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Moimacco, 2 Novembre 2003

Moimacco (Ud)
121 metri s.l.m. - 11,81 km² - 1530 abitanti circa - C.a.p. 33040
Frazioni/Localita: Bottenicco
Musei e Archivi: Pinacoteca c/o Centro Civico Guidi Tavagnacco - Galleria Permanente


CAMPANE

 Alcune immagini dell'interno della parrocchiale, prima e durante la celebrazione dell'Eucaristia

 ALCUNI CANTI
                     

Principali monumenti e opere d'arte
Ricco il patrimonio d'arte conservato nelle chiese e nelle due settecentesche ville del Comune.
La fondazione della Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta risale probabilmente al IX secolo ma le modifiche apportate nel 1894 (aggiunta di due navate laterali e trasformazione dell'abside) ne hanno travisato i caratteri. Al'interno un grande dipinto in tela di Francesco Chiarottini, già nella chiesa di S. Giovanni Battista, bene impaginato e corretto nella forma e nel colore. Raffigura la Sacra Famiglia, S. Elena e due incappucciati della Fraternita dei Battuti. Da vedere inoltre la Via Crucis, dipinta da Guido Tavagnacco (secolo XX), una bella coppia di confessionali (secolo XVIII) della bottega di Matteo Deganutti e una statua della Madonna del Rosario eseguita a Venezia nel 1779. L'antico campanile, sul quale è murata una lapide con la data 1557, conserva invece la struttura originale ad eccezione della parte conclusiva realizzata nel 1911.
Nella parte vecchia del paese, tra il verde, la trecentesca Chiesetta di S. Giovanni Battista, rimaneggiata nel 500 e nel 700, è edificio ad aula rettangolare con travatura a vista, monofora campanaria sul colmo della facciata, presbiterio con copertura conica.
All'interno una statua lignea, di S. Giovanni databile alla seconda metà del XVI o primi XVII ed un bel ciclo di affreschi tardotrecenteschi nel catino absidale (Cristo benedicente nella mandorla), nelle pareti dell'absidiola (Apostoli) e nell'arco trionfale (l'Annunciazione, Caino e Abele).
Solitaria e suggestiva la Chiesetta di S. Donato in Valle con la sua altissima monofora campanaria. Costruita forse nel XIII secolo nei pressi di un romitorio, ha oggi un aspetto settecentesco (sotto il cornicione la data 1633). L'interno, ampia aula rettangolare con travi a vista, è del tutto spoglio. Lacerti di affreschi con Caino e Abele sono emersi col restauro del 1980.
Tra le alte conifere di uno scenografico parco si trova la bella Villa de Puppi, costruita nella prima metà del Settecento secondo la tipologia palladiana con quattro colonne ioniche in facciata che sostengono il timpano contenente lo stemma nobiliare. La massiccia facciata posteriore con motivi a bugne di pietra guarda il grande cortile con pozzo.
Bello all'interno il salone centrale da cui si diparte il doppio scalone che porta al primo piano. Delle opere che ornavano la villa alcune furono asportate durante la prima guerra mondiale, altre rubate nel 1977. Resta una ricca collezione di dipinti e disegni (ritratti, nature morte, paesaggi) e mobilio dal XVI al XIX secolo.
Presso il Centro Civico Guido Tavagnacco, esposizione di quaranta dipinti di Guido Tavagnacco (1920-1990) pervenuti nel 1993 al Comune di Moimacco per lascito testamentario del pittore che ha voluto lasciare una preziosa testimonianza della sua arte al paese che gli ha dato i natali.
Adiacente è l'Oratorio dell'Immacolata intatto nelle strutture.
Nell'unica frazione di Bottenicco, la Parrocchiale di S. Giusto è semplice costruzione del 1869 a navata rettangolare con campanile del secolo XVII. Il luogo ha acquistato notorietà dalla creazione, nel 1971, di una fondazione culturale destinata a promuovere lo sviluppo degli studi medioevali, specie cividalesi, con sede nella prestigiosa Villa de Claricini Dornpacher.
Il vasto edificio secentesco, dalla severa architettura, con bellissimo giardino all'italiana, adorno di vasi, statue, vasche d'acqua cui fanno ala la foresteria e le serre, ha all'interno una ricca biblioteca, mobili preziosi (alcuni dei quali eseguiti dall'intagliatore cividalese del XVIII secolo Matteo Deganutti), una buona collezione di opere d'arte minore (con molti ritratti). È, in sostanza, una villa-museo, aperta al pubblico su richiesta.
Nell'adiacente Chiesetta nobiliare (intitolata alla S. Croce) due dipinti raffiguranti lo Sposalizio della Vergine e la Circoncisione: sono copie da analoghi soggetti inventati per Venzone da Giovanni Antonio Pordenone nel XVI secolo, trattati da Pomponio Amalteo nel duomo di Udine e in quello di San Daniele. Ne fu autore, alla fine del XVII secolo, il venzonese Lucilio Candido, che ripeté il soggetto nel duomo di Maniago.  

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org