di Pola.
     Molti di noi hanno conosciuto l’amico Žeiko negli anni ’90 quando la Croazia era in procinto di staccarsi dalla Jugoslavia, altri come i "muli" del Tommaseo lo conoscono da sempre, altri ancora hanno avuto il piacere della sua amicizia più di recente ma è opinione comune che una persona come Monsignor Desiderio valeva veramente la pena di conoscere".
     Se ci troviamo qui oggi a festeggiare non è solo per il piacere di stare insieme, ma soprattutto per ringraziare don Desiderio di tutto quello che hai saputo darci, e che sicuramente, ci darà. Grazie Desiderio!

RIFLESSIONI DI UN AMICO

      MONSIGNOR DESIDERIO STAYER, NEL LINGUAGGIO MODERNO SAREBBE DEFINITO "UN MITO", E DA CHI LO CONOSCE UN UOMO, UN SACERDOTE, PERÒ, PERMETTETEMI DI DIRE, CHE LE PAROLE "UOMO" E "SACERDOTE", DOVREBBERO ESSERE SCRITTE CON LE LETTERE MAIUSCOLE. PERCHÉ? MI CHIEDERETE, IL "DON", COSÌ AFFETTUOSAMENTE LO CHIAMO, ED È PIÙ DI VENT'ANNI CHE CI CONOSCIAMO, MI HA INSEGNATO TANTE COSE, ESEMPIO: LA "FEDE".
     COSÌ MI DISSE UN GIORNO: LA "FEDE", NASCE CON NOI E CON NOI CRESCE, STA A NOI A NON PERDERLA, ANCHE SE OGNI GIORNO SIAMO MESSI ALLA PROVA. VEDI -CONTINUÒ DON DESIDERIO- LA "FEDE", ANCHE SE NON LA SENTI, È SEMPRE PRESENTE IN TÈ E NON TI ABBANDONERÀ MAI. ATTENTO, PERÒ, DI NON ESSERE TU AD ABBANDONARLA.
     RICORDO ANCORA UNA SUA OMELIA IN QUEL DI COLLE ISARCO: CARI RAGAZZI, RICORDATEVI CHE LA NOSTRA TERRA, RIFERENDOSI ESPLICITAMENTE ALLA CARA ISTRIA, APPARTIENE DA SEMPRE E SOLAMENTE A CHI LA AMA, NON A CHI LA CALPESTA. IL RIFERIMENTO STORICO ERA BEN CHIARO.
NEL CORSO DELL'ULTIMO CONFLITTO IN YUGOSLAVIA (ANNI 90), GLI PROPOSI DI LASCIARE, PER UN CERTO PERIODO, LA SUA PARROCCHIA E VENIRE A TORINO. LÌ SAREBBE STATO AL SICURO E ANCHE LE CURE PRESCRITTEGLI AVREBBERO AVUTO UN RISCONTRO, DA PARTE DEI MEDICI DI TORINO, E SE NECESSARIO INTEGRATE.
     COSÌ MI RISPOSE: TI RINGRAZIO, MA NON ABBANDONO LA MIA GENTE. POVERA GENTE. SAI, FA PARTE DEL GRANDE GREGGE DEL SIGNORE E SONO DELLE PECORELLE SMARRITE.
     LO VOLLI PROVOCARE: SI, MA QUESTE TUE PECORELLE DANNO UNA LANA DI SCARSA QUALITÀ. LUI, DANDOMI UNA FORTE PACCA SULLA SPALLA MI DISSE CON TONO BENEVOLO: SEI IL SOLITO DISGRAZIATO, VEDI, SONO SICURO CHE CON IL TEMPO QUALCHE PECORELLA DARÀ DELLA BUONA LANA.